In uno sperduto villaggio dell’Inghilterra, al tempo di re Giacomo Stuart, circolano strane voci sul conto del giovane conte Kurt di Hummel, unico discendente di una antica e potente famiglia: si dice che sia un mostro sputato dall’Inferno, che abbia una corte formata da diavoli e streghe, che nel suo castello siano spariti molti giovani e fanciulle di bell’aspetto.
Eppure, ciò che Blaine Anderson, nuovo servitore alle dipendenze del conte, dal passato triste e doloroso, si trova davanti è una creatura dalle innaturali sembianze angeliche, in perenne ricerca della vera bellezza circondato da servitori tormentati da fantasmi del passato o da diavoli che divorano loro l’anima.
Quando, nella fiaba, la Bestia è un Angelo col cuore di Diavolo, quando il bacio del vero amore non dona la vita ma la toglie, quando persino le streghe possono piangere, rinchiuderti in una torre di perfezione sembra essere l’unica cosa che può donarti la pace che non trovi.
Liberamente ispirato alla vicenda di Erzsébet Bathory.

Merlin si volse un istante, il mezzo sorriso che addolcì le sue labbra non raggiunse i suoi occhi dorati. La sua voce uscì morbida e implorante.
“Lasciami, Arthur”.

Naruto è stato rapito, ma da chi? Cosa vuole da lui? Quanto male potrà fargli? Secondo voi è possibile innamorarsi in una situazione del genere? C'è amore, in mezzo alla paura e alla morte? L'amora può vincere contro di loro? Questa fanfiction nasce durante una noiosissima lezione di latino e spero con tutto il cuore che riesca a rispondere a questa benedetta domanda.

"Subaru non lo aveva mai visto così; mai gli era capitato di poter scorgere quel corpo così disteso e assopito [...]."
Questa piccola one-shot è una storia riconducibile alla mia altra one-shot intitolata "Him", anche perchè l'universo in cui si trovano per me è lo stesso.

Il lupo profumava di bosco e di selvaggio, poteva sentirlo da quella distanza, e qualunque sforzo per ignorare quell'essenza sarebbe stato vano. [Edward/Jacob]

Il sole estivo si adagiava sulla nostra pelle, trasmettendoci un piacevole tepore, mentre le cicale avevano cominciato il loro quotidiano concerto. Sotto quella calda luce, i fiori dei keyaki sembravano brillare come oro.
Posavamo lo sguardo su tutto e niente, consapevoli e indifferenti al tempo stesso di quel che avevamo attorno.
- Sasuke...- sussurrò, come temendo di svegliare qualcuno, - sai, ho sempre creduto...che le piume dei susuki siano cadute dalle ali degli angeli. -
- Buffo. - provai a simulare un tono sarcastico, - anche io penso la stessa cosa. -
Cercai di ghignare, ma un sorriso mi affiorò sulle labbra. [Fan Fiction dal sapore SasuHina, con retogusto amaro.]

“Lo aveva trovato che prendeva a pugni una delle porte dei cubicoli, con una tale rabbia, che per un momento, gli era parso impazzito” Avevo deciso di pubblicarla con one-shot ma non ho resistito e ho realizzato un seguito.

[...]“Dovresti dormire” disse poi Ryuzaki notando che l'altro continuava a fissarlo “Forse hai ragione” rispose lui con un sorriso girandosi verso il muro.[...]
Note: la mia prima L/Light, senza alcuna pretesa tranne quella di scrivere al meglio.

Il settantacinquesimo anniversario dell’Empire State Building sembrava un’ottima occasione per rifuggire i problemi della mondanità, immergersi in un contesto nuovo, tra visi sconosciuti e sorrisi intagliati su maschere di carnevale.
Incontrarlo dopo dieci anni era certamente l’ultima cosa a cui avrebbe potuto pensare ma, quando vide la sua figura fuggire verso la lobby del grattacielo, l’impulso e soprattutto la curiosità lo spinsero ad abbandonare una delle tante feste di una New York ancora sveglia, gettandosi nelle strade dell’isola asfaltata di Manhattan.
“Umpf, allora non mi sono sbagliato.”
“A quanto pare.”
“Sei qui per cambiare aria?”
“Sì, credo ne avessi bisogno.”
“Già…”
“E tu?”

Se c’era una cosa, fra tante, che davvero non sopportava, era la costante presenza di rosa.
[Ryan/Chad]

Hinata e un matrimonio incombente. Hinata e un futuro davanti a sè col ragazzo che ha sempre amato fin da bambina. Ma allora, perchè è disperatamente infelice? E chi realmente possiede ora le chiavi del suo cuore?

Quando lo guardò andarsene lontano, con il dolore così palpabile nei suoi occhi da fargli male, capì che nulla sarebbe potuto più essere come prima... Il suo mondo era cambiato, e solo ora che l'aveva perso aveva capito quanto esso girasse intorno a lui...

Dopo un anno Touya è tornato in Giappone...
Dopo un anno... sa bene chi sarà il primo che vuol vedere.
Lo sa fin troppo bene.

Questo, per me, è l'ultimo volo.

Si meravigliò ad accorgersi che il suo tocco un tempo tanto bramato gli provocava un acuto fastidio.