Bellissima.
E' davvero la prima parole che mi viene in mente una volta letta questa shot.
Partiamo dal fatto che appena ho pensato al prompt ero sicurissima che ti sarebbe piaciuto e, in più, sono sempre stata convinta che tu lo avresti sviluppato al meglio. E così è stato.
Tengo molto al tema della violenza sulle donne, ormai lo sai, e trovo che tu lo abbia affrontato con delicatezza, senza eccessiva insistenza, senza ridicolizzarlo o renderlo irreale.
Purtroppo, una donna che subisce una violenza si sente proprio come Sansa (personaggio che non conosco e che dovrò conoscere presto!). Una donna che subisce una violenza si sente sporca, in trappola. Hai paura che altri lo scoprano, cosa succederebbe?
E così tu ci hai dimostrato con Sansa che, quando Petyr le tocca la parte del volto offeso, si sente in difetto. Vorrebbe che l'altro non l'avesse fatto, ha paura delle sue parole, paura di essere incolpata, paura di dover far qualcosa... Ma Petyr si comporta come chiunque dovrebbe fare: si limita a sussurrarle che d'ora in poi, si prenderà lui cura di lei.
E ammetto che un po' di curiosità ce l'ho, che mi piacerebbe molto vedere come il vecchio amico di sua madre si prenderà cura di lei.
Posso sperare in un continuo? :D
Le metafore mi sono piaciute molto (specie quelle della foglia). In fondo, Sansa era proprio così: sola e impaurita, come una foglia che rischia di cadere la ramo.
Sansa stava candendo, ma Petyr l'ha afferrata al volo.
Tu mi porterai ad amarli senza neanche conoscerli. Intanto già sento di odiare Joffrey!
E... credo di aver detto tutto.
Non c'è una sola virgola o una sola LETTERA su cui contestare. D'altronde, la classe non è acqua e non si può inventare.
Bravissima!
Alla prossima! |