"Ogni volta, ogni singola volta si sentiva sporco.
Dentro e fuori.
Madido di sudore, con la polvere fra i capelli, con i segni dei lividi sulle cosce. [...] E poi si rivestiva alla svelta lasciandolo da solo. Sentendo i suoi occhi che lo seguivano come quelli di un felino non ancora sazio, ed andava via."

~ Raccontami, che cosa ti è accaduto sulla Terra che ti ha reso così fragile!? Non sarà stata quella donna!?
Oh, è cosi... Allora, magari, quando avremo finito qui, andrò a farle visita di persona! ~
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"Quando quella mattina Jane aveva chiuso la porta nell’uscire di casa, non si sarebbe mai immaginata che la sera si sarebbe ritrovata contro quella stessa porta in lacrime, con le ginocchia rannicchiate contro il petto e un’inquietudine annebbiante a scorrerle nelle vene "
[post-Thor; pre-The Avengers]
[uso lieve di violenza psicologica]

Raccolta di sentences sul pair Hiddlesworth
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"L’ultima volta che si erano parlati era stato per un' intervista inglese, poi si erano persi di vista per qualche mese, ma era bastato che i loro occhi si incontrassero sulle scale mobili dell’aeroporto per trasformare i giorni in semplici battiti di ciglia."

“Se mai fosse morto prima del tempo, Sanji avrebbe avuto un solo rimpianto, e non sarebbe stato quello di non aver trovato l’All Blue, quanto il non essere diventato il cuoco del Re dei pirati”
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Raccolta di Sentences Sanji/Rufy

"L’avessi saputo, avessi saputo prima in che razza di situazione mi avresti cacciato, ti avrei ucciso con le mie stesse mani quella prima volta al Baratie, ti avrei impedito di entrare nella mia vita e di stravolgerla. Di stravolgere il mio cuore. "
(flashfic ZoSan oneside)

Piccola raccolta di drabble che hanno come protagonisti il capitano e il cuoco. Volutamente shonen’ai.
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cap.1 "_Terra_"
cap.2 "_Acqua_"
cap.3 "_Fuoco_"
cap.4 "_Aria_"

"La stanza era illuminata solo dal chiarore della luna piena che filtrava dall’oblò, però bastava per farlo dannare, per non fargli prendere sonno. Quei fievoli raggi, che un romantico poeta avrebbe dipinto come fili d’argento, per lui erano poco più di una nefasta luce fioca che però delineava fin troppo perfettamente il corpo addormentato del suo capitano.
Docile, indifeso, come solo quando dormiva si poteva ammirare. "
Sanji/Rufy
[uso di linguaggio colorito]

"Cosa gli stava passando nelle testa? Solitamente riusciva a capirlo senza bisogno di parole, eppure si chiese se quei due anni non lo avessero cambiato troppo.
A Weatheria, quando scendeva la notte, era solita restare affacciata alla finestra a guardare l’orizzonte pensando ai suoi nakama, pensando a Rufy. Tante di quelle notti si era addormentata con le lacrime agli occhi. Per rabbia, per dolore, per paura. Tante di quelle notti, era arrivata ad odiarlo. "
[RuNami in mille parole]

Un sonoro sbadiglio si levò nell’aria mentre Rufy piegava le braccia dietro la testa.
- Quel vecchio era simpatico, peccato – sospirò.
Se un difetto di Rufy era quello di buttarsi a capofitto nelle cose e di dar retta anche alle idee più folli che gli passavano nella testa senza pensarci troppo, il suo essere volubile e incostante (leggasi pure “idiota”) il più delle volte era di certo un pregio. Quel vecchio e la stramba proposta di farlo unire a loro sarebbero di certo spariti nel giro di pochi minuti.
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Sanji/Rufy con accenni shonen'ai soggettivi

"Quei due anni erano stati sicuramente molto più duri per il suo capitano che per loro. Le miriadi di okama impazziti, le notti insonni in cui non gli era concesso di distrarsi per non ritrovarsi infagottato in qualche vestito da donna, le follie di Iva-san ed i suoi tentativi di convertirlo, niente di tutto questo era minimamente paragonabile alla sofferenza e al dolore che aveva attraversato i giorni di Rufy, alla sua incommensurabile perdita.
Non poteva dimenticarlo, mai l’avrebbe fatto."
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(Sanji/Rufy)

"Leggo il giornale tutte le mattine in cerca di tue notizie, con il cuore a mille per la paura e per l’eccitazione, perché anche dietro quella maschera non potevo non riconoscere i tuoi occhi."
Piccola flashfic dedicata a Kaya e ai suoi pensieri lontana da Usopp.

Erano passati tre anni e ancora riusciva a ricordarsi alla perfezione le sue parole, anzi poteva udirle così come le aveva pronunciate, con ogni singola vibrazione della sua voce. Con quel tono amaro a tratti disperato, ma allo stesso tempo pacato, come solo lui sapeva essere.... (una fic ambientata nel futuro di One Piece, o meglio dopo il suo ritrovamento. Naturalmente è una ZoroXSanji ^-*)