La seconda parte di Ice on Fire.
Hanna ha lasciato Bristol dopo quella notte, rifugiandosi in un'altra città.
Il destino vorrà Harry di nuovo sulla sua strada, ma lei nasconde un segreto.

Si riparte, Mo e Harry un amore cresciuto con difficoltà, ora ancora in pericolo, cosa succederà? beh, apri e leggi

Harry: Lucy.. vorrei almeno ritornare tuo amico
Io: e perché?
Harry: ricordi? Qualunque cosa accadi...
Io: resteremo amici
Harry: già
Io: non lo so... ammetto che mi manca la tua compagnia ma...

Come ogni domenica che si rispetti avremmo pranzato dai genitori di mio padre per poi passare a prendere il caffè dai genitori di mia madre.
La cosa che differenziava questa domenica dalle altre era che avrebbe celebrato un nuovo frate, arrivato in parrocchia da poco: Harold Edward Styles ma che era chiamato dai parrocchiani Harry.
Personalmente non avevo ancora avuto occasione di vederlo, ma i miei genitori si e tenevano molto a farmelo conoscere...l'amore segreto e proibito...questo sarà l'argomento centrale di questa FF.
Buona lettura

*Tratto dall'undicesimo capitolo*
Parte la voce dolce di Zayn, brividi mi attraversano e non so spiegare cosa provo, è una sensazione troppo bella per essere vera. Segue Liam con la sua voce chiara e meravigliosa e sento che collasserò per la fine della canzone. Il ritornello mi attraversa l’anima, canto silenziosamente con loro quelle parole che conosco troppo bene e che tante volte ho sognato di sentire dal vivo. Tocca a Louis e io mi sento sempre meglio, chiunque dice che la sua voce è infantile dovrebbe ascoltarla meglio. Canta Harry ora, la sua voce profonda e graffiata è il massimo, cedo. Mi accarezzo il viso e mi accorgo che è bagnato di lacrime, lacrime di gioia che non si fermano dato che la voce di Niall si diffonde lentamente nell’aria. E’ bella, molto più di come è in radio o attraverso le casse di un computer. Ora cantano tutti insieme e mi accorgo che nessuna tecnologia rende giustizia alle loro voci, sentirle dal vivo è un qualcosa di fantastico.

"Mi accertai che gli altri fossero nelle grinfie di Cowell in modo da non uscirne e mi diressi verso la camera mia e di Louis .
-Posso?- dissi aprendo la porta. La ragazza si voltò di scatto e mi lanciò uno sguardo assassino.
-Sono venuto per.. "farmi tirare su il morale " - dissi
-Vuoi scopare? Bene. Ma devi tenere la bocca chiusa con Lou. io lo amo-
Mi sedetti sul letto affianco a lei. -Spogliati.- le sussurrai all'orecchio. Lei mi fissò - Che cazzo stai dicendo?-
-Credo che tu abbia capito bene- le risposi .
Iniziò ad arrossire. - Voglio che ti spogli ,ora- si alzò in piedi ed immerse i suoi occhi scuri nei miei. .
-Fallo- le ordinai.
Con le guance letteralmente a fuoco, iniziò a togliersi il top rosso abbondandemente scollato.Sentivo la mia erezione farsi dura all'interno nei miei boxer . Tirò giù anche gli shorts blu allontanandoli con un piede . Cazzo, stavo scoppiando.
Sganciò lentamente il suo reggiseno e lo sfilò gettandolo a terra. Liberai il liquido all'interno dei miei boxer. Porca puttana, mi sentivo un quattordicenne alla prima scopata.
Iniziai ad immaginarmela stesa su di me , che strusciava le sue tette sulla mia faccia..."

Una ragazza, dopo aver trascorso la sua giovinezza e parte della sua adolescenza in Italia viene portata con la forza dal padre, a Londra dove dovrà sposare un ragazzo senza il proprio volore ma il destino le farà conoscere un'altra ragazzo di cui si innamorerà così le loro vita insieme a quelli degli amici avranno mille problemi...

Dopo tre giorni dal brutto accaduto, Hope decide di andare a trasferirsi da suo zio a Londra, non sapendo se il destino le aveva riservato cose positive o ancora negative.
Vuole a tutti i costi rifarsi una vita e dimenticare il suo doloroso passato. Per quanto lei ci provi, non riesce a superare tutto ciò che le è successo, ma quando stava per cedere, ecco che incontra un gruppo di amici e una ragazza, la quale ha come fratello Harry. Insieme, superano le loro difficoltà, finchè non si innamorano perdutamente l'uno dell'altro, facendo nascere tra loro un tenero e grande amore.
Completa.

In realtà, per riuscire a guadagnarsi quella vacanza aveva pregato i manager in inglese, francese e persino cinese – magari si era inventato qualche parola, ma questo non lo sapeva nessuno – e dopo due mesi e tredici giorni di tentativi era riuscito ad ottenere i biglietti di andata e ritorno per Firenze.
Ovviamente, non gli avevano permesso di scegliere la meta, sperando che il fatto di conoscere a malapena tre parole di italiano – di cui una era il cognome di un calciatore che aveva scambiato per parolaccia – o l’orario del volo, programmato per le tre di notte, lo facessero desistere, o perlomeno che Niall lo uccidesse.
Ma nemmeno le pentole che l’irlandese gli aveva tirato addosso avevano fatto cambiare idea ad Harry, perché aveva bisogno di staccare per un po’ – era pur sempre il piccolino del gruppo.

Dal testo:
“Scusa.” Sussurrò prima di far unire le nostre labbra.
Inizialmente era un bacio di scena, anche se non me lo aspettavo, avevo gli occhi aperti e vedevo tutti i giornalisti scattare foto, capendo le intenzioni di Harry. Poi, quando cercò di approfondire il bacio, chiusi gli occhi e mi lasciai andare. Ora non eravamo più Alice Sherly ed Harry Styles, i due cantanti che stanno insieme. Eravamo semplicemente Al ed Harry, due ragazzi normali, che provano qualcosa che va oltre l’amicizia, ma che è troppo piccolo per essere amore. Attrazione? Probabile. Non lo so, so solo che quel bacio mi fece andare in tilt, mi dimenticai di ogni cosa, qualunque, tutto attorno a noi era sparito, c’eravamo solo io, lui e i nostri cuori che battevano forte.
Era un bacio di quelli che ti tolgono il fiato, di quelli che sai che non dimenticherai facilmente, un bacio di quelli che ti fanno innamorare, che ti fanno sorridere inconsapevolmente, uno di quelli su cui non ci dormi la notte, uno di quelli magici. Che ti fanno sentire leggera, che ti fanno sentire come se fossi tra le nuvole, in paradiso [...]

TRATTO DA UN CAPITOLO:
"Sentii il rumore di una porta che si apriva, voltai lo sguardo e vidi Louis entrare in casa.
Ci guardò sorridente.
- Sonny! Sono contento che abbia detto tutta la verità ad Harry!- esclama Louis, mi staccai leggermente da Harry, ero preoccupata, Harry guardava Louis in un modo alquanto strano.
- Sonny cosa devi dirmi?- chiese alzandosi dal divano.
- Austin perchè non vai di sopra a giocare?- dissi alzandomi. Louis rimase immobile.
- Allora?! Sto aspettando?- disse Harry.
- Harry...Austin è...- sussurrai abbassando lo sguardo.
- Cos'è Sonny?!-
- Harry io...-
- Non mi interessa dimmi la verità cosa mi nascondi?!- urlai.
- Austin è...- aggiunse senza finire nuovamente la frase.
- Allora?!-
- CAZZO HARRY AUSTIN E' TUO FIGLIO!- urlò d'un tratto Louis.

-Non pensare che dopo questo spettacolino io rimanga senza niente! Anche tu dovrai fare quello che ho fatto io-
-Ma questo non era nei patti!- si lamenta.
-Oh Louis non credo che non ti dispiacerà poi così tanto-

Siamo in mezzo alla folla piena di ragazzine sguaiate che urlano come pazze, sbracciandosi, cercando di farsi vedere dai One Direction. Alle 16.00 Madison mi ha letteralmente trascinato a vedere il loro concerto. “Per una volta che vengono in Italia, non perdiamoceli!”, mi ha detto. Veramente io non sono loro fan. Ho ascoltato qualche loro canzone, e mi piace il loro aspetto, ma niente di più. Mentre Madison… lei è pazza di loro.
Pensavo tutto questo prima che accadesse l'"incidente". E prima che incontrassi lui...Harry.

"Non ti voglio mettere a disagio.. Magari ora esco un pò, ti lascio con Lou, così puoi sfogarti un pò con lui e raccontargli che mi sono preso una bella cotta per te, anche se già lo sa.. A dopo" così dicendo, fece per alzarsi dal divano nero di pelle ma lo bloccai, trascinandolo a due centimetri da me. Non so perchè lo feci ma non me ne pentii e non mi sarei pentita nemmeno di quello che avrei fatto subito dopo.
Bastò un solo giorno perchè la vita di Alice venisse stravolta. Si, 5 normalissimi ragazzi gliela sconvolsero.

In quel momento lui non era il mio idolo. non era il ragazzo che più desideravo da anni.. Non era il cantante che appena apriva bocca mi faceva volare. No in quel momento era semplicemente Harry.