Recensioni per
La leonessa di Francia.
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 1539 recensioni.
Positive : 1537
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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All'inizio , quando il generale Junot comunica a Napoleone le brutte notizie, credevo avrebbe riportato anche quella della battaglia di Trafalgar invece non era ancora arrivato il giorno, arriva più avanti cosicché le notizie "sgradevoli " diverranno 3, poi 4 se mettiamo sul conto anche la notizia falsa riferita dal malvagio Maxence.
Nella vita c'è sempre chi imbroglia e chi si fa imbrogliare , nel tuo caso, Camille Alexandre , prima turlupinato dalla fidanzata ,poi accusato ingiustamente rischia la fucilazione, devo dire che Girodel in questo capitolo si è comportato veramente bene. E Napoleone piano piano inizia sensibilmente a cedere, a perdere punti ,nella sua grande autorità. .
Oscar è diventata per lui una spina sul fianco, ha capito benissimo che soltanto lei poteva esser l' artefice della liberazione di Luigi 18° e soltanto lei poteva aver convinto il papa a non presenziare alla sua gloriosa cerimonia.
Fortunatamente crede ancora che il giovane re sia nascosto presso il Vaticano e non sa che Oscar e André lo hanno riportato siano e salvo alla corte di Versailles.
Il capitolo, straordinario come sempre e molto vivo, si arricchisce di poesia e sentimento nell' ultima parte....cioè questa, che mi è piaciuta moltissimo e ho letto più volte:

"Il battello si accostava lentamente all’area del molo che gli era stata assegnata per l’attracco, seguito da una placida scia di onde che si allargavano, disperdendosi nelle acque del fiume.
Le figure che stazionavano dritte sul ponte, intabarrate nei loro lunghi mantelli di lana e avvolte dalla foschia, si stagliavano scure contro il cielo blu cobalto, sopra la Senna ancora nera, sebbene rischiarata, a intervalli regolari, dai riflessi allungati delle luci dei lampioni.
Il silenzio era interrotto, di quando in quando, da qualche frase breve e decisa, urlata dagli uomini di fatica che si affaccendavano a terra.
Mentre l’imbarcazione percorreva l’ultimo tratto di fiume, videro sulla riva due macchie scure, la cui immobilità contrastava con la concitata frenesia di mozzi e scaricatori. La prima di queste pareva una piramide, affiancata da un lungo fuso. A mano a mano che si avvicinavano e che l’oscurità del cielo era progressivamente attenuata dai primi chiarori del giorno, si avvidero che la piramide altro non era che un mantello che dalla testa si allungava fino alla gonna. Dopo alcuni istanti, qualche passo indietro alla piramide e al fuso, altre due figure sfumate emersero dalla nebbia e dall’oscurità.
Il battello finalmente si fermò e, mentre i marinai lanciavano le funi di ormeggio ai mozzi di terra affinché le avvolgessero intorno alle bitte, Oscar e André riconobbero le figure avvolte nella foschia e i loro occhi traboccarono di commozione. Contemporaneamente, accanto a loro, il Re ebbe un sussulto.
Scesero in fila indiana su un’asse di legno e raggiunsero la banchina, con il cielo, sopra di loro, che un poco rischiarava.
Il Generale de Jarjayes fece alcuni passi in avanti, tenendo saldamente sotto braccio la consorte e, con gli occhi lucidi, carichi di fierezza addolcita dall’età, disse:
– Sono molto orgoglioso di te, Oscar e anche di te, André!
I mozzi del battello, intanto, scaricavano le casse e i bauli e alcuni uomini di fatica di stanza al molo dimenticarono per qualche istante il lavoro, appoggiarono i loro fardelli sulla banchina e restarono attoniti a guardare il colosso nero come la pece che scendeva dall’imbarcazione.
La piramide lasciò il braccio del fuso e corse verso il Re mentre il cappuccio le scivolava all’indietro, lasciando scoperti i capelli. Gli strinse le dita intorno al volto ossuto e gli occhi le si riempirono di lacrime nel contemplarne il pallore e le profonde occhiaie. Lui, che la sovrastava di tutta la testa, le appoggiò le mani sulle spalle e, poi, afferrò quelle di lei, gliele baciò e due grosse lacrime gli scesero lungo le gote.
– Sono tornato, Madre."

Piccolo capolavoro ove viene menzionato il generale de Jarjayes che è proprio come lo immagino io con lo sguardo pieno di fierezza , addolcito dall'età.
Ci lasci sul più bello e non vedo l'ora di leggere l'incontro madre/ figlio.
A presto
(Recensione modificata il 08/10/2021 - 10:04 am)

Veramente indisponenti le sorelle Bonaparte, Paolina in testa. Riesci a descriverle talmente bene che me le hai fatte odiare all'istante!
E decisamente significativa l'espressione di Napoleone:
"Avrei dovuto immaginarlo!! Tutte le volte, c’è sempre di mezzo quella maledetta donna con le palle!!"
Oscar era proprio questo: tenacia e coraggio, forza e giustizia; tutte qualità rimaste intonse nonostante la piega che hai dato alla sua vita. Il fatto di essere moglie e madre potrebbe anche averle rese ancora più profonde. A presto!

Napoleone...un grande stratega affossato dal delirio di onnipotenza e da una sorella amorale... Non mi stupisco che l'episodio col granatiere abbia un fondo di verità, ma mi incanta sempre più la tua abilità nell'inserire fatti realmente accaduti con la tua storia. Napoleone sta proprio perdendo terreno su tutti i fronti: famigliari e strategici, il tentativo di far fuori l'ex fidanzato della sorella è di grande bassezza, infatti è farina del sacco di Compiègne e viene immediatamente smomtato da Girodel e Canterbury. Bellissimo l'incontro tra i coniugi Jarjayes e Oscar e André, commovente quello tra il Re e Maria Antonietta. Sempre più brava, complimenti.

Napoleone ha ben meritato tutto, le sue manie di grandezza avrebbero fatto solo del male! Si può ben capire il suo desiderio di riscatto dopo le umiliazioni patite alla scuola militare, ma se voleva essere un grande avrebbe dovuto compiere opere buone grandi, ed essere ricordato per quelle, non distruggere ed assoggettare tutto e tutti!

Recensore Master
03/10/21, ore 14:20

La più famosa battaglia navale del XVIII secolo descritta in maniera impeccabile, come sempre.
Inoltre aggiungi delle curiosità su Nelson che non lo fanno sfigurare accanto a Napoleone a livello di ego.
Molto toccante la preoccupazione di Oscar per il re e, di conseguenza, per Maria Antonietta.
Bella anche la "terapia " positiva che il re vive con i ragazzi quasi suoi coetanei.
Antigone così vivace e fuori dagli schemi, Honorè pacato e gentile, Bernadette rassicurante e dolce.
Infine magnifico l'atteggiamento di Oscar di fronte allo schiavo fuggitivo: su suolo francese è un uomo libero e come tale lo accoglie.
Ma il re rincara la dose e fa liberare tutto il carico che il capitano schiavista vorrebbe rivendicare.
Sono contenta anche io che tu non abbia citato l'ultimo capitano, William Murdock, infatti anche io lo identifico con il geniale detective canadese e non con uno schiavista.
Ottimo lavoro come sempre.
A presto!
(Recensione modificata il 03/10/2021 - 02:21 pm)

Recensore Veterano
02/10/21, ore 22:02

Mia gentile amica,
finalmente avete esaudito il mio desiderio e mi avete fatto ricomparire, seppure per una missione davvero piccola, nel Vostro racconto.
Sono sempre più fiero di mia figlia, è diventata una donna forte, decisa ed equilibrata, e dico donna perchè la maternità l'ha resa diversa, forse più sensibile, anche se tra lei e Andrè continuo a credere che lei sia l'uomo e lui la donna. Ma tant'è .... hanno fatto ciò che dovevano ed io ne sono fiero.
Tornando al Vostro racconto, avrei voluto assistere alla battaglia!
Possibile che mi consideriate così vecchio? Eh sia ... mia arrendo, a me riservate ormai solo le pantofole!
A presto amica mia!
E ... almeno Voi, niente dispetti!

Recensore Master
02/10/21, ore 21:58

Ciao,
capitolo molto bello, ben scritto e dettagliato. Sei riuscita ad inserire parti di storia vera nella tua realtà.
Molto belle le parti con Oscar, i figli ed il re. Oscar che comprende il dolore che proverà la sua Regina alla vista del figlio così debilitato.
Il giovane Re che si riprende frequentando i figli di Oscar e Andrè è molto realistico.
A presto e brava!

Recensore Master
02/10/21, ore 20:46

Ciao,
un altro bel capitolo, la cui protagonista indiscussa è la battaglia navale.
Sono però alcuni dettagli, che poso hanno a che fare con la battaglia, ad attrarre la mia attenzione: il Generale che si reca da Maria Antonietta, Oscar che nutre dei sentimenti materni verso il Re, la delicatezza di Oscar verso il clandestino (o fuggiasco) ed infine il Re che seppure con fatica dimostra la sua sensibilità.
Non posos quindi che rinnovarti i miei complimenti!
A presto!

Recensore Junior
02/10/21, ore 18:33

Un altro atteso e bel capitolo cara Agrifoglio che ci trasporta nel bel mezzo di un evento storico che ha segnato la storia, la battaglia di Trafalgar Ce la descrivi mostrandoci il talento militare di Nelson ,ammiraglio geniale ed innovativo ma anche avventato non soltanto per l’abitudine di fare la passerella sul cassero della nave in alta uniforme e con tutte le medaglie ma anche perché la decisione di sfondare la linea nemica attaccando in perpendicolare esponeva l’equipaggio a gravi perdite La vanità ed il coraggio temerario ed incosciente di quest’uomo ne hanno decretato il successo ma anche la fine prematura ed anche un po’ inutile tutto sommato Come tu ci dici poi accanto alle luci Nelson presentava anche delle ombre perché era un pessimo marito ed un nemico di guerra crudele spietato e rancoroso Tutto ciò ci fa vedere che spesso la personalità degli eroi –come quella di tutti gli altri – è molto complessa
Le navi sono formidabili strumenti di morte ma anche facili bersagli del fuoco nemico e fra una cannonata e l’altra dove vince chi affonda per ultimo si consuma il destino di tre nazioni . Mi è piaciuta la descrizione delle vele che si intrecciano dei ponti che oscillano e degli uomini sbalzati in mare Un mare che pullula di detriti e di corpi di naufraghi e che presto si agiterà quasi che la furia della battaglia si sia trasferita negli elementi Bello e meticoloso il resoconto della battaglia !!
Mi sono piaciute anche la narrazione del tiratore scelto e la descrizione puntigliosa dell’atto di caricare il moschetto inframmezzate dal tenace tenere d’occhio il suo bersaglio mobile in un crescendo rossiniano davvero molto coinvolgente
Assurdo poi l’ascendente che Napoleone esercitava sui suoi sottoposti nel bene e nel male tanto da indurli al suicidio pur di non dovere affrontare la sua collera…….. Il povero De Villeneuve fa pena perché è un indeciso cronico .schiacciato dalla figura di un imperatore tirannico che lo disprezza e lo stratta con intolleranza ed eccessiva severità al punto di farlo suicidare anche dopo molti anni, complice anche lo stress post traumatico della prigionia……..
Oscar ed Andrè intanto sono preoccupati per il re che mostra tutti gli strascichi di una lunga e dura prigionia. Luigi XVII ragiona e non ha perduto le sue facoltà mentali Ama molto la compagnia di Bernadette e dei figli di Oscar ma è debilitato e pieno di fantasmi notturni, di ossessioni e di tic nervosi Me lo vedo proprio, come un ragno filiforme e tutto zampe che tenta di riprendersi la sua vita……..
Colpisce come sempre Antigone con le sue taverne trasteverine!!!!!!!!!! E’ una ragazza spesso eccessiva che secondo me cerca attenzioni Si mostra ribelle per mettersi in evidenza Il fratello un po’ la protegge mettendoci una pezza ed un po’ si sente imbarazzato da lei Bernadette invece è sempre talentuosa e timida ,messa in ombra dagli amici ma che spesso emerge incoraggiata da un complimento o da un richiamo o costretta dalle richieste di qualcuno.
In Francia cambiando la prospettiva il generale de Jarjayes tenta di preparare gradualmente la regina alle condizioni del figlio e concerta un atteggiamento con la moglie ma Maria Antonietta si mostra una persona refrattaria alle pietose bugie ed i due si congedano fermi nelle rispettive posizioni e consci di non aver potuto ingannare l’altro Interessante la strategia delle tre lettere organizzata d Oscar ma nessuno può ingannare Maria Antonietta ormai sovrana consumata ,vecchia volpe oltre che madre sempre in agitazione
Un’altra preoccupazione di Oscar è il tesoro dei giacobini che se trovato consentirebbe di potenziare l’esercito e di ricostruire la Francia post bellica André è molto lucido sul fatto soprattutto sull’esigenza di non restituire i finanziamenti esteri e ci mancherebbe ahahahahahahah!!!!!!!!!!!!
Alla fine sono rimasta colpita dal ritrovamento e dal salvataggio dello schiavo africano che col resto del capitolo non c’entra niente se non per l’ambientazione in un porto ma che tu conduci e descrivi con la solita abilità . Il poveretto si era rifugiato in una scialuppa di salvataggio ma quella peste di Antigone non perdona e scova il fuggitivo dopo che la sua attenzione era stata attratta da movimenti e suoni sospetti Tempestivo l’intervento di Oscar che impedisce all’uomo di gettarsi in mare ( cosa che lo avrebbe forse ucciso a causa del freddo), Andrè invece è sempre Andrè generoso in tutto e per tutto sia verso il negro che ripara dal freddo dandogli il suo mantello che verso Oscar perché dare il proprio mantello vuol dire che Oscar che era già stanca, conserverà il suo. E’molto interessante vedere poi Andrè in modalità padre geloso, ordinare ad Antigone ed a Bernadette di voltarsi per non vedere la nudità del fuggitivo Implacabile come le tasse ecco che però arriva il proprietario della nave negriera a reclamare il suo vergognoso carico .Oscar lo disprezza e non lo sopporta sin da principio ma quello è imperterrito e rivuole il fuggitivo. Alla fine Oscar perde del tutto la pazienza minaccia l’uomo di buttarlo giù dalla nave e gli lancia ai piedi tre monete d’oro per riscattare la libertà dello schiavo In questo frangente vediamo che il re ,pur nella sua debolezza è in grado di prendere posizione e di imporsi con la dovuta autorità anche se le forze lo abbandonano rapidamente Il povero schiavo invece dopo tanto tempo, non può credere che qualcuno si prenda gratuitamente cura di lui ,non come fonte di guadagno ma come essere umano e quelle brutte cicatrici sulla schiena la dicono lunga
Mi è piaciuta la descrizione di Oscar e di André sul ponte della fregata che li riporta a casa ,dei capelli umidi e stoppacciosi e delle vele e delle funi rese ancora più scure dal cielo plumbeo Mi piace come passi dalla bonaccia alla tempesta , da una tranquilla discussione fra amici alla descrizione di una delle battaglie più famose e cruente della storia dell’umanità Mi è piaciuta anche la descrizione del trasbordo a Le Havre con Oscar che stretta nel suo mantello sovrintende alle operazioni malgrado la stanchezza ed Andrè che come sempre si prende cura di lei E’ davvero eccezionale che questa straordinaria famiglia si sia resa spettatrice della battaglia di Trafalgar!!!!!!!!! Ed Andrè aveva anche assistito alla battaglia del Nilo combattuta sette anni prima!!!!!!!!!!!!!!!
Bellissime e molto esplicative sono le immagini che inserisci e che ci mostrano lo schema della battaglia
Continua ad aggiornare io ci sono sempre a seguirti a presto!!!!!!

Recensore Master
02/10/21, ore 16:31

Ciao Agrifoglio, ho letto un paio di volte il capitolo perché avevo bisogno di una "rinfrescatina" alla memoria e sono andata a vedere in internet tutti i passaggi della "battaglia di Trafalgar" una grande vittoria degli inglesi a cui si contrapponevano le forza franco spagnole. Una vittoria per molta parte meritata al "genio " Orazio Nelson, vero stratega da combattimento.
In piazza Trafalgar Square a Londra cappeggia alta una colonna col monumento di questo eroe, ucciso a tradimento in battaglia. Forse il suo narcisismo ebbe la meglio, la saggezza venne messa da parte, o forse chissà, come la " vera" Oscar della serie animata anche lui anelava di morire in guerra? Non mi spiego il suo desiderio di mettersi in mostra sul cassero come un modello vanesio non un combattente.
Mi è piaciuto il giovane Re, il primo ordine da " uomo libero" è quello di sostenere Oscar contro la piaga della schiavitù, sequestrare il carico della nave,,liberare gli schiavi e imprigionare i negrieri come meritano.
Mi auguro che Maria Antonietta possa riabbracciare il figlio sano e salvo e questa lunga detenzione possa favorire un buon governo futuro, prospero e giusto . Il giovane re ha tutto il diritto di essere amato dal popolo e il dovere di elargire, garantire giustizia, uguaglianza e libertà.
Brava
(Recensione modificata il 02/10/2021 - 04:39 pm)

Recensore Master
02/10/21, ore 10:40

Ciao Agrifoglio. Posso comprendere i dubbi di Oscar riguardo il Re. La donna è stata scaltra con quelle missive, ma Maria Antonietta comprende ci sia dell'altro. In questo capitolo mi è piaciuto in particolar modo leggere immergermi nel contesto navale che hai ben rappresentato. Oscar ha mostrato carattere nella terribile scena dove è coinvolto il giovane africano. Ho letto con interesse le note e ho apprezzato quanto scritto riguardo Nelson. A chiudere tutto immagini pertinenti e affascinanti, che posso percepire abbia scelto con cura. A presto con il prossimo capitolo.
(Recensione modificata il 02/10/2021 - 10:41 am)

Recensore Master
01/10/21, ore 15:03

Ben ritrovata Agrifoglio con questo nuovo affresco che la tua fantasia insieme alla tua penna hanno dipinto, immergendoci all’interno di una vera battaglia. Sembrava di poter assistere al cannoneggiare delle navi e sentire i marinai urlare e ricevere ordini dai loro capitani, in quell’inferno che stava per scatenarsi. Come sempre la tua attenzione ai particolari ha reso la scena plasticamente visibile e fruibile nelle varie tappe. La battaglia di Trafalgar, che ricordo di aver letto ai tempi di scuola, è stata riportata in auge con il tuo racconto, permettendoci di incontrare l’ammiraglio Nelson il quale, dall’alto del cassero della sua nave, assisteva alla battaglia, dava ordini osservando che tutto ciò che era stato studiato fin nei minimi particolari desse il risultato sperato. La sua vanità e il credersi invincibile ed invulnerabile ci mostrano la sua dipartita, dovuta al ferimento subito proprio mentre sul cassero passeggiava avanti e indietro, perfetto bersaglio per un cecchino con tutte quelle decorazioni luccicanti che non potevano che attirare l’attenzione.
Ma se gran parte del capitolo è stato dedicato all’avvincente battaglia, non possiamo non gioire del fatto che il Re Luigi XVII sta per fare ritorno, dopo cinque anni di prigionia, finalmente in Patria, dove potrà riabbracciare la regina sua madre. Oscar, essendo madre, è preoccupata, insieme ad André, per le condizioni del giovane, con la speranza, coltivata nei cuori di entrambi, che la lunga detenzione non abbia intaccato la sua mente, ma solamente il fisico che risulta fortemente prostrato.
A questo proposito Oscar e il marito hanno inviato al generale delle missive nelle quali si descrivono le condizioni effettive di salute del re da comunicare alla regina con il dovuto tatto.
Intanto il re, nel suo viaggio di avvicinamento a casa, sembra ritemprarsi quando è in compagnia dei figli di Oscar e André, i quali insieme a Bernadette operano su di lui alla stregua di un toccasana. Solo la sua notte risultava tormentata dai fantasmi che lo avevano turbato in quella lunga solitudine, facendo sorgere in Oscar e negli altri qualche quesito circa il fatto se sarebbe stato in grado di governare una nazione come la Francia e di sfidare Napoleone con le sue tattiche e le sue strategie che avevano già interessato mezza Europa.
Interessante l’accaduto che vede protagonista uno schiavo, sfuggito alla nave che avrebbe dovuto portarlo in Giamaica, e salvato, dalle grinfie del comandante della nave negriera, da Oscar la quale, con disprezzo, dopo aver male apostrofato il comandante, gli getta tre monete d’oro per riscattare la vita dell’uomo che osserva quanto avviene senza comprendere una sola parola, ma avendo ben chiaro invece l’atteggiamento umano ricevuto nei suoi confronti e scordato ormai da molto tempo.
In questo frangente possiamo assistere alla presa di posizione del Re che, pur affaticato, risulta lucido quando ordina di sequestrare le navi negriere con tutto il loro carico, avvisando che l’ambasciata inglese sarebbe stata messa al corrente di quanto accadeva su sue navi, ribadendo il concetto che sia in Francia sia in Inghilterra la schiavitù fosse vietata.
Sempre coinvolgente vedere quanto tu sia in grado di far interagire tutti i protagonisti della storia, mettendo in risalto le loro peculiari caratteristiche.
Ci stai viziando con questi aggiornamenti ravvicinati e pertanto, ringraziando, ti auguro un sereno fine settimana.

Recensore Veterano
30/09/21, ore 17:04

Finalmente un evento storico che ricordo abbastanza bene😅 anche se non avevo mai pensato ai personaggi della Ikeda come spettatori della famosa battaglia!
Menzione speciale alle descrizioni, veramente dettagliate e alle immagini che hai inserito, secondo me molto esplicative. Rendono la battaglia molto più fruibile e coinvolgente, anche a chi di dettagli ne ricordava meno (tipo me). A presto!

Recensore Master
30/09/21, ore 15:52

Complimenti per le ottime descrizioni della battaglia di Trafalgar! Certo si vede che ci troviamo in un'epoca in cui il rispetto per la vita umana era assai limitato!

Recensore Master
30/09/21, ore 14:19

E finalmente assistiamo alla grande battaglia di Trafalgar, dove risplende il coraggio del "prode/Che tronca fe’ la trïonfata nave /
Del maggior pino, e si scavò la bara": sempre più rifletto sul fatto che in Italia, proprio perché il "nemico" nel Risorgimento è stato identificato tout court con l'Austria, Napoleone ha sempre avuto una immagine positiva, a partire dai libri di testo scolastici. Peccato che, sì, le repubbliche saranno state "sorelle" in Europa, ma c'erano sorelle maggiori e minori, sorelle e sorellastre. Interessante è sempre pensare invece di che fama nefasta godette e gode tuttora nei libri di testo inglesi Bonaparte.
La tua long si sta arricchendo via via, ed è un interessante caso, forse l'unico da quello che vedo su questo portale, di "Gattungsmischung": romanzo storico e distopico, romanzo con tratti alla Dumas per lo spazio dato a scene di battaglia grandiose, what if.
Una menzione per il povero, giovane Luigi XVII, per la cui integrità fisica, ma anche caratteriale e psicologica, Oscar si preoccupa.
Alla prossima, spero presto!
d.