Rivisitazione in chiave semiseria dell'amicizia più epica e struggente della saga, incentrata sulle piccole grandi debolezze dei legami. Quelle che li rendono unici.
S'era già al quinto anno, all'animagia, all'epoca d'oro dei Marauders; e si erano già create nel piccolo gruppo delle dipendenze e degli equilibri coriacei, che non si potevano più annientare. L'episodio non fu facile da superare, né privo di lunghi strascichi, ma col passare dei mesi si riavvicinarono tutti e quattro e all'inizio del sesto anno, dopo l'estate della fuga di Sirius da Grimmauld Place, si riunirono ad Hogwarts alla maniera di sempre, con abbracci traballanti, pacche vigorose, spintoni e una cascata di risate.

Fanfiction ispirata al telefilm Skins.
Stralci di vita della Hogwarts della nuova generazione.
Tolse il piumone di dosso alla ragazza che aveva affianco per osservarla meglio e quasi il cuore gli si fermò.
«Oh cazzo.» fu tutto ciò che riuscì a pronunciare nel rendersi conto che, la ragazza che aveva scambiato per una stella, era la sorella del suo migliore amico, Lilian.
«Sono fottuto.»

...Ehi, George.
Georgie, mi senti?
Oh, già. È vero. Dimenticavo il tuo piccolo problema uditivo, fratello. [...]
Saluti dall'aldilà. Da parte di Fred.
[Flashfic; a tribute to Fred Weasley.]

Un piccolo racconto "telefonico"... perchè è san Valentino e non c'è giornata più adatta per "spruzzarsi" addosso un pò di romantico rosa!

Fu Ariadne a trovare lui, alla fine.
(Arthur & Ariadne)

Scrivere la cartolina che gli annunciava la sua visita era stato qualcosa di logico, inevitabile. Un gesto spontaneo come lo stesso respirare, compiuto senza la minima incertezza nell'istante immediatamente successivo alla scoperta.
[...]Quando Alma gli aveva chiesto se conoscesse un certo Jack, non aveva pensato a nessuno in particolare. Era un nome comunissimo, l'America pullulava di Jack e nella sola Riverton ne conosceva almeno un paio. Non ci sarebbe stato nessun motivo di pensare proprio a quel Jack, sebbene in effetti fosse diverso da qualunque altro Jack sulla terra.
Piccolo omaggio.

Tracey Davis. L'insignificante componente di Serpeverde. Non si sa nulla di lei, malgrado le Serpi le debbano molte cose. Ma il genio alla fine viene sempre scoperto!

Raccolta di nove drabble con protagonista la cosiddetta vecchia generazione.
[9 - Bite - Remus/Lily]
L’ avrebbe voluta mordere.
Trascinare via dalla polvere e dal legno dorato, sentirla muoversi sotto le sue dita, affondare le unghie nella sua pelle e non sentire altro che il suo odore.
[Completa]

Nessuno aveva avuto alcun indizio su quanto lungo, frustrante e doloroso fosse stato per Tony ritornare ad essere... semplicemente Tony.
Scritta per la Criticombola.

[Seconda classificata al Contest Mental indetto da Globulo rosso e Bimba_Chic_Aiko]
Un forte dolore inaspettato, simile ad un Chidori che trapassava il corpo, partendo dalle tempie fino a giungere sulla spina dorsale, lo fece cadere violentemente a terra in preda agli spasmi.
Spalancò la bocca per gridare, ma qualcosa gli bloccava la voce, come se qualcuno gli avesse messo un bavaglio invisibile in previsione del suo gesto.
Il suo corpo si contorse, ripiegandosi su se stesso fino al limite possibile, per poi allontanarsi di colpo, portando le ossa della braccia e del bacino in punto di rottura, acuendo il dolore che già provava.

{One Hundred Prompt Project}
Poi qualcosa gli fece perdere quel ghigno – tu – che gli si era disegnato sul volto – non sei – quando Leighton aveva cercato il suo sguardo – Chuck Bass.
E qualcosa all’interno del suo petto si era spezzato irrimediabilmente, adombrando lo sguardo vittorioso di pochi attimi prima.
Sebastian l’aveva baciata, leggero e innamorato, come lui e Leighton non avevano (avrebbero) mai fatto.
«Vuoi qualcosa da bere, Ed?» chiese Jessica al suo fianco, accarezzandogli il braccio.
[Ed Westwick/Leighton Meester]

James solleva le sopracciglia con stupore, perplesso. Tanto cattivo umore è persino eccessivo.
“Tutto a posto, Pad?” domanda prudentemente, con un sorriso di puro affetto, splendente e accorato come sono solo i suoi sorrisi per Sirius.
“Chiedilo a Moony,” ribatte lui infuriato. “Ha la luna storta,” puntualizza maligno.
“Impiccati,” sbotta l’interpellato con stizza, lanciandogli un’occhiata omicida.
James pare sempre più confuso e li osserva a turno, interdetto. Peter sembra inquieto, lo guarda come in cerca di rassicurazione.
“Ragazzi, a Natale tutti sono più buoni, non si può litigare,” osserva James accomodante, sorridendo di nuovo per sdrammatizzare.

Vi è mai successo di sbagliare numero di telefono? Almeno una volta nella vita, di sicuro. E se quella fosse stata la volta giusta...?