Aveva sempre pensato che, non si sa in quale modo, loro due fossero collegati, ma non da un legame sottile, da qualcosa che, alla fine, avrebbe sempre portato uno all'altro.
[Akuroku] [probabili contenuti forti]

N e White terminano la loro battaglia finale in parità. Per rendere le cose eque, fanno un patto. N rinuncerà alle sue ambizioni ad una condizione: White deve diventare la sua principessa.
Storia tradotta da Lacie con il consenso dell'autrice.

Era notte fonda, non c'erano state uccisioni quella sera stranamente. Era una di quelle poche notti dove a Happy Tree Town c'era tranquillità... se non fosse stato per due idioti che a quell'ora si aggiravano per la città in cerca di banche da svaligiare. Proprio così, per Lifty e Shifty ogni momento era buono per rubare, fosse stato anche in presenza di Fliqpy o Splendid, i quali non ci mettevano niente a fargli un culo come un orlo di conca.

[Omega!Verse] [Alpha!John/Omega!Sherlock] [Drug abuse]
Sherlock è un omega che non vuole esserlo.
John sente di non essere solo e soltanto "un alpha".
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John era diventato un amico. Una novità che non finiva mai di sorprendere Sherlock, lasciandolo stranamente intontito davanti alle dimostrazioni di affetto del dottore. Un pasto cucinato dopo giorni di digiuno per un caso, una coperta tirata sulle spalle quando crollava sfinito sul divano, uno sguardo preoccupato quando Sherlock non riusciva a gestire gli effetti collaterali, diventando irritabile e agitato. Se John fosse stato un’altra persona, Sherlock le avrebbe chiamate stronzate da alpha.
Ma John era perfino più di questo...
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Seconda al contest "A/B/O Omega!verse dynamics" di eamesie sul Contest Mania.

«Allora?» Chiese Sasha all'improvviso.
«Allora cosa?»
«Dai Jean, l'hanno capito tutti ormai.» Affermò Connie mentre continuava a spazzare per terra stanco.
«Ragazzi non so di cosa state parlando.» Rispose Jean infastidito dal non capire il discorso.
Connie si fermò guardandolo e si appoggiò con le braccia al manico della scopa che resse il suo peso piegandosi di poco.
«Tu e Marco l'avete fatto?»
Senza spiegazione logica la saliva gli si blocco in gola e quasi non si strozzò dalla sorpresa mentre Sasha rideva, tirando fuori dalla tasca una patata cotta e dandole un morso.
*NON FATEVI FREGARE DA QUESTA INTRODUZIONE, IL RESTO DELLA FANFIC POTREBBE DIVENTARE CONTORTO*
mi faceva solo ridere questa parte asd e mi sembrava una valida intro.

{Spamano}
Mentre guardava di fronte a sé, la sua attenzione venne catturata da una figura eccentrica che camminava di fronte alla fila di schiavi: si trattava di un ragazzo sulla ventina che indossava una casacca di velluto rossa orlata da della passamaneria dorata.
Dove la giacca era lasciata aperta si poteva scorgere una camicia abbastanza larga, chiusa sul petto con dei lacci. Lasciava scoperta parte della pelle abbronzata del ragazzo e non era difficile scorgere anche le linee dei pettorali.
Sui fianchi, i pantaloni nero pece erano coperti da una fascia di seta rossa che riprendeva la tonalità della casacca.
Ai piedi calzava degli stivali marroni in cuoio alti fino al ginocchio, portati con un risvolto verso il basso. Quel particolare tipo di giacca slanciava ulteriormente il ragazzo, come se non fosse già abbastanza alto.
Indossava due collane piuttosto appariscenti e giurò di aver visto anche un paio di orecchini camuffati tra i capelli castani abbastanza lunghi, che ricadevano sulla spalla con una coda lenta.
Si dimenticò di tutto quell’aspetto quando vide gli occhi verdi smeraldo dell’uomo. Era chiaro che di tutta la gente presente su quel molo, stesse fissando proprio lui.