Ho conosciuto una persona che mi ha cambiato la vita e vorrei dedicarle due parole

"A volte lei e Joan si ritrovavano nel bosco a imitare i versi degli animali, a parlare con loro, a cantare suoni inventati; Joan le aveva insegnato. A volte addirittura ballavano insieme, mano nella mano, con la natura che suonava tutt’intorno, solo per loro. Era un loro vecchio gioco".

"Te ne sei andato o me ne sono andata?
Mi hai persa o ti ho perso?"

Semplici sfoghi su domande che non avranno mai risposta e dolori che si potranno solo attenuare. Almeno me lo auguro.

Le sussurro parole che non riesco a decifrare. E lei non ascolta, impegnata a marchiare con le unghia, la mia schiena.
E mi ferisce, qualsiasi cosa le stia dicendo, non riesce a raggiungerla.
All'improvviso il mio cervello va in blackout.
Le parole che le ho detto, è poi così importante ricordarle?

"Mi risvegliai, incerto nel cuore se gettarmi giù dalla nave e morire nel mare o sopportare in silenzio e restare ancora fra i vivi. Sopportai e rimasi: avvolto nel mantello, giacqui sulla mia nave." [Ulisse]
*
Il viaggio non è semplice, specie se la meta è la scoperta di se stessi, l'accettazione, la rivalsa.
"Nessuno" lo sa bene.... eppure non può far altro che continuare a navigare, anche se il mare è in tempesta.
[Questa storia partecipa alla challenge Somewhere over the Rainbow indetta dal gruppo SasuNaru Fanfiction Italia]

Mi capita di essere in quei momenti (quei momenti lì) che vanno vissuti e toccati e mangiati con lo stomaco, e non farlo.

La storia di una ragazza, Miss_ess, che diventa donna velocemente per colpa di una vita pronta a regalarle molti colpi bassi e qualche gioia.
Miss_ess è una donna che si guarda allo specchio e non ha avuto la vita che pensava fino a pochi anni prima e non capisce come fa a non essersi ancora spezzata ma ad essere sempre più forte.

[Partecipa al contest "Il mio Babbo Natale segreto", indetto da Claire roxy sul forum di EFP.]
[ Classificata 4 al contest il contest del simbolismo indetto da Arianna.1992 sul forum di efp. ]
Mentre si delizia con la sua gustosa ghianda, uno scoiattolo osserva un gatto e un cane che si evitano ma, che in fondo ai loro cuori, condividono un'esperienza che li unisce nel profondo.

Vi siete mai trovati a fare una medesima cosa in due momenti diversi della giornata?

A volte dura solo la notte. Ma la notte può essere abbastanza.

Osservo la spiaggia lasciandomi trasportare dalle emozioni, rivivendo un ricordo, per me, speciale, analizzando le sensazioni provate.

Vi siete mai sentiti dei Guardiani mentre guardate un qualcosa?
Vi siete mai sentiti persi mentre guardavate il mare?

La scatola chiusa, quel delirio sconnesso in cui io sono imprigionata, che si stringe a ogni movimento.
Un delirio partorito da una mente che in questo periodo non sta proprio bene.
Depressione, ansia, ansia sociale, senso di vuoto e dissociazione.
Questo è ciò di cui parla questo breve e disconnesso flusso di pensieri e immagini.

Prequel di "Happyland"
I suoi genitori mi strinsero le mani, sua madre mi abbracciò al funerale dicendo: “Tu eri uno dei suoi fari, uno dei suoi punti di riferimento.”
E io avrei voluto urlargli: “Signora, io ero il SOLO ED UNICO suo faro”.
Mi disse: “Lei era il suo modello di vita. Aveva molta stima nei suoi confronti, voglio che se lo ricordi.”
E io mi immaginavo le cene di famiglia, con i suoi occhi profondi e colmi di totale dedizione, mentre raccontava ai suoi genitori di me.
Di come passava il tempo con me.
Di come rideva di con me.
Di cosa imparava con me.
[Storia partecipante al contest “Gemme dell’infinito” indetto da Ghostmaker sul forum di EFP].