Recensioni per
Every Little Thing
di callistas

Questa storia ha ottenuto 1148 recensioni.
Positive : 1146
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Veterano
31/10/14, ore 14:14
Cap. 30:

Noo Cissy mia adorata!! Il mio cuoricino tutto Slytherin sta piangendo!! Lucius perchè?! Oh accidenti questa confessione mi ha fatto davvero male, nonostante tutto io adoro la famiglia Malfoy, tutta intera e leggere di un Lucius così spietato mi fa piangere come una mocciosa! Nei libri credo che la famiglia abbia avuto un solo erede per questioni prettamente di comodo: un unico erede maschio che garantisse il proseguimento del cognome e l'integrità del patrimonio alla morte dei genitori. Perà mi è piaciuta questa interpretazione che hai dato (nonostante la pessima parte assegnata a Lucius) però ha reso ancora più umana Narcissa e ha rivelato fino a che punto Draco sia maturato. Che dire? Bellissimo tutto, il biondo poi l'hai dipinto benissimo, ed è proprio per questo che non credo allo spoiler sul passo del gambero. Dopo un capitolo in cui è emerso completamente come uomo è impossibile che faccia una vaccata come appellare ancora Hermione mezzosangue, se no troppi alti e bassi in pochi capitoli e la faccenda diventerebbe pesante..va bene non far filare tutto liscio come l'olio ma credo che un'uscita del genere riporterebbe di nuovo al punto di inizio la loro situazione. Non so, lo vedrei infantile e completamente stonato a confronto con quello che ci hai fatto vedere fino ad ora. Pendo quindi più verso un ricordo o meglio ancora un intermezzo delle nuove generazioni. 
Su Ginny e Potter invece non so che dire..ho trovato entrambi, come dire, pesanti? Harry molto poco Gryffindor e Ginny un boia con la mannaia. Io capisco che sia ancora prostrata dal dolore e satura delle vaccate di Potter, però se è abbastanza lucida per dire che è finita, dovrebbe esserlo anche per ringraziare Merlino, Morgana e tutte le generazioni di maghi, per averle tolto quel deficiente di suo fratello come testimone di nozze, a cui avrebbe dovuto affidare i suoi figli in caso di problemi. Cioè mi spiego?! E poi la colpa è anche sua, sapevano entrambi della situazione di Ronald, di quanto poco affidabile fosse ecc..ma hanno fatto gli asini con i paraocchi per passare momenti felici assieme ma Merlino era il loro matrimonio!! Invece di vivere di castelli e unicorni dovevano affrontare le preoccupazioni prima, e non dopo! E adesso è inutile che si piangano addosso! Sono entrambi responsabili del fallimento del loro matrimonio, in egual misura, ed è meglio che anche Ginevra se ne renda conto al più presto.
Al prossimo capitolo cara! É sempre un piacere leggerti!
Bacioni a te e alla tua piccola peste!
C. 

Recensore Master
31/10/14, ore 11:02
Cap. 30:

Che merdaccia secca che è Lucius! E si per una volta non insulto il rosso decerebrato... ops l'ho appena fatto. Come si fa a fare una cosa del genere? Non poteva dirle che non voleva più figli? Doveva far ricadere una cosa del genere su quel povero bimbetto biondo? Direi che Narcissa ha aspettato molto per dirgli la verità, ci credo che Draco non l'ha presa bene ( notiamo l'aumento di caretteri), sono curiosa di sapere cosa si studierà, giochiamo ad eviriamo Lucius? Spero vivamente per lui che non sia Draco il soggetto del tuoi spoiler perchè il gioco si può applicare anche a lui sappilo. Ginny e Harry sono proprio a pezzi. Gli unici a cui la vita sentimentale vanno bene sono Daphne e Nick. Kiss kiss

Recensore Junior
28/10/14, ore 18:22

Ciaoo,
la tua storia è sempre più avvincente e mi scuso per non aver recensito i capitoli negli ultimi tempi. Ultimamente sto provando anche io a scrivere una Dramione (non certo bella come le tue che sono stupende) e il tempo scarseggia. Ieri ho ricominciato a leggere la tua storia con l'idea di leggere tutti i capitoli che avevo indietro e poi scrivere una recensione sull'ultimo ma leggendo questo non mi sono potuta trattenere. WOW
Per prima cosa la questione Harry Ginny. Harry mi ha fatto tanta pena a casa dei weasley. chiariamoci non si è comportato bene nei confronti della rossa. lasciandola cosi all'altare l'ha distrutta, ma sentirsi dire da Ginny cosi categoricamente che non ci sarà mai piu la possibilità di recuperare lo deve aver veramente distrutto . Anche perché non è giusto che debbano soffrire sia lui che Ginny per colpa di un demente e che il suddetto demente se ne vada ancora in giro con gli arti tutti integri. Spero che con il tempo Ginny possa perdonare harry (anche se da alcuni dettagli che hai messo nel capitolo sembra possibile che la loro storia sia definitivamente chiusa :( ) Mi sono piaciuti i fratelli scudo protettivo! per fortuna gli altri maschi Weasley sono usciti con un po' di sale in zucca al contrario di Ron. Mentre ho trovato Daphne sin troppo paziente nei confronti di Ginny, ha capito che la donna era sconvolta e ha lasciato correre il brutto insulto ricevuto (fare l'infermiera l'ha resa più comprensiva)
Finalmente invece Draco ed Hermione si sono dati una mossa! quanto ci hai fatto sospirare questo bacio! Devo dirti che comunque ne è valsa la pena di aspettare perché la scena è descritta davvero bene!
Bene ti saluto e mi accingo a leggere gli altri arretrati
a presto Lyn

Recensore Master
28/10/14, ore 17:48

Ciao! E così Hermione ha avuto un aborto. Non mi stupisce che ora vada con i piedi di piombo nella relazione con Draco e che, nella maggior parte dei casi, faccia affidamento sulla sua razionalità piuttosto che sull'istinto. Anche perchè il senso di colpa deve essere molto forte; chissà, magari grazie a Draco riuscirà a superarlo (ma forse se lo porterà dietro per sempre...). Però ha fatto bene a non dirlo all'idiota: ho il sospetto che se lo avesse saputo avrebbe avuto il coraggio di accusarla di essere rimasta incinta apposta per poter rimanere insieme a lui.
Le scene con Daphne e Nick sono bellissime. Quei due insieme mi piacciono tanto. E poi, in mezzo a matrimoni saltati e rapporti non ancora del tutto stabili, ci vuole una coppia felice e - con tutta probabilità - innamorata che mostri il lato bello dell'amore ^_^
Anche la parte con gli studenti mi è piaciuta. Mi piace leggere della professoressa Granger. E poi Kevin mi sta simpatico.
Sono curiosissima di leggere la rivelazione di Narcissa!! Se il segreto di Hermione era intuibile, per questo non saprei proprio cosa potrebbe essere...
A presto, bacibaci

P.s. me lo stavo dimenticando!! Ma quanto è dolce e tenero il baby-centauro?! Stupendo ♥_♥

Recensore Master
28/10/14, ore 10:13

Ciao cara e wow!!! Certo che sei sadica nei confronti di herm, avevo intuito qualcosa ma speravo ancora che mi sbagliassi ed invece invece sei proprio monella. Daphne e il bell auror sn davvero cuccioli insieme la scena della colazione mi ha fatto morire dal ridere e draco poi ma si può essere tanto tonti e cuccioloni?

Recensore Master
25/10/14, ore 23:53

Forse nn è il periodo giusto
O Forse la storia nn ha preso la piega che speravo nn lo sto ma ti chiedo scusa
Sappi che ti leggo cmw


preferiti
Trovo che le storie siano un pò tutte uguali..forse qualcuno prova con trame diverse, ma alla fine leggo sempre le stesse cose
Ho notato che il mondo di Hp sta un pò dissolvendosi,altre saghe prendono piede.
Le vecchie e bravi autrici oramai nn sanno più cosa inventarsi, la nuova generazione ama altro e la cosa è palese...
Sono sempre più delusa, Hp è un cult capisco che nn è semplice trovare storie nuove..ma nn so che dire, il cuore nn mi batte più come prima come leggo...a me spiace io seguo molti ma leggo pochi..e sinceramente sono delusa..Spero perdonerai la mia sincerità, ti leggerò. e lascerò qualche recensione se il cap mi colpirà lo recensirò.
Chiedo scusa la stessa che ho scritto a te e che adoro sarà la stessa che lascerò ad altri autori..chiedo perdono ma scrivere la storia è bella mi pare riduttivo..la storia la devo sentire...un bacio e ti chiedo ancora scusa, perchè so che voi meritate visto la fatica che fate..
Un bacio e spero a presto
Herm

Nuovo recensore
25/10/14, ore 23:23

Partiamo dal fatto che sei meravigliosa!
Davvero, sono rimasta colpita dal tuo modo di scrivere e non mi perdo una parola davvero.
Amo Draco ed amo Hermione, e questo la dice lunga.
Hai trovato un modo di descrivere i particolari che mi ha folgorata, davvero!
Spero veramente che continuerai questa storia a lungo. Ho pianto non sai quanto ahah ero così tanto presa che mi sono immedesimata in tutti i personaggi.
Ma mi sono commossa davvero leggendo il discorso tra Fiorenzo e Draco.
Posso farti una domanda? Da donna a donna eh!
Quanti anni hai?
Perchè una donna che scrive una storia così meravigliosa dev'essere definita DONNA!
Aspetto con ansia il prossimo capitolo.
Con amore,
Roberta.

Recensore Master
25/10/14, ore 14:35

Molto bello in capitolo e soprattutto il passetto in avanti ciao alla prossima

Recensore Master
25/10/14, ore 13:35

la serpe ha deciso di andare all’attacco e cerca la riccia per scusarsi e per spiegare il motivo del suo comportamento, ma sembra non riuscire a trovarla ed inizia a cercarla ovunque apparentemente senza successo. E chissa che qualcuno senza voler riveli qualcosa alla riccia che le faccia notare sempre piu il cambiamento della serpe .
con gioa la riccia scopre che fiorenzio il centauro che conosce si è fatto una famiglia e non solo il figlio di quest’ultimo le rivela che per quanto diversa è molto bella
Un centauro di piccole dimensioni scappò al controllo di quella che Hermione immaginò fosse la madre. Era carino, con i capelli castani e ricciolini e con gli occhi chiari. Fosse stato un essere umano, avrebbe già fatto strage di cuori.
Il centaurino si piazzò di fronte a Hermione, arrivandole appena di poco sotto il seno. La madre portò le mani a coppa sulla bocca, temendo chissà quale aggressione al proprio piccolo. Il bambino la guardò con i suoi grandi occhioni, quasi volesse studiarla.
“Sai che sei bella, anche se non sei come me?” – le disse.
Hermione arrossì indecentemente. Buon Dio!… da quant’era che non si sentiva dire che era bella? E anche se quel complimento era arrivato da un bambino, la cosa le fece un enorme piacere.
“Anche tu sei molto carino.”
intanto la serpe sta cercando la donna che intanto sta conversando con hagrid che le rivela quanto le cose siano cambiate
“Le cose sono molto cambiate. Specie da quando Malfoy è diventato il proprietario di Hogwarts.”.
“Tu credi?”
“Certo!” – rispose l’omone, sorprendendo Hermione per tutto quello slancio. – “Ha concesso ai centauri un’altra buona parte di foresta in cambio del loro aiuto e in caso di ferite o malattie ha messo a disposizione alcuni dottori del San Mungo che stanno seguendo dei corsi per curare i centauri. Sai… anche se sono per metà umani, l’altra metà è cavallo. Certe medicine vanno bene per una ma non per l’altra, capisci?”
Sì, certo che capiva.
“E poi è riuscito ad associare il suo nome anche alle cose buone.”
Ah, Hagrid e il suo vedere il mondo tutto rosa e fiori. Come aveva fatto a stare lontana da Hogwarts per tutto quel tempo?
“Le cose stanno davvero andando bene, Hermione.” – disse il mezzo gigante che guardava i suoi amici lavorare, mentre si dondolava sui talloni. “Malfoy è il primo della sua razza che ha fatto del bene. Perfino gli elfi delle cucine fanno a gara per portargli i pasti in camera!”
“Lo trovi davvero così cambiato?” – chiese.
“Ohssì!” – disse, annuendo con vigore. – “Sai che mi ha anche chiesto scusa?”
Hermione alzò la testa di scatto.“Chi?” – chiese scioccamente, nonostante sapessero che stavano ancora parlando del biondo.
“Malfoy!” –“Allora… allora è venuto da me e abbiamo preso il tea insieme. No dico… te lo immagini Malfoy seduto sulle mie sedie a prendere il tea?”
Hermione negò con il capo.
“Nemmeno io. Io mi ricordavo un ragazzino che è stato sorpreso a spiarci il vostro primo anno e che vi ha fatto guadagnare una scampagnata proprio qui.”
Il cuore le rimbombava nelle orecchie. Perché non lo sapeva? Perché tutto quello che riguardava Malfoy le era precluso?
“E invece si è seduto sulla mia sedia… sembrava un bambino…” – ridacchiò il gigante. – “E mi ha detto… “Hagrid… posso chiamarti Hagrid?” E io gli ho detto “Certo!”…” – Hagrid si mise a fare la telecronaca del dialogo avvenuto tra di loro ben quattro mesi fa.
Quattro mesi… era già passato tutto quel tempo?
“… e allora lui mi fa “Volevo chiederti scusa.” E io “Scusa di che?” E lui “Per gli anni che ho passato a metterti nei guai anche se non lo meritavi.” Non sapevo cosa dire…”
Nemmeno io, pensò Hermione, con gli occhi lucidi per quei dettagli che lei non conosceva.
“Mi ha teso la mano e siamo amici adesso.”
E si dra ha dimostrato di essre cambiato cresciuto, chiedendo scusa a coloro che in passato ha danneggiato , e ha scoperto che a vlte scusarsi è un bene e non segno di debolezza poiche ti può permetter cdi ottenere nuovi amici.
La riccia è sconvolta da cio che sente e si chiede perche tutto quello che riguarda il biondo le viene nascosto e si ritrova a riconosce a suo malgrado che per le lei le cose sono rimaste ferme l tempo della scuola E ora le persone sembravano far a gara a mandarla in confusione con quei racconti, con quei piccoli dettagli che conoscevano tutti ma non lei.
Perché? Perché lei non lo sapeva?
“Hagrid…” – disse lei, con un filo di voce. – “… sono… sono ormai quattro mesi che sono qui. Perché non me lo hai mai detto?”
Hagrid arricciò le labbra.“L’ho promesso a Draco, Hermione.”
La donna lo guardò confusa.“Promesso? Perché?”
“Io… non posso dirtelo… ho fatto una promessa…”
“Hagrid ti prego! Devo saperlo!” – lo supplicò, aggrappandosi al suo braccio.
L’uomo la guardò, preoccupato.“Io…”
“Ti prometto che non lo dirò a nessuno! Neanche a Draco! Hagrid, ti prego… è importante per me!”
Sotto quelle suppliche, il generoso cuore del guardiacaccia si piegò.“Mi ha chiesto lui di non dire niente. Soprattutto a te, Hermione.”
In quel momento si sentì ancora tradita.Soprattutto a lei.
“Io… lui è un uomo Hermione.”
La riccia alzò lo sguardo sull’amico, confusa.“Come?”
Hagrid arrossì di imbarazzo. Non sapeva come spiegare quella cosa a Hermione.
“Lui… non è più quel ragazzino maleducato. Lui… lui è diventato un uomo. Per davvero!”
Hermione guardò Hagrid con gli occhi sbarrati. Allora non era solo una sua impressione! Se lo aveva capito un uomo come il guardiacaccia, significava che davvero quel cambiamento era avvenuto nel biondo.
Era come se lo sapesse, ma lo avesse realizzato in quel momento.
Quante volte Hermione lo aveva definito tale, dentro di sé? Quante volte Hermione, quando lo vedeva aggirarsi per la scuola con quel suo portamento regale, si diceva che il ragazzino era diventato uomo?
E perché c’era voluto Hagrid per rendersene conto appieno?
E si inizialmente si sente tradita dal fatto che tutti sapessero tranne lei come se dra non la ritenesse degna di conoscer quelle cose , ma è hag ha spiegare e a farle finalmente notare e riconoscer quello che il suo cuore ha notato da tempo ossia il mutamento e la crescita del biondo che ormai è un uomo in tutti i sensi .
Intanto la serpe è giunta nella foresta ed incontra fiorenzio “Colei che cerchi è qui.”
Draco interruppe la propria camminata e si girò.
“Di chi parli?” – chiese, anche se aveva capito a chi il centauro si riferisse.
“Giovane Draco, parlo di colei che, nonostante i tuoi sforzi, ti ha portato via cuore, mente e anima.”
“Già, dimenticavo… voi centauri siete anche Lettoni di Anime.” – disse, atono.
“La cosa ti infastidisce?”
“Preferirei che le mie cose rimanessero a me.”
“La tua aura è così luminosa che non si può non notare.”
Draco lo guardò perplesso.“La mia… aura?”
Il centauro Fiorenzo annuì.“Chi prova un forte sentimento, sia esso amore o odio, attorno alla persona si forma un contorno luminoso che noi chiamiamo “aura”. Ce ne sono di vari colori, lo sapevi?”.
“La mia di che colore è?”
“Pura.” – disse l’essere con un’espressione di orgoglio sul volto. – “Così pura che non mi capitava da tempo di vederne una.”
Draco corrucciò le sopracciglia. Un’aura pura? Lui? Con tutte le meschinità che aveva fatto?
“Puro io?” – chiese, perplesso.
“No, giovane Draco. I tuoi sentimenti. Sappiamo entrambi che il tuo passato è costellato di azioni non propriamente nobili, ma forse sono state loro che ti hanno condotto ad avere l’aura che hai in questo momento.”
“E se avessi…” – si bloccò, conscio che il suo troppo slancio avrebbe messo in guardia il centauro. – “… se volessi vedere le aure delle persone che mi stanno attorno?”
“O forse vuoi vedere quella della persona che ha reso la tua così pura?” – chiese, con un sorriso divertito.
“Potrebbe essere.” – disse Draco.
“Agli esseri umani, seppur in possesso di poteri magici, non sono concessi certi privilegi.” – disse il centauro. – “Avere il potere di leggere i sentimenti delle persone, senza che queste li esternino a loro volta, è una grave violazione. Nessuno comunicherebbe più e, talvolta, dire a una persona “ti amo” o “ti odio” può fare la differenza tra la guerra e la pace.” – spiegò.
Draco chinò lo sguardo.
Certo, aveva ragione Fiorenzo. Non aveva mai letto la mente alla Granger perché voleva che fosse lei a parlargli di sé e del suo passato, che lei, confidandosi con lui, si fidasse di lui e di certo non poteva cadere sulla cosa più importante: le sue emozioni.Anche quelle, belle o brutte che fossero, gliele doveva dire lei di persona.

e si sembra che fior gli abbia rivelato forse una delle cose piu importanti de mondo , chissà forse se non avesse sbagliato in passato non sarebbe divenuto l’uomo che è adesso! E magari il suo amore non sarebbe cosi totalizzante come è adesso . e si bisogna lasciare le persone libere di perlare liberamente e sinceramente , poiché è questo che rende le lro parole iù vere ed autentiche . e lui vuole che sia lei liberamente a condivider con lui ogni cosa , cosi come lui stesso a fatto in passato con Pablo


Era un uomo.Draco era un uomo.
Se lo era ripetuto mille volte nella testa da quando aveva lasciato Hagrid e se lo aveva capito lui, che in fatto di tatto e situazioni di cuore non eccelleva, significava che il cambiamento nel biondo era palese anche ai sassi.be di certo piu di ron e di harry
Perché ci aveva messo tanto per capirlo? Perché sembrava che attorno al suo cervello ci fosse un muro che permetteva alle informazioni di passare ma non il loro vero significato?Aveva avuto continuamente prove in quei quattro mesi di convivenza che Draco era cambiato, che non era più il ragazzino dei tempi di Hogwarts, eppure c’era sempre qualcosa che la portava a fare il paragone con il passato.Ogni volta che Draco faceva una cosa carina per lei, il suo cervello automaticamente riportava a galla vecchi ricordi di loro due che non potevano vedersi nemmeno per cinque secondi di fila. Sembrava che lei stessa non volesse vedere quel cambiamento, come se fosse lei stessa a voler rimanere attaccata al passato.e si a volte restare attaccati al pasato è piu facile poiché si conosce , mente il futuro è pieno di icognite , senza poi considerare il danno che ron le a causato , che l’ha resa ancora piu fragile ed insicura , mete nel passato non era cosi , era la disperatao tentativo di tornare ad un periodo in cui era sicura di se
E quindi, ai pregiudizi. E quindi, alle sofferenze.Perché per lei tutto doveva essere complicato? Perché non poteva fare una cosa per il gusto di farla? Perché doveva sempre pensare alle conseguenze delle proprie azioni e non agire mai seguendo l’istinto?La risposta arrivò da sé.Toccò istintivamente il ventre.Eccolo lì il suo scotto più grande, ciò che le ricordava costantemente il perché lei dovesse sempre prima pensare e solo dopo agire.
Aveva scoperto di essere incinta due mesi dopo la fine della guerra. Lei e il medimago che l’aveva visitata erano rimasti molto sorpresi nell’apprendere che con tutti gli sforzi fatti, la discontinua e scorretta alimentazione e lo stress che aveva subito durante la Grande Battaglia non avessero ucciso il suo bambino.
Ma lo aveva fatto Ron.Lui con la sua indifferenza, con il suo non ricordare cosa fosse accaduto quella notte. Di giorno mangiava poco, di notte piangeva tutta la sua stupidità.
E a lungo andare il bambino, quel bambino che aveva amato fin dal primo momento in cui il medimago le aveva fatto sentire il suo cuore battere, aveva smesso di lottare.
Perché lottare quando la sua mamma aveva gettato la spugna? Era dunque così orribile il mondo là fuori? No, non sarebbe tornato finché la sua mamma non avesse imparato a lottare per se stessa e anche per lui.

Anche per questo motivo Hermione sentiva di non potersi perdonare, di non poter vivere la propria vita liberamente, rischiando pur di conseguire il proprio obiettivo. Lei aveva agito, aveva rischiato.
E il suo bambino era morto.
ai e ti pareva che l’idiota non avesse fatto un solo danno quella sera . ma io lo strozzo lo castro e poi racconto al mondo le sue stranzaggini ed errori tutti nel mondo magico devono conoscer il vero ron ! e credo che daph sarebbe la persona piu adatta a scriver la verita su di lui potrebbe essre la sua vendetta. Di certo harry a saperlo lko avrebbe schiantato e pichhiato ancor di piu! Molly non puo fare niente suo figlio è cresciuto male e tale resterà non cè speranza per uno del genere .
Il bastardo altre al figlio ha ucciso anche la madre è riuscito ladove la guerra e bella hanno fallito . certo avrebbedovuto lottare , ma come si puo lottare se ogni cosa è perduta la famiglia, gli amici che gia stavano attraversando i loro dolori che li ha resi forse ciechi alla situazione a chi mai poteva aggrapparsi per trovare le forze e ralzarsi.harm si vede sfumare alche il suo sogno di maternità la sua realizzazione come donna
Alzò gli occhi bagnati di lacrime al cielo, chiedendo aiuto. Com’era possibile patire tutto quel dolore ed essere ancora al mondo? Quale misteriosa forza le faceva aprire gli occhi ogni santa mattina e affrontare quel calvario daccapo ogni giorno?
Qualcuno che forse voleva punirla per la sua avventatezza, qualcuno che non tollerava che lei commettesse errori. Gli altri potevano farne.
Lei no. Dopo l’aborto spontaneo, il medimago le aveva prescritto dei calmanti che tenessero sotto controllo quelle crisi. Ne era diventata dipendente.Mosse qualche passo quando si fermò con gli occhi sbarrati.Che ci faceva lì Malfoy?


e si è ora per i due di chiarirsi una volta per tutte ,
ma sopracuto herm si rende conto che in quei quattro mesi non aveva più preso i suoi tranquillanti.e si i suoi nervi sembrano aver trovato un altro tranquillante molto piu naturale e sano di cui ormai sono dipendenti ossia un certo biondino
Lo ricordò solo in quel momento, con Malfoy che la fissava stupito perché forse non si aspettava di trovarla lì.
Nessuno dei due sapeva bene cosa dire. Draco stava sudando freddo all’idea di poter aprire bocca e dire qualcosa di sbagliato, lei era talmente sconvolta dalle rivelazioni ricevute poco prima da Hagrid che aveva la testa completamente vuota, ma allo stesso tempo piena di pensieri.
“Per ieri io…” – bravo idiota!, pensò Draco.
Non era quello il discorso che si era preparato, cazzo!
Hermione si ritrasse su se stessa. Ecco che arrivava il colpo finale.
“… mi dispiace.”
Draco chiuse gli occhi, dandosi del cretino qualche milione di volte.
Alzò gli occhi al cielo, esasperato dalla propria stupidità.
“Fa lo stesso.” – mormorò, complimentandosi con se stessa per l’originalità della risposta.
“No, quello che volevo dire è che…”
“Malfoy davvero… non importa.” – disse, cercando di essere il più convincente possibile.
“No, ascolta. Io non volevo… oh, al diavolo!” – sbottò l’uomo avvicinandosi a grandi passi a lei.
E si sembra che tutto il discorso che si era praparato con cura non sia molto utile alla serpe che pero non vuole mollare
Hermione non arretrò di un passo. Strinse solo le nocche alla corteccia dell’albero, con la speranza che quel gesto potesse in qualche modo aiutarla.
Le sembrò per un attimo che il tempo stesse rallentando. Draco si avvicinava a lei a grandi falcate, col mantello che veleggiava all’indietro per il vento e lo sguardo carico di…, preferì non chiedersi il motivo di quello sguardo, qualcosa per lei.Quando le fu a un soffio, le afferrò il braccio appoggiato al tronco e l’abbracciò.
e si a volte un gesto vale piu di mille parole anche perche al momento nessuno dei due sembra un campione di oratoria
“Adesso sta zitta e fammi parlare fino in fondo, ok?”Non era proprio quello che aveva in mente per motivarle il suo comportamento della sera prima, ma si rese conto che tutto ciò che si era preparato, erano solo parole.Ci doveva mettere il cuore. Bravo è il cuore la differenza tra lui e il rossso
Hermione corrucciò lo sguardo. Alla faccia della richiesta!…
“Mi dispiace per ieri sera. Me ne sono andato perché credevo di averti riportato alla mente il ricordo di quella notte.” – disse, diretto e conciso, sorprendendosi da solo quanto facile fosse stato. A volte siamo noi stessi che ci complichiamo la vita con mille paure e ansie inutili
Hermione corrucciò le sopracciglia. Quale no… sbarrò gli occhi e il cuore iniziò a martellarle nel petto.Lui… lui credeva…
“Ho preso quello che ti sentivi di darmi e poi me ne sono andato. Non volevo essere uguale a lui e invece non mi sono comportato tanto diversamente. Scusami, per questo.” – disse Draco.
Hermione si staccò da lui e lo guardò con gli occhi sbarrati. Le lacrime li avevano resi più grandi e Draco iniziò a temere che si sarebbe trasformata in un elfo.“Tu… tu sei andato via…”Era assurdo. Ridicolo. Irreale.Impossibile. Fantascientifico!
L’unica cosa alla quale lei non aveva pensato, era quella alla quale invece Draco aveva pensato!Buon Dio!… ma si poteva essere più contorti di così?!?
e si la riccia è stupita lui ha agito solo pensando a lei , ai suoi bisogni e paure , senza badare a quello che lui avrebbe voluto . dra ha agito solo per il suo bene , come avrebbe dovuto agire un vero uomo che si interessa ad una donna , ossia pensare a lei e ai suoi tempi
“Hermione, lui è un uomo.Eccola lì. Possibile che ogni cosa Draco facesse, le portasse alla mente quella constatazione? Lui aveva pensato prima di tutto a lei, si era scusato perché aveva avuto paura di averle riportato a galla ricordi spiacevoli.
Si staccò definitivamente da lui, squadrandolo da capo a piedi, incredula di fronte a tanta premura nei suoi riguardi.
E chi c’era più abituato?!?…
E si herm non è piu abituata a quel rispetto a quelle mille attenzioni e riguardi le sembra impossibile che proprio la serpe sappia e sia riuscita a darle quelle sensazioni


Intanto la serpe sta gia fraintendendo il silenzio e lo sguardo di lei

Draco se ne stava in piedi, di fronte a lei, attendendo il verdetto finale.
“Io…” Colpevole Colpevole! Colpevole!Se lo sentiva rimbombare nelle orecchie come l’unica soluzione per il suo avventato atteggiamento. Quattro mesi buttati in fumo per la fretta. Quattro mesi fatti di… ma no puo finire le sue ricriminazioni mentali perche lei gli rivela una delle cose che lo rendono felice

“… io non stavo minimamente pensando a quella notte, Draco.”
Quattro mesi spesi a… come? Registrò l’informazione solo dopo qualche secondo. Il sangue pompava nelle orecchie, attutendo i suoni esterni, e riuscì a capire che gli stava dicendo qualcosa perché stava muovendo le labbra. Automaticamente, il sangue rallentò la sua corsa e il suo cervello registrò quelle parole.L’assoluzione alla condanna.
Fu lui a guardarla perplesso. E si all’inizio la paura aveva foderato le orecchie del giovane che è stupito da cio che sente e sembra non credergli volendo la conferma
“Tu non…”
Hermione scosse la testa. La premura e le attenzioni di un uomo erano qualcosa alle quali non era più abituata. Le venne in mente Viktor, in un momento di lucidità, che durante il periodo in cui era stato ospite con la sua scuola a Hogwarts l’aveva trattata con i guanti di velluto. Ricordò di essersi sentita per la prima volta come una principessa.
Draco l’aveva trattata con la stessa premura.e si drasta facendo ed usando lo stesso tratta mento che un tempo fu di krum e che aveva permesso all bulgaro di fare breccia nel cuore della riccia chissà se lo permetterà anche a dra
Il biondo era preda della confusione. Se non pensava a quello allora…
“A cosa pensavi?”
“Che non ero ab…” – Hermione si morse la lingua appena in tempo.
Divenne rossa, quel tanto che bastava per far capire a Draco che non era il freddo la causa di quel rossore.
“Che non eri?” – la incitò lui.e si vuole sapre tutto
“Niente!” – squittì lei.
Ma come le era venuto in mente di rivelare una cosa così a lui? Ancora, non riusciva a separare il ragazzo pestifero di Hogwarts all’uomo di Hogwarts.Due visioni della stessa persona totalmente e diametralmente opposte all’altra.
“Granger…”No, non lo avrebbe tenuto all’oscuro! A costo di farle passare la notte lì – e sapeva già come scaldarla – glielo avrebbe detto!
“Per favore, no.” – lo pregò lei.
Cosa diavolo poteva essere di così grave da non poterglielo dire?“Granger, non eri cosa?”be cose di donne idiota maschilista
“Malfoy, per favore…”Hermione si chiese perché non riuscisse a dire quella cosa.
Non era abbastanza bella per lui, o semplicemente… non era abbastanza per lui.
e no sti discorsi no anche perche sono inutili da qualsiasi lato lo si guardi

Ron l’aveva piegata.La sufficienza con la quale era stata trattata, il suo sentirsi giorno dopo giorno sempre più dipendente da lui, da un suo piccolo cenno, perfino da un suo sguardo di sfuggita, aveva piegato il carattere dell’indomita Grifondoro come nemmeno Malfoy era riuscito a fare.Hermione era diventata talmente succube di Ron da arrivare ad annullare la sua personalità, i suoi interessi, il suo mondo per lui.Per una persona che non lo meritava.
E si il rosso ha fatto piu danni di anni di insulti di dra ,ma, sarà ra ad aiutar la leonessa a tornare ad esser fiera ed orgogliosa di se stessa . non bisognerebbe mai annullarsi per qualcuno neppure per amore , perché quel sentimento non è affatto amore !

“E’ una cosa tanto brutta?” – chiese Draco, sorridendole di sbieco per non farla sentire braccata.Non sapeva cosa le scattava dentro, ma ogni volta che Draco le sorrideva in quel modo, si sentiva leggera e pesante allo stesso tempo. Aveva un suo particolare metro di valutare cosa fosse affascinante – sexy – o meno in una persona.e cosi si scopre che in passato quello che per lei era importante in un ragazzo non coincideva con il pensiero delle altre ragazza , non il viso o il fisico le importava nella scala di valutazione della sensualità in un uomo, per lei lo erano piu importanti i piccoli gesti: … sorridere di sbieco.
Si sorprese nel rendersi conto che tutti quei tutti quei piccoli gesti erano propri di Draco Malfoy, e quindi aveva avuto la definitiva riprova che era innamorata di lui. Hermione, in un momento di lucidità, si chiese di quante altre prove avesse bisogno per ammettere a voce alta – a gridare al mondo intero – di essere innamorata di lui.
e te altra bella botta per il rosso , si scopre che la riccia forse anche se inconsciamente fosse sempre stata attratta dalla serpe a cui pero ancora non riesce a dire il ti amo che lo renderebbe felice
“N-no ma…”
“E allora?”
Hermione chinò lo sguardo, indecisa. Scusa ma… non riesco a dirtelo.”

Draco si bloccò, smise di insistere. Se per lei era qualcosa di troppo difficile da dire allora non l’avrebbe forzata. Già il fatto che non l’avesse mandato al diavolo dopo quello che era successo era stato un enorme passo in avanti.Il tempo l’avrebbe aiutato. Bravo dra continua su questa strada che ci sei !
“Non hai cambiato idea, vero?” – chiese Draco.
Hermione lo guardò confusa.Su cosa?”
“Sulla… sulla mia proposta di venire al Manor con me.”ma la serpe conosce la sua leonessa e la tenta con qualcosa a cui lei non potra rifiutare
Ah già, le vacanze al Manor… che fare? Andarci o meno?
“Credo sarebbe meglio…”
“La biblioteca della mia famiglia è rinomata in tutto il mondo magico. Perfino Silente, in tempi migliori, è venuto a consultarla un paio di volte.”
Diavolo tentatore!, pensò Hermione, indecisa. Poteva farsi scappare una ghiottoneria simile? Sarebbe stato da pazzi!
“Io non…”
“Per non parlare della mia collezione di autori babbani.” – insistette lui, ostentando un’indifferenza che gli stava costando estrema fatica.
“Autori… babbani?” – chiese lei, che con la mente andò subito a Shakespeare.
“Certe opere sono le originali, vergate a mano dall’autore stesso.”
3 a 0 per Malfoy.
In quel momento non si interessò del motivo che spingeva Draco Malfoy a insistere affinché lei trascorresse le vacanze di Natale a casa sua, perché il fatto di poter accedere a tutto quel ben di Dio era troppo allettante da potervi rinunciare.
“D’accordo. Verrò.” – disse lei.
“Mi fa piacere. Darò disposizione ai miei elfi di preparare il tutto.”
Ma la serpe aveva gia fatto sistemare titto certo di riuscire a convincerla
Ma la calma del momento è interrotta dalle grida due studenti stanno duellando e mandandosi insulti
“Era uno schiantesimo!” – disse Hermione, preoccupata da un potenziale attacco.
Hermione e Draco entrarono e videro subito un gruppetto di studenti attorno al palco su cui di solito si allenavano gli studenti.
“PROTEGO!”
“Professoressa! Signor Malfoy!” – urlò una studentessa di Tassorosso. – “Per l’amor di Merlino fermateli!”
“Che sta succedendo Katy?” – chiese Hermione, prendendo per le spalle la ragazza e scuotendola per avere la totale attenzione.
“Si sono sfidati a duello!”
“Chi?” – urlò Hermione.
“Kevin e Harth!”
Hermione mollò la presa e guardò verso il palchetto. Un piccolo spiraglio si era aperto e le aveva permesso di vedere i due duellanti.
“Perché?”
“Harth ha dato della puttana mezzosangue a Maryssa.” – mormorò Katy.
Hermione alzò gli occhi e si diresse a passo deciso verso il palchetto. Si fece strada a forza e si piazzò davanti ai due ragazzi.
“La tua ragazza è una puttana!”
“Solo perché non ne hai mai avuta una non vuol dire che te la devi prendere con quella degli altri!” – berciò Kevin, pronto a ferire più con le parole che con la magia.
“Io ne ho avute a migliaia, poppante!”
“Ma non Maryssa!”
La ragazza in questione aveva le mani nei capelli e il volto arrossato dalle lacrime. Quando vide Hermione chinò lo sguardo, nemmeno si sentisse la diretta responsabile di tutto quel casino.
“E chi la vuole?”
“Tu, idiota! Lo fai sempre!” – urlò, schivando un Pietrificus. – “Ci provi con una e quando vedi che non ci sta le dai della puttana!”
Dagli studenti partivano grida di incitamento e grida per fermarsi.
E si sembra che il passato sia tornato nuovamente qualcuno ha usato quella parola per offender e denigrare una ragazza , ma sta volta cè una serpe ben decisa a difenderla sembra un cavaliere di altri tempi peccato che non fosse il momento migliore

Non aveva proprio voglia di sedare le beghe tra ragazzini, anche se fino a quel momento non era successo mai niente di così grave da richiedere un intervento deciso da parte sua.Così Hermione estrasse la bacchetta e con un movimento fluido che incantò chi la stava guardando, divise i due sfidanti che finirono a mezz’aria e pietrificati.
“ADESSO BASTA!” – urlò Hermione, congelando il tempo.
Gli studenti si divisero, lasciando intravedere la figura arrabbiata di Hermione Granger che avanzò minacciosa fino al palco, dove rimise a terra Kevin e Heart.
“Adesso uno di voi mi spiega che diavolo stavate facendo!”
I due iniziarono a parlarsi sopra, generando altra confusione che mandò Hermione su di giri.
“Uno alla volta! Ma per la miseria, guardatevi! Avete diciassette anni! Sembrate dei neonati!”
“Ha iniziato lui!” – dissero in coro, indicandosi entrambi.
Si guardarono in cagnesco.
“Nel mio ufficio, subito!” – tuonò Hermione.
I presenti ringraziarono Merlino di non essere i destinatari di quella furia. Hermione Granger da arrabbiata faceva davvero paura.
e s sembra di riveder i vecchi litigi tra dra e il rosso! Herm è furibonda e non sarà certo leggera !
A Kevin dispiacque essere stato la causa dell’arrabbiatura della Granger. Anche se Serpeverde, il ragazzo nutriva una profonda stima per quella donna, per tutto ciò che aveva fatto e per essere sempre stata imparziale, nonostante le leggende girassero attorno alla sua figura e a quella di Draco Malfoy. Durante le lezioni sembrava più propensa a far intervenire la casa di Serpeverde che non quella che l’aveva resa famosa e forse era un suo modo per cercare di non permettere agli studenti di quella casata di tornare a isolarsi come avevano fatto quelli dei suoi anni in quella scuola.
“Ha cominciato lui…” – dissero in coro, quasi stanchi di dover ripetere quella frase per la centesima volta.
“E credete che questo mi basti?” – berciò la donna, rossa in volto per lo sforzo.
“Adesso uno di voi due mi spiega per filo e per segno ciò che è successo. E che siano motivazioni serie.” – disse.
“Ha cominciato lui!” – disse Kevin, indicandolo con un cenno della testa. – “Non si arrabbi, è vero!” – disse, rivolto alla preside. – “Ha iniziato a fare battute pesanti su Maryssa, sul fatto che fosse una facile, che a Serpeverde una mezzosangue non doveva starci, per concludere in bellezza dandole della puttana. Mi scuserà se mi sono leggermente alterato.” – disse sarcastico in direzione della preside.e si sembra di essre tornati ai tempi di harry sulle stupide credenze del sangue e del valore
Hermione sospirò e si passò una mano sulla fronte.
“Eh no!” – berciò Harth, ignorando bellamente il suo direttore. – “Non intendo prendermi colpe che non ho! Che se le prenda anche Maryssa!”
Kevin fece per saltargli fisicamente addosso ma Draco fu più svelto e lo trattenne sulla poltrona. Minerva stava per avere un collasso.
“In punizione! Tutti e due!”
“Perché?” – chiesero i due studenti, sgomenti.
Pure?!?, si chiesero i presenti, altrettanto sgomenti.
“Perché siete due immaturi! Ecco perché!” – berciò la donna. – “Lascio al professor Lumacorno la decisione su quale sia la punizione migliore. Ora devo andare, ho un’incontro al Ministero tra dieci minuti! Horace, fammi sapere cos’hai deciso per loro!”
Il professore annuì e tutti guardarono la preside uscire per andare a questo incontro al Ministero.
“Se non è un problema…” – esordì Draco, parlando per la prima volta da quando erano arrivati. – “… vorrei dare io una punizione a questi due.”
e ora vediamo cosa ha pensato quella mente da serpe
Hermione abbandonò la sua postura rigida e lo sguardo severo per rilassarsi e palesare tutta la sua tristezza nell’apprendere che nemmeno la morte di Voldemort era riuscita a dissipare ogni pregiudizio.
“Adesso veniamo a noi.” – disse Draco, meno formale. – “Dove avete lasciato il cervello quando avete estratto le bacchette?”
“Draco…” – lo ammonì stancamente Hermione.
Lei più di tutti si sentiva parte in causa, poiché mezzosangue.
“Perché? Non è forse vero? Guarda qua… due ragazzini pronti a tirare fuori le bacchette alla prima occasione.”
“Come se tu non lo avessi fatto…” – mormorò Harth, sperando di non essere udito.
Peccato che, nel silenzio della stanza, quella frase risuonò come l’eco di una valanga. Hermione sbarrò gli occhi quando vide Draco pronto a mangiarsi vivo il ragazzino.
“Che hai detto?”
“Niente.” – disse Harth, conscio di aver esagerato.
“Guardami in faccia ragazzino quando mi parli. O forse non hai le palle per farlo?
”e si attento che le serpe hanno un udito finissimo dra sa come si comportano ragazzi del genere r perché lo è stato a sua volta e sa bene cosa deve fare per avere rispetto
Harth alzò lo sguardo, perplesso.“Scusa… tu vieni a fare una predica sul coraggio a me? Tu qui a Hogwarts eri famoso per il tuo non schierarti mai da nessuna parte, se non quella che ti faceva più comodo! E ora perché qualcuno ripercorre i tuoi stessi passi, ti incazzi? Ma fatti una cura!” – disse, sgomento dall’ipocrisia di Draco.
Il biondo si morse la lingua fino a farla sanguinare. Per quanto lui avesse fatto, per se stesso, per il nome della sua famiglia o per quella scuola, lui rimaneva sempre un Mangiamorte codardo
.dra si sente abbatto nulla di quello che ha fatto sembra aver cambiato l’opinione che gli altri hanno di lui, ma i sua difesa una leonessa che non ama i colpi bassi e non sopporta certi comportamenti
“Comodo, vero?” – lo aggredì Hermione.
Tutti la fissarono, perplessi da quel tono di voce.“Comodo dargli del codardo voltagabbana quando devi tirarti fuori dalla merda, mh? Eppure mi sembrava di averti visto in prima fila, durante i giorni in cui i vostri genitori erano qui, a difenderlo. Chi è l’ipocrita ora, Harth?”
Il ragazzo chinò lo sguardo, umiliato.
“Non tirare fuori le scuse solo quando più ti garba. Il signor Malfoy ha intrapreso un cammino importante e faticoso per essere la persona che è oggi. Una persona libera da pregiudizi e preconcetti, e tutto quello che ha ottenuto qui dentro, se lo è sudato. Ti faceva comodo andare da lui per uscire a Hogsmeade, vero? Guardami in faccia quando ti parlo Harth!” – sbottò Hermione, irritata per quella mancanza di rispetto.Il ragazzo alzò gli occhi, arrabbiato per quel rimprovero.

Per una frazione di secondo, a Hermione parve di rivedere Ron e le volte in cui lei lo riprendeva per il poco studio e lui si arrabbiava con lei perché se lei non aveva una vita sociale, non era giusto che anche gli altri non dovessero averla.dicevo io ch si somigliavano i due idioti!
“Arrabbiati quanto ti pare, non mi interessa. Per quanto mi riguarda, spedirò una lettera ai vostri genitori e li informerò dell’accaduto.”
Solo Kevin sbarrò gli occhi.“Profe per carità! Vuole farmi togliere da Hogwarts?” – chiese, atterrito.
Hermione aveva avuto modo di conoscere i genitori di Kevin e li conosceva come persone molto rigide per quanto riguardava risse o duelli con la magia senza autorizzazioni dei docenti.
“Non verrai tolto da Hogwarts, ma questa cosa va fatta.” – disse Hermione, decisa.
Le dispiaceva dare punizioni. In quei quattro mesi non ne aveva mai data una ma evidentemente era stata troppo permissiva.
e si le spiace molto punir kevin che per quanto serpe le è molto simpatico ma deve ssre imparziale
“Che sarà semplice semplice.” – disse Draco, dopo aver ascoltato l’arringa difensiva di Hermione.
Parlò loro come si poteva parlare a un bambino di cinque anni, cosa che indispettì parecchio Harth.
“Hagrid ha bisogno di volontari per sistemare la Foresta Proibita.” – disse, ironizzando.
I due sbarrarono gli occhi.
“Gli dirò che li ho appena trovati.”
“Per me va bene anche spalare la cacca di Troll.” – disse Kevin. – “Basta che mi stia a chilometri di distanza.”
Il sorriso di Draco, un sorriso così carico di amore, mise i brividi a tutti i presenti. Hermione inclusa.
“Era scontato che avreste lavorato in coppia.” – tornò serio. – “Chissà che il lavoro fisico non vi faccia consumare quelle energie che vorreste invece impiegare in un duello magico.”
I due erano sbigottiti.
“Lavoro…” – iniziò Kevin.
“… fisico?” – concluse Harth.“Ora andate.”
E siu la punizione di dra è semplice ma efficace e chissa che il passare del tempo insiemnon faccia mettre a posto la testa ai due

dra non l’ascoltava. Aveva ancora in mente le parole di Harth su ciò che era stato. Alzò gli occhi quando sentì la mano di Hermione sulla sua spalla.“E’ un ragazzino. Usa le parole solo per riempircisi la bocca.” – lo incoraggiò lei.
“Sarà… ma ha ragione. Ero come lui, un tempo.”
“E oggi, sei un uomo eccezionale.” – disse, sussurrandogli quella parola a fior di labbra
.e si brava adesso è lui che a bisogno del conforto di lei
Quelle labbra che stavano stregando il mago.
“E poi non devi fare affidamento su ciò che dice un ragazzino di diciassette anni. Quando gli facevi comodo, era lì pronto anche a farsi camminare sopra per avere la tua attenzione, ma quando è venuto il momento di affrontare le sue responsabilità è scappato.”
“Come me.” – disse Draco, dopo un lungo momento di silenzio.
Come Ron, pensò Hermione. Ecco appunto sempre il rosso!
“Sì anche.” – rispose Hermione. – “Ma chissà che magari un giorno lui non riesca a percorrere la tua stessa strada per essere la persona che sei tu oggi.”
“Ti ringrazio.”
Hermione scosse la testa.
“Non farlo. È la verità. Che dici… andiamo a pranzo?”
“Sì, andiamo.”

Sembrava che quel contrattempo avvenuto in camera di Hermione non fosse mai accaduto.

intanto daph si è svegliata dopo una notte bellissima ma stranamente e contrariamente a quanto promesso nick non è li con lei che crede di esssre statta abbandonata La prima cosa che pensò, fu che se ne era andato senza nemmeno salutarla. Delusa dall’atteggiamento dell’uomo – e fortuna che la sera prima le aveva detto che non sarebbe finita! – si alzò dal letto e la cosa che catturò la sua attenzione fu la camicia di Nick a terra.
Sorrise, perché era impossibile che se ne fosse andato senza di quella e Daphne decise di indossarla, per andare alla ricerca del ragazzo.
intanto l’uomo stava facendo mostra di tutti i suoi doni segreti infatti sembra esre un vero uomo di casa , insomma uno raro da sposare , infatti le sta preparando la colazione Quasi quasi, gli chiedeva di sposarla…
Daphne era sempre più sbigottita. Che Nicholas fosse gay, ma lo nascondesse abilmente dietro le sue arti amatorie? Perché non era possibile che un uomo sapesse fare tutte quelle cose!
“Alle cinque. Tornerò a casa alle due di notte. Senti ma non è che sei gay, per caso?” – telegrafò.
“Ma che domande fai?” – chiese, risentito.Che la sera prima avesse fatto cilecca?
“Non so, dimmelo tu! Si è mai visto un uomo che prepara la colazione e poi sparecchia senza sporcare niente?” – sbottò, quasi facendogliene una colpa.
Nich la guardò, a bocca aperta..“Guardami un po’, tu?…” – la minacciò, divertito.
Daphne lo guardò, infossando nel frattempo la testa nel collo.
“Ti ho forse dato l’impressione di essere gay ieri sera?”
La bionda si morse il labbro inferiore, trattenendo un sorrisetto malizioso.
“No.” – disse.
“Se faccio da mangiare e sparecchio è perché abito da solo, non posso permettermi la governante e perché in accademia se lasci qualcosa fuori posto, sono capaci di flagellarti.” – scherzò.
“Nick, io…”
“O magari vuoi farla tu, la governante?” – le chiese sornione.
Daphne rimase a bocca aperta. Cercò di prenderlo a pugni, ma con due semplici mosse l’uomo ancorò le mani della donna dietro la schiena, sfidandola a liberarsi.
Daphne si eccitò subito per quella sensazione di dominio che stava provando.
“Sei uno scemo!” – rise lei. – “E comunque mi viene meglio fare l’infermiera.” – lo provocò.
“Allora mi sa proprio che devi curarmi…” – disse lui, con un sorriso dolce solo per lei.
“Perché?”
“Perché mi fa male qui.” – e si indicò il cuore.
La dolcezza di quelle parole la lasciò senza fiato.Fosse stata in piedi, si sarebbe messa a saltellare come una cretina per la dolcezza di quelle parole che erano rivolte solo a lei.
Le lasciò libere le mani e lei, con il sorriso di chi aveva appena ricevuto il più bel regalo di Natale, poggiò il palmo della mano sul petto di Nicholas.
La scarica che sentì, ebbe il potere di farla sentire viva.
“E’ meglio curarlo, allora.” – disse Daphne.
Nicholas si chinò e le sorrise, prima di baciarla.
“Lo sai già facendo…”


e si sembrerebbe che nick e daph abbiano iniziato alla grande la loro storia sono contenta per loro

Recensore Junior
25/10/14, ore 12:29

Accidenti, immaginavo che il segreto di Hermione riguardasse qualcosa di simile, ma avevo più pensato che lei avesse proprio deciso di abortire, anche se, in effetti, non sarebbe stato per niente da lei.. La "relazione" con Ron è stata davvero devastante su tutti i piani per lei, tanto che è dovuta ricorrere anche a dei farmaci, da cui è diventata dipendente per cercare di andare avanti ogni giorno; il fatto che grazie a Draco in questi quattro mesi non abbia più preso i tranquillanti è molto significativo, lui è stato in grado di farla riemergere dal suo dolore, anche se di poco; è bello il momento in cui si riescono a chiarire, ed Hermione si rende definitivamente conto che ormai Draco è cresciuto, non è più il ragazzino borioso e arrogante che aveva lasciato ad Hogwarts, ma un adulto con dei comportamenti molto più maturi, è curioso che riesca a prenderne consapevolezza proprio con Hagrid :) 
Il fatto che Draco cerchi di convincere Hermione con studiata finta indifferenza di passare le vacanze al Manor mi ha fatto sinceramente ridere, soprattutto quando butta "casualmente" l'affermazione di avere una biblioteca amplissima, sfruttando spudoratamente la debolezza di lei (a proposito, non vedo l'ora di scoprire a quale personaggio appartenga lo spoiler, spero non sia uno scontro tra Narcissa ed Hermione..)
Ho apprezzato molto anche gli intermezzi con i centauri, con Daphne e Nicholas e con i due ragazzi di Serpeverde, Kevin e Harth :))
Tanti saluti!!

Recensore Veterano
25/10/14, ore 10:40

Grazie a Merlino Draco ti sei dato una sveglia! Visto che non era poi così difficile essere chiari con se stessi e con lei? Ora il nodo che vi lega si è stretto ancora di più. Certo anche la Granger ci sta mettendo tutto del suo nell'essere terribilmente fragile, ma visto che il segreto era proprio la sua gravidanza con consecutivo aborto spontaneo, si può capire il suo stato di estrema vulnerabilità. Credo che comunque non sia ancora arrivata alla fine della "catarsi", siamo ancora alla fase è colpa di Ron se non mi sento all'altezza di niente, mi ha reso una persona completamente diversa da me stessa...Penso che dovrà fare ancora qualche passo in avanti per trovare un equilibrio, riflettere sulla sua completa inerzia nel farsi piegare, sulla perdita del suo bambino e le motivazioni che l'hanno portata a perderlo..allora forse avrà veramente toccato il fondo del pozzo e potrà provare a risalire, con l'aiuto di qualcuno come Draco. Ecco quindi lui ha capito che Hermione era incinta e ha perso il bambino giusto!?
Da brava serpe ha usato tutte le carte in suo posesso per averla al Manor a Natale, e qui immagino continuerà il ricordo della guerra..chissà se da parte di Draco o di Hermione. Sinceramente ho un vuoto di memoria ma mi pare che tu non sia ancora arrivata alle torture di Bellatrix giusto? Il ritornare in quella casa potrebbe portare Hermione a continuare il racconto..La frase nello spoiler potrebbe essere un ricordo del confronto Bellatrix/Hermione o magari un Narcissa/Bellatrix anche se meno probabile. Tra l'altro la Granger non sa che Draco ha fatto la spia per l'Ordine giusto? Quindi allacciandomi alla spoilerata finale che hai dato nelle note di chiusura la notizia shock di Narcissa potrebbe essere proprio una rivelazione ad Hermione sul ruolo di suo figlio nella guerra. Speriamo perchè così la curiosità di Hermione non sarà tenuta a freno e finalmente sapremo di più sul'operato del biondo come spia!
Molto bello l'intermezzo delle nuove generazioni che se le danno di santa ragione a suon di schiantesimi, il siparietto nell'ufficio di Hermione con le sparate di Draco sulle "bacchette negli occhi"  sono sempre molto esilaranti. 
Alla prossima settimana
Un bacione
C.

Recensore Junior
25/10/14, ore 10:35

Che Hermione fosse stata incinta ormai si era capito, ma che l'aborto fosse stato, ehm, naturale... Comunque l'uomo è un uomo scemo, perché spreca tempo a parlare con Hermione invece di baciarla senza troppe cerimonie. Abbiamo questo meraviglioso Hagrid che parla allegramente con i centuari mi ha ricordato tanto duello della zia Rowl, ma Draco che beve il té dalle tazzine di Hagrid è assolutamente inconcepibile. E poi abbiamo Nick tuttofare e Daphne in modalità eccitazione che si incontrano dopo la notte di passione e la ponderata decisione di mettersi insieme. MA non abbiamo Harry, o Ginny, che suppongo stiano morendo in qualche angolo della loro stanza. E Hermione badass che neutralizza i due immaturi e Draco che se li mangia e li mette a spalare la cacca sono estremamente divertenti. Ci vediamo venerdì prossimo

Recensore Master
24/10/14, ore 19:19

E si sembra che la serpe a causa dei lavori domestici alla babana si sia si distratta , ma anche stancata ed ora si sveglia appena in tempo per il suo appuntamento ma per fortuna aveva già tutto pre fortuna. Il primo appuntamento sembra andare rose e fiori e i due sembrano una copia bellissima . e l’appuntamento finisce con un invito a far continuare la loro frequentazione . L’uomo si sistemò sul fianco e guardò Daphne, con una mano a sorreggergli la testa.
“Vorresti finirla qui?”
Lei si limitò a fissarlo negli occhi e a negare col capo. La prospettiva che per lui fosse stata solo l’avventura di una notte le aveva smorzato la voce in gola.
“Allora non è finita qui.” – rispose lui.


Intanto una certa serpe si sente in paradiso poiche la donna che ama lo sta baciando realizzando cosi un suo vecchio sogno scoprire quanto morbide fossero le sue labbra
Che finalmente qualcuno nell’alto dei cieli si fosse reso conto che aveva avuto una vita difficile e che era giunto il momento di ripagarlo per tutte le sofferenze patite? Draco si rispose di sì, perché altrimenti non riusciva a darsi una spiegazione razionale del fatto che Hermione gli fosse ancora addosso e che cercasse di sua spontanea volontà la sua bocca.
Cosa che lo riempie di goia è lei ad aver fatto il passo
Sembrava si stesse esercitando con lui per imparare la sottile arte del bacio per poi metterla in pratica con qualcun altro. Il pensiero che ne seguì fu un patetico “va bene lo stesso”, cosa che gli fece toccare il fondo prima del tempo. Poi, però, pensò che non era da lei un comportamento simile: non era così meschina da usarlo per i propri scopi e poi c’era da tener conto dell’esperienza avuta con Weasley, che l’aveva segnata più di quanto non avesse immaginato. Quindi l’unica conclusione alla quale aveva voluto arrivare fu che lo stava baciando perchè… lo voleva lei.
Quella piccola bugia, che però non era mai tanto vicina alla realtà, lo aiutò a lasciarsi andare completamente a lei.
Ma era ovvio che quel momento avrebbe avuto una fine.
Dra sembra sorpreso e teme che lei lo stia usando per imparare a come mandare un uomo fuori di testa con l’uso del solo bacio, anche se sembrava impossibile che lei deridesse ed usasse le altre persone , anche se forse l’idiota del rosso ha fatto più danni del previsto, ma forse aveva voluto sperare che fosse stata proprio lei a volerlo
Ma si sa anche la felicità ad un certo punto finisce e come reagirà al suo stesso comportamento la leonessa si sarebbe sentita colpevole o avrebbe solo gustato la situazione senza pensieri?
Quando Hermione si staccò, cercò gli occhi di Draco. Pensava che sarebbe arrossita, che si sarebbe staccata alla velocità della luce, balbettando scuse a metà di una qualche sorta di temporanea infermità mentale e iniziando a giustificare il proprio comportamento compromettente.Ma così non fu.Le labbra di Draco, umide e rosse per i baci stavano mettendo a dura prova la sua resistenza. Non le importava nemmeno della posizione compromettente in cui si trovavano.

Per la prima volta, dopo otto anni di torpore, il desiderio sessuale di Hermione Granger era tornato ad accendersi.

Solo Ginny era a conoscenza di quella cosa: Hermione avrebbe voluto avere la sua prima volta con Viktor che, al contrario di ciò che potevano dire i suoi natali, aveva messo in quel poco che si erano conosciuti, una dolcezza e una delicatezza che l’avevano fatta sentire speciale per davvero, ma non aveva mai fatto quel passo perché col pensiero andava sempre a Ron.
E si bloccava.Non aveva mai negato a se stessa che Hogwarts fosse frequentata da bei ragazzi sui quali aveva fatto dei pensierini che mai si sarebbero addetti alla ligia CapoScuola Granger Ogni tanto flirtava molto sottilmente con certi suoi compagni e la cosa la stuzzicava parecchio, ma quando incrociava lo sguardo del rosso, la sua libido si spegneva, Poi, era accaduto l’impensabile.
Aveva permesso a Ron di avere il proprio corpo a suo piacimento, facendola sentire come la peggiore delle puttane.
e si e l’idiota di ron che crede di esser stato il primo vero amore della riccia! La ragazza con un cervello funzionante aveva però puntato gli occhi sul apparente rozzo , ma dolce krum . io preferisco sempre la serpe , ma mi sarei accontentata anche del bulgaro , solo per fare un dispetto all’idiota!e ti pareva che anche col pensiero andava a romper le scatole infatti si mosrrava geloso e faceva scenate con chiunque si avvicinasse o a chiunque lei lasciasse venire vicino risultato qualsisi mezza idea svaniva , risultato finale il rosso è riuscito la dove altri avevano fallito solo perché lei aveva permesso che la sua idea , o meglio la sua fantasia su e di ron rovinasse ogni tentativo

Poi, di nuovo l’impensabile.Draco Malfoy entra nella sua vita, facendosi spazio in essa in punta di piedi, seminando mollichine di pane che l’avevano condotta direttamente a lui. Si era cibata di quelle mollichine con avidità fino a rimanere intrappolata in quegli occhi freddi come il ghiaccio, ma che con lei si scioglievano come burro sul fuoco.
L’attrazione che provava per lui era palpabile. Erano come due calamite che si attraevano e che quando erano distanti, si cercavano con il pensiero.E la cosa, sinceramente, un po’ la spaventava.Non aveva mai provato una cosa del genere e non sapeva come gestirla. L’unica cosa che però sapeva in quel momento era che voleva continuare a torturare quelle labbra, a sentire quella barba solleticarle la bocca e lasciare la fantasia libera di galoppare.
E si sembra che dra sia riuscito a risvegliare la herm donna che non ha mai provato nulla di simile con nessuno anche se lontani si cercavano per poi non riuscire a liberare i loro occhi sembrava dipendere dalla presenza del biondo e questo un po la sgomenta poiche non sa come gestire la cosa
In quel momento le tornò alla mente la sua proposta.“Vieni al Manor con me.”
Sarebbe stata davvero una buona idea?
Che sarebbe successo una volta là, loro due soli? Sarebbero riusciti a trattenersi o avrebbero dato fondo ai loro bassi istinti? E lei sarebbe stata in grado di dargli ciò che la situazione avrebbe richiesto?Scosse il capo da sola. Si stava fasciando la testa ancora prima di rompersela. Brava sarebbe successo quello che deve succeder quando due persone si innamorano
Ci avrebbe pensato una volta in mezzo alla situazione: avrebbe seguito i segnali che le dava il suo corpo – con Ron li aveva bellamente ignorati e quella era la fine che aveva fatto – e se necessario avrebbe messo prima le cose in chiaro. Di certo non cè bisogno di allarmarsi dra è un gentelmen e non farebbe niente contro il suo volere
Si ridestò dai suoi pensieri quando sentì la mano di Draco acconciarle un ricciolo dietro l’orecchio. Di nuovo, lo sguardo venne catturato da quelle labbra occultate leggermente dalla barba.
“Ti sei pentita, vero?” – chiese, amaro. Dra ha preso il silenzio di lei come segno di pentimento ,come se avesse sbagliato a seguire l’impulso
Si era pentita? Buon Dio, no! Per la prima volta si era sentita a posto con se stessa, e la sua coscienza scrollarsi di dosso tutta la sporcizia che l’aveva ricoperta fino a quel momento E tutto questo solo con un bacio!Hermione ebbe solo la forza di negare col capo
. Di certo non è pentita ma è insicura si era sentita a casa al sicuro come se con un bacio dra fosse riuscito a ripulirla dal lordume di ron , ma non sa cosa e come chiamare la sensazione che prova
Draco sbatté le palpebre per qualche secondo.“Ma non lo rifaresti.” – suggerì, quasi sondando il terreno.
Si parlavano a pochi centimetri dalle labbra dell’altro, quasi a sfidarsi anche in quel momento. Hermione lo guardò, seria, decisa, determinata
. E si dra sembra rassegnato a dovers accontentare dopo aver avuto un assaggio del paradiso , ma,la riccia vuole stupire lui e forse ancor prima se stessa
“Voglio baciarti. Posso baciarti Draco?” – sussurrò lei.Evidentemente aveva parlato troppo a bassa voce, perché l’unica spiegazione era che avesse capito male.
“Come?” – chiese, conscio che se avesse veramente capito male non si sarebbe mai più ripreso da quella batosta.
Gli sorrise, e finalmente quel sorriso le arrivò agli occhi.“Posso baciarti Draco?”
“Beh, sì…” – disse lui, dandosi dello stupido l’attimo successivo.Ma ciò che lo lasciò totalmente sgomento fu sentire di nuovo le sue labbra sulle proprie.Sotto i fumi dell’istinto, Hermione strusciò il proprio corpo su quello dell’uomi. Non avrebbe mai pensato di sapere come comportarsi in certe situazioni, se fino a quel momento le aveva sempre evitate.
Per lo strofinamento, un po’ voluto e un po’ istintivo, Draco contrasse la mascella, spiazzato e lei sorrise.
Draco, da buon Serpeverde per nulla propenso ad accettare quella sconfitta, ribaltò le posizioni e la portò sotto di sé.
Sì, decisamente qualcuno si era accorto che era ora di premiarlo per ciò che aveva passato…
“Non provocare Grifondordo…”Quella preghiera fu camuffata dal tono roco della voce.
E si sembra che la riccia sia piu che intenzionata anche se inconsciamente a cancellare la brutta esperienza e permetter che questo cambiamento sia fatto dall’unico uomo che sembra riuscire a capirla consolarla, e farla sentire al sicuro . la serpe non ama le sconfitte etanto meno adesso che sembra aver quasi raggiunto l’obiettivo
Forse era solo attrazione fisica, pensò Hermione con il respiro corto, ma in quel momento era una cosa che la stava facendo sentire bene con se stessa e, dopo averne assaggiato un pezzettino, sarebbe stato difficile tornare ad essere la vecchia Hermione Granger. Voleva vivere anche per solo per pochi istanti.Non sopravvivere.
Per tutta risposta, Hermione gli prese il volto tra le mani.Anche nei suoi occhi c’era una muta preghiera.
“Granger…” – sussurrò a denti stretti.
La riccia avvicinò il volto di Draco al proprio, prendendo per la terza volta consecutiva l’iniziativa di baciarlo.
L’ex-Serpeverde si fiondò sulle sue labbra, aggredendole. Per una frazione di secondo, si pentì di tutta quella foga, così l’attimo successivo diminuì la pressione sulle sue labbra per permetterle di seguire un ritmo più calmo, ma non meno passionale.
Be dato il trauma ha imparato a fidarsi di dra e adesso deve compire il secondo passaggio ossia accettare quell’attrazione che li lega e non vederla come un pericolo di certo poi riuscirà a donae il suo cuore alla serpe che è gia quasi l’unico padrone di esso
Ma perche non ti godi quello che arriva ? per domandarsi il tempo cè sempre !
Ma qualcosa non andava e Draco lo sapeva, lo sentiva. Perché voleva baciarlo?
Non che si aspettasse una dichiarazione d’amore improvvisa, ma nemmeno che lei lo baciasse per far passare il tempo.
Continuava a dirsi “questo è l’ultimo, adesso mi stacco” ma continuava a baciarla.
Poi però si staccò e fece perno sulle proprie braccia, la guardò negli occhi, cercando di non concentrarsi sulle labbra. C’erano troppe cose da risolvere prima di giungere a quel passo: voleva sapere ogni cosa avvenuta con Weasley, voleva sapere di Potter e Ginevra e lei doveva ancora scoprire perché aveva comprato Hogwarts. No, decisamente era meglio frenare e aspettare tempi migliori.
certo un po di spiegazioni non sono male , ma lei adesso e molto scossa e dra dovrebbe sapere che è difficile spiegarsi quando mente, cuore e anima non parlano la stessa lingua

Lo sguardo di Draco non le piaceva proprio per niente.Hermione iniziò a sudare freddo, a credere di aver commesso un imperdonabile errore Lo sguardo di Draco era diverso da quello lussurioso di pochi istanti prima e, da quel che vedeva, stava cercando di prendere le distanze da lei. Male dra dovrebbe imparare controllare meglio i suoi occhi!
Dio, ma che si aspettava? Che bastasse un vestitino, la matita sugli occhi e i capelli sciolti per essere al centro della sua attenzione? All’improvviso, si sentì nuda, esposta.Vulnerabile.infatti herm non sembra pronta per il cambiamento repentino del ragazzo e si trova sperduta senza le sue braccia , e sta cedendo ancora al rischio della depressione
Hermione aveva fatto il passo più lungo della gamba e ora doveva pagare il prezzo della vergogna.
Chiuse gli occhi, vergognandosi di se stessa.Alcune lacrime andarono a morire all’attaccatura dei capelli.
Draco sbarrò gli occhi. Che diavolo era successo? Perché quelle lacrime?“Granger…”
Ma perché è cosi lento di comprendonio! È ovio che lei ha frainteso il suo sguardo e ora crede di esser stata usata
Hermione portò le mani a coprirsi il volto. Perché era stata così stupida?
Ecco cosa succedeva a seguire le emozioni: si fraintendevano i segnali e le figure di merda erano assicurate.
“Va via…” – sussurrò.
Nonostante la bocca nascosta dalle mani, Draco comprese perfettamente. Tentò di tirarle via le mani dalla faccia, ma lei non voleva essere toccata.
Preferì non insistere, così la lasciò.
“Scusami.” – disse, prima di alzarsi da sopra di lei.
Hermione sentì i cuscini del divano sollevarsi. La cosa le fece doppiamente male perché, unita a quel “scusami” le aveva fatto capire che non era lei quella che si era pentita.Ma lui.
Aspettò di sentire la porta chiudersi, per poi girarsi a pancia in giù e scoppiare a piangere sul divano.
come sempre la serpe sembra aver deciso il momento sbagliato per allontanara !
Draco sentì lo scoppio del suo pianto e si girò verso la porta ormai chiusa. Alzò di scatto le braccia per sfondare la porta e rientrare, ma all’ultimo le appoggiò delicatamente sulla lastra di legno. Poggiò la fronte contro la porta e inspirò profondamente.
Che diavolo aveva fatto?

e si solo ora la serpe si domanda cosa abbia mai fatto ,sembra aver capito di aver sbagliato ma non dove!



Sembrava fosse passato un uragano.. Non c’era nulla che si fosse salvato dalla sua furia devastatrice.
Draco sembrava posseduto.Mai nella sua vita aveva perso il controllo in quel modo e tutto per quella che lui aveva ritenuto essere un’incomprensione. “Scusami.”Merlino!… nemmeno Voldemort sarebbe stato così idiota!
E poi aveva levato le tende. Prendersi a pugni da solo sarebbe stato il minimo. Con tutto quello che lei aveva dovuto subire a causa di quel rosso maledetto, ci si doveva mettere pure lui a fare il coglione!
“Scusami.”Continuava a ripetersi nella mente. Alla fine, cos’aveva fatto di diverso da Weasley? L’aveva baciata, aveva preso quello che da anni aveva agognato e poi se ne era andato.
Fu quello a bruciare più di tutto: il fatto di non essersi rivelato tanto diverso da colui che l’aveva fatta soffrire per tutti quegli anni. Assomigliare a Weasley era forse l’onta peggiore che difficilmente avrebbe saputo lavare via.
“Scusami.”
e si alt non sarà mai come il rosso! Be forse avrebbe dovuta cercare di parlarle senza allontanarla cosi bruscamente , ma deve rammentare che è stata lei ad iniziare
Perché non aveva pensato prima di agire? Perché sembrava destinato a dover scontare errori che non gli appartenevano?
Osservò il camino e un’idea gli balenò nella mente. Perché non ci aveva pensato prima? E si sembra che ora piu che mai dra abbia bisogno delle parole e della comprensione del suo padre adottivo
Prese della polvere e il volto amico gli apparve subito.
“Draco!, che piacere… ma è la tua camera quella?” – chiese basito, l’uomo.“Ora calmati e raccontami tutto dal principio.”e si che si preoccupa!

“Ci siamo baciati.”
La faccia nel camino sollevò un sopracciglio.“E non è un bene? No, non è un bene.” – si rispose l’uomo da solo, vedendo l’atteggiamento disfattista del biondo. Insomma aveva creduto che essre riuscito a realizzare uno dei suoi sogni dovesse render il figlio felice e non certo disperato come appariva
“Sì ma… lei ha passato un periodo nero a causa di un suo ex.” – disse, sputando quel suffisso con un evidente disprezzo.
“Draco non puoi indignarti perché lei è stata con un altro. In quel momento ha valutato che farlo con lui era una buona scelta. Non puoi tornare indietro e modificare tutto ciò che non ti aggrada.”
Si sentì rimproverato.
Certo, l’atteggiamento del fidanzato ferito non gli si addiceva, perché lui era per Hermione tutto tranne un fidanzato e forse dopo quanto accaduto, nemmeno più un amico. Be si è strano vederlo nei panni del geloso ma è cosi tenero!
Ma Draco avrebbe di gran lunga preferito sapere che aveva scelto Krum come sua prima volta piuttosto del rosso, perché tutti, in quel momento, gli sembravano meglio di Ron Weasley. concordo con lui!
“Va avanti.” – disse il volto nel camino.
“E io invece di aiutarla ho approfittato della situazione. Ho preso quello che lei mi poteva dare in quel momento e me ne sono andato con uno “scusami”. Merlino… non so neanche da dove mi sia uscita!” – disse, ancora disgustato dal solo suono della parola stessa.
“E non le hai detto altro?” – chiese, perplesso.
“Te l’ho detto! Le ho chiesto scusa e me ne sono andato! Non voglio neanche sapere quello che sta pensando di me adesso!” – sbottò, passandosi una mano sulla fronte, scoprendola piena di rughe dovute alla preoccupazione. – “Volevo essere diverso da Weasley! Volevo che lei mi vedesse come la persona giusta per starle accanto e invece… mi dici perché sono così idiota?”
“La questione richiederebbe una tempistica che noi non abbiamo, Draco.” – disse serio l’uomo, che provocò in Draco un moto di stizza.
“Era una domanda retorica la mia.” – disse il biondo, laconico.
“La mia risposta no.” – fu la stoccata dell’altro.
Draco preferì non insistere.
“Che devo fare?”
“Sii sincero con lei, Draco.
”e si la verita e la sincerita sono sempre le scelte migliori soparatutto in un rapporto come il loro in cui il passato non è certo di aiuto
Il biondo uomo guardò confuso il volto dell’altro uomo nel camino.“Dille che ti sei scusato perché pensavi di aver esagerato, che temevi di esserti spinto oltre ciò che lei in quel momento poteva veramente darti.”
Draco rifletté.“E se lei…”
“Cosa ti ho sempre detto sui “se”, Draco? Non portano da nessuna parte, se non a generare maggior confusione. Credi che non apprezzerebbe questo tuo tentativo di chiarirti con lei? Di darle delle spiegazioni? Se preferisci vivere con il dubbio fa pure, ma sarà proprio così che tu le dimostrerai di essere stato uguale a questo Weasley. E poi, non credi che Hermione, come a ogni altra donna su questo mondo, non faccia piacere essere cercata?”
Con quella battuta finale, Paulho Cortéz riuscì a infondere un po’ di tranquillità e fiducia in Draco.
E si ora lei deve ritrovare il suo senso di esse donna che ron ha distrutto , piu che mai dra dovra fare gesti anche semlici ma spontanei dovrà ridarle la fiducia sul suo aspetto e sul suo lato di donna , se fossi dra seguirei il consiglio e farebbe veramente bene


Quando si erano conosciuti, Paulho si era trovato davanti un ragazzo privo di interesse, quasi morto e indisponente, certe volte. Chiacchierando con lui erano emersi ricordi del suo passato, parole e atteggiamenti che avevano plasmato il suo carattere in ciò che era stato quel ragazzino.
Ora aveva davanti un uomo e si sentì orgoglioso di avere parte del merito nell’aver contribuito a rendere Draco la persona fantastica che era diventato.
Una volta raggiunto un equilibrio e capito come prendere quel ragazzo, erano saltate fuori vere e proprie confessioni al chiaro di luna, seduti in veranda, uno sul dondolo e l’altro sulla palizzata. Draco gli raccontava pezzi – in senso letterario del termine – della sua vita con la pacatezza di chi crede che ciò che ha passato sia una cosa normale, gli spiegava per filo e per segno ciò che aveva provato in un determinato momento e poi, il giorno dopo, nessuno dei due ne faceva parola con l’altro fino all’arrivo della notte successiva, come una sorta di tacito accordo. Sembrava che solo al calar del sole Draco trovasse il coraggio di aprirsi con qualcuno.

Tante volte nella sua tenuta in Portogallo, Paulho sentiva il cuore piangere per tutte le sofferenze che quel ragazzo aveva dovuto subire, mentre immaginava un bambino di cinque anni seduto a terra con il volto rosso e rigato dalle lacrime che nessuno doveva asciugargli.L’aveva preso sotto la sua ala e aveva sostituito quel padre che non aveva avuto e diventandole a sua volta, poiché la sua Carmen non aveva potuto donargli questa gioia.
E si paulo è stato veramente un padre per lui lo ha capito , a rispettato i tempi di dra affinché lui potesse fidarsi e decidersi alla fine a parlare , e ora è più che orgoglioso di come suo figlio è diventato . si è come se con lui dra fosse rinato a nuova vita avesse mutato pelle !

“Prova ad avere un po’ più di fiducia in te, Draco. Da come me l’hai descritta a suo tempo, questa Hermione è una persona molto intelligente e capirà. Ma non è questo che ti preoccupa…” – concluse, comprendendo solo in quel momento che non era per Hermione che era preoccupato. Non del tutto, almeno.
Draco sorrise tiratamente e Paulho comprese.“Hai paura?” – gli chiese.
Draco arricciò le labbra, forse stizzito che Paulho avesse compreso veramente il suo stato d’animo.
“E’ che… non voglio che tutti i passi avanti fatti fino a oggi vengano spazzati via con una mia parola sbagliata.” – disse, confermando, seppur indirettamente, la deduzione del suo mentore.
“Siamo sempre lì, Draco. Se non farai il primo passo, non potrai mai saperlo. Ora devo andare. La prossima volta che mi chiamerai via camino voglio solo sentirti dire che ci hai parlato, sono stato chiaro?”
E si in amore vince chi tenta chi si mette in gioco , chi fa il primo passo e non chi sta fermo per paura
“Sì papà.”
Il colore acceso delle fiamme non lo permise, ma Paulho era arrossito di compiacenza.
Draco aveva imparato, quando era suo ospite in casa sua, che sentirsi chiamare con quell’epiteto, seppur in maniera scherzosa o ironica, piaceva all’uomo, poiché non aveva avuto figli durante la sua vita.
E Draco, a sua volta, era felice di poter chiamare un uomo “papà” e non “padre” senza il timore di essere punito, ma addirittura quasi premiato per averlo fatto.
“Buona fortuna Draco.”
“Grazie. Papà.”
Quando il contatto fu interrotto, Draco continuò a guardare la bocca del camino, intristito di aver parlato con l’uomo solo per sobbarcarlo dei propri problemi. E, ora che ci pensava… ogni volta che si contattavano era perché Draco aveva qualche consiglio da chiedergli e mai una notizia allegra da dargli.

Paulho, scusa il disturbo. Volevo dirti che Hermione ha accettato di sposarmi.

Un giorno, sarebbe arrivato a dirgli anche questo.

e si dra ha potuto finalmente usare la parola papa che per i purosangue sembra esser un offesa , ma che invece sottolinea la forza l’amore e la normalità che dovrebbe aver l rapporto con i propri genitori


altra stanza Hermione aveva smesso di piangere.Più che essere triste perché Draco si era staccato da lei, era imbarazzata dalla situazione che lei stessa aveva creato. Si guardò il vestito, chiedendosi come aveva solamente potuto pensare che quel… sacco potesse essere lontanamente attraente da catturare l’attenzione di un uomo così lontano anni luce da lei. Si sentì una stupida ragazzina che si veste alla moda, ma che ha unghie sporche d’inchiostro, che sorride a destra e a manca, ma porta l’apparecchio per i denti. Si sentì come a scuola, quando aveva iniziato a capire la mentalità di quelli come Malfoy e che per dimostrare di non essere da meno s’impegnava con tutta se stessa per arrivare al loro livello.
Cosa che mai sarebbe successa.
Povera piccola se solo sapesse che dra si è staccato solo perché non era certo di riuscire a trattenersi, si è belli per come si è dentro e poco conta l’aspetto esteriore e la cura di esso , anzi la troppa cura è un eccesso che rende ogni cosa , anche il gesto piu semplice come qualcosa di artificiale a costruito anche con un sacco agli occhi di dra sarebbe stata bellissima

Draco l’aveva fatta sentire nuda, vulnerabile e ancora una volta si chiese quando quell’uomo era riuscito ad avere tutto quel potere su di lei. Sbatté i piedi sul divano, capricciosa, perché l’idea di avergli dato l’impressione di essere una facile – quando in realtà non lo era – le rimescolava le budella e le incendiava il sangue.
“Ma perché tutte a me?…” – mugugnò. L’ultima cosa che dra puo pensare è che è una facile
Da quando era successo tutto quel casino con Ron aveva smesso di frequentare gli uomini e quando le capitava di accettare un appuntamento, già alla prima uscita si ritrovava sdraiata su una superficie piana e quando chiedeva di aspettare si sentiva dire “ehi, mica ce l’hai solo tu!”.Quella cosa la faceva soffrire tanto, non perché fosse una casta donna, ma era una di quelle che preferiva prendere le cose con calma, frequentarsi, conoscersi, cenare insieme o prendere un aperitivo, passeggiare al chiaro di luna e coronare una di queste serate con un bacio. Forse era un tipo eccessivamente romantico, ma non era più disposta a svendere i propri ideali per permettere ad un uomo fare i propri comodi con lei.
No non sbaglia affatto è normale per ogni donna con un po di sana stima in se stessa desiderare conoscere bene colui a cui farà dono di se stessa !
Aveva fatto capire a Draco che non le era indifferente e chissà ora che stava facendo?
Se la stava ridendo alle sue spalle?

ma che idea pessima ha della serpe? Non è piu ne il ragazzino ne tanto meno ron!





In camera sua Hermione aveva passato il tempo a piangersi addosso. Aveva ripercorso a mente ogni singolo gesto, ogni singola parola da quando Draco era entrato in camera sua a quando ne era uscito.
Ogni tanto scuoteva la testa e infossava il volto nel cuscino, mormorando e piagnucolando frasi senza senso sulla propria stupidità, su quanto fosse stato presuntuoso da parte sua credere che un semplice vestitino potesse impressionare l’uomo.
basta piangere deve affrontare la cosa
Alzò lo sguardo dal cuscino, confusa e perplessa.Ecco che ci ricascava. Perché mai avrebbe dovuto far colpo su Draco quando si era ripromessa la massima discrezione per non far trapelare ciò che provava veramente per lui?
L’attimo successivo tornò a infossare il volto nel cuscino e frignare perché si ricordò che – momentaneamente col cervello fuori uso – aveva chiesto a Draco se poteva baciarlo ancora. Cosa penserà di me, adesso? Che impressione avrà avuto?
A cosa diavolo pensavo in quel momento?“Col cavolo che vado a casa sua…” – borbottò Hermione, sgomenta da se stessa.
il suo cuore nonostante la ferita sembra aver trovato il suo dottore e la sua medicina e sta cercando e spingendo il corpo e soprattutto il cervello di lei verso la cura che a sua volta teme di aver corso troppo

Il giorno successivo, Hermione non ebbe il coraggio di scendere in Sala Grande per fare colazione.
Avrebbe di gran lunga preferito resuscitare il Signore Oscuro e dover ricominciare tutto daccapo pur di evitare lo sguardo di Draco.
Eppure era cosciente che non avrebbe potuto evitarlo per sempre, avrebbe dovuto affrontarlo e con esso la consapevolezza di essere stata un piacevole (?) passatempo.

La scena della sera prima era stata marchiata a fuoco nella sua mente e più ci pensava, più sentiva l’impellente desiderio di correre nel Lago Nero e finire sul fondo.
Non riusciva a stare ferma un minuto, così indossò il mantello e uscì dalla propria stanza e mentre lei girò l’angolo, Draco apparve lungo il corridoio…

il nuovo girno vede la serpe intenta a studiarsi il discorso forse piu importante della sua vita , ma ogni tentativo sembra deluderlo Ciao, scusa se ti disturbo…, perfetto. Io volevo solo dirti una cosa… per ieri sera io… non mi sono comportato molto meglio di Wea… no, meglio evitare di parlare del rosso.

Draco stava organizzando, o almeno ci stava provando, un discorso nella propria mente da affrontare con Hermione per motivare il suo atteggiamento – deprecabile – della sera prima.
. Poche volte, Draco Malfoy, aveva avuto paura nella sua vita. Aveva avuto paura per la propria famiglia, aveva avuto paura di uccidere Silente e ora aveva paura di sentirsi dire di dimenticare tutto ciò che c’era stato tra lui e Hermione fino a quel momento.E tutto perché invece di ragionare con la testa sul collo aveva preferito usare quella che stava più sotto…
Chiuse gli occhi, prese un enorme respiro e bussò.
l’importante è aver capito lo sbaglio e chiede scusa è questo che dimostra la sua diversità dal rosso!





la tana non sembra piu la stessa da un po , molly sta guardando e studiando gli album di famiglia sta cercando di notare qello che fino a quel momento le è sfuggito , la vera essenza del figlio che ha scoperto ben diverso da come aveva sempre creduto che fosse
Seduta all’enorme tavolo da cucina, Molly Weasley sfogliava alcuni album fotografici.
Era partita con quello del suo matrimonio in cui lei e Arthur sorridevano felici all’obiettivo. Le foto si susseguivano veloci..
E di nuovo, tante fotografie, tanti ricordi, tanti fermo-immagine di una vita che non sarebbe mai tornata, ma che era sempre presente nella sua mente e nel suo cuore, indelebile fino al suo ultimo respiro.
Poi erano iniziate le foto al bambino.
C’erano la bellezza di una trentina di album fotografici sul tavolo. Presa da un momentaneo bisogno di ricordare, Molly li aveva tirati fuori tutti. Ce n’erano cinque dedicati a lei e Arthur e poi il resto erano uno per i propri figli e poi uno con scritto “Famiglia”, dove i genitori avevano raccolto tutte le fotografie in cui tutti erano presenti.
Non fu per sminuire nessuno, ma Molly aveva bisogno di sfogliare quello di Ron.
E fu lì che se ne accorse con grande, grande rammarico.In ogni foto, fosse essa solo per Ron o con l’intera famiglia, il bambino era sempre al margine, o nascosto dietro i suoi fratelli che invece sgomitavano per essere in primo piano. In una addirittura, si vedeva solo il braccio di Ron, perché non ci stava nell’obiettivo.
E il suo sguardo era finto, il suo sorriso era finto. Sorrideva per proforma, più che per reale voglia di farlo.
In alcune, credendo di essere nascosto dall’obiettivo, Ron guardava accigliato i suoi fratelli che non lo prendevano in considerazione. Sfogliò febbrilmente le pagine e quel volto sempre corrucciato era sempre lì presente.. Non riuscì a non piangere per non essersi accorta prima del disagio del proprio figlio, si incolpò di tutto.
Anche del fallimento del matrimonio di sua figlia, perché se fosse stata più attenta, se si fosse accorta dei segnali che Ron le inviava a quest’ora Ginny sarebbe in quella località babbana a festeggiare la sua luna di miele.
certo è brutto scoprire che forse non ha capito bene i segnali di un figlio le sue esigenze , ma se uno non parla è difficile fare qualcosa
bil sembra piu che mai deciso a cancellare i dubbi dal cuore della madre
“Non sono stata una buona madre…” – mormorò la donna tra le lacrime.
“Non dire stupidaggini.” – disse l’uomo, sedendosi accanto a lei e prendendo l’album di Ron.
Era sempre impacciato quando si trattava di rassicurare sua madre e le indiscutibili capacità nel crescere i figli che Merlino le aveva donato. Però poi si ricordò di come lei fosse stata sempre presente per tutti loro, di come li aveva sempre incoraggiati a seguire i loro sogni, a non mollare mai, perché anche se fosse successo qualcosa, lei sarebbe sempre stata lì pronta ad aiutarli a rialzarsi.Glielo doveva.Così mise da parte l’imbarazzo e l’affrontò
.e si è ora che i figli dimostrino di essre cresciuti ed inizino a comportarsi da genitori dei dolo genitori a sostenerli e rassicurali .
“Invece sì.” – esclamò la donna, togliendo di mano l’album al figlio per aprirlo e fargli vedere in cosa i suoi mancamenti fossero consistiti. – “Guarda!” – aprì l’album e mostrò a Bill le foto in cui Ron era sempre arrabbiato. – “Guarda questa foto… e questa… e questa!” – disse, sfogliando velocemente l’album senza dare il tempo materiale al figlio di guardare ciò che lei voleva mostrargli. – “Guarda! È sempre arrabbiato!”
È vero che avolte vediamo quello che vogliamo vedere
Bill le prese l’album dalle mani, per calmarla e per vedere effettivamente quelle foto. Le sfogliò con calma, sotto lo sguardo ansioso di Molly che aspettava solo la conferma alla propria inettitudine.“Io vedo un bambino capriccioso, che crede che tutto gli sia dovuto, che pretende che gli altri gli lascino uno spazio invece di combattere con le proprie forze per ottenerlo.”
“Non vedo un bambino sopraffatto dalla violenza. Ci hai sempre insegnato che alle volte è necessario tirare fuori le unghie per ottenere ciò che si desidera e mordere, se necessario, per tenerselo stretto.” “Personalmente non me la sento di compatirlo. E non dovresti farlo nemmeno tu.”bravo e molly nin sa ancora del casino che ha combinato!
“Bill… sei genitore anche tu. Non puoi chiedermi di cancellarlo dalla mia vita.”
“Non è quello che ti sto chiedendo. Ti sto solo dicendo che devi smetterla di dargliele sempre tutte vinte.” – il tono si fece sempre più accalorato. – “Quante volte hai negato a me o agli altri un giocattolo nuovo ma lo hai sempre concesso a Ron?”
Molly sgranò gli occhi. Aveva davvero fatto questa distinzione?
“Quanti giochi credi che abbiano dovuto vendere Fred e George per comprarsene uno nuovo? Quante volte non sono potuto uscire con i miei amici a Hogsmeade perché tu e papà non potevate permettervelo?” – si fermò, conscio di aver esagerato. – “Eppure siamo qui, sono qui, a dirti che ti voglio bene ma che con Ron… non lo so… hai sempre usato la corsia preferenziale. E quando ha iniziato a capire che per avere ciò che voleva doveva darsi da fare, quando tu e papà avete iniziato a dirgli di “no”, ecco che ha iniziato a tirare fuori la scusa del bambino incompreso. Tu ci hai sempre detto che nessuno nella vita ci faciliterà le cose, che sarà necessario combattere. Ron non è un combattente ma non per questo te ne devi assumere la colpa.”
E si anche senza volerlo forse ron è stato coccolato ed ora che ha cominciato a veder dei cambiamenti non ha saputo affrontarli e quindi ha assunto il ruolo di vittima
“Dovevo insegnarglielo io.” – si ostinò la donna.
“E’ vero, dovevi insegnargli tu. Ma c’è anche da dire che la cosa deve essere reciproca: tu insegni a me e io apprendo da te. Smettila di rimproverarti su ciò che potevi fare o potevi evitare. Ad assumersi le colpe degli altri si finisce che questi non imparano mai dai propri errori.”
Molly rifletté attentamente su quelle parole. Certo, da un punto di vista logico il discorso di Bill non faceva una piega, ma allora perché la sua coscienza si stava ribellando?
“A cosa pensi?” – chiese Bill.
“Che la mia mente è d’accordo, ma non il mio cuore.”
“Lo credo bene. A volte razionalità e sentimenti non vanno d’accordo. Tu sai che ho ragione.” – disse, rincarando la dose. – “E so anche che ti è difficile non assumerti le responsabilità dei tuoi figli ma mamma… cosa credi che imparerà Ron se continui a parargli le spalle? Non hai sempre detto che ci volevi forti e indipendenti, in modo da non contare mai sull’aiuto di estranei?”
“Sì, ma io…”
“Mamma ti prego!” – le disse, accovacciandosi di fronte a lei. – “Sei una donna meravigliosa e una madre che solo noi abbiamo avuto la fortuna di avere!”
Molly gli sorrise tra le lacrime, riconoscente.
Eccoli lì, eccoli lì tutti i suoi sforzi, ecco il suo premio per aver dedicato la sua vita ai suoi figli.
“Non… non darti colpe oltre il necessario!”
E si se continua a vizziare ron quell’asino non crescerà mai , perche non ha interesse ha crescere a far fatica quando sa che a casa è ben accolto qualunque cosa faccia , qualunque danno , possa mai commetter
Quelle parole placarono, anche se di poco, il tumulto nel cuore della donna. Abbracciò il figlio, imbarazzata per essersi lasciata andare in quel modo di fronte a lui. Non perché non lo ritenesse in grado di aiutarla, ma perché era lei il genitore, non Bill, lei doveva essere sempre quella forte, l’ancora di salvataggio, quella cui i suoi figli si dovevano rivolgere per una parola gentile o una carezza d’incoraggiamento.
I ruoli si erano invertiti per una volta.
“Coraggio, andiamo. Ti porto in camera.”
Bill alzò sua madre e l’aiutò a fronteggiare le scale che l’avrebbero condotta in camera da letto. Era notte fonda e un po’ di riposo le avrebbe sicuramente giovato.
Ginny aveva bisogno di lei.

e si i genitori non sono ne infallibili ne immuni alle crisi di dubbi e sta ai figli a volte divenare le ancore e le spinte dei prpori genitori











altra casa altra copia o meglio un altro maschietto che sta cercando di venire a patti con i l sbagli o meglio con il loro pessimo senso di tempistica
Il letto era enorme senza di lei. Il letto era freddo senza di lei. La camera era spoglia senza di lei. La vita era inutile senza di lei.
Da quando era andato in camera, Harry non aveva chiuso occhio. Continuava a fissare la parte di letto che avrebbe dovuto occupare Ginny, quasi quell’insistenza avesse potuto farla apparire lì, magicamente.
Ma Harry sapeva che anche alla magia c’era un limite. Il mondo lo riteneva un eroe, ma che razza di eroe è, una persona, che non lo è per chi conta?
e si harry di false tempistiche ne ha un sacco da farsi perdonare e ora sa che a lui conta solo quello che la sua ormai ex pensava di lui , e di certo non era lusinghiero e assai lontano dall’essre l’eroe , ma solo uno che sa fuggire a gambe levate se si tratta di affrontare l’amore e che nelle scuse del passato e della guerra ha sempre tenuto lontana lei che invece avrebbe voluto decider del suo destino e discuter con lui il suo ruolo nella sua vita

Nuovo recensore
24/10/14, ore 18:13

Capitolo avvincente questo!!!!Comunque ti ringrazio,penso a nome di tutti,perchè hai mantenuto la promessa di aggiornare regolarmente e quindi un applauso a Serena!!!!*clap clap clap clap*.
Bello lo spoiler.Credo di aver capito un po' del suo significato.Magari Ron incontra Herm o la cerca e le ricorda qualcosa di doloroso che le fa mancare il respiro,così gli sputa in faccia.Oppure centra Narcissa,perchè hai usato il femminile.Non so.Comunque ci si vede al prossimo aggiornamento.Un bacione anche a Sofia
Agata

Recensore Master
24/10/14, ore 17:24

Lo sapevo io! Te l'avevo detto che pensavo fosse rimasta incinta! Mi vengono i brividi e immagino che all'ameba unicellulare non gli abbia detto niente in proposito no? Visto che faceva orecchie da mercante ha involontariamente ucciso il suo bambino. Faccio schifo se dico che tifavo per Kevin? No vero? Sono più che sicura che non sia la sola a pensarlo- L'importante ora è che Draco e Hermione si siano chiariti e soprattutto che lei vada a casa di lui per le vacanze. Anche se i mezzi per convincerla erano scontati persino per lui! Oddio che rivelazione deve fare Narcissa? E' rimasta incinta di Piton durante la guerra? ( che carino il figlio di Fiorenzo!). Nicholas grande chef è mitico! Kiss