'Ci sedemmo su una panchina fuori nel giardino e Simo ritirò in tasca il telefono con il quale aveva appena scritto un messaggio e mi guardò.
"Ol.."
"Non mi chiamare Ol, non lo sopporto.." lo interruppi, facendo una smorfia di disprezzo.
Mi guardò negli occhi come per cercare delle conferme, "E' per Dave, vero? Lui ti chiamava Ol.."
Annuì con la testa, e lui abbassò lo sguardo, rabbuiato.
Sapeva quanto lo amassi, e quanto tenessi al nostro amore e a quel viaggio, e quanto tenevo alla nostra amicizia. Nonostante ciò mi aveva abbandonato, quando quelle cose erano sfumate, mandando in fumo anche la nostra amicizia.
"Ol, so cosa pensi..non sono sparito. Quando Dave è tornato mi ha detto solo dopo alcuni giorni quello che è successo, all'inizio mi aveva detto che eri rimasta di più a Londra perché ti aveva raggiunto Emma, e io ci avevo creduto.."
"Non mi hai mai chiamato per sapere se stessi bene, mentre ero a Londra. MAI.. Neanche un messaggio, MAI. Simo, solo una cosa prima di continuare.. ehm, sei qui da solo? Voglio dire, lui è qua a Londra?"
"Si, Ollie, è qua, ma è come se non ci fosse.. cioè se mi lasciassi finire.."
"…E sta ancora con quella ragazza?" La mia voce era tremante, gli occhi pizzicavano ma non avrei fatto cadere un'altra lacrima per lui, era un'altra promessa che avevo fatto a me stessa.
"No Ollie.. lasciami spiegare.."
Prese un respiro profondo, e guardò un punto dietro di me. Sentì i passi di una persona dietro di me.
"Dio mio Simo, finalmente dopo 6 mesi ti sei deciso a parlarmi.. ho ricevuto il tuo messaggio.."
Quella voce, tanto simile a quella di Simone, ma con un non so che di più profondo..quel tono profondo che tanto mi faceva sentire protetta, e che adesso mi faceva solo sentire disarmata.
Mi si raggelò il sangue nelle vene, e il miò corpo si bloccò, incapace di muoversi. Simone mi aveva tradito, un'altra volta.
"No Dave, non hai capito, il mio messaggio non era per chiarire con me.. io e te non abbiamo nulla da dirci. Ma devi chiarirti con lei, devi dire quello che hai detto a me quel giorno anche a lei. Ne ha il diritto.."
Cosa? Chiarire loro due? Dirmi delle cose? Ero sempre più incapace di muovermi.
Davide fece qualche passo in avanti e si voltò per guardarmi, come se di schiena non mi avesse riconosciutò e non mi avesse notata e anche lui si immobilizzò.
"Ol?"
"Ollie, grazie. Ciao Davide."
"Ollie.. ehm, oddio Ollie, mi ero dimenticato di quanto fossi bella.. cosa.. cosa ci fai qua?" poggiò a terra la chitarra che aveva in spalla e mi guardò da capo a piedi, come alla ricerca di qualcosa che fosse cambiato in quei sei mesi.
"Ah, no Davide, risparmiati i convenevoli. Dopo tutto quello che hai fatto te ne esci con un semplice 'quanto sei bella?' e tu? tu, quanto puoi essere deficiente? Bene, io direi che qua non abbiamo più nulla da dirci, non so cosa succeda tra voi due, non sono affari miei, ma io me ne vado.."
"No, sono affari anche tuoi se io e mio fratello siamo in questa situazione.." Cosa stava insinuando quel ragazzo?
"Non mi interessa, lo capite? Tu, Davide, mi hai tradito, nel posto più importante per me di Londra, della mia città..in un viaggio che mi avevi regalato! Per far le tue cose, quelle cose, potevi venire da solo. Ma sinceramente non è una cosa che ORA mi tocca più di tanto. E tu, Simo? Faccio per darti un'altra possibilità e tu chiami il tuo gemellino? Ma cos'è mi prendi in giro?"
"Ollie sei tu che non capisci, dovete parlare, voi due."
"Bene, ok. Hai ragione, non capisco, non vi faccio perdere tempo con una stupida.."
Presi la borsa, e mi incamminai con passo deciso verso il cancello. Per fortuna mi conoscevano abbastanza per sapere che non avrebbero dovuto seguirmi o cose simili, quindi rimasero fermi a quella panchina, guardandomi andare via..
Mi guardai nel vetro del treno della metropolitana. Vedevo una ragazza che era stata rotta in passato, ma che si era ricostruita. Una ragazza che aveva deciso di seguire i suoi sogni, di metterli al primo posto, ed era ad un passo dal realizzarli.
Non ero più la ragazza fragile che pendeva dalle labbra di quel ragazzo. E oggi era stata la dimostrazione più lampante. Avevo preso il mio passato in mano, e avevo impedito che questo potesse sconvolgere il mio presente.
Ero già nella mia città dei sogni, stavo per essere ammessa ad una delle università più prestigiose dell'Inghilterra.
E lui? Non gli bastava il suo corso di design in italia? Doveva rubare il MIO sogno?
Doveva trasferìrsi nella MIA città, nella MIA università? Pensai alla chitarra.. cos'è adesso faceva anche il musicista di professione? Aveva anche rubato il MIO mestiere? E se ne usciva con due complimenti da strapazzo al posto che sentirsi un verme per quello che aveva fatto?
Ma io ero in quella città, ed ero intenzionata a non farmi rovinare nulla, neanche un solo minuto da lui. Era finita con lui, quindi nulla di ciò che lo riguardava mi doveva turbare. Dovevo cogliere tutte le buone opportunità che venivano da quella città. Non era una rivincita personale, era un qualcosa che facevo puramente per me.
**Ollie, sai cosa fare.**
Mai stata più d'accordo con te, vocina.
Scesi dalla metropolitana che avevo preso a caso, incurante di dove era diretta e guardai al tabellone con la rete metropolitana disegnata. Sarei arrivata in 15 minuti circa.
Dopo poco più di 15 minuti..
"Scusate, spero di essere ancora in tempo.."
"Signorina, noi avremmo finito per stamattina, mi dispiace.."
"La prego, è stata una giornata difficile.. La scongiuro, è importante." Sfoderai il mio invincibile sguardo da cagnolino bastonato.
"Va bene, Mi dica il suo nome, vado dentro a sentire.."
**Go Ollie Go! Lo sguardo da cucciolotto funziona!**
"Sono Ollie.. Grazie mille, le sono debitrice a vita.."
"Sign… Ollie, vedi, non è ancora detto che ci riesca.."
Aspettai fuori da quella porta per un tempo che mi sembrò eterno, ma che forse si aggirava intorno a due minuti, e poi quel signore uscì.
"Ollie, sei fortunata.. entra!"
Entrai nella stanza pronta a spaccare il mondo, era la mia occasione, non l'avrei sprecata, ero lì per quello. Inutile mentirsi.
Li guardai negli occhi, vedendo in ognuno di loro sguardi diversi, fino a quando uno prese la parola:
"Ollie, non ci speravamo più.. Allora cosa ci canti?"'
Tipo che sta ragazza me stupisce è davvero..magnifica sul serio.
Devo farti i complimenti scrivi veramente bene,sul serio *-*
Mi piace questa fiction,io spero che tu aggiorni presto e non mi faccia aspettare,perchè mi allabbio lol
Davvero,guarda che ci conto,sul serio!
Love you.
Nicole xoxo
P.s. Ho aggiornato la mia fiction! |