Flashfic adattabile a chi si vuole ma che io ho interpretato una volta uscita dalla mia mente come tra Draco Malfoy e Astoria Greengrass, perché….perché diciamo che l’unico della generazione dei libri mi rispecchi questo personaggio…però posso sbagliare!
Dato che non si sa nulla di Astoria per quanto riguarda il suo aspetto fisico, l’ho immaginata con capelli ramati, per questo è lei il personaggio femminile. Sono una fan delle Draco/Ginny, quindi magari la cosa mi ha condizionata, ma avevo paura mi sarebbe uscita OOC, per cui ho preferito canalizzarmi verso la coppia canon.
Fiamme. Le senti dentro di te, spingere per uscire e diffondersi in tutta la stanza, in tutti voi.

“Allora? Come è iniziato tutto?”
“Vuoi sapere tutta la storia?” le chiedo, prendendo un altro sorso di tè.
Annuisce violentemente, a momenti ho paura che le si stacchi la testa.
Mi mordo le labbra. Raccontarle proprio tutto? Ma sì, infondo è grande ormai…
“Tutto iniziò nell’agosto del 1958, quando mi trasferii a Liverpool dalla mia città natale di Southport…”

Happy Birthday, Naruto!
Da brava Narutiana che sono, ho voluto immaginare il 17esimo compleanno di Naruto, dopo la guerra, in un periodo di pace. Il ragazzo è da poco venuto a sapere che la morte dei propri, cari genitori coincide con la data del suo compleanno. Come reagirà?
Una piccola One-shot di 800 parole dove un'intrepida (e non più troppo timida) ragazza aiuterà il nostro eroe.
[Naruhina doc][Happy Birthday to you, Naruto!]

Poi lentamente Hinata scioglie quel contatto. Si allontana dolcemente. Quasi danzando tra la folla. Non importano gli sguardi confusi della gente o degli amici intorno. Naruto la guarda allontanarsi. La segue con lo sguardo. E lei si ferma appena fuori dalla cerchia della pista. Lo guarda un’ultima volta. Sorride e si allontana ancora.
Naruto sorride e si lascia guidare da quel gioco che sa già come andrà a finire.

Dieci avvenimenti che quasi nessuno conosce su Astoria Greengrass e Draco Malfoy e la loro relazione.
Dal testo:
" 4. Astoria ha capito di amare Draco, in un tiepido giorno di fine inverno, quando frequentava il quarto anno.
[...] “Tu non puoi capire.” dice lui, nascondendo il braccio dietro la schiena.
“Vorrei tanto, però.” piagnucola Astoria, supplichevole e con le lacrime agli occhi.
“Perché? Che ti importa?”
Mi importa perché, nonostante tutto, sono innamorata di te, il pensiero è veloce e sta per trasformarsi in parole, ma Astoria riesce a fermarlo in tempo ed ora tutto gli si fa chiaro, capisce perché gli può perdonare tutto, anche l’essere un Mangiamorte, anche l’essere incomprensibile.
“Non lo so.” "
[ Questa storia ha partecipato al contest "Come, dove, quando e perché" di Tefnut sul forum di Efp classificandosi quarta (su quattro) ]

«Avrà lo Sharingan o il Byakugan?».
[SasuHina]

Cosa sarebbe successo se la sera del cinque Novembre Evey avesse tolto la maschera a V?

Mi ha chiamato "Naruto-kun". Significa che si ricorda il mio nome?...

Una semplice storia che presenta un'Hinata-artista dal carattere forte e il solito Naruto... Spero sia di vostro gradimento.

"Il ragazzo sospirò divertito, poi si alzò in piedi, si stiracchiò e fece due passi verso Hinata, lasciandosi cadere al suo fianco come se avesse appena fatto una lunghissima camminata.
Hinata sobbalzò per lo spavento ed avvampò. «Kiba-kun?», domandò in un sussurro.
Il viso di Kiba era pericolosamente vicino al suo e il suo cervello stava andando in confusione mentre un attacco di iperventilazione le rendeva impossibile allontanarsi. La legna scoppiettò sotto le fiamme, come se fosse invidiosa del fatto che non fosse più l'unica ad ardere quella sera. "
[1° classificata al contest "Yaoi vs Het" indetto da Midori_chan sul forum di EFP]

1. NaruHina: Lentamente aprii gli occhi, la luce mi travolse, poi scorsi la tua sagoma che pian piano mi mostro i tuoi occhi turchesi, avrei voluto entrarci e non uscirne mai, poi portai una mia mano sui tuoi capelli, immergendola in essi, erano luminosi come i raggi del sole, tra le dita sentivo il calore che emanavano.
2. SasuSaku: Ho aperto i miei occhi e ti ho guardato, bello ma allo stesso tempo dannato, così lontano eppure così vicino, ti tocco il viso e mi prendi la mano tra la tua, me la baci e io non posso fare a meno di pronunciare il tuo nome.
3. ShikaTema: In questo momento apro gli occhi e ti guardo mentre ancora ad occhi chiusi dormi al mio fianco, mi sporgo verso di te e allungo la mia mano per prenderti una ciocca dei tuoi capelli che normalmente tieni legati, lascio che i sottili fili dei tuoi capelli mori scivolino tra le mie dita.
4. SaiIno: E li in quell’istante ti sento sorridere, non ti guardavo, eppure sapevo che sorridevi, fu inevitabile per me sorridere e tu ti avvicinasti a me.