[...]
Parte 4 | «Ora come allora, Sakura-chan, io con te mi sento vivo».
Parte 5 | Naruto sventola il braccio bendato. «Non hai visto questo».
Parte 6 | «E ora dammi il mio regalo, Babbo Natale».
Parte 7 | Dall’offrirgli qualcosa da bere a concedergli se stessa e un letto caldo in cui stringerla, il passo è breve.
Parte 8 | «Mi vuoi solo perché ora sono l’Hokage?».
Parte 9 | «Sei ubriaca». Naruto è rigido come un pezzo di legno. «Tu ami Sasuke».
Parte 10 | «Smettila di guardarmi in quel modo».
[NaruSaku, raccolta di drabbles, a tratti PWP]

2WW!AU | SasuNaruSaku
La resistenza Partigiana in venticinque sentences.
17: Sasuke ogni tanto pensa a che faccia farebbe suo padre nel vedere Naruto: è così rosso, comunista fino al midollo, mentre con la chitarra canta Bella Ciao come serenata a Sakura.
[La storia partecipa alla “Sentences Challenge” del gruppo Facebook SASUNARU FanFiction Italia.]

Il professor Salomon gestisce una famosissima clinica psichiatrica. Quando viene ricoverato presso la struttura un giovane paziente affetto da una forma depressiva adolescenziale, l'uomo si scopre attratto da lui e non si fa scrupoli a dar seguito a tale attrazione.
La storia è "Come ghiaccio su un abisso" (https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3539367&i=1) raccontata dal punto di vista del professore.
Prima classificata al contest "Dall'altra parte" indetto da milla4 sul forum di EFP.

- Morirò vergine. -
Più che osservazioni, quelle di Sakura sembrano condanne scritte a fuoco sulla pelle, come se per ognuno il destino fosse racchiuso in quelle poche parole - pronunciate per altro con una tale sicurezza da far impallidire le Tre Norne e fargli chiedere il pensionamento anticipato-, senza possibilità di appello. E la sua è di morire sola, vergine e in compagnia di cinque gatti, tutti di nome Sasuke.
Risponderle, come sempre, mi sembra superfluo: servirebbe solo a ricordarmi che, se si mette in testa qualcosa, è irremovibile. E in questo momento Sakura è convinta di morire vergine, per cui tutto ciò che posso fare è sperare che domani si convinca di voler fare l'astronauta, o anche la commessa, poco importa.
- Morirò vergine con i miei Sasuke. -
I cinque gatti, per l'appunto.

||«Ti stavo aspettando» un rantolo a fiato caldo, contro l'orecchio. Hinata sorride, girando appena il volto per far incrociare il chiaro dei suoi occhi con il nero di quelli di Kiba.
«Ho dovuto inventare una scusa» sussurra lei, con voce piccola e sottile.
«Come sempre»
∞
«Se l'odore ti fa tanto schifo, perché continui a tornare?» chiede Ino, un ciuffo di capelli biondissimi davanti ad un occhio, la coda lunga e morbida sulla schiena. Sorride maliziosa, consapevole dell'aria di peccato che stanno entrambe respirando, assieme all'odore dei gelsomini e delle gardenie.
∞
«Potrei chiamare la sicurezza per aggressione» sussurra il rosso. Sai continua a sorridere. «Ma deduco che la sicurezza sia impegnata a farsi scopare a sangue dal tizio degli insetti».
«Però, sei perspicace».
∞
Sembra pacato, tranquillo, finalmente in pace dopo anni da tormentatore tormentato; distrutto solo dalla consapevolezza del loro rapporto deleterio e malato.
«Settimo Hokage».
«Uchiha».
∞
«Oh, Kami!» esclama Shikamaru, alzando le braccia al cielo ed osservando ognuno di loro con cipiglio severo e malizioso insieme. Ed ogni presente prega internamente che l'intelletto acuto di Shikamaru non abbia riscontrato l'aura di peccato attorno a loro – ignari che tutti i presenti ne siano avvolti.||

Hinata, ormai cresciuta, decide di prendere in mano la sua vita e di lottare per ciò che vuole. Finalmente, otterrà l'amore di Naruto, ma a quale prezzo? La storia di un primo amore morboso e possessivo, di una cattiveria capace di insidiarsi anche nel cuore più puro, di un Sasuke che si fa prima Diavolo tentatore e poi Angelo Salvatore, di un'anima afflitta dalla crudeltà del mondo e da un'umanità sporca e diabolica. L'animo puro di Hinata rimarrà tale dopo l'Apocalisse?
I nostri occhi – così diametralmente opposti – erano capaci di entrare dentro l’anima dell’altro, di carpirlo affondo, di scoprire la sua essenza ed era evidente quanto la mia, sempre nascosta, diventasse sempre più simile alla sua – cattiva.
[NaruHinaSasu][Angst][YinYang][Fumo][Amore&Odio]
Storia classificatasi seconda al contest "Tre è il numero perfetto!" indetto da Ayumu7 sul forum di EFP e vincitrice del premio "Miglior Lui" (Sasuke).

REVISIONE IN CORSO
Quando suo padre firma un accordo di pace con un regno nemico, obbligandolo a prendere moglie, Kauros accetta quell’ordine a malincuore. In passato l’ostinazione gli ha portato via un fratello, il tempo delle libertà si è esaurito, questa volta deve obbedire. La sua promessa sposa però è diversa dalle donne a cui è abituato: Irisha è piccola, minuta, ha i capelli rossi e un carattere tenace.
L'attrazione sarà fatale. I sentimenti però non lo salveranno quando gli errori del passato torneranno a bussare alla sua porta, esigendo un alto tributo. Lui o sua moglie, la bilancia non saprà decidere, e Kauros dovrà fare di tutto per sopravvivere.
cit. “Sono l’unica per te?” Domandò in un filo di voce.
“Che cosa hai detto?”
“Sono l’unica per te? Voglio dire, dopo questo tu andrai ancora con altre donne?”
La sua espressione confusa la mandò nel panico, così lei invertì la rotta pensando di aver fatto un passo falso. Forse lui non l’amava. “Scusami.”
“Credi che potrei farlo? Sei l’unica con cui voglio stare.”
Lei si emozionò. “Dillo ancora.”

[NaruSaku - long di drabbles]
#01. “Ora capisco perché tutti ti chiamano fronte spaziosa...” “Ma a me piace la tua fronte!”
#10. Sasuke è simile a Naruto. Ma l’Uchiha è più carino, più carismatico, più attraente.
#20. L’immensità di tutto quel verde gli ricorda gli occhi di lei, quegli occhi perennemente gonfi di lacrime.
#30. Vorrebbe buttar giù la porta e irrompere senza preavviso, prendendo Hinata a pugni e urlando contro Naruto.
#40. La rabbia della donna scivola improvvisamente via: da quanto non sente quel nomignolo?

"Neve che regala brividi, neve che candida si poggia spontaneamente sul terreno.
Disordinatamente, eppure riesce a coprire ogni cosa, anche la pietra più ruvida diventa candida e soffice.
Soffice come la neve. Un sorriso soffice.
Sorriso, sorridi. Mi sorridi; sbaglio non è rivolto a me.
Mi volto e osservo come quel sorriso che tu sfoggi con naturalezza venga ricambiato. Spontaneamente, neve."
Breve storia senza pretese, scritta di getto in un momento d'ispirazione violenta (?).
A te.

Fanfiction partecipante in ritardo alle "Suggerisci la fanfiction" e "Trick or Treat?, 31 Ottobre" (con le solite 24h di ritardo) del forum Shikatema BlackParade.
Traccia Trick or Treat...
I protagonisti stanno festeggiando Halloween come ogni anno, ad una grande festa danzante in maschera: e se qualcuno finisse per calarsi eccessivamente nel suo ruolo?
Qualcuno fa un patto con il diavolo e il ballo in maschera di Halloween si trasformerà in massacro.
ShikaTema, NejiHina di sfondo. Accenni forti SasuSaku e HinaNaru, accenni lievi SaiIno.

Storia partecipante al contest "Un treno per..." di Esis. Prima classificata.
Heaven e Jude vivono come fossero fratelli, da tanto tempo. Jude non vede dalla nascita e i suoi occhi sono sempre stati quelli di Heaven, la sua vita ha sempre girato attorno a lei. La ragazza, però, sta per raggiungere la maggiore età, e con essa l’indipendenza e la voglia di farsi una vita sua. Ciò la costringe a lasciare Jude.
"« Il paradiso è forse qualcosa che posso immaginare come lo immagini tu… » Tolse le dita dalle labbra di lei, e si sedette nuovamente sul davanzale. «… eppure quando penso al paradiso, penso a te. » Rise, Jude, ma Heaven non lo fece; rimase seria e si mise in ginocchio, avvicinandosi di più a lui. « Buffo, no?! Tra tante cose che potrei immaginare, per una volta che non ho restrizioni, immagino te[...]"

ATTENZIONE: Ho messo l'avviso "What If?" perchè non sapevo che mettere =.="
“Sasuke-kun, ti ho portato da mangiare. Un po’ di frutta ti farà bene.”
Sakura, che conosceva l’ospedale come le sue tasche, che conosceva la sua camera ancora meglio delle sue tasche, entrava senza bussare a volte, quasi se ne dimenticasse.
Erano trascorsi cinque giorni da quando Sasuke si era svegliato, e i dolori ovunque diminuivano pian piano, con le pomate di Sakura che gli rinfrescavano i tagli ancora profondi; e talvolta anche le ferite nel petto parevano meno roventi. Ma a Sasuke importava poco di ciò che sentiva. Il problema consisteva in ciò che non percepiva più, cosa a cui nessuno, come se lo stessero soggiogando, accennava mai.
“Non potrò più camminare.”

Lui non ha ancora imparato a portare l'ombrello, lei gli regala sempre dei fazzoletti.
«Voglio dire, non so nemmeno il tuo nome. Anzi, non so nulla di te, proprio nulla. E ti ho visto.. quante volte? Cinque, sei? Però.. beh, ecco.. mi piaci»
E' ovvio che sarà amore.
{NaruHina}
Ad Hime sama, buon compleanno! ♥

A volte Sakura si perdeva nell’incertezza del domani. Allora quell’incertezza le si poteva leggere negli occhi, senza che lei parlasse o ne spiegasse le ragioni.
[Un finale ipotetico e tragico. Un memoriale e due donne, due cuori spezzati, due amori perduti, due persone da piangere. La fine che nessuno desidererebbe; quella di un domani fatto di rimpianti e rancore, da trascorrere nella memoria di quanto si è perso.]

Due gemelli, fratello e sorella, si trasferiscono in una nuova città. Nuova scuola, nuovi amici, professori e compagni demenziali. Qui ci sono un ragazzo, misterioso e solitario, e una ragazza, dolce e tranquilla. Cosa succederà se le loro vite s'incroceranno?