sto rimanendo a corto di complimenti per le tue storie e finirò con l'essere ripetitiva.

Meravigliosa l'entrata in scena di Loki, molto teatrale, sembra quasi di avercelo davanti, impossibile da non ammirare nella sua unicità.

Fantastica Syf, siamo solo all'inizio eppure ci sono tutti i presupposti per farne un personaggio che resterà nel cuore, il dualismo donna innamorata / soldato è già molto interessante.

La semplice frase "ho ucciso Loki Laufeyson" è bastata a farmi desiderare di leggere al più presto il seguito. Sappilo.

M'è piaciuto tantissimo anche il riadattamento del mito legato a Loki e i capelli di Syf, ho adorato questa citazione nascosta ma neppure troppo.

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Nonostante la mia bella ignoranza del Marvel!verse comics, ho visto i film e quindi qualcosa posso dire. Specie perché, nella tua storia, c'è tantissimo di ciò che io amo - la mitologia, un'accurata attenzione storico/religiosa e personaggi fatti e finiti - per cui leggere "I giorni della polvere" mi risulta molto facile, molto piacevole e senza tanti preamboli, stupendo. Ammetto che mi sono mancate le tue storie, sai? La prosa tagliente, secca, decisa, richiama il Nord con i suoi ghiacci, una guerra mai finita, la vendetta di un popolo. Ho amato particolarmente la descrizione di Loki: la sua entrata in scena è da brivido. E' mellifluo, è viscido, è crudele e spietato. Sei riuscita a renderne una rappresentazione degna ed ENORME, immensa in una forza che racchiude crudeltà e dialettica. Il tuo Loki è molto vicino a quello del comic!verse, molto vicino all'interpretazione Shakespeariana che ne da Hiddleston e molto, molto intensa. E' privo di fronzoli, emozioni, dubbi, disperazione. E' un cacciatore e lo avverti sopra e sotto la pelle. 
Di Sif amo tutto: è Sif, cuore di lupo e di donna. 
Ho adorato immensamente la rappresentazione fedele alla mitologia norrena che ne hai dato. Ancora di più, il discorso si amplifica sull'intero corollario di figure femminili. Donne che amano e muoio in guerra, donne che piangono senza essere viste, intessendo sogni e ricordi stretti a una pelle ormai logora. Le trovo bellissime e disperate, strette in una forza narrativa che ne fa l'emblema di un esercito e di un mondo intero. 
Anche i personaggi secondari sono bellissimi (in particolare ho scuoricinato su Gunnar, mio punto debole, per cui non posso che ringraziarti mille volte per questo bellissimo ritratto che ne hai fatto!). Tutto ruota attorno alla storia centrale tra presente e passato, con una forza di rimbalzo davvero notevole. 
Ho amato - e tantissimo - per cui non posso che dirti che si, non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo.
E se è "Guerra e pace" scritta male, be', dovrai rivedere il concetto di "scritto male"!
Ribadisco: le tue storie mi erano mancate DA MORIRE!

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