Ciao tesoro. Eccomi qui, finalmente, dopo aver letto questo ultimo capitolo un numero di volte incalcolabile... eccomi qui, a provare a recensire al meglio questa storia, il finale di una storia che mi è entrata dentro e che rimarrà sempre con me.
Quando ho iniziato a recensirla, se non ricordo male, erano già stati pubblicati almeno la metà dei capitoli eppure... eppure mi sembra di averla vissuta tutta, di averla vista nascere e di averla seguita passo passo ad ogni capitolo letto e recensito, di esserci stata sempre. È una cosa un po’ assurda ma è proprio con questa storia che Tony e Peter per me sono diventati Tony/Peter (un LORO, sì, proprio loro) e quindi mi emoziono tantissimo a commentare la fine di questa avventura che mi ha dato ancora di più modo di conoscere loro e conoscere te e che mi ha dato tanto, davvero tanto, in termini di emozioni.
Prima di tutto partiamo con un personaggio che più volte negli scorsi capitoli è stato citato e che finalmente ora troviamo sulla scena: Quill. Adoro il modo in cui lo hai immerso nella realtà quotidiana e il modo in cui hai ripreso gli elementi COSÌ SUOI e li hai regalati di nuovo a noi, soprattutto la musica che noi sappiamo, noi sappiamo benissimo quanto sia importante per lui. Questo dettaglio ha fatto sì che io ritrovassi subito il mio amato Quill e lo potessi del tutto amare e apprezzare. E se già partiamo così, non immagino i salti di gioia che farò per il tuo progetto su di lui. Verrò con gli striscioni sotto casa tua!
Bravissima quindi per la caratterizzazione perché il suo atteggiamento un po’ spaccone e tanto ‘io difendo fino alla morte le persone che amo’ mi hanno stretto il cuore e me lo hanno fatto amare già alla seconda riga, del tutto e senza se e senza ma.
Questo spacco di quotidianità di Peter viene distrutto, così facilmente che si comprende come per un anno e mezzo lui non abbia vissuto mai, dall’arrivo di Tony. Arrivo di Tony o dovrei piuttosto dire la sola presenza di Tony? O meglio, vedere Tony? Perché in fondo, Stark stesso lo dice, lui è stato sempre là. Quindi non è improvviso il suo arrivo, Tony è sempre stato lì a guardarlo, un amante tormentato nell’animo, che solo all’ultimo ha deciso di uscire dall’ombra e di combattere, prima di tutto contro se stesso.
Ma Tony non se ne era mai davvero andato.
Mi è piaciuto da matti il modo in cui hai sottolineato la vulnerabilità di Tony, i gesti che tu descrivi come pennellate ma che rendono poi l’immagine di un uomo spaventato, terrorizzato, pieno di rimpianti... innamorato. La scena nella caffetteria è stata dolorosa quanto necessaria. Il loro studiarsi, il loro girarsi quasi attorno come fanno gli animali quando studiano le mosse del nemico, il loro tentennare.
La morte di zio Ben. Che morte atroce. Ed è questa notizia che muove tutte le acque, che porta Tony ad una esasperazione più contro se stesso e contro il mondo e che si riversa di nuovo su Peter che ormai non riesce più davvero a trattenere la sua rabbia, no, non può.
La bomba ad orologeria nella sua testa.
È un ragazzo che ha dovuto perdere troppo, tutto, in un tempo così breve e che vorrebbe spaccare ogni oggetto intorno a lui e che vorrebbe fare male perché non viene capito, perché viene trattato come un bambino invece di essere ascoltato come il giovane uomo che lui è.
Ma Tony ha sempre avuto il potere di destabilizzarlo fino al massimo e di riportare in superficie il suo lato più umano, più spaventato, meno forte. Lo fanno entrambi l’uno con l’altro.
E poi la fatidica parola ‘Scusa’. È stato bellissimo il bacio, bellissima la sensazione che hai descritto, bellissimo il fatto ‘Sei stato il mio chiodo fisso’ perché come ti ho già accennato io adoro la concezione dell’amato che diventa l’unico pensiero possibile per l’altro, l’unico pensiero e l’unico desiderio.
E me lo immagino Tony, alle riunioni, da solo nel suo ufficio, in qualche festa o solo a casa a pensare a Peter, sempre a Peter. Lo vedo proprio.
Santa e benedetta Pioggia! Sappi che non poteva esistere finale diverso, era questo, poteva solo essere questo: agrodolce e pulito, pieno di incognite ma anche con un po’ di speranza.
Amo la pioggia e tu me la hai fatta amare ancora di più! La pioggia che parla per loro. Quanto ho amato tutto questo.
Quindi, lo sai, amo loro due, amo questa storia, amo il modo in cui l’hai scritta, amo tutto.
E grazie, grazie infinite per la dedica. L’affetto è totalmente ricambiato.
So di non aver reso giustizia a questa storia, che nonostante l’averci tanto pensato non sono riuscita a dire tutto né a far comprendere QUANTE emozioni mi ha regalato e quanto potenti ma... davvero, sei stata fenomenale. Non dimenticarlo mai. Tu sei bravissima!
A presto tesoro :) |