Recensioni per
The Dance
di GladiaDelmarre

Questa storia ha ottenuto 115 recensioni.
Positive : 115
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/12/19, ore 17:04

Ciao cara! Continuo questa raccolta di One-Shot, dove comunque questo capitolo si ricollega a quello precedente continuando il tema della danza e di come la relazione tra Azi e Crowley assume diversi ritmi in base alle circostanze e ai diversi atteggiamenti dei due. In questo capitolo c'è stata un'analisi più attenta su Azi e sui suoi sentimenti per Crowley. Azi, tra i due, è stato "più lento" nel rendersi conto dei suoi sentimenti per Crowley e naturalmente questo ha fatto soffrire il demone tantissimo nel corso dei seimila anni, per questo penso quindi sia molto IC la sofferenza che traspare in Crowley e anche un po' la sua insofferenza nei confronti di questa situazione che gli scava sempre di più un buco nel petto. Azi cerca di ricreare una buona atmosfera tra loro, organizza con estrema cura il pic-nic, legge al suo demone una bellissima poesia di Keats. Ma c'è tantissimo non-detto tra loro due, tantissimo. Troppo. Sembra una situazione con una bomba ad orologeria e basta un alito di vento per far crollare la momentanea quiete. Davvero brava, mi sono immedesimata molto nelle loro scene e la lettura è stata piacevole e scorrevole. 
Brava :) 
A presto! 

Recensore Master
12/12/19, ore 17:26

Mia cara, perdona il ritardo, come avrai capito mi ci vuole un po' ma piano piano arrivo da tutte voi. Questo capitolo è finora il mio preferito, l'ho letteralmente adorato.
Cioè, tu mi parli di John Keats, io come faccio a non amare tutto ciò?? *___*
Ogni volta che leggo una sua poesia mi piange il cuore, ogni volta che guardo Bright star piango io, come una disperata proprio. Tu mi hai fatto venire un groppo in gola ed è una cosa estremamente positiva, perché significa che hai saputo trasmettermi davvero tante emozioni.
Che vita indegna, per un uomo tanto speciale, che è stato apprezzato troppo tardi e che di certo non ha visto grandi gioie nella sua breve e difficile vita.
Mi è piaciuta la scelta del ruolo che hai dato a Crowley, per me gli calza a pennello e non è per nulla forzato. Tutto scorre con naturalezza e sembra davvero che lui stia ricordando un passato lontano.
Mi piace sempre molto immaginare che i nostri ineffabili abbiano incontrato personaggi particolari, di cui noi possiamo apprendere solo attraverso i libri o le cose preziose che hanno lasciato (musica, poesia, romanzi, canzoni, opere artistiche...), mi incuriosisce vedere come avrebbero potuto interagire.
Qui è tutto molto toccante, John era innamorato di Crowley ma il demone non avrebbe mai potuto ricambiato, eppure teneva davvero tanto a lui, al punto di accompagnarlo a Roma ed assisterlo fino alla sua morte.
E dopo tutto quel dolore, quella rabbia, quello smarrimento, torna lì dove si è sempre sentito a casa, l'unico posto che gli appartiene, accanto ad Aziraphale, che si è sempre preso cura di lui e continua a farlo.
In fondo non è anche quella una dimostrazione d'amore?
Ora il nostro demone non può essere arrabbiato ancora per molto, no?
Penso che il suo angelo meriti una seconda chance. ^_^
Bellissimo capitolo, mi è piaciuto davvero tanto ed è anche scritto molto bene, brava!
A prestissimo!
S.

Recensore Master
11/12/19, ore 20:00

Carissima, dopo aver letto lo scorso capitolo, non potevo perdermi l'occasione di continuare il più presto possibile la tua long. Finalmente, in questo capitolo, Az e Crowley hanno una gioia e tutte le carte vengono scoperte. Hai descritto la scena benissimo e hai trasmesso una grande tenerezza, scandita dal nome dell'angelo pronunciato dal diavolo, e che risponde al timore di Az di non sapere come comportarsi in questo atto finale della scoperta della sua umanità. Bellissimo capitolo, che però come fa intuire l'ultima frase, può essere la fine della loro ricerca l'uno dell'altro ma solo l'inizio della loro storia insieme. Sono curiosa allora proprio di scoprire cos'altro hai in serbo per loro, ora che sono autenticamente una coppia. Non posso non commentare l'arco di Cupido: credimi, non avevo mai sentito parlare di questa cosa e ti ringrazio per avermela fatta conoscere ahah Un fun fact è che fino a quattordici anni non sapevo cosa fossero neanche le maniglie dell'amore e l'ho scoperto sempre tramite una fanfiction (su Hermione e Piton di Harry Potter, mi ricordo) ahahah Complimenti anche per questa parte e alla prossima!!

Recensore Master
11/12/19, ore 17:26

Ciao ^^
Lo scorso capitolo si era concluso con Aziraphale che, preoccupatissimo del “silenzio” del suo demone, si precipita a casa di quest’ultimo, e, tra l’imbarazzo e la voglia di provarci comunque (a cambiare le cose), finalmente riesce a proporgli di vedersi per un pic-nic. Mi ha fatto molta tenerezza il modo meticoloso con cui l’angelo prepara tutto per l’occasione, sembra scontato ma in realtà è dalle piccole cose, dalla cura dei dettagli, dalle delicate premure, che viene fuori l’affetto per le persone a noi care. Aziraphale vuole che tutto sia perfetto perché ci tiene a Crowley, vuole che lui stia bene, vuole essere lui a farlo stare bene. E allora ben vengano le leccornie e tutti i manicaretti e i vini pregiati che l’angelo infila nel cestino: a Crowley certo basterebbe la sua presenza, ma è l’insieme che crea la magia di un momento perfetto, un momento che in fondo entrambi sentono di meritarsi… Naturalmente le cose non possono andare tutte lisce, ci mancherebbe 😉, ma povero Aziraphale, come poteva immaginare che proprio nei bellissimi versi di Keats si celasse una simile insidia? I nodi quindi vengono al pettine prima del previsto, e l’angelo deve fare i conti con una nuova consapevolezza: ama Crowley, profondamente, ma ora deve riconquistarlo, sa di non averlo perduto per sempre ma è anche cosciente che non sarà un’impresa facile spingere di nuovo il demone ad aprirsi a lui, a fidarsi di loro. E poi c’è un’altra questione a mettere in difficoltà Aziraphale, il suo corpo, dannatamente, meravigliosamente umano, che reagisce a Crowley con stimoli a cui l’angelo non riesce a dare una connotazione precisa e definita; sente il morso lieve e feroce del desiderio, il nostro angelo, ne rimane sconvolto, smarrito, ed è molto dolce il suo tentativo di scoprire cosa gli sta succedendo attraverso la lettura di libri “a tema”, ma certe cose, si sa, vanno sperimentate sulla propria pelle per poter essere comprese a fondo. Forse Aziraphale dovrebbe razionalizzare di meno e seguire l’istinto, avere fiducia nel legame che lo unisce a Crowley, innanzitutto.
La danza tra loro continua, il ritmo cambia ma questo loro progressivo avvicinarsi è emozionante – tu l’hai reso emozionante, attraverso la tua prosa raffinata e carica di sentimento – è palpabile la tensione che c’è tra i due, è un laccio stretto che aspetta solo di essere sciolto, e io non vedo l’ora di scoprire in che modo questo avverrà.
Intanto ti faccio i miei complimenti per il capitolo (e per il disegno!), sei bravissima e io sono davvero contenta di averti scoperta <3
Un bacio e a presto!

padme

Recensore Master
10/12/19, ore 17:52

Buonasera!
Perdonami per il ritardo, riesco a passare solo adesso!
Ricordavo gli avvenimenti del capitolo precedente, quindi non è stato complicato proseguire con la lettura. Dunque, ritroviamo Crowley piuttosto adirato per come sono andate le cose; giustamente ora che l'Apocalisse è passata Aziraphale si rende conto che la loro relazione potrebbe consolidarsi, ma Crowley - che quella stessa proposta gliel'ha fatta tempo prima - è un po' irritato dalla faccenda. Millenni a provare dei sentimenti per lui e solo ora scopre che sono ricambiati. In tutto ciò ho adorato che tu abbia accennato alle piante di Crowley e ho riso perché mi sono ricordata di quella scena epica nella serie lol
Successivamente Crowley inizia a sfogliare il diario di John Keats, e qui comprendiamo meglio come i due si sono conosciuti e soprattutto come ha fatto Keats a scrivere una poesia su Crowley. I frammenti dal suo diario mi sono piaciuti molto, scritti in maniera adeguata al periodo storico e anche parecchio chiari, la situazione non è stata per niente difficile da capire e si delinea lentamente, ma con intensità. L'ultimo pezzo in particolare l'ho davvero amato, dal modo in cui Keats dipinge gli occhi di Crowley al dolore che il lettore riesce a percepire dietro alle sue parole e alla sua presa di consapevolezza.
Il finale del capitolo è ancora più angst delle lettere, se possibile; mi ha fatto male vedere Crowley in quello stato, anche se è stato bello sapere che Aziraphale per lui c'è sempre stato, questo indubbiamente mi scalda il cuore <3
Che dire, questa one-shot è stata diversa dalle altre, piena di angst, ma l'ho amata anche perché sono un'amante di questo genere, anche se ora il mio cuore è in pezzi. Forse proprio per questo fino a ora è la mia preferita, ma potrei ricredermi leggendo le successive, chissà ^^ 
Alla prossima!
fumoemiele

Recensore Master
09/12/19, ore 21:45

Ciao cara, ma che bel capitolo! Il nostro angelo si scopre sempre più umano: dopo la reazione del suo corpo, scopre la gelosia, il desiderio di non essere abbastanza e anche l'ebbrezza dell'alcol. Mi piace molto come rendi la scoperta di questa dimensione globalmente umana, stai attenta a tutti i dettagli e condisci il tutto con la giusta dose di ironia e divertimento (ma davvero, Az, il sesso è meglio di un tortino con il cuore di cioccolato? Ahahah). Crowley, che le passione umane già le conosce bene, è adorabile da geloso. Tenta in tutti i modi di carpire informazioni sul presunto amante di Az (sul serio, Crowley, già pensarlo dovrebbe farti ridere!) e addirittura arriva a fare la scenata rivelatrice. Finalmente i nod vengono al pettine, Az super imbarazzato confessa la verità davanti al suo the e la verità paga: Crowley finalmente lo bacia (coerentemente con l'aspettativa del titolo del capitolo). Capitolo spassoso e dolce, dove i personaggi sono come sempre riconoscibilissimi e ben resi. Brava! Un caro saluto e al prossimo capitolo!

Recensore Master
09/12/19, ore 17:10

Ciao, cara!
I tuoi capitoli me li mangio sempre letteralmente e mi dispiace veramente troppo quando finiscono.
Questo capitolo, in particolare, è stato tante cose insieme: è stato divertente, ma anche profondo e pieno di emozioni.
Lo scambio di battute tra Aziraphale e Madame Tracy l'ho trovato molto ben fatto e assolutamente coerente con i personaggi. Mi è piaciuto il fatto che l'angelo abbia deciso di fare dei passi avanti così incisivi nel tentativo di riconquistare Crowley (buongiorno, principessa: ti sei svegliato presto, e certo che adesso il nostro demone preferito rimane un po' sulle sue). Se si pensa a tutte le difficoltà che Aziraphale per quanto riguarda certe cose, è ammirabile il fatto che abbia deciso di farsi dare spiegazioni circa il funzionamento di certe cose, che abbia deciso di affrontare l'argomento. La dice lunga su quanto ci tenga a riconquistare Crowley.
Il confronto che segue tra angelo e demone è stato altrettanto meraviglio perché non solo i due sono maledettamente IC (e non mi stancherò mai di ripeterlo), ma anche perché pure qui è evidente il legame che unisce Aziraphale e Crowley: cioé, Crowley che aspetta per tre ore qualcuno la dice lunga su quanto (non) abbia messo una pietra sopra ai rifiuti di Aziraphale. Dopotutto, l'amore non è un sentimento che si può comandare, non gli si può dire "basta, sparisci" solo perché si è stati feriti o si è rimasti delusi. Sarebbe comodo, ma non è così, anche se si è un demone. Crowley è ancora innamorato dell'angelo, e la resistenza che fa è dovuta a un orgoglio personale, nonché forse al timore che tutto vada di nuovo in pezzi. E trovo questo comportamento molto coerente. Mi piace che tutto proceda per gradi, con calma, che non bruci ogni cosa subito, perché non avrebbe senso. Crowley deve superare le sue resistenze, i muri che lui stesso ha eretto e Aziraphale ha davvero moto da dimostrargli, prima di smuoverlo, e ha molto da imparare lui stesso, ha tutto un nuovo mondo da esplorare, che prima gli era sconosciuto.
Il cambio d'abito di Aziraphale è stato assolutamente esilarante, nonché ben riuscito, come ha modo di apprezzare il nostro demone. Un po' mi fa strano pensare all'angelo senza panciotto, ma l'importante è che ha ottenuto ciò che voleva, anche se non lo sa, perché Crowley rimane stoicamente sulle sue.
Ho davvero amato il pezzo in cui il demone, bagnato fradicio, chiede abiti asciutti all'angelo e lui glieli porta insieme a un tè caldo, ma soprattutto ho amato il modo in cui hai descritto le sensazioni e i pensieri di Aziraphale nel vedere Crowley mezzo nudo. Traspare chiaramente tutto il suo desiderio, tutta la passionalità e la voglia di scoprire l'altro che ha l'angelo, talmente tanto che non riesce a togliersi l'immagine dalla testa; talmente tanto che deve soddisfarsi da solo, per placare un desiderio cocente, scoprendo che è più umano di quanto avrebbe mai creduto e che la sua natura angelica, per certe cose, non conta poi tanto.
Il capitolo mette un senso d'attesa tanto ad Aziraphale quanto al lettore: insomma, io già scalpito all'idea di quando li vedrò finalmente avvicinarsi in maniera definitiva, perché, avendo imparato a conoscerti come autrice, so già che sarà meraviglioso.
Quindi tanti complimenti. Non vedo davvero l'ora di proseguire con questa storia.
A presto :)

Recensore Master
08/12/19, ore 11:04

TESORO
NIENTE, MI SONO DISCORPORATA, ASPETTA CHE TORNO IN ME.
*la sua anima torna nel corpo*
SONO TORNATA.
Allora, questo capitolo è tipo bellissimo. Già lo scorso lo era, ma questo penso sia il mio preferito in assolutissimo, perché ci sono troppi elementi che mi piacciono. Anzitutto il risveglio post sesso, una cosa che adoro. Aziraphale e Crowley dolcissimi che non si sono spostati dal pavimento e l'angelo che si sofferma a guardarlo mentre dorme, è una cosa bellissima. Adoro l'insicurezza di Aziraphale, molto IC, come adoro invece la sicurezza di Crowley che però, diciamocelo, un po' vacilla quando il suo angelo lo ammira, ed è dolcissimo così, sclero. Hanno raggiunto un nuovo livello di intimità, si sono connessi fisicamente ed anche mentalmente. Sono davvero adorabili con i loro sguardi, i loro dialoghi e i loro desideri, Aziraphale che ovviamente non può più nascondere la sua eccitazione, oramai sarebbe inutile xD
Ma che carini Madam Tracy e il sergente, io li shippo troppo. Tra l'altro con quest'incontro salta fuori che Aziraphale ha chiesto aiuto proprio alla donna... e ovviamente Crowley vuole sapere TUTTO, con grande imbarazzo di Aziraphale, che deve raccontargli.
Povero angelo, immagino che per lui sia stato un grande sforzo. Però dai, stima anche per Crowley che per seimila anni ha trattenuto i suoi istinti, dandosi al "fai da te", visto che non aveva scelta e che Aziraphale non si sarebbe mai immaginato una cosa del genere... eeeeh invece, hai visto quanto è sorprendente il mondo, mio caro angelo?
La scena finale... mi vuoi morta, vero? La mia crush per Crowley oramai è a livelli trascendentali, vederlo così dolce, premuroso, ma anche smaliziato con Aziraphale, mi fa perdere la testa. E loro sono bellissimi, in tutto e per tutto. Davvero, sono molto innamorata di questa storia, oramai penso sia PALESE.
E tu sei bravissima, come sempre T_T
Un abbraccio

Nao

Recensore Master
07/12/19, ore 11:06

Ciao tesoro **
Oramai sono diventata un appuntamento fisso, ma che posso farci, quando amo qualcosa mi attacco come una sanguisuga vivente. Ho letto questo capitolo tutto ad un fiato, e che bel modo di cominciare la giornata. Tra l’altro direi che hai scelto il titolo perfetto “Tango”. Amo il Tango (nel senso, non l’ho mai praticato, però è quel genere di ballo che ti fa uscire la passione e l’erotismo da tutti i pori). Questo capitolo è stato un mix di erotismo, dolcezza, tenerezza e liberazione. E’ stato anche e soprattutto il punto d’incontro tra Aziraphale e Crowley, il punto di non ritorno. Il loro primo bacio è stato molto naturale: da dolce, timido e delicato, si è trasformato in qualcosa di più famelico, esasperato, qualcosa che ha loro riacceso i sensi. Finalmente l’angelo si “confessa” e chiede scusa a Crowley per non aver magari reagito prima, per aver temporeggiato e avendo fatto così soffrire e dannare un po’ entrambi. Bellissimo quando Crowley fa tutto quel discorso sull’Arco di cupido (mi ha ricordato un dettaglio del film Mr.Nobody, dove viene detta una cosa simile, gli angeli dell’oblio ti lasciano un solco sopra le labbra prima di nascere ed allora dimentichi tutta la vita che hai visto e che vivrai). Poi lasciamelo dire, hai reso Crowley in un modo che mi ha fatto tanto desiderare di essere al posto di Aziraphale. Già che io per lui è un debole, così mi sciolgo come gelatina. Mi sono sciolta a prescindere in realtà, perché a questo punto è naturale che le cose vadano in un determinato modo. Azirphale l’ho amato, perché quando vuole si mostra anche smaliziato, ma quando arriva la timidezza e chiede a Crowley di “guidarlo”, in quanto quella sua prima volta, io penso di non avercela fatta. E poi Crowley è così premuroso, penso che sia molto IC (Davvero, io in un ipotetica loro scena di sesso REALE me lo immagino così). Vogliamo poi parlare di quanto sia dolce nel momento in cui il suo cuore praticamente si scioglie? A quel punto basta, scompaiono rabbia, tristezza, possibile rancore, TUTTO e rimane solo l’amore.
Io sono una grande fan delle scene lemon ed erotiche (ma va, davvero?), e le tue mi piacciono molto perché sono realistiche, ma anche tanto eleganti (ed anche eccitanti, perché sì, perché in una scena erotica io il brivido lo voglio sentire e posso assicurarti che qui L’HO SENTITO).
INCANTEVOLE, DAVVERO. I passi del loro rapporto che viene consumato per la prima volta sono scanditi da Crowley che pronuncia il nome di Aziraphale, come a volerlo rassicurare. E insomma, non è mancato niente, la delicatezza sì, ma anche la passione che ad una certa non ti fa capire più nulla, ti fa perdere il controllo. Io non lo so, ho avuto i brividi ma mi sono anche commossa. A parte che è molto IC anche il fatto che Crowley si preoccupi che il suo angelo sta bene perché teme di aver esagerato, poi davvero, hai saputo esprimere a parole la sensazione di profonda unione che nasce quando ci si lega così ad una persona, sono delle bellissime sensazioni che mi ha fatto piacere ritrovare qui. Sono innamoratissima di Crowley e Aziraphale in questa storia. Adesso che la loro relazione è giunta a questo livello, spero possano costruire un rapporto, che di base è già un’amicizia forte. Non so cos’altro dire, davvero, è stato un bellissimo capitolo, bramavo di leggere un passo così importante e ne sono rimasta pienamente soddisfatta.
Complimenti, come sempre <3

Nao

Recensore Veterano
05/12/19, ore 17:54

Ciao, carissima, finalmente approdo anche da te col mio consueto ritardo (e 'sta settimana non ho davvero scuse, solo pigrizia e tempi da bradipo). 
So che tieni particolarmente a questa raccolta e continuarla per me è a dir poco un piacere -e questo capitolo l'ho davvero adorato. Gli Ineffable Husbands e i loro picnic sono un classico del fandom -che io stessa ho scritto quindi adoro-, ma poi tu mi ci metti pure Keats e Lamia e io allora a quel punto mi sciolgo completamente. Ho amato da impazzire il parallelismo tra Lamia e Crowley, che non solo s'inserisce perfettamente come metafora del rapporto tra l'angelo e il demone, ma con l'età millenaria di Crowley hai avuto modo di collocarla anche proprio come fatto storico, con il debole di Keats per lui, perciò il fatto che quella poesia parli davvero di lui la trovo geniale e adorabile. Fino a quando Aziraphale, in preda all'entusiasmo del romanticismo, non si ricorda del risvolto negativo della poesia e quindi eccolo lì a struggersi per aver scatenato il fastidio di Crowley nei suoi confronti. 
Comprendo la frustrazione del demone dopo tutto quel tempo sperando che il loro rapporto cambi, si faccia ancora se possibile più profondo, che in qualche modo si umanizzi. Little he knows quanto Aziraphale ci stia provando, povero cuore!! Il suo impaccio nel gestire le relazione amorose mi parla sinceramente al cuore, per non parlare della giustificata incomprensione sul sesso -una cosa davvero ancora troppo umana. Mi ha fatto sorridere però perché, da asessuale con zero esperienza in tutto, a partire dalle tecniche di seduzione, mi era tutto così dannatamente familiare da farmi emozionare. Lui però ha la fortuna spacciata di avere comunque già il suo interesse che lo ricambia ed è così svampito che nemmeno se ne rende conto. Il che qui torna un po' il tema della danza come leitomotiv non solo della storia, ma di tutta la loro relazione che ha ancora tanti balli da esplorare, tanti altri passi da fare, tante mosse a cui lasciarsi andare. 
Adoro come stai trattando questi due. L'IC si avverte in tutto, niente è affrettato o lasciato al caso e questa è una cosa che apprezzo moltissimo perché la cosa che più amo in loro è tutto il pining ed è un peccato che molto spesso lo si dimentichi. 
Non vedo l'ora di continuare con questa raccolta, mi stai proprio deliziando (e io sto cominciando a parlare come Aziraphale, aiuto). 
Ti mando un baciones grande grande, cara, alla prossima <3 
Lion. 

Recensore Veterano
05/12/19, ore 13:53

Mi chiedo perché non abbiamo lasciato un pensiero su questo meraviglioso capitolo..
Stupendo, davvero. La tristezza e la rabbia di Crowley dopo il picnic e che dopo aver sentito quella poesia torna a casa e sprofonda nei ricordi; ricordi dolorosi ma che aiutano il demone a capire quanto Zira sia sinonimo di casa. Ho amato come hai legato Crowley e Keats, gli stralci del diario sono stati resi in mondo perfetto dando profondità ai sentimenti del poeta e, mostrando, il dolore di entrambi e di come Keats avesse capito l'amore "impossibile" di Crowley.

Recensore Veterano
05/12/19, ore 13:27

Arrivo, con ritardo ma arrivo.
Finale meraviglioso, dolce, profondo e vero come l'amore fra quell'angelo e quel demone che dopo millenni di attesa, finalmente, si sono decisi ad ammettere ciò che entrambi hanno sempre saputo. Bellissima, l'idea delle fedi.
Alla prossima

P.S.: Stupenda la fanart ❤️❤️

Recensore Master
04/12/19, ore 17:24

Ciao!
Arrivo anch’io da te ^^
Ho un debole per le raccolte “a tema” e non ho potuto esimermi dall’iniziare questa **
È veramente bella l’immagine che hai scelto, Aziraphale e Crowley danzano insieme dall’inizio del mondo, praticamente, e il loro è un continuo ritrarsi e inseguirsi, ad un ritmo sempre diverso, ma ugualmente appassionato, pieno d’amore. In questo capitolo entrambi vivono un momento di confusione, di sofferenza davanti all’apparente rifiuto dell’altro: Crowley rimane ferito quando Airaphale si dimostra tanto restio a riconoscersi come un’entità unica con lui – non c’è più la mia parte e la tua, ma la nostra; tuttavia, per un angelo come Aziraphale, un passo del genere è comunque difficile da accettare, metabolizzare, nonostante l’innegabile forza del sentimento che lo lega al demone (anche se ancora l’angelo è bel lontano da chiamare questo moto che avverte nell’animo con il nome che gli spetta). Basta però che Crowley scompaia dalla vita di Aziraphale per una settimana per spingere quest’ultimo sull’orlo del panico. È molto umano il comportamento di Aziraphale: in fondo, cosa farebbe ciascuno di noi se una persona a cui teniamo si rifiutasse di rispondere alle nostre chiamate e sparisse per una settimana? La andremmo a cercare a casa, ovviamente. La visione di Crowley mezzo nudo e bagnato, appena uscito dalla doccia, ripaga il nostro Aziraphale di tutta l’ansia provata, mi sa (bellissimo il disegno, a proposito!). Ecco dunque che la danza ricomincia, e pian piano angelo e demone ritornano ad avvicinarsi, prima con circospezione, poi, sempre più stupiti, si accorgono semplicemente di volere le stesse cose.
Dopo l’Apocalisse mancata, quel che ci vuole è un nuovo inizio, anche – soprattutto – per loro. E tu ce lo hai restituito in un modo davvero dolce e splendidamente raccontato.
Complimenti <3
Spero che avremo modo di incontrarci di nuovo **
Alla prossima!

padme

Recensore Master
04/12/19, ore 15:49

Dopo la parentesi (super apprezzatissimo, come ben sai) sul passato con Keats, torniamo a dare uno sguardo ai tentativi di seduzione del nostro angelo preferito. Dopo aver tentato di svitare con atteggiamento virile i barattoli (rido ancora), qui chiede consiglio a Tracy e prova a mettere in atto nuove strategie. Inizia dunque a cambiare look, osando addirittura pensieri arditi: "Avrebbe provato qualche abito nuovo. Magari avrebbe potuto addirittura non mettere il panciotto." Sono letteralmente morta dal ridere leggendo questa frase ahahah è così da Az! Il nuovo abbigliamento è più interessante e Crowley lo nota anche se non per questo decide di fare la prima mossa. L'erezione di Az è stato un momento spassoso, ma anche dolce perchè è davvero forse quando scopre il suo aspetto umano e si sente davvero attratto. Le frasi finali riprendono i battibecchi bonari tra loro. Altro capitolo stupendo, che mi lascia con la curiosità di vedere cos'altro hai in serbo! Adoro davvero come riesci a rendere la dinamica tra questi due, sei bravissima! P. S. Il disegno di questo capitolo è meraviglioso!

Recensore Master
03/12/19, ore 14:27

Cara Gladia,

Volevo passare già ieri sera, ma ahimé, proprio non sono riuscita e ho dovuto farti aspettare fino ad adesso. Azipharale che tenta di conquistare il conquistatore è un miscuglio di fluff e angst insieme. Fluff perché è bello vedere l’angelo cedere al desiderio di piacere e di darsi piacere, di conquistare di nuovo il demone che ha rifiutato al momento sbagliato. I suoi turbamenti e tentativi di rimediare al danno fatto sono teneri, ma fortunatamente non cadono nel vuoto né per quanto concerne il cambio d’abito né nella scena del temporale. Ho apprezzato che i consigli che vengono dati ad Azi siano teorici e non pratici – bellissime le parole sul bacio.

L’angelo è determinato a riprendersi l’amore della sua vita, ma il fatto che ciò avvenga gradualmente, tramite una serie di momenti intimi come Crowley che si spoglia per levarsi di dosso gli abiti fradici, aggiunge una buona dose di romanticismo e genera un clima di attesa. Il demone è sempre descritto magnificamente non solo nel suo aspetto fisico, ma anche nell’atteggiamento e nelle battute, tutte molto curate. E si accorge di ciò che fa Azi, sebbene stia sulle sue. Lo va a trovare, gli prende i muffin, si accorge che l’altro ha cambiato look. Sentimenti puramente angelici e bisogni carnali si mescolano in un capitolo che come sempre è scritto benissimo e che regala forti emozioni e delle bellissime introspezioni – ho adorato anche il modo in cui Azipharale fa i conti col suo essere un angelo in un corpo umano, su come scopra il piacere personale che forse è lontano da quello che è il modo di vedere le cose di una creatura celeste, ma che elogia in un certo senso la vita donata proprio dal gran capo, no?

Impaziente di leggere anche gli altri capitoli/storie,
Shilyss ^^