Here I am! Here I am!
Come potrei non esserci per questa bellissima storia? Tu aggiorni e io leggo, ormai funziona così.
Se mi permetti, vorrei fare una premessa: sono tanti i capitoli che mi sono rimasti nel cuore tra cui il settimo, il quindicesimo, il diciassettesimo e questo, e adesso mi sembra anche giusto spiegarti il perché: è chiaro che scrivi col cuore - e se si parla di te non è neanche un modo di dire -, ma affronti un tema che - lo ripeterò fino allo sfinimento - tocca nel profondo.
Non si tratta solo di violenza sulle donne, si tratta di violenza. Il titolo di questo capitolo, a mio dire, riassume un po' tutti i personaggi che abbiamo conosciuto; "Io non sono così" parla di Sansa che si ritrova a desiderare la morte di un uomo e a ripensare a tutte le volte che ha cercato di somigliare a sua madre; parla di Arya, che spinta dall'amore arriverebbe a commettere un atto così brutale; parla di Petyr, che non è solo "l'uomo viscido" come potrebbe sembrare agli occhi di alcune persone; parla di Sandor, che non è solo "il cane" di quel malato di Joffrey. E infine parla anche di Jon, che non è una presenza inanimata. Jon è Jon, e tornerà ad essere se stesso. (Giusto per essere chiari u.u).
Comunque, ritornando a noi e tralasciando la mia improvvisa voglia di sigaretta (grazie SanSan!), vorrei partire da Sansa e Jon.
Sansa che ha paura di perdere il fratello che ha finalmente ritrovato, Sansa che si sente in colpa per tutto quello che potrebbe perdere Jon.
Sarò sincera: non li vedrei MAI insieme in questa storia.
Sansa AMA Jon come si può amare qualcosa alla quale aggrapparsi, come si ama un ricordo che ti fa stare bene, come si amano le cose sicure. Sansa ama Jon come si ama la famiglia.
Farle provare qualcosa che va oltre questo semplice sentimento non solo - a mio avviso - renderebbe poco credibile la situazione, ma renderebbe frivolo il personaggio di Sansa - che di frivolo ha ben poco.
Va bene, è vero: Sansa non è un personaggio semplice, non è facile capire cosa voglia, ma è anche una donna che è stata maltrattata fino a qualche giorno fa. (Probabilmente, leggendo 19 capitoli si rischia di dimenticare questo particolare - ma l'autrice non ne ha assolutamente colpa).
Sansa arrossisce di fronte a Sandor perché è un uomo che la stuzzica, che l'ha salvata e che in un qualche modo l'attrae. Come potrebbe non arrossire e ammonirsi per i suoi stessi pensieri?
Sansa però resta ancorata alla sua decisione: decidere per se stessa.
Non vuole andare dove le viene chiesto di andare, Sansa vuole seguire la strada che si sceglie da sola.
Forse è questo che bisognerebbe notare in lei, è questo il cambiamento sostanziale del suo personaggio.
Sansa è libera, adesso è padrona di se stessa.
Eppure io li amo da impazzire.
Sandor è un personaggio che mi prende tantissimo. Non è un libro aperto (ed effettivamente nessuno lo è, soprattutto non in "Vieni con me" ahahah), e sembra tenersi tutto dentro. Avrà tante cicatrici che nessuno riesce a vedere... e questa è una cosa che condivide con Sansa. Lei riesce a vedere ciò che nessuno vede in lui... ma lui sembra non saperla prendere nel verso giusto.
Petyr sì.
Petyr è paziente ed è ciò che Sansa apprezza di più: le offre il tempo, le offre la prima mossa.
Petyr e Sansa acquistano punti, lo ammetto.
Il fatto è che quando parli di loro sembra che tu li collochi in una dimensione parallela, un posto dove esistono solo loro. Il loro posto.
Non c'è solo chimica, tra Petyr e Sansa, ma c'è della magia . La coppia può piacere o meno, ma questo è innegabile.
Però Petyr la deve smettere.
La deve smettere di nominare o pensare a Cat ad ogni sacrosanto capitolo! Ed è forse questo che mi frena e mi fa preferire Sandor.
Petyr, LEI SI CHIAMA SANSA!!
Sansa ha espresso il suo desiderio, quello oscuro e scorretto. Quello sbagliato ma vero.
Petyr l'ha capito al volo e non c'è cosa che non farebbe per lei.
Ad ogni modo, a mio parere Sandor e Petyr rischieranno di toglierle il fiato. Per un secondo Sansa mi è sembrata oppressa, schiacciata contro il muro.
Ma questo è solo il mio pensiero.
Sandor e Petyr.
QUANTO LI AMO?
Mi feriscono e mi fanno sorridere nell'arco di una sola scena.
Petyr è stato davvero duro con Sandor.
Lo ha ferito. E anche me.
" «Non mi piaci» ringhia Sandor. «E mi piaci ancora meno quando le ronzi intorno.»
«Non faccio niente che non voglia anche lei.» Anche solo con uno sguardo.
Lo dice con un ghigno, ed è consapevole di quanto grande sia il suo errore.
«Ah sì?» Sandor stringe così forte da allargargli la maglia. «Non cerca proprio niente da uno come te.»
«E da uno come te, Mastino? Cosa può volere dal cane di Joffrey?» "
Non lo so perché, ma avevo l'occhio lucido.
Mi sono immedesimata così tanto nei panni di Sandor che... è come se le avessero rivolte a me, quelle parole.
Petyr le sa usare le parole, e cavoli! Come si fa ad odiarlo?
Mi ha ferito e preferisco Sandor, ma lui è impossibile da odiare.
(E poi condivido sul fatto che il Mastino debba stare lontano dal volante.)
ED ECCO CHE SEMBRANO UNA COPPIA SPOSATA!
"Non sai guidare, Sandor!"
"Gnegnegne, Ditocorto dei miei stivali!" (Ovviamente è intervenuta la censura, perché con Sandor non si sa mai.)
Ed ecco che come una coppia di agenti speciali Sandor e Petyr partono all'inseguimento di Arya, e nemmeno qui sembrano essere mai d'accordo!
" [...] se la carica sotto il braccio, come se fosse un cesto di verdura.
Forse ho sbagliato a portarlo. Sansa si arrabbierà con me quando lo saprà…
Arya finisce sul sedile posteriore dell’auto, come se fosse vittima di un rapimento. [...]
«Sta zitta!» grida Sandor, salendo dietro con lei.
«Ma che hai fatto?» chiede Petyr, mettendosi al volante. Per una cosa come quella c’è la galera. "
Come una coppia sposata, per l'appunto!
Ahh, sono adorabili! Grazie per queste meravigliose scene, io le adoro!
Ma poi ovviamente regna il #Maiunagioia e non solo Sandor si ritrova complice di un omicidio su cui nessuno lo aveva informato, ma JON è IN COMA! ç___ç
Tutte le mie lacrime.
NO.
Bellissima ed emozionante la parte in cui Sansa ripensa al tempo sprecato ad odiare Jon, quando avrebbe potuto amarlo invece di imitare l'odio di sua madre.
E adesso ritorna a galla anche il passato di Jon.
Sono curiosa e spaventata allo stesso tempo.
Ho paura di ciò che mi aspetta... ma rimarrò sintonizzata su queste frequenze perché la storia merita. Così come l'autrice.
E poi ormai ci sono dentro.
Always #TeamSanSan e... ovviamente attendo con trepidazione il prossimo capitolo! *-*
Mi sembra inutile ripetermi, ma sappi che ho amato come sempre il tuo stile: semplice, pulito e perfetto.
Davvero complimenti.
Alla prossima, e scusa se troverai qualche errore o se la recensione sembrerà un po' bleah. |