Ed ecco cosa accade se il famigerato James Potter decide di proporre una delle sue tesi più interessanti.
Provare per credere, ragazzi.

James solleva le sopracciglia con stupore, perplesso. Tanto cattivo umore è persino eccessivo.
“Tutto a posto, Pad?” domanda prudentemente, con un sorriso di puro affetto, splendente e accorato come sono solo i suoi sorrisi per Sirius.
“Chiedilo a Moony,” ribatte lui infuriato. “Ha la luna storta,” puntualizza maligno.
“Impiccati,” sbotta l’interpellato con stizza, lanciandogli un’occhiata omicida.
James pare sempre più confuso e li osserva a turno, interdetto. Peter sembra inquieto, lo guarda come in cerca di rassicurazione.
“Ragazzi, a Natale tutti sono più buoni, non si può litigare,” osserva James accomodante, sorridendo di nuovo per sdrammatizzare.

Una storia dal retrogusto un po' Cotton, di Cameron e Chase prima di arrivare al lavoro, nella 3.15, quando House aveva chiesto loro se avessero fatto la doccia insieme. Scritta per un contest: le parole in neretto erano obbligatorie.

Potrei definirla "l'età dell'argento".
Ovvero l'ipotetica seconda parte di "the moonlight shadows" (che narrava "l'età d'oro" dei malandrini a Hogwarts).
Questo è quello che è successo al mio gruppo di amici, qualche anno dopo.
Spero vi piaccia
Aily

Sirius/Lupin. Tonks POV. “Come aveva potuto considerare Remus, il *suo* Remus, quasi come un marito? Quando era stato chiarissimo, anche troppo, fin dall’inizio, a chi apparteneva realmente?” Esplicito, ma non troppo.

Autrice: LadyArien. Questa è una parodia un po' Tolkien un po' E.R. per fare in modo che un'ambulanza giunga ad Amon Hen proprio al momento giusto per salvare il povero Boromir ferito dalle frecce. Aspetto commenti, grazie mille!

Sire Estel è morto, ed Arwen, mentre prega disperatamente che i Valar le concedano di esser riunita a lui, avvertendo sempre più vicina la propria morte, vive nel ricordo del loro amore.

Correre.
Correre.
Correre.
Non sento più le gambe, i muscoli mi fanno male. Eppure continuo a correre.
Come un burattino...
Like a muppet.

La partenza per Namecc è un punto fondamentale, si può dire che la storia di Bulma e Vegeta inizi proprio da lì.

ATTENZIONE!!! SPOILER SETTIMO LIBRO!!! Tre momenti nella vita di Ron ed Hermione sulle note della canzone “Everything” di Michael Bublé…

"...Non era di Sirius che Tonks si era innamorata, allora." ( HBP pag. 563 edizione italiana )

Ambientata nel quinto libro, la mattina dopo la prima notte che Remus e Tonks passano insieme.

[Spoiler di Harry Potter e i Doni della Morte.]

“Sei preoccupato per l’esame di mercoledì?”
“Sinceramente?”
Hermione annuì.
“No.”

Ron alle prese con un comune esame babbano...

Alla fine del suo turno di pattuglia di Hogsmeade, il giorno della Vigilia di Natale, Tonks decide di rintanarsi ai Tre Manici Di Scopa per riflettere su un certo Lui che la sta facendo impazzire, e stare un po' da sola.
Ovviamente, però, non troppo sola.
[RemusTonks] NO SPOILER

“«Ron?», la voce di Hermione era sottile, come se si fosse piegata in una preghiera.
«Sì?»
«Potresti darmi la mano?»”
SPOILER HARRY POTTER and THE DEATHLY HALLOWS (momento mancante)

Nonostante ad alcuni di voi il titolo potrebbe risultare familiare, questa ff NON CONTIENE assolutamente spoilers del settimo libro!
CAPITOLO 7
Bene, cominciamo.
Apro la bocca per prendere ossigeno e…
“Ron!”.
È come se Hermione fosse saltata in aria…che le è preso?
Io continuo a tenerla per le spalle – lei costantemente rigida come un sasso – e la fisso con sguardo interrogativo, mentre sul suo viso è disegnata un’espressione oserei dire terrorizzata. Cos’ha visto?
Deglutisce. C’è qualcosa che deve dirmi ma che non mi dice, glielo si legge in faccia.
“Cosa c’è?”, domando, cercando di capirne di più.
“Devi…restare immobile!”, risponde, stringendo i denti.
“Cosa? Sono sopraggiunti i Mangiamorte alle mie spalle ed io non me ne sono reso conto?”.
Scuote la testa e continua a guardare un punto oltre la mia spalla.
O meglio, un punto sulla mia spalla.
Aspettate un momento…non è che per caso…?
Oh Merlino, non voglio neanche pensarci!
“Ron…”, è la fine, è la fine, “…c’è un…ragnosullatuaspalla!!!”.