"...perché davvero avrei voluto odiarlo o in alternativa solo amarlo, ma non potevo, perché dove finiva un sentimento, iniziava l'altro. "
Ecco. Iniziamo citando questo pezzo che a parer mio rappresenta tutti i miei sentimenti in questo momento: questa storia, il personaggio di Louis, quello di Harry, te... Amore e odio. Sensazioni sulle montagne russe, sempre. Quando mi presenti capitoli così poi non so se inveirti contro o amarti follemente (ma tanto finisco sempre col seguire la seconda opzione).
Che dire? Sono in seria difficoltà nel commentare stavolta anche perché l'ultima recensione l'ho conclusa dicendo che probabilmente avremmo tirato un sospiro di sollievo dal prossimo capitolo in poi, che ci sarebbero stati momenti tranquilli viste le recenti scene al cardiopalma .... Beh, ci ho azzeccato proprio no? Un capitolo tranquillissimo sisi... Mannaggia a te!
Capitoli così segnano proprio la fine della stabilità emotiva di una persona tant'è che stavolta la recensione mia non ti arriva a caldo come di solito mi piace fare bensì mi son presa una notte e mattinata di pausa per metabolizzare bene. Poi per scriverti ora me lo son pure dovuto rileggere e quindi sto punto e a capo con lo sclero...
Per cominciare... Grande scelta dedicare tutto il capitolo solo al pov Louis! Ci voleva perché diciamo che questo personaggio ha letteralmente diviso la massa di lettrici ultimamente, ho letto di tutto e quindi non vedevo l'ora che arrivasse una sorta di capitolo esplicativo vista soprattutto la situazione attuale. Direi che é stato un po' il capitolo del riscatto agli occhi di chi ha sparato a zero su di lui, lo spero. Per me non é stato altro che una conferma e forse, un motivo per amare questo piccoletto ancora di più, anche con le sue paranoie, anche con i suoi attimi di orgoglio, anche con i suoi gesti o frasi impulsive... Eravamo in netta minoranza a sostenerlo o per lo meno a comprenderlo e mi ha fatto piacere anche leggere i tuoi appunti a fine capitolo perché almeno mi sono resa conto che la mia lettura di tutta sta situazione non è molto diversa dalla spiegazione che hai dato tu. Certamente capire Harry e rivedersi in lui, provare empatia, é più facile ma perché é lui che é viscerale e il modo in cui sputa fuori le cose e il suo dolore arrivano e colpiscono in pieno petto. Louis anche per via di questa maschera forzata ma necessaria che ha assunto risultava più difficile da comprendere agli occhi dei più. Sempre detto. Ma in questo capitolo penso sia emerso in maniera evidente tutto il caos che ha avuto dentro, tutte le sue sensazioni, i sensi di colpa (il primo pezzo in cui spiega il gesto violento dello scorso cap.), la mancanza per harry, lo sfinimento per la situazione, la nostalgia di ciò che loro sono stati, la necessità di quello che devono essere ora come ora ma anche la consapevolezza di quello che sempre, in fondo, saranno.
Louis ha una visione estremamente lucida e razionale. Sa di non esser se stesso, di non star facendo ciò che in realtà vorrebbe ma é una condizione a cui si é imposto di stare. ( "Non potevo essere contento di ciò che ero diventato, non potevo esserlo, ma dovevo esserlo.") Ha tagliato fuori i ricordi, non perché non abbiano senso ma per ripararsi dal dolore che gli porterebbero. É un taglio drastico che io ho sempre capito, forse perché tendo a reagire così anche io: quando vivi intensamente qualcosa che allo stesso tempo ti porta al tuo limite, quando ciò che ti fa sentire vivo é anche ciò che rischia di ucciderti, quando vorresti assumerti tutti i pesi pur di far respirare l'altra persona e vedere il suo meglio ma poi sotto questi pesi affondi tu, quando sai che la cosa più sana sarebbe dividersi perché ormai lo stare insieme è diventata una gara a chi crolla prima, uno dei due deve esser più forte dell'altro, assumersi l'ultimo e più doloroso peso e mettere un punto. Ma dato che questo distacco poi ti logora dentro per sopravvivere non ti resta altro che passare alla negazione di ciò che é stato. Tentare di vedere tutto in maniera razionale, fredda, immune a qualsiasi sentimento. Perché non ti puoi più permettere il contrario.
Appellarsi alla testa, al cervello perché il cuore ormai é fottuto. Devi far prevalere altro, importi delle idee, dei pensieri, perché se ti fermi sei fregato, se ti fermi sai che torneresti subito indietro. É questo ciò che ha fatto lui ma solo leggendo i suoi pov si riesce a percepire nettamente il meccanismo di testa e cuore.
Forte e significativa la parentesi dei momenti con Freddie, come ne parla lui, i termini che usa...(il "finita la pratica..." é fortissimo come senso)
- ...nel letto di casa sua, al buio, mi lasciai possedere da quell'uomo che non era il mio eroe, che non era capace di mostrarmi il mondo nelle sue sfumature, il mondo che non avevo mai visto, non quello nel quale ero imprigionato. Fu asettico, privo di contatti, di quei baci da toglierti il respiro. Nemmeno i suoi occhi nei miei occhi, la posizione che tanto odiavo, quella che mi aveva sempre reso uno tra i tanti. Finita la pratica, finita ogni cosa, mi stesi su un fianco, in silenzio, ad ascoltare il mio cuore, stranamente così lento e calmo, come rassegnato. -
Il particolare del sesso fatto al buio (parallelismi che urlano... "-Farò piano, ma la luce rimane accesa, perché voglio vedere la persona che ho nel mio letto, non sei uno raccattato al ciglio del marciapiede, ok?-" ), della posizione classica, non intima...C'è distacco, poco coinvolgimento, testa, perché il cuore non sente più. Il cuore non può più.
Poi la frecciatina sul ritratto ( "No, non avrei disegnato mai più, perché disegnare era una cosa da Louis, non da Louis Tomlinson") che torna a sottolineare il suo dualismo, la sua facciata, la sua necessità di essere ciò che si é imposto.
Essere. Non c'è più spazio per "sentire".
E poi ci arriva un altro dettaglio che spiazza per la sua intensità.
- ...Anche il mio corpo era marchiato per lui. Ventidue come i colpi che aveva ricevuto prima di cadere al suolo, ventidue come simbolo di quel giorno, di noi che ci volevamo e del destino che ci aveva fottuto. Quel numero, appena dietro la spalla, non mi avrebbe permesso di dimenticare facilmente, anche se ci avessi provato, anche se avessi voluto. -
Harry l'ha marchiato a fuoco. É piombato nella sua vita, ha messo radici, ha dato colore. Lo stesso colore che poi si é portato via lasciando Louis a guardare e vivere il mondo in bianco e nero.
Più leggevo il capitolo più lo vedevo accartocciarsi in se stesso perché stare li, in quella casa, riaverlo accanto (ancor di più dopo il confronto dello scorso capitolo), saper di aver sbagliato, vederlo fragile per colpa sua stavolta era decisamente troppo. Poi la figura di Zayn che torna tra loro in maniera forte ma che stavolta deve giustificare perché lui non può stargli vicino mentre Zayn si. Il tempo che passa, il sapere che a breve tutto sarebbe tornato alla gelida normalità, questione di ore...ma intanto l'essere li lo metteva a dura prova perché li c'erano loro due, li c'era ciò da cui aveva fatto fatica a staccarsi, c'era il suo veleno ma anche la sua medicina ed erano lontani da tutto il resto. Era faccia a faccia con la persona per cui aveva indossato una maschera ma contro la quale le maschere non riusciva a tenerle.
Il breve dialogo con Anne mi ha fatto una tenerezza assurda, le sue parole, il modo in cui lo descrive scegliendo dei piccoli dettagli mi ha stretto il cuore, così come quando si alza e se ne va in camera perché sa che non avrebbe sopportato di più, che il limite lo stava già superando di nuovo, che il cuore tornava ad essere incalzante ed insistente...
E poi ciao. É arrivata la mia fine perché da quando si sono incrociati lo sguardo in corridoio sapevo che Harry poi lo avrebbe raggiunto in camera.
Se c'è una cosa che mi ha colpito e che ha avuto culmine anche in questo confronto è però l'inversione dei ruoli: Louis ha virato sempre di più nell'atteggiamento, partito distaccato (a detta sua solo per accompagnare Zayn), poi il dettaglio della cravatta, sguardi, parole, la perdita di controllo con il gesto violento e poi le barriere che si abbassano sempre di più, il senso di colpa, quelle frasi bloccate ad Harry perché sentirle sarebbe stato troppo e ora qui, le scuse e poi i sentimenti a ruota libera, di nuovo, strazianti, imponenti, troppo forti da trattenere ancora. Ed Harry così disarmante con questo velo di consapevolezza e sicurezza nuovo, questa esigenza di esprimere, di buttare fuori tutto, di sentire ancora, di avere la prova che nulla é cambiato tra di loro, almeno nella loro bolla, il rivedere gli stessi occhi di prima, senza maschere, giusto per sapere che non aveva mai sbagliato, che lui era ancora lui.
- Questo sei tu, non quello che ho visto raccogliere i rifiuti in tuta arancione, non quello che parla al telefono di azioni, non quello che rilascia interviste e che fa finta di non vedermi. Con gli altri puoi fingere, ti capisco, ma non con me. -
Poi quella richiesta secca, decisa, lucida... Ho trattenuto il fiato, con il dubbio che tu veramente avessi scritto un seguito, che li avessi fatti cedere o che avresti tirato le redini di nuovo...
E poi hai iniziato un botta e risposta a cui non volevo credere, non dopo ciò che ti avevo scritto nella scorsa recensione, non dopo certi flashback che ti avevo riportato e che per me erano tabù... Ho riletto certe frasi con i brividi, penso sia stato il colpo più basso ma meraviglioso che ci hai tirato fin'ora. Pazzesco. E la cosa più bella sai cosa é stata? Che mentre leggevo avevo stampate in testa tutte le singole immagini da cui erano tratte queste frasi, ancor prima che tu le specificassi. Questo capitolo é forse un po' il punto di svolta. Il punto che forse punto non é ma potrebbe anche esserlo. La resa dei conti finale e straziante. Il risultato di ciò che sono stati e che sono. Ora le strade tornano a dividersi ma con questo dialogo é come se tu avessi voluto ripercorrere tutto ciò che loro sono stati, tutti i momenti più importanti, le confessioni, le svolte con parole marchiate sulla loro pelle, sul cuore e sulla testa, a fondo. L'intensità della scena e del suo seguito non si riesce forse neanche bene a descriverla... Va letta, amata... Talmente bella da far male perché ne si percepisce la profondità ma anche la precarietà. É l'ultimo loro momento. Sono loro, insieme forse per l'ultima volta davvero. L'ultima follia, l'ultimo disperato bisogno di appartenersi, di stringere il nodo a quel filo che sempre li terrà legati.
- Quella era la conferma che, in qualsiasi posto nell'universo, ovunque ci fossimo trovati, nella mia vita non ci sarebbe mai più stata una persona come Harry Styles, mai più. Di quell'amore, così nocivo e denso, nessuno ne avrebbe mai assaporato la consistenza. Mai. -
- Avevo voluto ritardare quel momento perché non volevo che finisse, non volevo che le ore passassero, perché averlo così vicino mi faceva sentire vivo, mi faceva respirare ancora. La mente vuota da ogni numero e responsabilità, riempita solo di lui. -
Poi le lacrime di Harry, altre barriere che crollano... Il fatto che abbia voluto lasciarsi amare da Louis, lasciando a lui il comando e andando così a sancire un'unione ancora più importante... ( "Non aveva bisogno di questo per avermi dentro per sempre. Un altro dei suoi fantasmi del passato che era riuscito a esorcizzare, la paura di quella notte lontana e il fatto che si fosse concesso a me, che si fidasse di me, nonostante quello che avevo tentato di fare. Non avrei potuto amarlo di più in quel momento." )
La cosa che emoziona di più di sti due sono i dettagli, tutto nel loro percorso ha un che di circolare: piccoli gesti che tornano, frasi ridette, momenti rivissuti, promesse rifatte implicitamente... Cose piccole, particolari ma che hanno una grande intensità.
Il saluto in aeroporto il giorno dopo va a riconferma del rovesciamento di ruoli che ho percepito forte in questo capitolo, un Louis cosciente di tutto e rassegnato ed un Harry fiducioso, a tratti enigmatico. Non mi aggrappo al suo "Arrivederci" anche se so che le parole di Harry hanno sempre un peso e non sono mai dette a caso però sto iniziando ad avere pensieri che vanno in una certa direzione ormai... Può darsi che tra loro sia davvero un arrivederci perché si rivedranno certo ma non credo più in "questo modo"... Come se fosse un tacito appuntamento a quando i tempi saranno migliori. le strade ora di dividono, harry ha una vita a cui deve rimettere insieme certi cocci e probabilmente é come un "tornerò a fine percorso per dimostranti che in qualche modo mi hai aiutato e sono una persona migliore e a posto con me stessa" non so se riesco a spiegarmi... Ho il presentimento che verso il finale ci sarà uno stacco temporale dopo il quale loro appunto si ritroveranno, ma ahimè il loro futuro, almeno praticamente, non sarà insieme...
Il mio cuore romantico fino all'ultimo però spererà il contrario dai... In fondo so che con te é impossibile fare previsioni.
Ma bando alle ciance per il finale, godiamoci il presente e i prossimi capitoli senza farci già vari film nostalgici...! Ahahah
Sono riuscita ad arrivare alla fine anche di questa recensione che, devo ammetterlo, mi ha levato più tempo e forze di tutte le altre fin'ora. Sarà l'intensità e calibro del capitolo... I complimenti ormai prendili come sottintesi, lo sai che ti adoro.
Bacio e alla prossima, Fra.
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