Recensioni per
La leonessa di Francia.
di _Agrifoglio_
Mi ha fatto piacere leggere di questa nuova Oscar così conscia dei suoi limiti collegati all’età ed alla vetustà delle tecniche militari utilizzate dall’esercito in generale e da lei in particolare e così decisa a crearsi un nuovo ruolo che possa fare la differenza per la Francia e ritagliare a lei un nuovo spazio nell’esercito. |
Devo dire che ho temuto il peggio dopo l'idea di Oscar di delegare il comando delle operazioni sul Monte Ventoso al figlio di Girodel ma per i giovani è tempo di spiccare il volo e anche lei comprende di dover fare un passo indietro. Dovrà essere lì, pronta a tendere la mano ma non più in prima linea. |
Carissima Agrifoglio mi sono commossa alla lettura dei funerali si Girodel. Hai riscattato quest'uomo che si è evoluto positivamente lasciando un grande vuoto tra le persone che gli volevano bene, compreso un ex rivale come André. Antigone sorprende tutti col suo atteggiamento accudente e il conte svizzero è ormai l'angelo custode di Bernadette che, purtroppo,rischia di cedere al tenente de Ligne. Il duca d'Orleans esce di scena riuscendo a chiedere perdono per le sue malefatte. Una nota d'onore la merita il capitano de Girodel, degno figlio di suo padre e ottimo allievo per una Oscar che si rivela, come sempre, un'ottima stratega. Aspettiamo la reazione di quel farabutto di Napoleone che ha fatto infuriare la leonessa di Francia. Vivissimi complimenti e a presto. |
Cara Agrifoglio, |
Ciao Agrifoglio. Triste leggere dei funerali di Girodel e ho immaginato le diverse persone presenti attraverso le tue parole. Mi é dispiaicuto leggere di quanto accaduto a Bernadette. Posso comprendere lo stato d'animo della giovane come scritto di agitazione, paura e vergogna. Mi é piaciuta quando Oscar ha detto se il Capitano De Girodel puó guidare l'Armata di Vandea. Ho letto con interesse il dialogo tra Oscar e il Duca d'Orléans. Questo capitolo inizia con i funerali di una persona e si conclude con la morte di un'altra e ho riflettuto riguarda entrambi i personaggi con le loro differenze e la tua caratterizzazione durante la storia. Come scritto nelle note rimangono l'antagonista per eccellenza Napoleone e il Conte di Compiègne. Un caro saluto. |
Ciao Agrifoglio, che dire? |
La morte del Duca d’Orléans ha reso questo pezzo molto doloroso ed al tempo stesso ha aperto uno spiraglio di speranza verso il futuro. La donazione dell’uomo infatti renderà possibile un migliore armamento delle truppe francesi, finora equipaggiate in modo obsoleto rispetto al ruggente nemico e consentirà ad Oscar di avere un margine di autonomia fino al ritrovamento del tesoro dei giacobini di cui tutti parlano, ma che nessuno sa dov’à ed a questo punto persino se c’è davvero. |
Questa volta André si è preoccupato inutilmente. L' alzata d’ingegno di Oscar di delegare il comando al giovane Girodelle è stata una mossa vincente e non ha posto fine alla carriera militare di lei. Al contrario le ha fatto comprendere che oltre alla forza ed all'agilità con le armi, occorre anche un cervello da stratega. E lei ne ha da vendere. |
Ciao Agrifoglio, |
Un po' mi spiace per il duca, si era pentito e riscattato. Oscar ha ricevuto un grande aiuto da lui. Napoleone ha avuto quello che meritava, Henri ha reso giustizia a suo padre! |
Carissima, nel tuo racconto cambia la Storia e il Duca di Enghien non cade sotto il plotone di esecuzione napoleonico: ma trovi modo, in ogni caso, di presentarci a chiare lettere, la malvagità di Napoleone - non senza evocare il senso di inferiorotà e i complessi che certo dovette vivere ai tempi dell'Accademia militare, fra ragazzi più nobili, più ricchi, provenienti da famiglie meglio inserite rispetto alla sua - con la fucilazione di Girodelle. Ti confesso che, nonostante io punzecchi spesso questo personaggio, mi è tutto sommato simpatico, e pertanto mi piace |
Un nuovo capitolo che sin dalla tetra immagine iniziale si rivela per quello che è, un concentrato di dolore e di angoscia. Sin dall’inizio, si è capito che qualcosa di grave e di molto brutto sarebbe dovuto accadere. Era solo questione di focalizzare a chi sarebbe accaduto il male supremo e scorrendo le pagine si è compreso che la vittima predestinata era Girodelle, l’ufficiale gentiluomo di questa tua grande storia epica. Così il conte di Fersen è stato graziato e la data del 20 giugno 1810 non è stata ferale per lui. E’ stato graziato anche il duca d’Enghien sebbene con qualche anno di distanza, ma la morte, come in Final Destination, reclama sempre le sue vittime e ciò che non ha preso da una parte lo arraffa dall’altra. |
Che tragedia, amica mia, che ci hai servito su un vassoio d’argento, fatto di una prosa sempre avvincente, impeccabile e ricercata! |
Ciao Agrifoglio. Quando Oscar all'inizio del capitolo ha detto " che Dio sia con voi " ho percepito che qualcosa di terribile sarebbe successo. Bernadette purtroppo al momento non é in pace tra il pensare a quello che poteva essere un dolce amore perduto e quel desiderio, come scritto, misto a vergogna di sé. Bernadette fa un incontro riguardo il quale saró curiosa di sapere di piú. Ho immaginato attraverso le tue parole il confronto tra Napoleone e Girodel. Mi é dispiaciuto molto per quest'ultimo e posso immaginare lo stato d'animo di Oscar. Grazie a te per ringraziare chi ti segue. Al prossimo capitolo. Un caro saluto. |
Che capitolo avventuroso, Agrifoglio! |