Gaius manda Merlin a cercare le Haustellum brandaris.
|| MERTHUR ||

È nato da un mese.
Il principino, l’erede al trono tanto atteso, di cui tutti parlano e che nessuno ha ancora visto. Che lei non ha visto.
Morgana raccoglie con le manine paffute la gonna della sua camiciola da notte e si fa coraggio mentre avanza coi piedini scalzi nel freddo pavimento di pietra. I corridoi del palazzo sono bui e pieni di spifferi, spettrali in un gioco di rientranze e zone d’ombra. Un brivido di paura la fa tremare, ma la sua cocciutaggine – la curiosità – è troppo forte.
(…) Morgana appoggia le manine sul pesante legno e ingoia la sua paura. È qui. Non tornerà indietro. Non dopo aver rischiato tanto.
È pronta persino a sfidare l’ira di Uther. Ma lei deve sapere. Perché ha fatto un sogno. Uno strano sogno su questo bimbo, che nella sua mente chiama già fratellino.
(Perché, per quanto problematici possano essere Uther, Morgana e Arthur, i Pendragon rimangono una famiglia).
[Fic prequel/pre-serie, kid!fic]

Primo giorno di Primavera: Merlin si alza felice e contento, più che sicuro che nulla potrà andare storto in quella giornata. Arthur non è entusiasta quanto lui quel giorno...
Che succederà?
Storia partecipante al contest "Pacchetti e stagioni" di nemi23.

Merlin credeva che l'amore fosse eterno, come una cicatrice o le lentiggini sul viso. Non era pronto a ritrovarsi il cuore spezzato, ed era forse per questo che aveva fatto così male.
Era sicuro di aver potuto percepire una lama trafiggergli il petto, sentendo quelle parole.
«La regina aspetta un bambino! Lunga vita alla stirpe dei Pendragon!»

[Merlin/Arthur, un pizzico di Arthur/Gwen]

Il nuovo sovrano di Camelot Artù Pendragon ha idee troppo rivoluzionarie per il regno,non tutti le accettano,per questo si erano rivolti a lei,Pervinca:astuta fredda e calcolatrice,l'unica in grado di scoprire cosa progettasse il sovrano e come fermarlo,in un modo o nell'altro.

Dal prologo.
[...]
La strega, l'aveva tenuto prigioniero per una settimana. E questo vagamente lo ricordava... come le torture subite.
Gaius gli aveva riferito, poi, che l'aveva infettato anche con un Fomorroh con lo scopo di manipolargli la mente, tanto da costringerlo ad uccidere Artù.
Fortunatamente... Artù era ancora vivo. Gaius e Gwen avevano bloccato ogni suo tentativo d'omicidio.
E tutto era tornato nella normalità.
[...]
Dal cpt 3 :
- Morgana! Una tua nemica!-
-Io l'amo.-
- Il tuo amore non la cambierà. Il male e l'oscurità, albergano nel suo cuore, Merlino. Tirati indietro, ora.-
- Non posso. Mi è difficile.-
- È una tua nemica! Tu sei Emrys, hai il compito di far sorgere Albion, portare la magia nuovamente alla luce del sole.-
- Se lei sapesse...-
- No! Lei non deve mai sapere, chi tu sei in realtà!-
- Mi ama, come io amo lei. Ciò dovrebbe bastare. -
- Sei cieco nel tuo amore, Merlino. Lei è il male. L'odio del tuo amore. L'oscurità della tua luce.-

Sei stato un dolore eterno ma nessuno, mai, mi ha fatto sentire tanto l’eco di me stesso.

Attenzione! Spoiler sulla 5a Stagione.
Merlin ha cercato Arthur ogni momento delle sue innumerevoli vite. Ormai rassegnato a non vederlo mai più, un viaggio in Metro gli cambierà la vita.
Primo capitolo ispirato ad una fic breve letta su Tumblr mesi fa, di cui purtroppo non ho mai più trovato l'autore.

Dalla storia:
La prima volta che Arthur e Merlin andarono in campeggio avevano otto anni. Un pomeriggio di maggio fecero sedere i genitori di entrambi sul grande divano di casa Pendragon e presentarono la loro richiesta di dormire da soli in un bosco, dentro le tende e riscaldati dal fuoco – Come i veri cavalieri! aveva detto Arthur – dato che ormai, alla veneranda età di otto anni, erano grandi.

Un mago è colui che studia la Magia.
Uno Stregone è colui che la Magia c'è l'ha nel sangue.
Questi sono i piccoli momenti della vita di Merlin in cui capì questa sottile differenza.
* fanfiction di neanche 250 parole, formata da 6 parti di 40 parole l'una. Ogni parte può essere letta come una storia separata tranne l'ultima che le racchiude tutte*

Una panoramica del sentimento più nobile dal punto di vista di un cavaliere che sulla nobiltà la sa lunga. Drabble, flash e one shot tra era canon, AU, due di picche e incontri amorosi più o meno fortunati. Tutto per omaggiare il nostro Gwaine.

[SPOILER QUINTA STAGIONE!]
Quando l'odio è l'unica cosa che ti rimane, l'amore che desideri si confonde con esso e quello che ti lascia è il rimpianto.
E non c'è più confine tra amore e odio.
Esso è l'unica cosa che ti accomuna agli altri.
***
La sera della scoperta della vera identità di Merlino, Morgana ripensa a tutto ciò che li ha tenuti vicini, e il dolore per il tradimento diventa sempre più forte.
(Questo è quello che esce fuori dal tentivo di entrare nella mente di una pazza omicida)

Arianne è la figlia di un cavaliere caduto in disgrazia e di una strega che non ha mai conosciuto, rimasta orfana e sfuggita all'attacco dei cavalieri alla sua casa, si nasconde nella foresta dove incontra un gruppo di marmocchi orfani come lei che l'accolgono tra loro. Crescendo sviluppa un suo senso della giustizia che la porterà a essere ricercata per brigantaggio e uso di magia. Una specie di Robin Hood al femminile ambientata negli anni del regno di Huter Pendragon.
Artù è il principe della Corona di Camelot. Ha sempre visto la magia come una nemica mortale e odia tutti coloro che la praticano. Riuscirà una ragazza coraggiosa a cancellare vent'anni di pregiudizi?

Un’amicizia bella e vera, che dura da quasi vent’anni. Diciotto compleanni passati insieme.
Ogni compleanno un regalo straordinario. Ogni compleanno una sorpresa. Ogni compleanno una ferita.
Essere il miglior amico di Arthur Pendragon, significa questo per Merlin.
È essere parte di qualcosa di speciale, eppure a volte sentire che quell’affetto che li lega è come una condanna.
Una condanna a vita alla quale però Merlin non si sottrarrebbe mai.
Perché Arthur è il miglior amico che si potrebbe desiderare e non è colpa sua se Merlin si è innamorato di lui.
Questo finché, poco prima del suo ventiduesimo compleanno, Merlin non trova, per caso, uno dei folli regali di Arthur, un regalo che cambierà tutto, nel bene e nel male.

Per lui era facile spiegare i modi di Artù, lo era sempre stato, come un gioco troppo semplice.
Se piegava la bocca in una linea dura era la furia a prendere il sopravvento ma se le ciglia tremavano adagiandosi sugli zigomi allora l’incertezza faceva vacillare un suo proposito.
Se non parlava e giocherellava con l’anello di Gwen che ancora portava, e che lui gli aveva chiesto di non togliere, allora si macerava nel dubbio ma se quello stesso dubbio veniva dissipato da una ragione più alta, come accadeva ai tempi in cui regnava, allora stringeva i pugni, le spalle risolute, il profilo austero.
Perfino se i suoi occhi si assottigliavano leggermente... se accavallava le gambe in una certa maniera... se i suoi capelli erano più scomposti del solito: il corpo di Artù gli parlava come un disegno copiato con carta carbone.