Con la mia ingenua indole di ragazza, ho voluto dedicare un pensiero all'Italia che non è come vorrei, come tutti vorremmo.
[Dalla Flashfic]
Oggi alla stazione ho visto un vecchio. Sembrava quasi che avesse perso la forza di sperare in un futuro migliore. Negli occhi portava la triste bellezza degli sconfitti.

«Perdonami, perdonami di amarti e di avertelo lasciato capire», la voce di Sakura è rotta dal pianto – lacrime disperate che si inseguono sulle sue guance in cerca di giustizia –, il suo cuore sta per implodere e le gambe non la reggeranno ancora per molto. Tuttavia, prima di abbandonarsi all'abbraccio sempiterno della morte, ha bisogno di risposte; non vuole sfuggire alla morte, vuole semplicemente morire nei suoi occhi. Il suo sguardo è scuro – memorie di cieli privi di stelle –, è lo stesso con cui ha pronunciato – in un'intima promessa satura di arrivederci – la sua condanna a morte: grazie, Sakura. Lei, anni dopo – con un amore più maturo, ma non per questo meno radicato nella sua anima fatiscente –, sente il bisogno di ricambiare quel tacito impegno.[...]SHAKESPEARE'S TRIBUTE.

– Sei davvero sicuro di non avere qualche informazione... utile? – domanda, retoricamente, perseverando nel suo intento di farlo confessare con mero, semplice dolore fisico. Blaise ammette, tra sé e sé, che la sua sopportazione ha un limite e lui non è tanto lontano dal varcare quel confine così sottile, ma è anche certo che, aggrappandosi a preghiere di salvezza – e di amore –, prima ancora di sentire le dita frantumarsi sotto il peso di un fermacarte di bronzo, sarà capace di mentire anche in mezzo alla follia pur di salvarla.
– Sicurissimo – ribatte a denti stretti.
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Seconda classificata al "Torture Contest" indetto da ChibyLilla sul forum del sito.

Nonostante l'età, che priva di paure - e rimorsi - gli ha succhiato la lucidità e quel che ne conseguiva, non potrà mai scordare la crudeltà con cui Hermione gli aveva strappato via il cuore dal petto.

Sei ridicola, Temari.
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Mai quanto te, Shikamaru.

Il Villaggio della Foglia si presentava, almeno ai suoi occhi, come il fantasma di tutta la bellezza che era stato. Un tempo, prima che lui complottasse, tradisse, ferisse il suo paese natale. Sasuke Uchiha, incatenato e tenuto sotto stretto controllo da quel che rimaneva della squadra ANBU, attraversava ancora una volta – per l'ultima volta – il cancello che lo portava nel vivo di Konoha. Perché non era il bosco nei dintorni ad esprimere l'essenza di quella comunità tanto valorosa quanto unita.
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« In un'altra vita avrei potuto innamorarmi di te, Sakura. »

« Ho diritto ad un premio, in base al nostro accordo. L'unico premio che voglio, sei tu. » disse in un fiato. La maschera era finalmente calata, lo spettacolo si era concluso. La standing ovation di applausi, dipendeva solo da lei. « Una persona non può essere reputata un premio, Malfoy » rispose prontamente lei, il suo spirito saccente stanco di essere celato.
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Seconda classificata al contest "Amore Immortale" indetto da SlytherinGirl sul forum del sito.

Astoria era riversa a terra in una pozza di sangue.
Profumava ancora di mughetto, giubilo, aspettative per il futuro.
Sul suo corpo martoriato Draco giurò vendetta.

Ci sono amori che è impossibile dimenticare, e alcune volte, se la dea bendata è di buonumore, puoi scoprire che non sempre un errore di gioventù decreta la tua infelicità eterna.
Pure Drabble!, 110 parole esatte.

Ci sono cicatrici che non guariscono mai, neppure con il tempo.
E la sua – peccato inconfessabile – porta un nome ben preciso, un nome che gli è difficile pronunciare senza esserne sopraffatto: Hermione.
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TERZA CLASSIFICATA al "Concorso Flash- Solo per Dramione edite" indetto da IvanaEfp sul forum del sito.

Avevano chiuso alle loro spalle, insieme alla porta, anche pensieri, segreti e ricordi. In quel momento c'era spazio solo per la voglia di stringersi, sentire la pelle dell'altro sulla propria e dare sfogo ad un desiderio che sembrava soffocarli. Le loro labbra si incontrarono subito, dando inizio ad una lotta in cui entrambi erano vincitori e vinti. Perché erano altre carezze che agognavano, altre labbra che desideravano e altre anime che bramavano.
DEDICATA A La Viola Moody.