Siamo tutti un po' diversi al mondo, basta trovare il coraggio di mettere a nudo ciò che siamo.
Scoprire che non c'è niente di male nell'essere diversi, e di fare delle nostre diversità un motivo in più per essere amati.
Spesso l'egocentrismo umano disprezza certe qualità, solo l'amore saprà superare ogni ostacolo ed è grazie ad esso che essere diversi in due, non apparirà poi così tanto male.

Due figure su una barca, avvolte dalla nebbia.
«Devi consegnarlo a Re Uther. E’ estremamente importante.»una voce di donna, severa, ma amorevole.
«Certo, madre.» l’altra voce, giovane, ma sicura.
«Sii prudente…» la voce di donna si fa preoccupata.
Una ragazza arriva a Camelot con un messaggio per Re Uther, ma la sua missione avrà dei risvolti inaspettati, che condurranno alla scoperta di altri misteri...
[Dal CAP 3: Erano ad un passo di distanza e Brigit sentì uno strano fremito, dapprima cercò di non pensarci ma poi, sentendo che si faceva più insistente ogni passo che il ragazzo faceva nella sua direzione, decise di ascoltarlo. Come guidata da una forza estranea alla sua mente, si avvicinò a Merlino e gli prese le mani; al semplice tocco aveva già capito, e i suoi occhi s’illuminarono.
«Sei un figlio di Avalon!» esclamò gioiosa.]
Salve a tutti, questa è la mia prima ff su Merlin. La storia che ho pensato è un misto di leggende celtiche, miti dell'antica britannia, del ciclo arturiano, con un po' di storia e un pizzico di fantasia.
Mi auguro che vi possa piacere.
OkinoLinYu

Crossover: QueerAsFolk-Merlin-Glee
[Personaggi principali: Merlin, Arthur, Brian, Justin, Kurt, Blaine, Sebastian Smythe]
Se Arthur e Merlin vivessero a Pittsburgh, città in cui vive Brian Kinney, il dono di Dio per i gay, cosa accadrebbe? E cosa accadrebbe se un giorno giungesse a Pittsburgh Justin Taylor, ventenne dal volto angelico? Se a ciò aggiungessimo un gruppetto di ragazzini scatenati, come cambierebbe l’esistenza di tutti?
[....] Justin era convinto che se l’uomo avesse smesso di illustrare il programma per domandare ai presenti chi voleva farsi scopare sulla cattedra, in pochi secondi ci sarebbe stata la coda per prendere il numerino come al supermercato, e lui avrebbe sgomitato tra la folla per essere il primo.
[....] “Chi è Brian?” chiese Brittany incuriosita.
“Il dono di Dio per i gay”
“Non ho mai incontrato un dono di Dio. Secondo te me lo fa un autografo?”
[....] “Morgana ci ha visti”, sussurrò Merlin allibito.
“E allora?”, replicò Arthur lambendogli la pelle fino a raggiungere l'ombelico.
“Siamo nudi, Arthur... nudi!”, strillò Merlin.
“E siamo froci. Lei lo sa e non ti sbaverà sul culo, se temi che attenti alle tue grazie. E ora stai zitto e lasciati scopare".

L'amicizia che lega Mordred e Morgana è famosa poiché è fatalmente legata al destino di Arthur; ma era davvero un legame così malvagio? Rappresentavano davvero una minaccia così spaventosa?
Spero che questa storia sia di vostro gradimento!!! *^*
Quinta classificata al contest "Tutti (o quasi) i sentimenti dell'uomo - multifandom a pacchetti" di AmahyP.

Poi qualcosa che galleggiava nell'acqua attirò la sua attenzione.
Non riusciva a focalizzarlo bene, era piuttosto lontano, e in più la vista appannata non lo aiutò per niente.
Sbattè più volte le ciglia, e quando finalmente mise a fuoco la visuale, andò a cercare con lo sguardo l'oggetto che galleggiava. Tuttavia, quando lo vide, non riuscì comunque a identificarlo, era troppo lontano.
Ma si stava avvicinando.
Si alzò dall'erba che era cresciuta lunga e selvaggia per anni.
Si avvicinò, iniziando a sentire il freddo dell'acqua pungergli le caviglie, ora le gambe, poi lo stomaco.
Quando fu abbastanza vicino e l'oggetto pure, lo guardò per qualche secondo prima di riuscire a realizzare cos'era.
Una barca.
Era una dannatissima barca.
Il respiro gli si fermò, accompagnato dai battiti del cuore che si rifiutavano di continuare.
Tutto, in effetti, in lui smise di muoversi.
Era completamente immobile.
Deglutì più volte a vuoto.
Era una barca.
A dire il vero, non era una barca, era quella barca.
La barca dove aveva messo il corpo di Artù.
Iniziò a tirarla lentamente verso di lui.
Poi, quando gli fu davanti, guardò all'interno.

Dopo cinquant'anni dalla morte di Arthur, nessuno ha dimenticato il re tanto amato, nessuno l'ha dimenticato, compreso Merlin. In una lettera semplice e diretta, Merlin ricorda il suo caro amico con grande nostalgia.

Pressione.
Artù era pressione contro di lui. Premeva sulla sua vita, la agguantava e ne faceva quello che voleva. Contraeva le sue giornate sigillandole nella morsa di un destino già siglato.
Premeva contro i suoi occhi quando lo guardava, pronunciando il suo nome in un modo tutto suo. E tante volte aveva premuto contro la sua coscienza quando gli aveva chiesto di confidarsi e lui invece non lo aveva fatto.
E contro la sua magia. Artù la stringeva la sua magia, la comprimeva fino a frantumarla.

Buonasera a tutti!!! ^^
Questa volta sono tornata con una storia incentrata sui pensieri di Arthur in un momento particolarmente duro della sua vita: quale? Beh... Per saperlo vi invito a leggere questa flash: mi piacerebbe molto conoscere le vostre opinioni, perciò se sarete così gentili da lasciarmi un piccolo commento sappiate che vi adorerò a vita! *^*
Quarta classificata al contest "Storie un po' tristi" indetto da M4RT1.

Dal testo:
”Merlin era costretto ad assistere tutti i giorni al pestaggio dello sfigato di turno da parte della banda capeggiata da Arthur Pendragon. La fermata dell'autobus era davanti al parco dove quei teppisti si riunivano, e data la nota puntualità dei mezzi pubblici, specialmente in quella zona della città, non poteva fare a meno di sorbirsi la loro vista. “
Questa è la prima fanfiction AU che scrivo, perciò siate clementi. Ho messo OOC perché essendo una AU non sono sicura di essere riuscita a mantenere i personaggi con i loro caratteri. Slash, of course.

-Quand’è cambiato qualcosa?-
Se l’era chiesto anche lui ma se tornava indietro con la mente riusciva solo a tracciare una parabola incerta del suo rapporto con Artù.
Una parabola che si era incrinata in molti punti, con litigi, sguardi, qualche tocco più prolungato del necessario. Ma il momento in cui aveva veramente iniziato a curvare, merlino non lo ricordava, non sapeva individuarlo.

ATTENZIONE! SPOILER 5X13!!!!
Salve a tutti gente! La storia parla del fatidico momento in cui Merlin rivela ad Arthur i suoi reali poteri, il tutto dal punto di vista del nostro amato re: spero che vi piaccia e che troviate due minuti per dirmi cosa ne pensate!

10 songs challenge – Merthur.
1 - Scegli un personaggio, una coppia o un fandom.
2 - Apri la tua cartella di musica e seleziona la modalità di riproduzione casuale e fai partire.
3 - Scrivi una drabble-flashfic che sia collegata alla canzone che sta andando. Hai tempo fino al termine della canzone per terminare la drabble: inizi con l’inizio della canzone e finisci quando finisce, niente esitazioni! Non importa quanto scombussolata è la tua drabble.
4 - Scrivine 10, poi pubblicale.

Storia nata di getto, partorita dalla mia mente malata.
Dal primo capitolo:
“Domani.
Domani glielo dirò. Dirò ad Artù che sono un mago, e che lo amo.
Tutte le notti, prima di addormentarsi, Merlino fa questa promessa a se stesso.
E tutte le mattine, non appena si sveglia, sa che non manterrà questa promessa.”
Dal secondo capitolo:
"Ti ho visto.
Ho visto i tuoi occhi diventare oro liquido e le tue labbra muoversi rapide per pronunciare parole che non ho compreso.
Hai usato la magia.
Hai usato la magia per me."
Un Merthur riflessivo.
P.S. Ho deciso di trasformare questa flashfic in una specie di long. Leggere per credere!

Quella notte era solo per loro.
Non più sevo e principessa.
Non più azzurro e verde.
Oro e oro.
Mago e strega.

[QUINTA STAGIONE - POST CAMLANN]
Il punto è che nei primi tempi dopo Arthur, quando il dolore della perdita e del fallimento minacciavano di schiacciarlo e di ridurlo alla più totale inerzia, Merlin ha dovuto imparare a crearsi delle difese, a chiudere le emozioni più violente in un angolo segreto della sua mente, e ha semplicemente imparato troppo bene.