Gasp, che bei primi baci che trovo qui ❤

Satoru e Suguru provano a uscirmi dalla testa un (UN) secondo, ma non riesco minimamente a farli andare via. Qualcuno li metta in carcere e butti la chiave, se questo è il risultato comunque. Chiusi nella stanza riescono solo a fare danni.
E, mammina mia, quanto sono belli? Quanto è bello il tuo Geto che sopporta tutto. Amo la dinamica che crei tra loro, amo come si cercano, come si mangiano le parole a vicenda, come contino insieme fino a dieci, come si prendano i primi baci e come Satoru vorrebbe essersi esercitato un po' di più per evitare di far brutta figura. Ma con Geto? Non potrebbe mai.
Li amo li straamo,
Sia ❤

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Orsù, provo a portarmi avanti quanto posso! Quanto ho amato questo capitolo: Geto e Gojo che si stanno innamorando e che fanno innamorare anche a me, a suon di dolcezza e di scherzi (e anche con una certa stupidità). Insomma, Suguru, davvero non riesci a capire perché Satoru ti fa impazzire? Davvero non riesci a capire che non è rabbia quella che provi, ma un potente amore così potente che ti fa schiantare le costole e ti porta via l'aria? E, oh mio dio oh mio dio, Gojo che lo prende in giro, che fa girare l'elastico tra le dita e poi che arrossisce come uno stupidino quando vede un centimetro in più della pelle di Geto? MA lo capiamo tutti, qui, in questa stanza. Geto è l'ottava meraviglia del mondo.
E Yaga mi ha scompigliare dalle risate, lo giuro! Poraccio, che dovrà convivere con gli ormoni di questi due (se poi iniziamo con un drago per un elastico, non oso immaginare dopo lol)
Un abbraccio,
Sia ❤

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ah, che poesia questo capitolo. Che poesia questo cercarsi, spingere, prendersi l'uno l'anima dell'altro: come se non fossero la stessa cosa? Come se non avessimo appena imparato che in verità sono un'unica anima che cammina per il mondo e che ogni tanto si ritrova. Come se uno non vivesse in funzione dell'altro, anche da lontani.
E quanto ho amato il flashback: mi si è stretto il cuore per quanto sia stato bello, per quanto Shoko sia stata molesta e abbia ripreso i suoi occhi troppo azzurri (è che ha dimenticato dove ha messo gli occhiali da sole, ecco tutto), questo Satoru che vuole veder sorride Suguru. Sempre, anche se nel futuro è un sorriso che dissimula.

Oh, che bel capitolo e quanto dolore alla fine. Quanto dolore,
Sia ❤

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Ciao Amy,
Era da un po' che non passavo qui: troppo dolore, il fandom di Jujutsu Kaisen. Sto metabolizzando perché dovunque mi giri ci sono cose bianche e nere e mi manca il respiro e qua è tutto così bianco e nero da far male. Ma l'ho amato: questo capitolo è piccante e ti tiene ancorato alla pagina così tanto che ho fatto fatica ad andarmene. Che belli che sono, nonostante Geto abbia appena minacciato di ucciderli tutti, nonostante Gojo abbia un vuoto nel cuore.
E Gojo, cucciolo, che è un folle ad andarlo a cercare. Un folle perché l'ha visto una volta dopo dieci anni e manda al diavolo ogni lezione imparata solo per stare con un altro folle. E quando Geto gli tocca le bende? Quando le dita lo toccano? Sono morta all'infinito che lo lascia ancora entrare, nonostante tutto.

Corro al prossimo capitolo,
Sia ❤

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Ciao Amy, che piacere avere il tempo di tornare in questo piccolo angolo recensioni. E quanto ho amato questo capitolo: la disperazione di Suguru è cristallina, mi è arrivata addosso come un'onda o, meglio, mi è arrivata addosso come lui si lancia su Satoru e lo abbraccia e gli dice torna torna torna, con da me che è solo un sussurro che non riesce ancora a dire a pieni polmoni. E poi il bacio, lento, feroce, passionale che dice tu sei mio io sono tuo che è diverso da tutti gli altri baci per gioco che si sono dati.
Mi è piaciuta tantissimo, seriamente. Nello scambio di battuta credo di aver perso un battito al cuore. Mammina che male bellissimo quello che mi hai fatto. "Chiudi gli occhi, fai troppa luce." (e un po' di satosugu sta tutto in questa terribile frase).

Un abbraccio, spero a prestissimo!
Sia ❤

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Li lascia in pace ❤

Che male il mio Gojo papà che fa il papà buono anche perché da ragazzo non ha avuto modo di vivere neanche un secondo di quello che adesso protegge. Vorrebbe stringere di nuovo quella mano, sentire di nuovo quella voce. Amare ancora un uomo che è ancora vivo: questi due, miseriaccia per loro e la loro intera esistenza.
Mi è piaciuto un sacco questo salto nel passato, di una dolcezza e amarezza perfetta: te ne sono grata!
Sia ❤

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Ciao!
Piano piano cerco di recuperare questa storia: la stavo adocchiando da un po', ma il tempo per recensire è sempre sotto zero! Che belli i Satosugu che flirtano in biblioteca: ragazzi, su, correte fuori e trovatevi una stanza che sicuramente Shoko è stanca quanto noi di vedervi fare avanti e indietro. Gojo l'ho visto molto sul piede di guerra qui e ho apprezzato tantissimo che in biblioteca ci sia venuto, sì, che abbia fatto un po' quello che voleva alle sue regole, anche, ma che soprattutto l'unico libro che si è messo a leggere sia stato Suguru. Ah, my heart e come sei brava a riempirlo!
Ti faccio i complimenti, passo al prossimo capitolo!
Sia ❤

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Che aspetto ha un cuore spezzato? 
Penso indosserebbe la divisa dell’istituto delle arti occulte, il nero del tessuto a coprire le macchie di sangue, scarpe comode per poter correre incontro a maledizioni, occhi stanchi di notti insonni e pianti soffocati per amici perduti. 
Avrebbe lo sguardo di Shoko e di Yuji e un affetto soffiato a fior di labbra prima di scagliare la maledizione che ucciderà il tuo ‘one and only’. 
Essere uno stregone è una maledizione. Essere uno stregone guaritore lo è ancora di più, specialmente quando non puoi fare nulla per le persone che ami.
Mamma mia che brutta persona che sei, Gege Akutami!
E a te ti perdono ogni violenza al mio cuore e alla mia fragile sanità mentale solo perché 1) ormai ti voglio bene❤️; 2) sei bravissima a scrivere🥰; 3) mi devi aggiornare le altre fic 🤣! 
Scherzi a parte, meravigliosa come sempre, questa tua Shoko è davvero magistrale, mi inchino alle tue magnifiche caratterizzazioni! 
Un abbraccio grande❤️

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Sciocca, sciocca che sono!!! Avevo pensato che con Geto e Gojo avessi toccato l'apice con la tua abilità nel caratterizzare i personaggi di Jjk, invece non potevo sbagliarmi più di così. 
Hai calzato i panni di Shoko come una seconda pelle: una prima persona, già per me difficilissima, riuscita alla perfezione nel tono tagliente e nelle pause che sanno tanto di boccate di fumo, nelle parole spietate che nascondono malamente un affetto dolente e profondo, un senso di colpa pesante e insopportabile. 
Sei riuscita in pochi aggettivi a raccontare attraverso la voce di Shoko il dolore di un amico, uno studente, uno stregone fortissimo che passa la lato oscuro senza che nessuno abbia mosso un dito per impedirglielo; Yaga che cerca di spersonalizzare "l'utilizzatore di maledizioni" e che sembra di dieci anni più vecchio mi ha fatto male, l'ho immaginato lì a raccontare ai suoi studenti la situazione in un ambiente pesante che non si alleggerirà se non nel susseguirsi dei giorni, nella "normalizzazione del dolore", fingendo che lui, l'amico, il senpai, lo studente, (l'amante) non sia mai esistito. "Ti farà piacere sapere, che per anni sei rimasto con noi, in ogni caso. Sotto forma di un fantasma che nessuno si sognava di nominare. La nostra maledizione personale, che nemmeno la barriera di Tengen poteva fermare." 
Poi la condanna e infine la morte. Come non condividere ogni singola parola di Shoko? Mi fa talmente arrabbiare (con Gege) questa storia tragica che davvero non me ne faccio una ragione. Geto si è fatto ammazzare da Gojo. Consapevole o forse no, gli ha chiesto un ultimo gesto di amore e pietà condannandolo al dolore eterno di aver ucciso il proprio unico e solo. (PIANGO TANTISSIMO)
Il finale è straziante, punto. E sapere che l'hai scritto molto prima del capitolo 220 mi fa pensare che Gege segretamente si legga le tue fic per ricordarsi come sono i suoi personaggi e aggiustare il tiro quando la fa troppo fuori XD! 
Quindi dichiaro, senza se e senza ma, che questa è la cosa più IC che ho mai letto su questo fandom. 
Mi inchino a te Amica mia, chapeau.
(Recensione modificata il 12/05/2023 - 03:59 pm)

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Buongiorno cara!!
Posso dire: urca?! Non è certamente il tipo di aggiornamento rilassato e sornione che mi aspettavo ma… caspita amica, che bomba! Quando penso ormai di averti inquadrata mi sorprendi sempre con una nuova genialata, quanto sei talentuosa???
Credo di aver letto con gli occhi sbarrati ogni singola parola.
Sei riuscita a creare uno strano effetto per cui nel momento in cui Gojo esce dalla soglia dei dannati, il lettore invece entra. Entra in un dominio sospeso, un’altra dimensione, un piano di lettura totalmente diverso rispetto a ciò che è stato finora la tua raccolta. È racconto fantasy nel racconto fantasy, un episodio di Jjk ospite di Love, death and robots (in questo caso non robots ma maledizioni).
Il mondo in cui si ritrova Gojo è desolante, la sua salute mentale è in bilico, troppo dolore da contenere, troppa sete inestinguibile, troppa fame insaziabile; il suo infinito è come rivolto all’interno, deve proteggersi dall’implosione piuttosto che dai pericoli esterni.
La sua fragilità mi ha fatto trattenere il fiato, non ero pronta a questo Gojo; il più grande stregone si tiene insieme con cose piccole e apparentemente insignificanti come il ricordo della rasatura ai tempi del liceo. Un ricordo piccolo e prezioso. C’è una domanda che aleggia durante tutta la lettura, come ha fatto a non impazzire? È bastata davvero la voce di Geto a fargli compagnia per mille anni? Oppure è impazzito e ancora non lo sappiamo?
L’incontro con Rika poi, accende una nuova speranza, in Satoru e nel lettore: LUI dove sarà?!
Detto tra noi, Rika e Yuta mi fanno una paura nera, anche nel manga; l’amore è la peggior maledizione, dice Gegeone nostro, eppure tutti ci caschiamo, anzi, addirittura aneliamo di cascarci. E in questo Gojo è un essere umano comune, sebbene ne conosca i pericoli, è la sua unica ancora di salvezza, l’unica speranza che lo tenga in vita.
Poi arriviamo a lui.
New Geto con la maledizione (avrei detto un kappa) mi ha stretto un nodo in gola; ho immaginato il bambino, la sua curiosità, la fascinazione fanciullesca verso qualcosa che solo lui vede ma che stranamente non lo spaventa, anzi, lo attrae…
Oh santo cielo che tenerezza che mi fa questo personaggio: sempre, in ogni tempo, a ogni età, ogni reincarnazione… Gojo lo adoro, ma Geto… è l’amatissimo eroe tragico, come si fa a non adorarlo religiosamente? E tu lo descrivi talmente bene da farmi sanguinare anche quando mi fa ridere! Ma tu questo lo sai già, conosci la mia dipendenza per i tuoi SatoSugu e, come al solito, non posso che inchinarmi davanti alla tua caratterizzazione intelligente e delicata: davvero, mi commuovi ogni volta! Grazie!

Ps. Questa what if mi ha ricordato un un libro che amo tantissimo e che ti consiglio calorosamente perché sono certa che apprezzerai: Reincarnation blues di Michael Poore, davvero bello!

Ti abbraccio tantissimo e ti auguro buone feste, tesoro, grazie per questo bel regalo di Natale❤️🎄⭐️!
Baci
G

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Dobbiamo smetterla di vederci così, baby.
Io ormai aspetto i tuoi aggiornamenti come fossero regali di natale, tanto più che ieri era il mio compleanno e questo - concedimelo anche se non è vero che era per me XD - è il regalo più bello che ho ricevuto... e i miei figli mi hanno regalato JJK 16 Komi 23 e Sasaki e Miyano 4... quindi fai tu!XD
Per non parlare del fatto che qui c'è tutto quello che amo e che tu sai raccontare così bene: c'è Jaga che sclera, c'è il magic trio, ci sono gli scherzi di Satoru e ci sono loro, i miei magnifici Satosugu in piena crisi ormonale. Il mistero è come sapessi che ho una forma di perversione patologica per Gojo vestito da donna e con le calze. Cominci a leggermi nel pensiero e questo inizia a preoccuparmi!!! XD
Non so più che complimenti farti, AMO follemente tutto ciò che scrivi...
GRAZIE GRAZIE GRAZIE!!
Baci e inchini a profusione
Giorgia

EDIT Avevo dimenticato: il dettaglio di Geto che arrossisce con la mano sulle calze mi ha fatto sentire male di tenerezza, lui sempre controllatissimo che si imbarazza è stato un vero colpo al cuore... Dio, come sei brava!!! Applausi scroscianti!!
(Recensione modificata il 14/11/2022 - 10:29 am)

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Beh, cosa posso dire stavolta?
La tua caratterizzazione di Geto qui raggiunge un tale livello di perfezione che mi ha fatto davvero male.
La solitudine di questo ragazzo mi ferisce ogni volta che me la racconti, ogni volta che me la mostri. Quello che adoro di te, Amy, è che non solo sei brava a scrivere, sei eccezionale nello sviscerare le emozioni dei personaggi che descrivi. Usare una banale similitudine con le montagne russe sarebbe troppo riduttivo per raccontare le capriole emotive che hai fatto fare al mio cuore. Un insulto.
Hai cominciato con un simpatico siparietto con Yaga (che come già ti ho detto, mi fa sbellicare nei panni di prof disperato all’inseguimento di Gojo) e ci hai messo tutto: dalla boria di Satoru, alla gelosia di Suguru, passando per la frustrazione di Yaga. Tutto in pochissime righe.
Poi si entra nella bolla. All’inizio ci si bea dell’immagine di Gojo nudo, seminascosto dalle lenzuola e si ridacchia con loro per il brillante botta e risposta che hanno. Poi: shock.
"Disse il ragazzo alto un metro e novanta che si sega nel mio letto... "

NO DICO, MA MI VUOI FAR VENIRE UN INFARTO?!

Da qui per continuare a leggere ho dovuto mettere due cilindretti di carta igienica nel naso per fermare il sangue… 🤣
Ci prendiamo tutto il tempo del mondo con Geto, insieme a lui lo guardiamo, lo adoriamo, lo tocchiamo, lo amiamo: il semidio, lo stregone più forte, il suo unico e solo.
Insieme a Geto senza nemmeno accorgerci desideriamo che quegli occhi guardino solo noi in quel momento di estasi per illuminare il buio che ci circonda.
Ma il buio esiste solo perché c’è la luce e più c’è luce, più ci sarà buio quando quegli occhi smetteranno di guardarlo…
Scendiamo piano con lui negli inferi della sua oscurità, non ci accorgiamo nemmeno di dove ci sta portando, sembrano sabbie mobili, no, meglio: un veleno che lentamente ci intorpidisce il corpo e ci attanaglia nella disperazione.
Poi Gojo viene. Potrei dire: e noi veniamo con lui 🤣 ma sarebbe una recensione a luci rosse e quindi, non lo dirò! 🤣🤣🤣
Il finale è magistrale come sempre, io AMO, AMO, AMO sempre di più questi tuoi Satosugu, Amy, come si fa?!?
Grazie per averceli regalati❤️❤️❤️!!
Un abbraccio e un inchino al tuo sommo talento!

Ps. Menzione d’onore al titolo… top! 😉
(Recensione modificata il 26/10/2022 - 06:11 pm)
(Recensione modificata il 26/10/2022 - 06:13 pm)

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E quindi abbiamo capito che vuoi farmi piangere ogni volta che pubblichi, donna sadica e crudele che non sei altro!
Sei una brutta persona, lo sai?😆
Per un attimo pensavo fosse un magnifico what if, (what if Gege would give us a joy) invece: NO.
Dolore e morte e tristezza e amore e bellezza infinita.
Ho amato la tua scelta di calcare centimetro per centimetro il manga, poi quando ho letto: “Yo, Satoru!” ho fatto una capriola di gioia.
I tre balzani pensieri mi hanno fatto spuntare la coda, zoccoli e corna da vecchia satira zozzona 😆; mentre: “…e questi cosa sono” mi ha stretto un nodo intorno alla gola: “Cacchio, è un sogno.” ho pensato amaramente.
Di nuovo, invece: NO. Peggio.
"Sai mi sembra una vita da quando ti ho sentito ridere ..."
"Da quando mi hai ucciso...", risponde l'altro in un respiro.
Che maledizione crudele ti sei immaginata, amica mia, e che forza ha avuto Satoru per uscirne fuori e tornare alla realtà.
Chissà se non avesse avuto Megumi da portare in salvo… si sarebbe concesso di rimanere qualche minuto in più? Mi viene da dire che, in questo caso, i confini tra salvato e salvatore sono poco definiti, ma sono certa che comunque Gojo avrebbe la scelto la via più difficile ovvero convivere con il dolore di aver ucciso Geto💔. Non a caso è il più forte e non a caso gli è stato affidato l’infinito.
I momenti con Ieiri sono sempre così dolci che mi si cariano i denti, lei sa, lui sa; hanno il loro modo di saperlo e dirselo senza dirlo, adoro il modo in cui descrivi il loro rapporto, mi fanno una tenerezza immensa.
La risata isterica di Gojo è stata un martello pneumatico sulla mia salute mentale, salute mentale che stai accuratamente demolendo pezzetto per pezzetto, os by os… e io, dopo, come faccio a tornare al mio fandom fluffoso se continui a maltrattarmi così?! 🤣
Bravissima come sempre, ti meriti un’ovazione e una tonnellata di complimenti, io non so più come ringraziarti per queste bellissime storie❤️!

Ps La scelta di inserire qui Losing game mi sembra perfetta! Non ricordo se ti avevo lasciato già una recensione o era tra quelle da recuperare.. comunque provvederò!
(Recensione modificata il 24/10/2022 - 06:49 pm)

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Ciao Amy! Ero venuta a dare una riletta nostalgica alla fine di una giornata pesante e mi sono accorta che non ti ho recensito questo capitolo, quindi rimedio immantinente 🤪!
La tua capacità di individuare momenti apparentemente semplici e trovarci dentro l’oro mi lascia sempre piacevolmente sorpresa. Cosa sei, una prestigiatrice? XD
Tu non racconti cose assurde, racconti cose normalissime che attraverso la tua penna prendono vita diventando speciali. Io sono ammaliata da questa tua capacità!
Qui c’è la descrizione di un attimo di tenerezza a posteriori per il ragazzo che Gojo è stato, quando era giovane (è ancora giovanissimo, per carità!) e spensierato con Suguru, quando bastava la sua tra i capelli per renderlo felice… e la sua tenerezza è anche mia davanti a Yuji e Megumi, altra coppia fantastica (di amici? Di amanti?) che chissà se Gegeone nostro approfondirà mai…
Intanto ti abbraccio come al solito con grande affetto❤️
Giorgia

Ps ho iniziato a leggere tattoos and coffee, prima o poi troverò il tempo per recensire anche quella! Non so come tu faccia a portare avanti tutti questi progetti con tanta perizia: complimenti e non mollare!

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Stavolta un po’ ti odio.
Ti odio perché sei dannatamente brava e perché mi hai fatto di nuovo soffrire.
Perché sei stata chirurgica nel raccontare il dolore che si annida nelle piccole cose, negli impegni di tutti i giorni, che per fortuna non ti lasciano il tempo di pensare. Ma il dolore è un bastardo e si fa sentire quando meno te lo aspetti, anche se pensavi di aver già sofferto abbastanza e averlo seppellito 10 anni prima.
Cosa è rimasto di quei ragazzi spensierati?
Un gesto bellissimo, pieno di amore, di pietà, di tanti “ti amo” non detti o non detti abbastanza: annullare il proprio infinito, poggiare la fronte sulla sua, una mano sul cuore e dirgli addio per sempre.
Sipario.
Vado a piangere.

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