E questa dovrebbe essere una divinità? Un essere fragile?
Il cuore gli esplode in petto. Scosso da fremiti non riesce ad avanzare. È solo una bambina. Venuta al mondo da poco. Afferra la lama della daga, il dolore lo riporta indietro, gli ricorda il suo proposito. Il sangue scorre, sporca invisibile la veste scura.
Se lei muore, ogni cosa può essere salvata.
Sei volte diecimila stagioni.

La voce che ti parla è la sua. Lo conosci molto bene. Sono anni che cerchi di cacciarlo via, di ridurlo a un'ombra in un angolo remoto della tua mente.
Saga è tutto ciò che tu non potrai mai essere. E' tutto ciò che tu non vorresti mai essere.

Chi è Saori Kido?
Una dea? Una bambina viziata? La nipote di un magnate nipponico?
Forse nessuna di loro. Forse tutte loro e anche altre.

Cento drabble a tema fisso. Maestro e allievo. La Siberia. I ghiacci. I diamanti che risplendono. L'aurora. Gli Sciamani. Ojmjakon: la terra più fredda.

Julian Solo raccoglie i pezzi di sé stesso, dopo il disastro fatto da Poseidone.

Shaka di Virgo ha la certezza che gli deriva dall'infallibilità e mentre, incede, sicuro che la menzogna sia sempre altrove, la pioggia cade.

I raggi del sole gli accarezzano il volto. Ardono dell'intensità che ne anticipa la morte. Il vento scuote le fronde degli alberi. Gli uccelli si levano in volo. Alcuni sassi rotolano giù dal fianco della montagna su cui si snoda la Scala e poi tutto tace.
Lui attende. Tra le dita sottili da fanciullo i grani del rosario scorrono.

E' freddo ai confini di Midgard, nella tua Asgard terrena.
I corpi si fanno cenere e così ogni legame verrà reciso, quando loro varcheranno la Porta della Morte.
Un sorriso piega le tue labbra. Non è amaro, non è nostalgico. C'è aspettativa in esso, perché tu sai che un giorno li rivedrai e insieme cavalcherete verso il destino degli dei.