Allora.
Madmoiselle che-mi-parte-col-POV-di-Apollo Nina,VUOI UCCIDERMI?? ossignore!
Allora,già il pov di Apollo è stato il mio preferito,mi stavo ammazzando dalle risate. Poi,gli altri POV che fanno MO.RI.RE! sono fantastici,tesoro,credimi!
Poi...Freddie,il figlio di Ermes,è.un.figo. *ammicca(?)*
e..STELLA ò___________ò nonostante la odio,quella-barbie-bimbaminkiosa,sono curiosa di sapere che c'è stato tra lei e Appy....(beata lei,ma shhhh)
Cmq...AHAHHAHAAHAHAHHAAHAHHA ARES E AFRODITE IMPRIGIONATI SUL LETTO E APOLLO E ERMES CHE LI PRENDONO PER IL C....DIVINO DIDIETRO AHAHAHHAHAHAHHAHAHAHA...mi sono strozzata con lo yogurt in quella parte,a momenti svenivo .____.''
Ci sono state talmente tante parti che mi hanno fatta morire che nemmeno le ricordo. *vedi "la cellulite di barbie,su wikipedia*
e...aaahahahhahahahaha Apollo che canta l'alleluja...e la Hilton vergine?...è mai stata vergine,quella?mah.
Va be',parto con la rec che se no ci sto tre mesi ;)
CITAZIONI PREFERITE.
<
Nina –la mia Nina-, dormiva serena, accoccolata al letto.
Probabilmente non si era nemmeno accorta che ero venuto a trovarla.
La guardai sorridendo, mentre lei sospirava. Chissà cosa stava sognando.
Me, probabilmente, a giudicare dal sorriso che le era spuntato sul volto.
Le spostai una ciocca di capelli castani dietro l’orecchio.
Quant’era bella, la mia Ninetta, mentre dormiva.
Sembrava un peluche.
Scossi la testa, sorpreso di me stesso.
Da quando in qua ero diventato così romantico?
Io, Apollo, il Dio del Sole, della Musica, delle Arti, della Medicina, della Bellezza (e sottolineerei ‘Bellezza’) e di un altro bel po’ di roba, che sbavava davanti ad una ragazza.
Era una cosa preoccupante, quella.
Insomma, da quanto conoscevo Nina?
Due mesi? Forse poco più.
Ah, quante soap-opere si sarebbe fatta Afrodite.
La compagna di stanza di Ninetta si rigirò nel letto, brontolando qualcosa riguardo a un rossetto improponibile. Da quando il pompelmo era un colore?
Scossi la testa, ignorandola completamente.
Fuori era ancora buio. Mancavano ancora un po’ di ore all’alba, perciò potevo godermi il momento, prima di dover correre di qua e di là con la mia Maserati Spyder Divina.
Le accarezzai nuovamente la guancia, felice.
Il perché mi sentivo così, ancora mi era difficile capirlo.
Oh, insomma. Qualche tempo fa avevo completamente perso la testa per lei.
Ora ero tornato in me. Più o meno.
Dimmi, Zeus, perché hai fatto nascere Afrodite?
Non potevi fare una dea del formaggio? Sarebbe stata sicuramente meno fastidiosa.
Mi stesi accanto a lei, incastrandomi tra il muro e il suo corpo.
Da quella prospettiva era ancora più bella.
Quasi si fosse accorta della mia presenza, Ninetta girò la testa verso di me, borbottando una frase senza senso compiuto.
A meno che “akdjfdfisfjwefirjhfer” fosse improvvisamente diventata una parola.
Abbozzai un sorriso, dandole un bacio sul naso.
Lei fece una smorfia, ma continuò a dormire.
A quel punto, sentii il suono del mare. Quel suono a metà tra un tuono e il brontolio della pancia del nonno Crono.
Okay, questo probabilmente era zio Poseidone che osservava la scena.
Possibile che qui sull’Olimpo non si potesse mai avere un momento di privacy?
Tutti sapevano tutto. Il che era forte, ma solo quando era la privacy degli altri ad essere violata.
Come quella volta che Efesto aveva costruito una rete invisibile e l’aveva applicata sul suo letto, e quando Ares e Afrodite ci si erano gettati per fare le loro cosettine erano rimasti imprigionati.
Ah, le risate.
Io e Ermes prendiamo ancora in giro Ares, anche perché in fondo sono passati solo tremila anni. Quella è una scena che non si scorda con così poco.
Quando sentii per la seconda volta l’ammonimento di Poseidone, decisi che forse era il caso di tagliare la corda, o il vecchio Barba d’Alghe avrebbe allagato la casa.
E con l’umidità i miei capelli diventavano orrendi.
Con questa possibile e tremenda minaccia che mi perseguitava, mi alzai dal letto e salutai Nina con un bacio sulla guancia.
«Dormi bene, piccolina.» dissi, sorridendo.
Cercando di fare il meno rumore possibile, mi diressi verso la porta e la chiusi piano, attento a non svegliare la mia Bella Addormentata.
Della sua amichetta bionda non me ne importava niente, ma Ninetta si meritava un po’ di tranquillità.
Infilai le mani nelle tasche dei Jeans e iniziai a camminare, senza ben sapere che direzione prendere.
Ormai l’Olimpo lo conoscevo a memoria.
Non come la Terra degli Uomini, che cambiava in continuazione.
Ottomila anni fa c’era un giardino fiorito dietro la casa di Nina, ora, nel 2011, c’è ancora lo stesso identico giardino.
Ah, no, scusate, Demetra aveva aggiunto una pianta di passiflora nell’Ottocento.
Che poi, non so nemmeno cosa sia una passiflora, ma quando l’ha piantata la cara vecchia Demmy non la smetteva di battere le mani tutta contenta. Bah.
Mentre mi annoiavo da morire –ah, io che mi annoio DA MORIRE! Quanto sono forte, ragazzi-, un fulmine cadde a dieci centimetri dal mio strafighissimo viso, facendomi rizzare i capelli.
Ergo: il papino aveva bisogno di me.
Ma io dico, un cellulare no, eh? È moderno, comodo, colorato e non rischia di rovinarti la piastra.
Non che io mi piastri i capelli, ovviamente.
Sono meravigliosi di loro.
Mi alzai faticosamente in piedi e mi incamminai moolto lentamente verso la Sala principale dell’Olimpo, dove papà teneva tutti i suoi allegri discorsetti.
Solitamente, le nostre riunioni riguardavano cosucce molto tranquille e felici, come il Terremoto-Barra-Tsunami in Giappone (colpa di zio Poseidone che si era arrabbiato con un paguro che gli si era attaccato al tridente e non voleva scollarsi) o l’inizio della Guerra Mondiale.
Rincuorato da questi ricordi, affrettai il passo
..alias,il pov di apollo ewe
Allora...E bene sì,in questa parte: ho scuoricinato,ho rischiato di morire arrivando agli studi di registrazione R.I.P (-.-),sclerato. Bella lista,no?
Ma tutto il capitolo è stato fantastico,complimenti,uno dei miei preferiti.
Apollo mi deve delle spiegazioni òo
Brava,complimenti.
Bacioni.
Thalia_Socia_Grace |