"Lotus Hotel, il paradiso al giusto prezzo".
Nico sviene davanti al Lotus Hotel e viene ospitato dal suo gestore, Percy.
Ma sarà davvero un paradiso?
***QUESTA FANFICTION E' UNA TRADUZIONE. TUTTI I DIRITTI VANNO ALL'AUTRICE ORIGINALE. LINK ALL'INTERNO.***

Stiles ha un segreto, un segreto troppo grande da poter portare da solo, e l'unico a cui confidarlo è Derek. Solo lui lo manterrà e non lo giudicherà, Stiles ne è certo.

"Dove sei? Dove sei?" sentì provenire una notte dalla stanza di Stiles.
Il giovane babysitter si precipitò immediatamente nella sua stanza, lo trovò prono su letto con la testa a penzoloni.
"Stiles, ma che stai facendo?"gli chiese preoccupato.
"Non lo trovo!"
"Cosa?"
"Lupo!"
"Lu... cosa?" chiese, certo di essere stato tradito dal suo udito ancora addormentato.
"Lupo! Dov'è?"
"Stiles, piccolo, non riesco a capire... io..."
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Derek viene assunto come Babysitter per il piccolo Stiles poco dopo la morte della madre.
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Questa storia è un lavoro a più mani di Camilla L, Isabeau Phanthomhive e Me Medesimo aka Moonguardian con il betaggio ad opera di Iloveserietv.
è una Sterek ambientata nell'universo della serie dopo la morte della madre di Stiles ma prima di quella di Paige.

Pernico AU|Hogwarts.
"Nico di Angelo, odiava i Sepeverde.
Perché il prefetto maschio della casa, nonché Cercatore, doveva essere così dannatamente attraente?"
Dove Nico è un Corvonero gelose, Percy un diabolico Serpeverde e Jason un Grifondoro (Pernico shipper) pericoloso.

Questa storia non è ambientata al Campo Mezzosangue, non contiene spoiler e i personaggi potrebbero essere OOC.
Dal testo:
“Jason.” La voce è flebile, non voglio che sia così. Non se ne può andare, io ho bisogno di lei.
“Si?” Chiedo tremante. Inghiotto le lacrime che m’impediscono di parlare.
“Proteggila. Ti chiedo solo questo Jason. Proteggila.” Gli occhi imploranti. Il viso contratto nella smorfia di chi sta cercando di resistere alla morte. La sua mano che stringe debolmente la mia.
“Si mamma. Lo farò.” Dico. Lei mi guarda, sorride adesso. La sua mano allenta la presa. I suoi occhi si chiudono e l’ultimo respiro lascia il suo corpo. Lacrime, lacrime, solo lacrime. Sono circondato da lacrime. Si mamma, la proteggerò. Te lo prometto.

Ormai tutti gli abitanti di quella villetta erano nel lungo corridoio del piano superiore e osservavano adoranti Erwin.
Sì, quei bambini sarebbero stati la sua rovina. (...)
Erwin, Hanji, Mike e Kenny si sedettero sul divano di pelle nera, al centro della stanza, e tutti i bambini si misero sul pavimento, davanti agli adulti, con gli occhi rivolti ad Erwin.
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La mia sanità mentale sta facendo le valigie, e si nota.
Ho pensato "E se Erwin avesse adottato tutti i protagonisti di SnK e per passare il tempo, gli raccontasse delle fiabe?" e questo è il risultato che probabilmente mi farà spedire in un ospedale psichiatrico a breve.

Dal testo:
-Ehi, sei il ragazzo del pub- mi avvicinai a lui -Mi dispiace di averti colpito, è che non accetto molto bene le critiche, sono Killian ma tutti mi chiamano Hook- dissi alzando l'uncino.
-Cerchi di fare il carino, con quello a qui hai rotto il naso?- mi chiese guardandomi come se fossi impazzito, e forse lo ero, -Puó darsi?

|text!fic|
Se i Radurai fossero semplici ragazzi del liceo?
Se i loro problemi si limitassero ad una insufficienza o ad un appuntamento mancato?
Questa è una raccolta di vicende dei Radurai versione scolastica, raccontata attraverso i messaggi che si mandano tra di loro.

La prima saga che ha conquistato il mio cuore in tutta la mia vita è stata Fairy Oak. Quando finii di leggere anche "Addio, Fairy Oak..", il mio cuore era a pezzi. Da allora ne ho letti, di libri, ma questo è sempre rimasto il mio prediletto, nonostante adesso sia cresciuta.
Questa storia è una raccolta di pagine di diario scritte da Flox. Il modo di scrivere è un po' strampalato e non ricercato, ed è fatto apposta per interpretare al meglio il personaggio di Flox, che adoro.
Ah, un'ultima cosa. Scrissi questa storia quando avevo 11 anni. L'ho voluta ripescare, perché adoravo scriverla e spero possa piacere anche a voi! Fatemi sapere che ne pensate!

Sentì che qualcosa di molto grosso stava per piombare sulla sua testa proprio quando, una volta entrato nello studio, si accorse della presenza di Draco Malfoy nella stanza.
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La preside lo guardò con un sorrisetto.
"Sarò breve. Ho in mente una cosa per voi due."
Harry si spaventò.
"Una punizione, professoressa?"
"No, signor Potter."
***
"Sia chiaro," sputò Malfoy con la sua solita voce strascicata, senza degnarlo nemmeno di uno sguardo "Non ho intenzione di fare nulla che quella megera ci ha imposto di fare, Potter. Ognuno per la sua strada." E detto questo evaporò dal corridoio.
Quelle astiose parole erano le prime che Malfoy gli rivolgeva quell’anno.
Questo però non gli impedì di inveire sulla sua figura ormai scomparsa da un bel pezzo e brontolare un "Che razza di cretino" prima di correre in Sala Comune e cercare una soluzione a quell’enorme disastro.

[ High School AU | Thominewt + Trenda friendship | Thomas/Newt | coppie ad aggiungersi | Slice of life ]
Uno - Dove Minho fa discorsi d'incoraggiamento squallidi
« Minho! » esclamò, per attirare l'attenzione dell'amico « 'fanculo a te e ai tuoi discorsi d'incoraggiamento di merda »
Quattro - Dove l'operazione Minhesa viene messa in atto [parte II]
Dall'altro lato della porta non proveniva nessun suono. Newt stava avendo una specie di crisi isterica e continuava a gridare ai loro amici di farli uscire, di dirgli cosa diamine stesse succedendo, ma quelli sembravano propensi a lasciarli li dentro.

[Newt/Thomas; Newtmas]
I. The Fight
II. The Snow
III. The Drunk
IV. The Hand
V. The Trip
“Come mi hai chiamato? Isaac?” domandò, come se non fosse stato certo di aver sentito bene.
“Isaac. Come Isaac Newton, no?” chiarì Thomas e a quel punto Newt arrossì vagamente, sorprendendo l’altro.

-Papá perché hai parlato con Afrodite?!- Percy era un po' seccato che suo padre sì immischiasse nella sua vita privata, dopotutto era 'privata'. -Volevo assicurarmi che la tua prossima ragazza non fosse un'altra figlia di Atena.- Poseidone fece l'occhiolino a suo figlio, facendogli intendere che scherzava.
Attenzione: questa storia é ambientata poco dopo la battaglia a Manhattan e ignora la serie "Gli eroi dell'Olimpo"

In un primo momento si stupì; davvero, si aspettava qualcuno sanguinante, la vicina che strillava di essere stata appena investita o chissà cosa, invece nulla. Probabilmente qualche idiota aveva suonato ed era scappato via: Thomas avrebbe voluto arrabbiarsi, ma il sollievo che non ci fosse alcuna emergenza ebbe il sopravvento e infatti si lasciò sfuggire un leggero sospiro che però ebbe una serie di reazioni a catena che non si sarebbe mai e poi mai aspettato.
La prima conseguenza fu lo scroscio del cespuglio che sua madre aveva piantato a sinistra dell'ingresso; ci fu movimento improvviso, uno scatto, e Thomas trattenne il respiro quando vide un ragazzo rizzarsi in piedi con aria allarmata, gli occhi puntati proprio su di lui.

Harry è cambiato in meglio dopo la vittoria contro Voldemort, è diventato più sicuro di sè ed è riuscito finalmente a inserirsi nella vita quotidiana che aveva sempre voluto. Questo è ciò che pensa lui, mentre in realtà le cose sono del tutto differenti, perchè tutti hanno improvvisamente iniziato ad avere interesse per lui, e fra loro anche una persona inaspettata.
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Dal testo < -Mi piacciono le sorprese, in particolare quelle grandi e inaspettate- rispose l'altro che stava qualche metro dietro di lui e lo seguiva, entrando nello spogliatoio verde-argento, in quanto quello Grifondoro era fuori servizio. >