L'aveva aperto così, per ingannare il tempo. Era un "falso libro", al suo interno divisi da piccole pareti di plastica c'erano dei sacchetti che contenevano un qualcosa, ma erano tutti rossi e non si poteva vedere quello che c'era all'interno. Dalla parte opposta, invece, c'erano gli stessi sacchetti colorati di nero. Nel mezzo c'era il vero libro, un opuscolo di neanche venti pagine che, come copertina, aveva una piccola bambola di pezza cosparsa di spilli. L'aveva richiuso e riposto al suo posto.
« Si tratta di Vodoo. » aveva commentato il ragazzo comparendo all'improvviso « Se è interessato è a metà prezzo. »
Lui aveva scrollato la testa, dicendo che non era un vero e proprio fan dell'occulto e della magia nera.
« Il vodoo non è solo magia nera, signore, è anche magia rossa. La magia dell'amore, capace di piegare anche il cuore del più etero degli uomini. »
« Come? »
Il ragazzo aveva ripetuto le stesse parole, accompagnandole con un piccolo sorriso gentile. Lui si era sentito "toccato", nel senso che aveva percepito un qualcosa entrargli nella testa, sfogliando i suoi pensieri come se fossero delle pagine di un libro sospinte dal vento.
« Quanto ha detto che costa? »

Jamia comparve sulla soglia:"Sì?"
"Vieni a sentire la storia che ci racconta papà" fece Lily, battendo la mano sul materasso "Ha detto che ha bisogno di te"
"Davvero?" domandò la donna, con un sorriso curioso sulle labbra "Allora sono tutta orecchie"
"Bene" Frank si sfregò le mani "Tutto cominciò con un armadietto…"

"FRANK CAZZO PARLA! DIMMI CHE NON SEI STATO CON LUI!"
Altro silenzio teso come la corda di un violino.
"Ho capito." si allontanó di scatto,risoluto, e si fiondó dentro casa sua,aperta al passaggio del maggiore degli Way.
Lo seguii e lo vidi schizzare giu per le scale.
E quelle scale portavano ad una sola stanza.
Non si preannunciava nulla di buono.
[Mpreg!]

La collisione è un qualcosa che non possiamo evitare, noi non possiamo evitarci. Quindi cosa importa cosa dici alla gente?
FRERARD.

Molti della resistenza cadevano in missioni anche di poco conto perché sfiniti. I pochi rimasti erano stanchi, o comunque iniziavano a chiedersi se tutta quella fatica avesse davvero senso. Pochi di loro erano rimasti con la stessa voglia di rivalsa. Pochi si ricordavano come erano stati costretti a scegliere, e come le famiglie furono distrutte senza problemi. Alcuni lasciando mogli, figlie, fidanzate, mariti ed amici a marcire sotto una pillola, o sottoterra, non c'era tutta quella differenza. Altri scappando con tutta la famiglia e perdendosi dopo. Per molti era un motivo per continuare a combattere ancora più determinati di prima. Per altri un motivo per arrendersi e lasciarsi uccidere di propria volontà, o consegnarsi direttamente a Korse.
Killjoy!Verse [FRERARD]

Quando si perde tutto, però, si comincia a capire quanto valga davvero la vita in se stessa.
Killjoyverse! Riflessioni di un disperso in una nuova era.
Ok, abbiate pazienza.

Davvero, se tu dovessi morire domani, quale sarebbe il tuo ultimo desiderio?
Quando ti è data la possibilità di scegliere come lasciare questo mondo, qual'è la cosa più grande e magnifica che riesci ad immaginare?
Per tutte le occasioni perdute, per le persone lasciate andare via, per i momenti importanti dimenticati, per tutte le cazzate in nome dle fatto che vivere è anche sbagliare, tanto per correggere gli errori c'è un sacco di tempo.
Per tutti i rimpianti.
Qual è quello più grande, il più opprimente? Qual è quello che veramente non vorresti portare con te nella tomba?

Questa è una storia vera. Ho usato Frank Iero e Zacky Baker come personaggi perchè rispecchiavano di più. Leggete e ditemi se vi piace :)

« Vuoi sapere perché odio l'asilo? » gli aveva chiesto il bambino dai capelli neri.
Lui aveva annuito.
« Primo perché devo svegliarmi presto e a me piace dormire, secondo perché la maestra è noiosa, parla sempre e solo di disegni! E se a me non piacesse disegnare? E terzo, lo odio perché non è Hogwarts! »
Lo aveva guardato con aria sorpresa.
Si era messo a ridere, indispettendo l'altro che se ne era tornato al suo posto, incrociando le braccia al petto e mettendo il broncio.
Aveva afferrato con le sue mani paffute un pennarello rosso. Si era accovacciato di fronte al bambino, scostandogli dalla fronte un ciuffo di capelli neri e disegnandogli sul lato sinistro una piccola cicatrice a forma di saetta.
« Ora puoi far finta. » aveva esclamato sorridendogli appena.

Dolcezza, eri dolcezza tramutata in lacrime.
Giacevi su un letto di speranze e le lenzuola a quadretti che profumavano di ciliegia non le avevi nemmeno notate.

E poi lo sanno tutti che Gerard Way si crede chi sa chi e alla fine è solo un codardo.
Però io ti amavo comunque.
Non riuscivo ad odiarti

Sento che c’è qualcosa che non va.
Lo sento, non c’è niente da dire.
Mi dicevano che non ero io quello sbagliato, ma dubito che il resto del mondo possa essere sbagliato mentre io sono giusto.
Non pensate?
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piccolo sfogo, niente di che.

Frank bussa sorridendo agitato alla porta di Gerard.
Gerard è in casa, ma ha una paura fottuta. Perchè, dannazione, "Dobbiamo parlare" sono due parole così tremende e soprattutto non puoi dirle con un sms. Gerard non vuole aprire perchè teme ciò che Frank deve dirgli.
Frank bussa ancora, Gee lo ignora ancora, fin quando il chitarrista, poco delicatamente, non inizia a dare spallate contro la porta e urlare "GEE CAZZO, SO CHE CI SEI!".
Tutto ciò fa schifo ed è assolutamente insensato, siete avvertiti :3

Ok, alloooora, questa è la prima ff che pubblico.
Allora, sarà un frerard abbastanza lunga(?).
Scritta a quattro zampe da me e Siler.
Inizialmente il rating sarà Verde, ma poi diventerà Arancione o Rosso tra qualche capitolo.
Beh, grazie in anticipo a chi legge! :3