La sua stanza era sempre stata il luogo che più rispecchiava la sua idea di calore, pace, sicurezza… intimità.
...
La notte che si erano incontrati era il 31 Dicembre del suo secondo anno di università e aveva organizzato insieme ai suoi più cari compagni di corso il tradizionale cenone di capodanno...
[Merlin x Arthur]

Durante le riprese Colin viene catapultato in una dimensione parallela dove esiste veramente una Camelot e un Re Artù. E lui viene scambiato per il vero Merlino. Come se la caverà considerando che lui non ha poteri magici? E considerando che in quella realtà lui (cioè il mago Merlino) e Artù hanno una relazione?

Diario del capitano.
Data stellare tremilatrentadue, uno punto cinque punto sei.
La nave ha effettuato il rifornimento di viveri e merci sul terzo pianeta del sistema alfa in perfetto orario. Secondo il sottotenente Koshino, il nostro navigatore, ci attendono approssimativamente due mesi e diciotto giorni di viaggio per raggiungere la nostra destinazione, il pianeta Turok del sistema delta, dove un ricco commerciante tarliniano attende con ansia il nostro carico di cristalli transatomici.
I calcoli del sottotenente sono sempre risultati esatti tuttavia il nostro pilota ha voluto ancora una volta tentare di contraddirlo dichiarando di poterci condurre a destinazione in soli tre mesi.
Tale affermazione gli è costata un pugno.
Akira ha dovuto lasciare la plancia per recarsi in infermeria e farsi aggiustare da Kogure, facendoci così perdere minuti preziosi.
So per certo che l’equipaggio sta scommettendo su chi dei due risulterà avere ragione questa volta.
Sendoh è dato dieci a uno.
Mitsui, il nostro ufficiale tattico, nonché addetto alla disciplina, gira con un pad per raccogliere le puntate.
D’altronde questa è una nave di rinnegati non certo l’ammiraglia della Federazione.
Ho scommesso dieci crediti su Koshino.

“Gaius! Aspettate! Cosa...?” esclamò il mago, squadrandolo come se fosse impazzito.
L’uomo ricambiò lo sguardo. “Perdonate l’ardire, ma... potrei sapere chi siete?”
“Sono io!” sbottò allora, allargando le braccia “Gaius! Che scherzo è mai questo?!” domandò retorico, battendosi il petto. “Non mi ricono-” Merlin boccheggiò incredulo, accorgendosi di colpo del florido seno che stava toccando, e lanciò un gridolino terrorizzato. Fu per istinto che raccattò il lenzuolo e si coprì alla bell’e meglio.
Gaius se ne stava sull’uscio, sbigottito anche lui.
“Merlin?” bisbigliò alla fine, come se dirlo ad alta voce fosse davvero troppo.
“Sì, sono io!” pigolò l’altro. “O almeno credo!”
“Che diamine ti ha fatto Ardof?!” l’interrogò l’archiatra.
(...) Merlin si coprì gli occhi con le mani, mugolando. “Come spiegherò questo ad Arthur?”
[Arthur x Merlin, of course!]
NB: nel cap. 80 è presente una TRASFORMAZIONE TEMPORANEA IN ANIMALE (Arthur!aquila) e può essere letto come one-shot nel caso in cui vi interessi questo genere di storie.

Dal capitolo 3:
-- Sei fastidioso, feccia. Ti conosco a malapena e già mi verrebbe voglia di massacrarti fino a farti urlare pietà, perciò ti avverto: non continuare a provocarmi --. La sua voce si era ridotta a un sussurro: si insinuò nella pelle di Squalo, strisciando come un serpente e scavò fino a raggiungere la carne e i muscoli e le ossa per poi incidersi nell’anima e mozzargli il respiro. Squalo sgranò gli occhi e per la prima volta in vita sua si accorse di provare paura di fronte a un avversario.
In una prestigiosa Accademia si incrociano le vite di due ragazzi dal passato difficile. Xanxus e Squalo si odiano e si scontrano, si respingono e si attraggono, come le falena di fronte alle fiamme, senza capire quant'è grande il pericolo di bruciarsi.

" Perché Alaude sorrideva solo in due situazioni. Più precisamente: o perché era incazzato nero ( nel qual caso conveniva sempre stargli ad almeno cento metri di distanza ) o perché stava pregustando qualcosa di incredibilmente divertente.
E non sempre le cose che lo divertivano erano divertenti anche per chi gli stava attorno… e io lo sapevo bene, data la natura del nostro rapporto. " ( Dal cap. 1 )
Adesso credo vi sarà chiaro che scrivere di questa coppia è più forte di me. Spero che leggerla sia altrettanto piacevole che scriverla.

Attenzione!!! Spoiler!!! Post 5x13!!!
Merlin è prigioniero del proprio tormento e per l'ennesima volta torna sul luogo dove tutto è cominciato (o finito?), ed è pericolosamente al limite della sopportazione...

Un’amicizia bella e vera, che dura da quasi vent’anni. Diciotto compleanni passati insieme.
Ogni compleanno un regalo straordinario. Ogni compleanno una sorpresa. Ogni compleanno una ferita.
Essere il miglior amico di Arthur Pendragon, significa questo per Merlin.
È essere parte di qualcosa di speciale, eppure a volte sentire che quell’affetto che li lega è come una condanna.
Una condanna a vita alla quale però Merlin non si sottrarrebbe mai.
Perché Arthur è il miglior amico che si potrebbe desiderare e non è colpa sua se Merlin si è innamorato di lui.
Questo finché, poco prima del suo ventiduesimo compleanno, Merlin non trova, per caso, uno dei folli regali di Arthur, un regalo che cambierà tutto, nel bene e nel male.

Una separazione silenziosa, un tradimento doloroso, tutto parte da questo!
Di fronte a certe situazioni come si può ripartire? E soprattutto è davvero possibile superarle?
TYL - Pairing: Yamamoto x Gokudera + Dino x Hibari + Altre
Dal capitolo 6 - Quando i tuoi pensieri sono un groviglio informe di “fili” che si accavallano l’uno all’altro, è con la verità e una giusta parola che si può trovare la chiave per sciogliere il bandolo della matassa.

«Mio padre era un Mangiamorte, Potter, e nel caso la cosa ti fosse sfuggita io sono stato scagionato da tutte le accuse» sibilò chiaramente alterato «sottospecie di Grifondoro ritardato. Cerca di pensare prima di aprire quella tua boccaccia».
«Hai un bel tatuaggio sul braccio, serpe rincoglionita, sempre se tu te ne sia reso conto ovviamente» storse il naso Potter, sorridendo come ad evidenziare l’ovvio.
«Chiedimi scusa prima che ti faccia rinchiudere per oltraggio alla pubblica decenza» Malfoy ringhiò quelle parole ad un niente dal naso del moro.
«Peter Parker indosserà una calzamaglia rosa shocking prima che io chieda scusa ad uno come te» ricambiò Harry con altrettanta veemenza, puntando le mani ai fianchi e piegandosi a propria volta per guardarlo negli occhi. Detestava quella parte da quando Malfoy era cresciuto in altezza più di lui.
«Chi diavolo è Peter Parker?»
«Una persona troppo importante perché tu la conosca, Mangiamorte».

Merlin e Arthur hanno litigato. Di nuovo. Ma questa volta è un po' diverso dal solito.

Al Saint Mary's, prestigiosa scuola privata maschile inglese, l'arrivo di un nuovo studente scuoterà la pace e la tranquillità che fino a quel momento erano regnate. Tra litigi, ragazzi che non sono ragazzi, storie d'amore che nessuno si aspettava e punizioni con piacevoli sorprese, preparatevi a vivere insieme ai nostri protagonisti gli intrighi che il destino (o l'autrice XD) propone loro.
Harry/Draco, Blaise/Sorpresa ed altre eventuali.
Tratto dal capitolo 5:
“Aspetta.”disse bloccandogli la mano con la sua e intrappolandolo contro la superficie lignea della porta. “Prima dicevi davvero o scherzavi? Cioè... sei...” il moro indugiò. “Passivo?”terminò allora Malfoy con un sensuale ghignò divertito, mentre metteva la mano libera tra i crini scuri di Harry. “Si. Te l'ho detto. La doppia stimolazione mi eccita da morire...” aggiunse leccandosi le labbra in un evidente invito. Certo il moro non avrebbe mai potuto rispondere negativamente ad una proposta così allettante, quindi si impossessò con foga della bocca del biondo. (rating alzato)

Tutta Londra sapeva chi era Arthur Pendragon. Tutta Londra tranne Merlin.
(Modern AU, slash)

Dal capitolo 8:
"Tutto si è rotto.
Tutto si è rotto senza far rumore, senza cocci dispersi su un pavimento sporco, senza tonfi pesanti come un martello, senza il dolore delle schegge nella carne.
Rotto, spaccato, scheggiato, distrutto come il vaso di fiori sul tappeto, come un diario bruciato nel fuoco, come un corpo che cade dall' alto.
Questo tutto si sta distruggendo senza alzare la voce patendo il dolore di carne scavata lentamente e con perizia da un virus mostruoso che ti divora da dentro. E tu non lo sai.
E se qualcuno urla da qualche parte tu non lo senti. Ti dice di scansarti, di stare attento, di non spaccarti ma tu chiudi gli occhi e non senti. Va bene così, ti illudi e speri che la distruzione non arrivi mai davvero, che il passo che ti separa dal vuoto della voragine non lo farai mai.
Ma è un' illusione perchè il passo, prima indeciso, con la gamba ancora flessa su quel vuoto, lo hai fatto già."
Una relazione caotica e indefinita, la storia di una caduta inesorabile nel vuoto più nero. Ci sarà un lieto fine?

"Se solitamente di suo, Yamamoto alla ripresa delle lezioni pomeridiane non riusciva proprio a tenere gli occhi aperti dal sonno che incombeva – e in quel particolare giorno ne aveva ben donde -, quel pomeriggio invece era incredibilmente sveglio. Avrebbe avuto motivo di stramazzare dormiente sul banco non appena la campanella aveva suonato, perché la notte l’aveva praticamente passata in bianco. E se l’aveva passata in bianco la “colpa” era da imputare solo ed esclusivamente al ragazzo che gli stava seduto davanti in quel preciso instante, ma era una “colpa” dolce e gradevole." ( da cap.1)
Xiaù e ben ritrovati! Stavolta non ho resistito alla tentazione di immaginarmi come potrebbe essere il primo appuntamento tra i nostri due piccioncini^^