Il professor Lecter volse il viso verso gli studenti. La giacca del completo antracite aperta sul davanti lasciò intravedere la camicia, sbottonata all'altezza delle clavicole. I capelli, che un tempo dovevano essere stati biondi, erano strisce argentee raccolte all'indietro in un riporto che dava risalto al viso dell'uomo. Zigomi alti, labbra sottili, carnagione ambrata. Occhi castani punteggiati di scintille rosse, magnetici.
Will sentì le ragazze accanto a lui sospirare, le teste inclinate e appoggiate alle mani.
Quell'uomo aveva il suo fascino, e non sembrava solo sul gentil sesso.
Graham si massaggiò gli occhi e si protese sulla sedia. Sentì le mani farsi umide, groppi di saliva salirgli in gola. Mosse le gambe, irrequieto.
(AU scolastica, Will studente e Hannibal professore)

“Non devi più preoccuparti di sopravvivere, Will. Non c’è nulla qui che possa minacciarti.”
“Tranne te.”
Hannibal sorrise.
“Tranne me.”
.
Post finale. Momenti di intimità tra Hannibal e Will, conditi di rasoi a serramanico, metafore mitologiche e velate dichiarazioni d'amore che non hanno alcun diritto di essere. Sequel di Inescapable e Up In Our Bedroom, After The War, ma può essere letta anche da sola.

“E qual è la realtà?”
“Che non hai mai avuto scampo. Dal momento in cui ci siamo conosciuti il tuo destino è stato segnato. E così il mio.”
.
Post finale 3a stagione. Confessioni, compromessi e qualche barriera fisica da superare.

Quando nasce, Will ha le forme di un ragazzo più vicino ai venti che ai trent’anni. Sbatte le ciglia con lentezza, ad un ritmo irregolare.
“Benvenuto nel mondo, Will. Il tuo nome è Will. Io sono Hannibal, il dottore che ti ha costruito. Ne parleremo più tardi, di questo. Riesci a camminare?”

Pensieri di Hannibal mentre osserva Will, durante una seduta.
*breve poesia*

Hannibal, Will e uno "scambio" di doni molto particolare.

SPOILER SECONDA STAGIONE
«Io sono come son stato disegnato. Sono un tuo progetto, Hannibal. Sono giunto da te senza una forma e ciò che ne è risultato è la tua stessa immagine. Non tirare fuori Dio, perché ognuno si plasma e si lascia plasmare come vuole. Tu ti sei creato da solo e mi hai aiutato a diventare come te».

"Puoi uccidermi? Per favore," non dice mai, "Grazie per il disturbo."
[Will/Hannibal]

AU. Abigail è una bambina con un amico immaginario di nome Hannibal.

Jack: Hannibal Lecter non è lo Squartatore di Chesapeake.
Will: Se lo Squartatore uccide, Hannibal Lecter sta organizzando una cena; tu e io potremmo aver sorseggiato vino mentre ingoiavamo le persone a cui volevamo rendere giustizia, Jack.
La notte di Halloween, Jack Crawford si ritrova a casa di Hannibal Lecter per cenare insieme a lui. Le parole di Will, però, hanno già insinuato in lui il tarlo del dubbio.

[Hannigram, ambientata dopo il finale della terza stagione.]
Porti una mano fra i suoi capelli e lo osservi in ammirazione per un tempo che pare infinito, mentre la fioca luce artificiale gl'illumina la testa, rendendolo un'apparizione divina. E tu, tu sei la sua scelta.
Hannibal ti guarda sorridendo, le pupille che bruciano di una consapevolezza in cui si crogiola senza contegno né vergogna: lui è già dentro di te. Ti scorre nelle vene, ti riempe i vasi sanguigni, ti allarga le vertebre.

Francis Dolarhyde "costringe" Will Graham a prendere parte ad un gioco sotto consiglio del Dottor Lecter. la 3x12 mi è stata di ispirazione: ho immaginato Will al posto di Reba.
Se non mi arrestano dopo questa....

«È stata… una cosa intima, ucciderlo a mani nude.»
La sua voce, sempre così calma e profonda, pareva poco più che un sussurro. Gli prese la mano con delicatezza, appoggiandola sul tavolo. Aveva le nocche martoriate. Il sangue era splendente come un rubino pregiato, sulla pelle rosea. Si era ritrovato a fissarlo con la stessa intensità di Hannibal. Lo psichiatra sollevò lo sguardo dalle sue mani e si alzò per prendere il necessario per curarlo.
[OS scritta subito dopo la visione della 2x09]

[Contiene spoilers sulla 2x13]
Sul blocco di appunti, Hannibal cancella “Sindrome di Asperger” e lascia il punto di domanda.
L'anamnesi clinica della patologia di Will Graham, in parte trascritta, in parte mai scritta.

Frederick è vanesio, perfezionista, odia non sentirsi a posto, in campo personale e professionale: la sporcizia lo altera, sovverte il suo ordine mentale, fatto di camicie fresche di lavanderia, capelli impeccabili, anelli vistosi ma eleganti e sempre in tono con l’abbigliamento, e due gocce di colonia. Sragiona quando sente di star rischiando, perde il controllo più di quanto non dia a vedere. Ma questo lo ha capito da tempo. Da quando ha ammesso a se stesso di non essere portato per la chirurgia.
Il corpo -si era detto più e più volte- è mera carne: poco interessante, così vulnerabile di fronte alla morte.
La mente, invece, è iperscrutabile, una sfida continua: non la si può contenere, non la si può annientare, è il campo di sperimentazione perfetto per un’intelligenza fine e pungente.
[...]
Lì, in quel momento, sotto il suo sguardo, Frederick Chilton è completamente nudo, esposto, privo di difese.
Per la prima volta, Will sente suo il potere. Il potere di annientare quell’uomo arrogante, caustico, che lo guarda con l’aria esausta. Un brivido gli percorre la curva della schiena, provocandogli un calore diffuso al di sotto della vita.

Dopo aver guardato i recenti episodi di Hannibal (che mi hanno fatto ricominciare a shippare Hannibal/Will) il mio nuovo kink è decisamente Hannibal che chiede a Will come vorrebbe ucciderlo per poi trovare estremamente eccitante la risposta. Ecco qui una breve e banalissima flashfic che ho scritto qualche giorno fa.

Scritta sul prompt: “Hannibal, Hannibal Lecter/Will Graham, morsi.” - Ad Hannibal piace mordere Will.
~
[ hannigram - lemon - biting ]

[Will/Alana/Hannibal]
L'unica cosa che Will ricorda chiaramente è che inizia tutto con un ballo.

«La parte di me che vuole farsi mangiare da te sta combattendo contro la parte di me che ha ancora l’istinto di sopravvivenza» [...]
«Vuoi mangiarmi, Hannibal?»