[ Fugo-centric | Post Vento Aureo | 14mila parole ]
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La prima cosa che pensa è che sembra un coglione, che sotto la lampadina di luce fredda del bagno si vede benissimo che non si lava i capelli da giorni, che sembra più ratto che uomo, che si fa anche un po’ pena da solo; la seconda cosa che pensa è che, oltre a sembrare un coglione, lo è.

[ SPOILER ALERT: Stardust Crusaders / Stone Ocean / Diamond is Unbreakable || TW: ptsd / depression / flashbacks ]
[ Jotaro Kujo x Kakyoin Noriaki ]
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Kakyoin aveva camminato fino alla stazione di Shibuya immerso nei propri pensieri. Arrivato al grande incrocio nel quale si snodavano numerose strade del quartiere alzò lo sguardo verso il semaforo.
Fu in quel momento che lo vide.
Alto, immensamente alto, sarebbe stato impossibile non riconoscerlo anche in mezzo a tutta quella gente. Sebbene fosse di un bianco smagliante, illuminato dai colori al neon che si mescolavano in piazza fra i toni del turchese e bluette, Kakyoin avrebbe riconosciuto quel cappello dovunque. Un cappotto lungo fino a terra, una pesante catena che scivolava dal lato sinistro del petto. Una sigaretta accesa tra i denti, la mano sinistra vicino alle labbra, quella destra infilata in tasca, una grossa busta di carta che pendeva dal polso.
Jotaro Kujo si trovava dall’altro lato della strada, con la fronte corrugata e gli occhi fermi sulle strisce pedonali. Quando il semaforo scattò dal rosso al verde, Jotaro sollevò lo sguardo e in quell’istante incontrò gli occhi di Kakyoin.
Il cuore gli si fermò nel petto, la sigaretta gli cadde dalle mani.
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“Penelope ha avuto la meglio perché appartiene al mito. Nella realtà, l’attesa di Penelope non porta a nulla. E lui è stanco di cose vane nella vita – di speranze, di illusioni, di qualunque cosa non sia la realtà fredda e oggettiva.”

[Una semplice partita di poker. Una tranquilla PWP-Just porn con cui passare la serata.
Mi scuso subito con tutti i giocatori di poker che moriranno d'infarto leggendola, perché non credo di aver capito come si gioca. Ma non è questo l'importante, giusto?]
"Va bene, tocca a te. Cosa vuoi?" gli chiese, incrociando le braccia.
Kaz teneva gli occhi bassi, come se volesse evitare il suo sguardo.
"Togliti la camicia" disse, la voce roca che risuonò netta nella stanza.
A Inej si mozzò il fiato. Il cuore iniziò a batterle eccessivamente veloce, mentre sentiva il viso diventare bollente. Lo aveva veramente detto?

[Cyberpunk 2077]
Questa è la storia di Alice, una mercenaria (o meglio Edgerunner) senza passato. Ho voluto raccontare delle sue vicende accanto alle persone che la circondano, in un mondo dove succedono talmente tante cose e il tempo scorre così veloce da far fatica a star dietro a tutto. Non avere alcuna memoria e cercare di recuperarla mentre si lotta per la propria vita…fa paura. Eppure, per quanto le cose possano mettersi male, dei lati positivi si possono anche trovare. Alice ha la fortuna di incontrare degli amici lungo il suo cammino. Tra tutti, un uomo in particolare le cambierà la vita e l’aiuterà ad avere una diversa prospettiva sulle cose.
Quell’uomo si chiama Mitch, della famiglia Bright degli Aldecaldos.
Fanfic dedicata a tutti coloro che credono nell'amore, nell'amicizia, hanno una forte preferenza per persone che si struggono all’ennesima potenza...e a tutti quelli che amano gli Aldecaldos e Mitch, perché è un personaggio meraviglioso.
Magari non la leggerà nessuno, ma per me è una grande soddisfazione personale. Se anche solo UNA PERSONA avrà voglia di leggere la storia fino alla fine e apprezzerà ciò che ho scritto, ne sarò immensamente felice.

[ Bucciarati x Abbacchio - Abbacchio x Giorno - altri || rating crescente ]
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«Senti, ma è successo qualcosa? Non stai mai in ritardo per il pranzo, tu.»
Bucciarati annuisce, il fumo esce in una nuvola traversa.
«Ho sentito Luca il Lacrimoso, dice che ci sta ‘nu uaglionciell’ che bazzica intorno alla zona sua, che fa cose senza pagare il pizzo e gli sta rovinando gli affari.»
«Vuoi che ci vada a parlare io?»
«No, no, sto andando io, ma dato che Libeccio mi veniva di strada ho pensato di controllare i ragazzi.»
Abbacchio annuisce, dopo un attimo di silenzio un sorriso furbo si affaccia sulle sue labbra di lavanda. Di nuovo si sporge verso di lui, la bocca a un centimetro da quella dell’altro.
«La stazione sta completamente dall’altro lato e i ragazzi fanno sempre le stesse cose. Mista continua a sparare cazzate sulla sfortuna, Fugo e Narancia fanno i compiti litigando a intervalli regolari di un quarto d’ora.»
Gli occhi di Bruno si fanno sottili, Leone inspira vicino al calore dei suoi respiri, si perde nei dettagli a raggiera delle iridi dove si alternano chiaroscuri di blu.
«Va buo’, ja, volevo passare per salutarti.»
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“Un conto è disporre di soldi, abiti firmati, gioielli, auto di lusso. Sono oggetti. Li si può buttare via senza rimpianti. Agli oggetti non si spacca il cuore. Non ce l’hanno.
Loro, invece, un cuore ce l’hanno. Questi istanti lo dimostrano. Li lega qualcosa di autentico che le parole possono solo tentare di spiegare.
Bucciarati e Abbacchio non sanno gestire una cosa bella. Nessuno lo ha mai davvero insegnato loro. Potrebbero provare, certo. Ma le persone non sono un banco di prova per esercitarsi, per imparare. Le persone soffrono, e nessuno vuole fare soffrire l’altro, anche se è ormai troppo tardi per entrambi.”

"Bruno Bucciarati sa sempre come agire, e lui da soldato deve solo fidarsi di ciò che dice il suo comandante, senza metterlo in discussione.
Ma Abbacchio conosce la verità – e conosce quegli occhi azzurri che inseguono i suoi, l’esitazione che può costare mille futuri. Lui li conosce bene e ha giurato a se stesso che non accadrà mai più. Bucciarati è troppo buono, si preoccupa troppo per il prossimo e questa sarà la sua rovina, Leone ne è certo; ma se lui può fare qualcosa, anche la più piccola cosa per risparmiargli dolore, allora la farà.
Anche a costo di infliggergliene un altro in apparenza più grande.
(Anche a costo di infliggersene un altro che diventa sempre più grande.)"

[Buon compleanno, Giorno]
'In vino veritas', dicevano i latini.
E proprio a causa dell'alcool, una tranquilla serata di festeggiamenti per Mista si trasformerà in un modo per affrontare e dar voce a sentimenti a lungo sopiti.