Ciao!
Tra i nuovi propositi per l'anno nuovo c'è quello di tornare a recensire e per questo ho deciso di riscoprire la lista delle storie seguite e ricordate e torno con felicità a recensire questa storia!
E lo faccio con un capitolo che, come gli altri del resto, mi è davvero piaciuto. Niente, non c'è verso, gilderoy non riesce a starmi antipatico.

Intervista con la Skeeter mi ha fatto morire, con lei novella complottara che accusa il nostro di non supportare l'economia locale, prefendo tessuti bretoni. Incantevole.
E poi lo scambio di missive con il nostro Kingsley, le mille piccole paranoie di gilderoy: gamesley gli scrive per un approccio professionale o per un altro tipo di approccio? Immagino che lo scoprirò nel prossimo capitolo, male babbami e il loro senza estetico che ci hanno privato della visione di un allock tutto agghindato in un pub babbano!
Adoro.

"abbandonarsi a una delle sue frequenti fantasticherie fatte di personaggi e storie che non avrebbe mai scritto."
I know that feel.

Leggi la risposta dell'autore

Ed eccomi finalmente all'ultimo capitolo di questa storia! Ci sono passato saltuariamente, questo sì, ma alla fine ci sono arrivato al finale.
Le abitudini maturate in una vita non si cambiano da un giorno all'altro.
Ottima la "giustificazione" per la passione di Kinglsey per la letteratura d’intrattenimento babbana.
Vero leggere è un magnifico passatempo e a volte ci insegna anche qualcosa. 
E' ovvio che durante la guerra Kinglsey non abbia avuto tempo per scrivere. 
Chissà se il nostro ex-ministro non sottovaluti troppo le sue capacità di scrittura.
Un bel gesto donare al Gilderoy ormai senza identità quella di Queenie Royal.
Le ragioni di Kinglsey sono ben espresse. 
Mi è piaciuto come si sia riavvicinato al Corvonero. 
Hai chiuso bene. 
A presto, complimenti e auuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu dal lupo Farkas.

 

Immagino sia ovvio che Gilderoy combatta a forza di chiacchiere. 
Me lo ero aspettato che Queenie Royal fosse Kinglsey. Royal... Kinglsey.
Allock però avrebbe dovuto dare più fiducia al fidanzato. 
Gilderoy ha ragione a temere Rita. 
Neanch'io gradirei che altri prendressero le mie cose senza permesso. Hai fatto bene a mostrare l'indignazione dello scrittore.
Ovvio che Gilderoy abbia Obliviato la Skeeter. 
Ottime le motivazioni del futuro Ministro. 
Già è un peccato che Allock non si sia accontentato di fare il romanziere. In fondo a scrivere era bravo. 
Ottima chiusura.
Complimenti e a presto.
Farkas.
 

Ora che la storia è completa, di sicuro non mancherò più i capitoli. Un po' per volta li recupererò tutti.
Per un mago traversare un lago a nuoto, non mi pare una grande impresa.
Concordo con Gilderoy: non ci si può fidare di Rita, se però lui riuscisse a Obliviarla...
Nei confronti del futuro Ministro il nostro truffatore vuole essere stranamente onesto. Be' quando c'è l'amore...
L'insetto immagino fosse Rita. 
Quanto è sospettoso il nostro autore, ma immagino che per chi vive come lui sia normale.
A presto. 
Farkas.

 

Stavolta non ci ho messo troppo prima di passare. Avendo poco tempo per EFP ho finito per ritrovarmi in arretrato con un sacco di recensioni.
Gilderoy è tonto, ma non nel modo che lo porterebbe a confidarsi con Rita Skeeter. 
Difficile decidere il peggiore tra la Skeeter e Allock.
Mi chiedo su cosa scrivano i Maridi. Incideranno sul legno o sulla pietra, dato che non possono usare la carta. 
Non so quanto sarebbero interessati a leggere ai loro bambini fiabe umane, però... 
Credo che il presentimento di Gilderoy sia giusto.
Zara sarà la sorella di Kinglsey. Sicuro.
A presto e complimenti.
Farkas.

 

E dopo tanto tempo sono di nuovo qui. 
Capisco la paura di Allock. 
E così si è arrivata alla resa dei conti con l'editore...
Il nome di Rita Skeeter in certi ambienti può essere minaccioso quasi come quello di Voldemort.
In genere a detta della Rowling i maghi non discriminano in base all'orientamento sessuale, ma al potere magico e allo stato di sangue, ma il caso di Gilderoy è diverso.
La lealtà di Gilderoy nei confronti di Septimus mi è piaciuta. E sì credo anch'io fosse un bravo scrittore... dopotutto doveva pur romanzare un po' le imprese che rubava.
Mi è davvero piaciuta la frase: "Ma noi siamo una squadra. Quello che è meglio per lui è meglio anche per la mia carriera".
Hai scritto "apeva" e non "sapeva".
Ottima chiusura. 
Complimenti e a presto. 
Farkas.

E ciao!

CHE. EPILOGO. Perfetto, assolutamente perfetto dopo la (necessaria) amarezza dell'ultimo capitolo.
Vedere il pov di Kingsley è stato una bella novità e ho apprezzato moltissimo scoprire il suo lato di storia, come fosse nata l'idea di Queenie e tutto il resto; e come al solito sei riuscita in poche efficaci righe a riassumere perfettamente tutto il suo vissuto, dagli albori al periodo della guerra fino a quel dopoguerra da cui l'ex Ministro Shacklebolt non può che emergere stanco nel fisico e nell'animo.
Ed è così bello che sia proprio in questo punto della sua vita che avvenga la sua second chance con Gilderoy, una storia che non sarà mai come una volta (d'altronde, entrambi sono cambiati) ma che "vale comunque la pena di essere vissuta".

C'è un tema in questa storia che ho un po' trascurato nei miei deliranti commenti, presa com'ero da altri aspetti della long, ed è quello del potere della scrittura. Che non solo può fare la fortuna e la sfortuna degli artisti (e degli editori, e dei giornalisti, eccetera eccetera...) ma può anche essere il veicolo attraverso cui anime affini si possono trovare. E' ciò che succede a Kingsley e Gilderoy all'inizio della storia ed è bellissimo che succeda anche qui nell'epilogo, con i due che riprendono il gioco di scrivere racconti a quattro mani e nel farlo recuperano parti di loro che sembravano perdute (e non mi riferisco soltanto a Gilderoy). E' un tema splendido e fondamentale e amo come lo hai sviluppato.

L'idea di trasformare Gilderoy in Queenie è perfetta e chiude la storia come un fiocco di velluto (LILLA, mi raccomando) (quanto ho squittito nel vedere Gilderoy vestito di lilla alla presentazione, sob). E il finale, la piena accettazione di Gilderoy di voler vivere la sua vita così com'è, all'aperto e senza le paure che attanagliavano il vecchio lui, è davvero la ciliegina su una torta priva di imperfezioni.

In sintesi, sono assolutamente entusiasta di questa storia. Ormai sono passati mesi dall'epilogo e vedo che non hai cancellato nessuno dei capitoli, il che mi fa sperare che tu abbia superato la (comprensibilissima, perché ce l'ho sempre anche io, quindi non starò qua a farti nessuna predica) paura di aver scritto qualcosa che non rende abbastanza il significato che volevi trasmettere: qualora però non l'avessi superata, permettimi di rassicurarti che non è assolutamente così. La caratterizzazione che hai dato a questi personaggi è meravigliosa, sia alla luce delle loro controparti canoniche, sia per quel quid pluris che è tutto tuo e li fa risplendere; lo stile è adattissimo e non annoia mai, e la quantità di feelings che la lettura mi ha generato ha pochi precedenti nel fandom. Complimenti, e grazie di aver condiviso una storia così bella.
<3

Leggi la risposta dell'autore

Ciao!

Ero pronta a dire "Finalmente sono giunta al finale di questa storia", ma la verità è che di finalmente non c'è niente. Sono prosciugata. Questo capitolo è stato una giravolta di emozioni venuta dopo un'altra lunga serie di giravolte, ed è stato così ricco di eventi e COSE che boh, sono ammiratissima. Tutta la tensione della discussione iniziale è gestita benissimo, si snoda con naturalezza (e dolore ç_ç e sofferenza ç___ç) fino a quella rivelazione che un po' mi ha fatto fare "AH-HA", un po' "GASP" (perché come dicevo tempo appresso, qualche ideuzza mi era venuta, ma c'erano TANTI modi in cui poteva essere solo la mia immaginazione, quindi alla fine la sorpresa c'è stata comunque ed è stata ENORME). Adesso trovano davvero senso tanti piccoli dettagli, come le carte che Gilderoy non poteva leggere e che, secondo me, non sono proprio fascicoli d'indagine 👀 e mi viene quasi voglia di rileggere l'intera storia con questa consapevolezza a posteriori per cogliere davvero tutti gli indizi che hai disseminato qua e là (perché, anche se sostieni di non voler scrivere gialli, coi misteri te la cavi eccome!).
La scena con Rita è stata magistrale (e mi ha fatto urlare "VEDI? VEDI?? GILDEROY LO AVEVA CAPITO CHE NON CI SI DOVEVA FIDARE DI TE" come la peggio fangirl, guarda come mi sono ridotta) e la risoluzione perfetta, nonché l'unica possibile: dopotutto non poteva non trattarsi di un incantesimo di memoria, visto che è pur sempre Gilderoy Lockhart.

E veniamo ora al vero punto dolente ç__ç Kingsley ç___ç che sofferenza ç___ç un po' me lo aspettavo, visto che da nessuna parte in questa fic ci sono avvertimenti come "AU" e "What if" e pertanto, nella logica del canon, era prevedibile che finisse così... ma non ero pronta comunque. La storia che hai regalato loro è così naturale, così realistica, condita di sentimenti così reali e palpabili che assistere alla loro separazione è stato come assistere a quella di due amici. Sob.

Vorrei essere in grado di scriverti un papiro per farti capire appieno quanto ho apprezzato ogni parte di questa long, ma l'ora è imbarazzantemente tarda e c'è ancora un epilogo che mi aspetta, perciò riservo gli sbrodolamenti veri e propri alla prossima recensione. A prestissimo e complimenti!

Leggi la risposta dell'autore

SI' MA SEPTIMUS STAI CALMO, MANCO I BAGNI GLI FAI FARE A QUESTO POVERACCIO ò__ò QUALCUNO PROTEGGA GILDEROY, SANTO CIELO.

Ahem.
Ri-ciao! Giusto poco fa dicevo quanto apprezzassi le tue capacità di caratterizzazione, e ora lo confermo: è stato bello vedere la capacità di Gilderoy di leggere non solo i secondi fini di Septimus dietro la sua frenesia di scadenze, apparizioni pubbliche e impegni vari, ma anche le falle nel suo piano di affidare a Rita segreti del genere. Per qualche ragione mi ha fatto piacere questa dimostrazione di acume da parte sua (forse perché spesso e volentieri di Gilderoy si tende a ricordare più la macchietta rowlinghiana che altro) e anche - e soprattutto - il fatto che sappia ancora vedere Septimus per quello che è ("Septimus era deciso a voler risultare sempre e comunque il più intelligente dei due"), il che mi fa ben sperare per il futuro. #TeamMandaThesaurusAPascere

MA VENIAMO A GILDEROY E KINGSLEY. (Kingeroy? Locklebolt? Mi dispiace, sono novizia della ship e non so che nome abbia -.-) DICEVO. Lo struggle di Gilderoy è così reale che fa malissimo, davvero: il fatto che non possa sfuggire a quello che percepisce come un dovere ineluttabile, il sentore della fine di una storia così breve eppure così importante per lui, al punto che non riesce a costringersi a fare come al solito e ha bisogno di almeno un ultimo incontro.
(Nota personalissima: ho un debole per le scene in cui si descrivono case/uffici/ambienti e il modo in cui riflettono il carattere e la personalità dei proprietari, è proprio una mia fissazione, quindi immaginerai la mia gioia nel vedere i piccoli dettagli dell'appartamento di Kingsley dal punto di vista di Gilderoy **)
Tutta la scena è costruita benissimo, e accompagna perfettamente il lettore alla scoperta chE IL RAPACE AVEVO RAGIONE MANNAGGIA A SALAZAR *lancia cose*
MA QUI LA MATASSA SI INGARBUGLIA ANCORA
E GILDEROY, io ho appena lodato la tua intelligenza e la tua svegliezza ma NON MI PUOI DAVVERO CREDERE CHE QUELLO DI KINGSLEY FOSSE TUTTO IN INGANNO. GILDEROY NON CI PENSARE NEMMENO. GILD-

...okay, come al solito ho tentato una recensione seria e alla fine mi sono lasciata prendere la mano. Colpa della tua storia che mi coinvolge così tanto, oh.
Devo forzosamente prendermi una pausa, ma domani tornerò a gustarmi la conclusione di questa storia e a vedere come tutto collima ** nel frattempo, di nuovo tantissimi complimenti!

Leggi la risposta dell'autore

Ciao!
AAAAAA CHE CAPITOLO ò_ò NOVITA'. RIVELAZIONI. FOTO. NOMI. COSE. CITTA'. Rita è sempre un personaggio discutibile dal discutibile guardaroba (tailleur cetriolo pallido, Merlino e Morgana, come si vive) ma sa fare il suo mestiere come poche altre al mondo, e tra astuzia, talento e assenza di scrupoli sa sempre come portare a casa il risultato.
La ricostruzione sembra filare, il profilo sembra corrispondere, però... però. Tu dici che non te la cavi coi gialli, eppure in questo momento provo la stessa sensazione di quando in un giallo non so se l'autore mi stia giocando un tiro mancino o no (il che va a tuo merito, naturalmente). E ci sto provando, eh, a mettere da parte il pensiero logico e lasciarmi trasportare dalla storia senza farmi troppe domande, però... però c'ho un dubbio grosso come UN RAPACE CHE NON SEMBRA UN GUFO che mi picchietta sulla spalla, e ringrazio la mia buona sorte che questa storia sia già conclusa e io possa saltare subito al prossimo capitolo, perché non credo avrei retto alla curiosità altrimenti ò_ò

Come al solito, tanta pena e solidarietà per Gilderoy. Parte di me spera tantissimo che abbia un moto di amor proprio, mandi a pascere Septimus e fugga con Kingsley andando incontro al tramonto, ma a meno che questa storia non sia un What If grosso come il Ministero la vedo difficile. Comunque, il fatto stesso che mi sia affezionata così tanto a questo personaggio testimonia la tua ottima capacità di caratterizzazione: Gilderoy è sempre così vivido e realistico, in ogni sua sfumatura, che non si può non provare tutti i sentimenti per lui. Complimenti, davvero.

Volo a leggere il resto, voglio proprio vedere come si sbroglierà tutta questa matassa di eventi ** A presto!

Leggi la risposta dell'autore

Ciao!

Azz, questo capitolo ha fatto male. Ma male-male. Tra le ulteriori luci che getti sulla caratterizzazione di Gilderoy ("Septimus [...] era la persona più vicina a un amico che lui avesse mai incontrato" --> MIODDIO QUANTO E' SOLO QUEST'UOMO, PIANGO ç__ç) e i nodi che decidono di venire al pettine nella maniera più imbarazzante e dolorante possibile (in una scena che rende davvero bene tutta la concitazione esteriore e il dramma interiore di Gilderoy) ho veramente patito le sue pene. Si vede che lui non conosce altra realtà che quella, che ha impostato tutta la sua esistenza attorno al realizzare il proprio personaggio seguendo la guida di Septimus e che ha dato per scontato sarebbe stato facile, un giorno, sacrificare la propria vita privata in favore della carriera; e non gliene si può fare nemmeno una colpa, di questa "ingenuità", visto che ha intrapreso questa strada letteralmente appena fuori Hogwarts.
Qui però gli tocca fare i conti con la realtà, una realtà che non va immediatamente a baldracche solo perché lui e Kingsley tengono troppo l'uno all'altro per buttar tutto via immediatamente. Aw. Ho ancora la netta sensazione che non finirà bene per niente, ma quel rigagnolo di speranza nella loro conversazione di commiato mi fa bene al cuore.

MA IL FINALE. RITA, NO, FATTI I CAVOLI TUOI. Ok da un lato lo voglio risolvere il mistero di Queenie Royal (e vedere se il mio cervello ha cervellato (?) a dovere), dall'altro ho la sensazione che ciò porterà solo altri guai nella vita sentimentale di Kingsley e Gilderoy e NON SONO PRONTA AIUTO.

Anche stavolta sono partita con le migliori intenzioni di recensione seria e sono finita a sbattere tasti in capslock. Mi spiace XD
Tornerò presto, ormai devo sapere come va a finire a costo di soffrire per questa coppia. Alla prossima e complimenti!

Leggi la risposta dell'autore

*tenta di leggere il titolo del capitolo senza cantarlo come Estate dei Negramaro* *fallisce miseramente* *si arrende al fatto di essere vecchia*

Ahem.
Ciao! Finalmente sono riuscita a tornare a questa storia, e come al solito non sono stata delusa dalla lettura.

Mi sa che ho fatto bene a godermi l'atmosfera super romantica dei precedenti capitoli, perché qui iniziano già a intravedersi le prime crepe ç_ç L'altalena di sentimenti di Gilderoy, che passa continuamente dalla gioia all'apprensione, è del tutto comprensibile dal punto di vista di un personaggio la cui carriera è determinata dal modo in cui si presenta al pubblico, per non parlare del semplice e legittimo desiderio di vivere in serenità senza subire atti discriminatori di qualunque genere (e qui hai affrontato molto bene l'argomento, soprattutto nel dialogo in cui Gilderoy dimostra a Kingsley che anche lui, sebbene non voglia ammetterlo o non se ne renda conto, si nasconde.)
("Forse… forse credevo fosse giusto aspettare di avere accanto una persona per cui valesse la pena combattere, ecco”. Kingsley non aggiunse e ora quella persona c’è." --> OUCH CHE MALE)
Si avverte proprio, questo trovarsi in bilico (TRA SANTI E FALSI DE-ahia la vecchiaia) tra il desiderio di portare avanti una storia che funziona e la paura di perdere tutto il resto, senza contare la spada di Damocle rappresentata dalla promessa fatta a Septimus. Insomma, tutto cospira verso un futuro non proprio roseo per questa ship.

Spero di tornare presto a godermi il resto della storia, intanto ti faccio mille complimenti per il modo in cui hai inserito questo capitolo più serio nel mezzo di una commedia romantica: era necessario che Kingsley e Gilderoy affrontassero questi argomenti, e ci sei riuscita in modo più che egregio.

Alla prossima!

Leggi la risposta dell'autore

Eccomiiii, ce la faccio davvero a finire questa long prima di tornare al lavoro, sono troppo felice ** e sono felicissima che tu sia riuscita a concluderla, nonostante le tue esitazioni e il periodo no sul fronte scrittura çç. Ho veramente adorato questo finale dolce amaro che si ricollega perfettamente al canone e che quindi rende la tua vicenda perfettamente inseribile all'interno della storia originale **. Per me è andata così, ecco. Non mi sarei più aspettata di vederli alla fine felici l'uno accanto all'altro, nonostante solo uno dei due ricordi e conosca la verità. Ma quanto è dolce l'idea di Kings di far credere a Gilderoy di essere lui Queenie? Mi spezza un po' il cuore pensare che Gilderoy non possa cogliere l'effettiva portata della cosa, ma ciò non toglie che sia stato un gesto meraviglioso. E' tremendamente struggente e romantico pensare che ci sia voluto un contrappasso tremendo come la perdita di memoria per fare in modo che i due si riavvicinassero e potessero stare insieme senza più segreti ♥. Insomma, è qualcosa che dà da pensare.
E oddio, ammetto che sull'ultima frase mi sono sciolta e messa a ridere allo stesso tempo :P
Mi dispiace davvero per tutti i dubbi e i grattacapi che questo racconto ti ha dato, lato mio posso solo ringraziarti di averlo scritto e postato: è stato un immenso piacere seguirlo ♥
ti mando un bacione e spero che le tue ferie stiano andando benissimo!
a presto,

Bennina

Leggi la risposta dell'autore

Mi sto aggrappando con disperazione al fatto che c'è un epilogo dopo questo capitolo, perché in questo momento ho il cuore spezzato, sigh çç. Per un attimo ho davvero sperato che sarebbe andato tutto bene: si stavano parlando quasi con calma, si stavano spiegando, e invece... Gilderoy ha scelto la sincerità e capisco perfettamente quanto la cosa possa aver turbato una persona tanto buona e irreprensibile come Kings... non solo per le azioni di Gilderoy in sé, ma anche per il fatto che se quella scrittura non è sua, è quasi come se Kings non lo avesse conosciuto davvero. Però ci sono le lettere çç, quelle sono autentiche, una prova di quello che Gilderoy potrebbe essere, se solo trovasse il coraggio e si liberasse delle cattive influenze...
Diciamo che per ora sono felicissima si sia liberato di Rita, ahahaha, e non sai quanto vorrei che riuscisse a dare il benservito anche a Septimus... vedremo :)
Immagino che nel bene e nel male questa storia lo abbia comunque cambiato profondamente, perciò ora corro a leggere l'epilogo per tirare le fila ♥
un bacione grande!

Bennina

Leggi la risposta dell'autore

Il conto alla rovescia sul forno mi dice nove minuti prima che la pizza sia pronta, ergo devo sbrigarmi, aaaaaaah. Oddio, oddio, oddio, ci siamo, siamo quasi arrivati alla fatidica resa dei conti e io vorrei urlare malissimo! Dovrò aspettare dopo cena per leggere il prossimo capitolo e scoprire se davvero Kings sia solo il fratello di Queenie o se le cose stiano in modo diverso, fatto sta che tu sei crudelissima a concludere così, ma ti adoro lo stesso T-----T.
Povero Gilderoy! Lo abbiamo visto stare in ansia per tutto questo tempo, sapendo che avrebbe dovuto concludere una relazione, pur senza sapere bene come agire, e poi lo vediamo scoprire di essere stato in pena per nulla: perché la parte cinica di me pensa "ecco, ora ha la scusa perfetta per lasciare Kings." Peccato che dopo questa rivelazione lasciarlo non serva più a nulla, lol, dato che si è convinto di essere stato ingannato. Davvero non so più se piangere per la frustrazione, urlare o ridere. L'unica cosa stra certa è che non vedo l'ora di leggere del confronto fra loro due: prevedo meraviglie, che Jane Austen levati ahahahah.
Si capisce quanto sto amando tutto? Spero di sì ♥
ti mando un abbraccio e a risentirci a dopo, credo ♥

Bennina

Leggi la risposta dell'autore