Recensioni per
Storia di un Reattore e Filosofia in Pillole
di _Lightning_

Questa storia ha ottenuto 48 recensioni.
Positive : 48
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/01/19, ore 13:28

Ciao carissima^^
Imparare a odiare. Anche odiare è una cosa che si apprende. Odiare bene, con profitto, in modo che l'odio non si riveli autodistruttivo per chi lo prova.
È questo il percorso che Stark deve compiere. È il primo gradino di un percorso più grande che lo porterà poi ad abbandonare l'odio stesso, posto che l'odio sia in assoluto male? Non si sa. Vediamo però che Yinsen lo sta aiutando, con la pacatezza e la forza che lo contraddistinguono, a solire quel famoso gradino, ad abbandonare un'aggressività bruta da bestia, o da bambino piccolo, per arrivare a un odio razionale, pulito, freddo. Un odio che sa come colpire e dove, che non effonde energie non necessarie, che non avvelena le emozioni e i sentimenti di chi lo prova.
Prima Stark era uno che poteva permettersi una sorta di scanzonata aggresività verbale: era miliardari, giovane, bello, aveva tutto. Adesso però si fa sul serio, adesso deve odiare gente che gli sta facendoi davvero cose orribili, e lui deve nonostante queste cose mantenersi freddo e obiettivo. Questo è il primo insegnamento.
Grande, bellissimo capitolo. Tanti complimenti!

Recensore Master
26/12/18, ore 22:45
Cap. 3:

Ciao^^
Una mia amica era solita dire: "L'importante non è la vita, ma la qualità della vita."
La mia amica si è suicidata.
Ora, non voglio fare del facile pietismo, ci mancherebbe. Ti cito solo questo episodio perché ci riconosco molto la prima parte della tua storia. Chiaro, uno che è abituato ad avere il meglio di tutto, come può adattarsi a quello che gli è successo? (a proposito, cosa gli è successo? Intuisco che dev'essere brutto, ma non avendo visto il film, non riesco a capirlo).
Tony mi sembra come quella mia famosa amica, all'inizio. È l'interazione con l'altro personaggio, che per qualche motivo mi figuro orientale, forse per il nome, forse per la saggezza - pensiamo sempre che gli orientali siano tutti saggi^^ - che gli fa capire una cosa importantissima. No, niente di mistico, niente che abbia a che fare con buoni sentimenti e voglia di lottare... solo il banalissimo istinto di conservazione, che agisce nell'uomo a prescindere da qualsiasi cosa. Molto bello e molto vero, in effetti.
Come sempre complimenti, una prosa bellissima e un'ottima introspezione, che si coglie anche da tanti particolari disseminati qua e là (un esempio su tutti: il rumore della gavetta raschiata fa capire che Tony ha mangiato tutto, quindi intende sopravvivere).
Bello, complimenti!!

Recensore Master
21/12/18, ore 10:52

Ciao carissima^^
come sempre ti premetto che non so nulla di questo Tony, che per me quindi è un personaggio originale a tutti gli effetti.
Quesito: gli indifferenti sono da odiare a prescindere? Si può pretendere l'entusiasmo nel fare le cose? L'interesse? O si può pretendere solo che le cose vengano fatte, senza alcun diritto di pretendere anche che vengano accompagnate da un determinato stato d'animo?
Io non mi trovo del tutto in disaccordo con questo Tony: fa le cose, le fa bene, ma gli sono indifferenti. Che cosa vuole il mondo da lui, che faccia le cose bene e con entusiasmo? Ma l'entusiasmo uno glielo mette se vuole, non è mica una voce del contratto...
Questo per dire che ho apprezzato molto questa vicenda. Non so chi siano Pepper e Obadiah, anche se suppongo che la prima sia una specie di segretaria di Tony, ma li hai descritti molto bene, così come hai fatto con Tony.
Complimenti e alla prossima!^^

Recensore Master
20/12/18, ore 15:24

Ciao^^
parto subito con una premessa: poiché so a malapena chi sono Bruce Banner e Iron Man, penso di essermi perso la metà della bellezza di questa storia. Mi sono perso un sacco di allusioni, di episodi nominati e rapporti fra personaggi.
Però ti devo dire che anche solo con metà della storia fruibile, l'ho trovata assolutamente ben scritta, scorrevole e con quell'attenzione ai particolari che so esserti cara. I personaggi sono ben definiti, coerenti, si comportano secondo modalità che appaiono subito chiare, come se fossero persone già note da tempo.
Perdonami se a causa della mia ignoranza non riesco a commentare in modo più articolato, vorrà dire che mi farò una cultura leggendoti!
Complimenti e alla prossima!^^

Recensore Master
11/10/18, ore 00:29

Carissima Light! **

Eccomi finalmente a recensire questa storia – mi mancava leggerti – con un Tony che sembra rubato al cinema! Dove tieni RDJ, dì: nell’armadio? Anche a me manca il reattore perché l’idea che Iron Man sia dannatamente a un passo dalla morte – non come certi dèi asgardiani, per intenderci, ha un che di romantico nell’accezione più goethiana del termine. Che dire, poi, della presenza di Bruce Banner? Il nostro eroe ascolta la seduta del suo “amico/confidente” come solo un amico carissimo potrebbe fare: russando.

Il prologo in media res è piacevole come una sachertorte gustosa in una giornata d’inverno soprattutto se, nel tuo caso, il tono leggero di Stark si unisce a una tematica profonda: cosa significa il reattore per Iron Man? In effetti, senza quel cerchio luminoso Tony sarebbe rimasto l’arrogante e vanesio milionario e sarebbe decisamente morto, mentre nella grotta di filosofica memoria (♥) Stark ha ritrovato proprio se stesso. Perché Tony, non dimentichiamocelo, è Iron Man. Nonostante il testo sia del 2013 ha una freschezza enorme. Tu c’hai talento ragazza, c’è poco da dire. Appunti da fare non te ne troverei neanche volendo, a parte i punti nei dialoghi.

Insomma, nonostante sia veramente distrutta e ho gli occhi che mi sanguinano non potevo proprio esimermi dal dilettarmi in una delle mie attività preferite: leggere le tue storie.

E questa, come sempre, è stata una magnifica scoperta. Bravissima *______*
Un caro saluto,
Cla’/Shilyss ^^

Recensore Master
25/07/18, ore 14:19

Eccomiii, un poco più tardi di quando pensassi, ma finalmente arrivo a concludere il recupero di questa raccolta ^^.
Come detto prima, ero curiosissima di vedere la reazione di Bruce: per fortuna questa volta non si è addormentato eh :P. No beh, in realtà lo immaginavo, dopotutto questa era una vicenda molto più seria, e che avrebbe portato Bruce a capire meglio certi aspetti e certi atteggiamenti del suo amico, quindi giustamente è rimasto attento :)
Molto belle le sottolineature che ha fatto, in special modo quella relativa alla morte di Coulson: non avrei mai immaginato che la reazione di Tony di fronte a quella tragedia potesse essere dovuta a ciò che ha vissuto in passato. Io l'ho sempre vista di più come un "voglio vendicare un mio amico", è molto interessante immaginare invece che la morte di Phil possa avergli riportato alla memoria quella di un'altra persona che in fondo ha dato la vita per proteggerlo. Aaaawn, brava, ben fatto ^O^. Inoltre un ragionamento del genere è molto 'da Bruce' quindi oltre all'originalità complimenti per avere inserito un elemento che è rimasto IC. Che New York fosse per Tony una sorta di ulteriore espiazione avrei in effetti potuto immaginarlo, sebbene io la vedessi anche in maniera più egoistica (e probabilmente sbagliando) come un: "voglio dimostrare a Rogers che sbaglia". Rogers che a quanto pare un pochino deve ricordare a Tony Yinsen, correggimi se sbaglio ^^ (o almeno, ho inteso così il motivo dei loro continui battibecchi).
Bellissimo infine il motivo che spinge Tony a non sbarazzarsi del reattore: ricordare come fosse prima, quanti sbagli avesse commesso. E in base a questo, spronarsi a fare sempre meglio.
Davvero un'ottima conclusione ♥

a risentirci alla prossima, nel frattempo ti mando un abbraccio!

Benni

Recensore Master
25/07/18, ore 10:43
Cap. 9:

Buongiorno cara,
se tutto va bene, oggi finisco il recupero di questa, yaiiii!
Bellissima la citazione di Dosto! Non ho mai letto l'Idiota, credo di conoscere solo quella frase, che può assumere centinaia di significati diversi. Qualunque sia quello che vogliamo attribuirle, resta innegabile che la bellezza commuove, se è vera, e che ce ne vorrebbe di più al mondo: esteriore, ma soprattutto interiore, una bellezza per cui valga la pena lottare e sperare.
Appena ho letto "occhi limpidi di un uomo che muore" mi son detta 'ok, è giunto il momento'. E in effetti, essendo il penultimo capitolo, non è neanche poi tanto una sorpresa.
Yin ha salvato Tony, e qui ritorna ancora una volta la verità della frase, e ora tocca al nostro miliardario fare in modo che la bellezza del suo animo non vada perduta davvero. Ora spetta solo a lui preservarla, mettere in pratica ciò che ha imparato, rendere grande e bella la sua vita. Non sprecarla, proprio come gli ha chiesto Yinsen.
A proposito, l'ultimo saluto tra loro mi ha commossa ♥: è bello quello sguardo che Yinsen rivolge a Tony: il fatto che ormai lo consideri cambiato e libero nello spirito è una cosa meravigliosa.
Ora non vedo l'ora (i miei giochi di parole sono impressionanti) di godermi la reazione di Bruce dopo questi racconti ^^.
A presto, se riesco!

Un bacione!

Benni

Recensore Master
24/07/18, ore 14:08

Povero micio di Shroedinger ^^", vivevo meglio quando non ne avevo sentito parlare xD (però su facebook girano un sacco di meme ed immagini carine del micio sopravvissuto incazzoso e in cerca di vendetta, LOL. Qualcuna ce l'avevo anche salvata sul cellulare tempo fa).
Ooook, premessa cretina a parte, rieccomi qui, a pancia piena, prima di affrontare gli impegni del pomeriggio.
Vedo che Tony ha fatto parecchi progressi, e il fatto che lui e Yinsen siano ancora vivi immagino stia a significare che i terroristi non hanno sospetti (o almeno lo spero) e che in parte deve averli convinti di aver fatto veramente progressi nella costruzione del missile, mentre in realtà era in tutt'altre faccende affaccendato. Questo doppiogioco lo porta a lavorare anche di notte e ti giuro che nel leggere di come sia lì a progettare, nel buio, rischiando di farsi scoprire, mi ha fatta stare male per lui, mi sono venuti i brividi çç.
Finalmente anche Yinsen è al corrente del piano (dopotutto era solo una questione di tempo) e la sua reazione è stata più positiva di quanto potessi immaginare.
La frase d'introduzione l'ho sentita un sacco di volte, specialmente di recente, ma non ricordo come mai, mannaggia! Dopo mi cerco da cosa è tratta (sempre che sia tratta da qualcosa). In ogni caso, come sempre, è perfetta per la situazione: ribadisce ancora una volta come Tony si consideri artefice del suo destino. Bisogna ammettere che la fortuna gli ha arriso parecchie volte, ma si sa che aiuta gli audaci e a lui l'audacia non manca di certo. Non mi stupisce affatto che sia questa la ragione per cui ha un debole per i casinò.

Appena riesco a ritagliarmi ancora un poco di tempo proseguo ^^
Nel frattempo ti abbraccio ♥

Benni

ps: meno dueeeeee

Recensore Master
24/07/18, ore 10:54
Cap. 7:

Yei, ecco che comincia a prendere forma l'idea dell'uomo di ferro ^^. Anche se non ho capito se Yinsen se n'è accorto, oppure no: non mi ricordo come avviene nel film. A cosa è dovuta, ora, la delusione nei suoi occhi?
Riguardo il pezzo di introduzione: concordo con Tony, se Howard avesse veramente voluto tenerlo alla larga dal suo laboratorio avrebbe trovato senza problemi il modo di farlo. Invece pare quasi che volesse spingere il figlio a frequentarlo: dopotutto i bambini più gli dici di non fare una cosa, più vogliono farla, no? Stesso dicasi per entrare nelle stanze proibite: il fascino di ciò che è vietato fa presa su noi mortali a qualunque età :P e Howard non era uno sciocco (anche se forse non conosceva tanto bene suo figlio... sigh, pensieri tristi e inopportuni).
Mi viene un po' il magone vedere come Tony cerchi di evadere mentalmente dalla prigione immaginando di essere ancora a casa nel suo laboratorio: è una cosa che mette tanta tristezza, ma credo venga praticamente spontaneo. Un pochino mi consola il fatto che Tony stia potendo fare una cosa che ama, anche se è un po' tanto una beffa che debba farlo invece per costruire qualcosa che odia.
Non mi resta che leggere i prossimi per vedere in che modo riuscirà a volgere il tutto a suo vantaggio, perseguendo nella sua idea dell'uomo di ferro ^^.
Certo, man mano che proseguo, più mi avvicino alla morte di Yin, I suppose... buaaaah, non voglio çç

A presto!

Un bacione!

Benni

Recensore Master
24/07/18, ore 10:30

Eccomi again ^^, sono giornate abbastanza tranquille e di questo passo potrei arrivare quasi alla fine ^^.
Uh, in realtà su questo non ho tantissimo da dire, se non che mi ha lasciata di sasso la velata minaccia del terrorista riguardo Yinsen. Teoricamente non dovrebbe sorprendermi più di tanto che i carcerieri si siano accorti del legame sempre più profondo che si sta creando tra il dottore e Tony, eppure è successo ^^" (me molto ingenua... dopotutto tra prigionieri è ovvio si sviluppi cameratismo). Questo colloquio a quattrocchi mostra in maniera molto bella come Tony stia piano piano cambiando, arrivando a preoccuparsi di qualcun altro oltre a se stesso: non gli importa di morire, ma quando vede minacciato il suo amico capisce che la sbruffonaggine non lo porterà da nessuna parte. Poi ok, hanno minacciato anche lui, ma l'obiettivo primario resta comunque Yinsen.
Se non te l'avessi già detto apprezzo molto anche le introduzioni, che oltre a ricordarci che Tony si trova in un certo senso in 'analisi' a parlare con Bruce, ci danno la possibilità di vedere in maniera più chiara il cambiamento pre-post rapimento che sta avvenendo in lui.

Vediamo se riesco a fare anche il prossimo ^^

Baci baci!

Benni

Recensore Master
24/07/18, ore 09:59

Gggghn Peppeeeeeeeeeer! Si torna finalmente a parlare di leiiii! Mi chiedevo quanto tempo ci avrebbe impiegato Tony, ahahahahha.
Questa volta il titolo mi ha commossa, perchè inevitabilmente mi sono ritrovata a pensare al momento in Yinsen annuncia che sta per tornare a casa e si capisce cosa intenda esattamente, SIGH. Il titolo qui però si riferisce più a Tony, e oltre quindi a parlare immancabilmente di Howard (sempre nei tuoi pensieri, Tony caro) si finisce finalmente (scusa il gioco di parole ^^") sull'argomento Pepper, aaaaaawn. Lei e Happy sono una sorta di nuova famiglia per Tony, ormai lo sappiamo: solo che a lui non basta la laurea al MIT, come lo punzecchia Yin, per rendersi conto delle cose O V V I E. Grrrrrr.
In ogni caso ogni capitolo che passa amo sempre di più i loro battibecchi, sul serio. La mia fantasia sta provando a immaginarsi quanto sarebbe stato bello se avessero avuto la possibilità di approfondire il loro rapporto anche fuori dalla grotta: Yin sarebbe stato un fantastico alleato per Tony, sarebbe potuto diventare il medico dei super eroi (ne serve sempre uno), sarebbe riuscito a farlo ragionare, a tenerlo a bada... tante cose, che resteranno per sempre solo fantasia :'( 
E sono sicuro che sarebbe anche andato subito d'accordo con Peps...
In ogni caso, a parte il fatto che io ho sempre fame, al mattino, così come a qualsiasi ora della giornata (sono un caso patologico), questo capitolo mi ha fatto venire una gran voglia di assaggiare il loro cous cous ^^. Uff, invece ho dell'insalata di riso... vabbè.

Al prossimo, se riesco :*
baci baci,

Benni

Recensore Master
24/07/18, ore 09:09

Rieccomi ♥
vediamo quanto riesco ad andare aventi oggi ^^.

Aaaawn, è sempre una delizia vedere quanto le citazioni che inserisci siano ben azzeccate: ho letto Il Signore delle Mosche in prima liceo, poi la prof di italiano ci ha anche fatto vedere il film... niente, mi ha traumatizzata. E' proprio una di quelle opere che, ok, ci sta conoscerla, e ne sono felice, ma che non rileggerei proprio per niente. Si adatta benissimo al comportamento che Tony, alla fine prigioniero pure lui di una sorta di isola, sta tenendo giorno dopo giorno. Fortuna che ha al suo fianco Yinsen, lo avrò già detto centinaia di volte. Credo che lui abbia salvato Tony più di quanto Iron Man non abbia mai fatto.
Stupenda l'introduzione iniziale con la riflessione sulla figura di Howard: mi ha fatto venire i brividi l'idea che Tony, quando ne sentiva parlare, dicesse di odiarlo, quasi più per abitudine, quasi per sport, quando in realtà l'odio, il vero odio, non aveva idea di cosa fosse.
La sua peggiore sconfitta, in un contesto del genere, sarebbe senza ombra di dubbio stata quella di diventare come i mostri che lo hanno catturato. Grazie al cielo sappiamo che non sarà così, ma fa comunque venire i brividi pensare a quanto ci sia andato vicino.

Splendido capitolo anche questa volta, cara ♥
un bacione, al prossimo!

Benni

Recensore Master
23/07/18, ore 16:26
Cap. 3:

Yeah, dai che recupero anche questo ^^, dopotutto tre è il numero perfetto no?
Non mi aspettavo che la scena si spostasse subito così in là nel tempo e nello spazio, ma ci sta ^^ ed è un piacere rivedere Yinsen, anche se dobbiamo fare i conti con la sua versione più indurita, come dici anche tu. Tony ha trovato pane per i suoi denti affilati e velenosi: Yin non è certo una di quelle persone pronte a compiacerlo e adorarlo, non gli dice quello che vuole sentirsi dire, ma è spietatamente sincero: in una situazione del genere si potrebbe forse cercare di addolcire la pillola, ma in effetti sarebbe peggio. E dobbiamo anche considerare che Yinsen è rimasto prigioniero più a lungo di Tony in quel posto e ha fatto in tempo a cedere alla rassegnazione. Nondimeno sappiamo quanto il suo contributo sarà fondamentale per la fuga e la rinascita di Tony.
Incredibile come tu sia riuscita a ben dosare il cinismo e la spietatezza, in questo capitolo, assieme con la speranza, che arriva solo alla fine ma comunque arriva.
Il titolo, checchè ne dica tu, è comunque perfetto e, ovviamente, in linea con la citazione iniziale ^^

alla prossima, baciotto

Bennina

Recensore Master
23/07/18, ore 16:12

Rieccomi, anche se non so quanto riuscirò a proseguire oggi :/
Anyway, di nuovo complimenti per le citazioni a inizio capitolo: le trovo davvero ben inserite e ben descrittive della realtà trattata poi nel testo.
Glom, Tony pre Iron Man è davvero stronzo, concordo con te, e per quanto possa spiacermi quello che gli è capitato (è una cosa che nessuno di noi augurerebbe mai) non si può dire che non si possa considerare come una sorta di contrappasso, e, alla fine, di occasione di rinascita: la redenzione per Tony che coincide con la salvezza del mondo (più o meno). Non so se sono pronta a rivivere tutta l'esperienza nella grotta ma sono molto curiosa, avendo già letto molto di tuo a riguardo, di scoprire da che lato tu l'abbia analizzata questa volta ^^ (e non devo dimenticarmi che Banner sta ascoltando tutto, ahaahahahha, pover'uomo).
Maledicendo Stane proseguo (non so se commento oggi, in ogni caso ci sentiamo presto :))

Benni

Recensore Master
23/07/18, ore 15:34

Taoooo!
Ormai non dovresti più stupirti di rivedermi così presto :P
Come puoi vedere ho appena designato la mia prossima vittima, ossia questa raccolta ^^ (sono 10 capitoli, ce la posso fare entro venerdì. Credo. Forse. Probabilmente).
Anywayyyy per prima cosa la citazione di Re Stephen è bellissima e voglio sapere da quale libro è tratta ^^: io ho letto solo Il miglio verde, Stand by me, L'occhio del drago e It, ma quando diventerò meno pigra voglio buttarmi su qualcos'altro.
La trovo adattissima al contesto, pooooovero Bruce :P. Mamma mia, avevo riso un sacco durante quella scena dei titoli di coda: "errr... all'... ascensore in svizzera..?" Meraviglioso. AHAHAHAHAH, e poi Tony che riattaccava col suo primo trauma, o qualcosa del genere. Date una medaglia a Bruce.
LOL, trovo sia un ottimo espediente usare quest'episodio come introduzione di una raccolta di ricordi e riflessioni, derivanti dall'aver voluto tenere il reattore: e visto che sono curiosa come una scimmia non indugio oltre e passo subito al prossimo capitolo :)

a tra poco, credo xD

Benni