Ed ecco qui il punto di vista di Emma dopo la catastrofe appena passata; sono ultra curiosa di leggerlo ma al tempo stesso sono un po’ timorosa.
‘Mi ha fatto sentire sbagliata come solo lei riesce a fare’ ecco perché ho usato il termine “timorosa” perché frasi come queste ti fanno già capire che il capitolo non sarà una passeggiata per nessuno! Sentirsi sbagliata penso sia una situazione e una sensazione che una persona non dovrebbe mai provare; voglio rimanere nel tema della storia e non uscire dal seminato perciò mi limito a dire che leggere questo pensiero appena passato nella testa di Emma è molto, molto doloroso e nello stesso tempo mi fa pure incavolare.
‘Mi ha fatto sentire indifesa di fronte ad altre persone. Mi ha trasformata in una donna succube della propria ex…Come potevo pensare di…essere un punto di riferimento per lui…’ cioè per la serie “oltre al danno pure la beffa!”, non bastava aver fatto sentire la bionda inadatta, con questa sceneggiata è come se l’avesse descritta come una persona instabile, dipendente da una donna e incapace di camminare con le proprie gambe. Il quadro generale non è per nulla confortante né incoraggiante, però la tua scelta non si discute in nessun modo, ammetto che al tuo posto non ci sarei mai arrivata ad aggiungere questo pezzo ma…Caspiterina lo trovo fondamentale e formidabile. Per certi versi leggere le tue parole è come guardarsi allo specchio.
‘…mi bruciano gli occhi per colpa delle lacrime che non hanno voluto sapere di rimanere al loro posto’. Ho voluto riportare questo piccolo pezzettino perché mi sono accorta che descrivi piccole scene quotidiane con semplicità ma aggiungendoci sempre quel pizzico di originalità che il mio occhio di falco distingue all’istante. Qui, ad esempio, potevi descrivere la scena delle lacrime con parole classiche invece hai descritto il tutto con qualcosa di diverso, scegliendo una strada diversa dal solito; so che questa non è una spiegazione logica né tantomeno sensata però spero che si sia capito almeno un pochino.
Finalmente, anche se a grandi linee iniziamo a scoprire le cose che hanno portato Emma ed Elisabeth a questo punto e di come la storia sia proseguita tra dipendenze affettive ma anche con tanto amore perché, se Emma non l’avesse amata con tutte le sue forze, a quest’ora staremmo parlando del tempo e non di labbra pulsanti o di lacrime che pizzicano occhi e guance.
Della prima parte (si, spesso divido con un criterio tutto mio, i pezzi per comodità, così riesco a svilupparli con più facilità) di sicuro quello che mi ha scatenato un sentimento di tristezza è sicuramente questo:
‘…ogni volta che faccio qualcosa per accontentarla una parte di me si sentiva soffocare in un modo che mi aveva fatto odiare lei…e l’amore in generale’ ecco, direi che le parole che mi sono uscite dalla bocca sono un clichè e sono le seguenti:
“Come cavolo hai fatto a rimanerci insieme tutto questo tempo? Perché ti sei voluta ridurre così?”. Cavolo per certe cose ho dei pregiudizi, ho sentenziato dal mio piedistallo senza nemmeno riflettere però il fatto di aver letto la parola ‘odio’ associata al loro rapporto (o meglio associata ad Emma) beh mi ha spaventata.
‘forse dovrei vivere con i cani e due pesci in mezzo al tavolo per non ferire me o altre persone’. Penso che sia un pensiero molto comune, che viene a chi vede la propria storia sgretolarsi come creta; resta il fatto che l’immagine dei pesci al centro del tavolo mi hanno fatto sorridere.
Sono comunque contenta di aver colmato la lacuna e di aver visto anche l’altra faccia della medaglia ovvero del perché Emma si è innamorata di lei.
‘…ma se quegli occhi brillano quando sentono la mia voce allora si che diventano speciali. E lei era così’. Direi che non sono servite tante parole per descrivere i sentimenti di Emma; questa dichiarazione spiega tutto ed è magnifica. Puntualmente però altre alla carota arriva anche il bastone, anzi il secondo bastone che dice esattamente questo:
‘…la sua pazienza, il suo amore incondizionato mi hanno distrutta invece di salvarmi’ io credo che trovare delle spiegazioni/giustificazioni a questo suo, per così dire “sfogo” sia impossibile; certe cose vanno vissute per essere capite ma ciò non significa che sia facile farlo capire anche ad altri.
Tirando le somme di questo inizio? Duro, scritto perfettamente bene, ma duro; questa è una storia che se anche sai che ti farà soffrire come un cane, non puoi fare a meno di leggerla, però posso solo dire che rimango praticamente spiazzata per certe cose che descrivi quasi ad ogni capitolo e rimango in questo stato proprio per la facilità con cui riesco a capire e ad immedesimarmi.
L’arrivo alla destinazione nella “disordinata” casa di Regina, me lo sono immaginato come se Emma in quel momento fosse un automa che esegue quello che le si dice di fare ma al tempo stesso è in grado di captare qualunque cosa le stia attorno e mi piace ogni singola cosa che le hai fatto descrivere, in special modo le attenzioni e il comportamento di Regina.
‘La osservo dallo specchio…Lei mi blocca il polso’ qua ho perso un battito, giuro!
‘Mi tratta come se mi conoscesse da sempre e questo non fa altro che mandarmi in confusione’. Il mio campanellino d’allarme ha iniziato a tintinnare…In confusione per cosa? Il tuo corpo sta per caso emanando vibrazioni interiori strane? C’è qualcosa che stai iniziando a provare ma che ancora non capisci? Perché queste mie domande fanno tanto spot pubblicitario? O forse dovrei dire televendita! Ci manca solo che alla fine metta un numero di telefono e l’opera è compiuta!
Tralascio tutto ciò che accade in cucina anche se ti devo dire che nel capitolo precedente avrei messo la mano sul fuoco ?o meglio sulla teglia infuocata) sul fatto che Emma sarebbe rimasta a pranzo da Regina ma riflettendoci un attimo sarebbe stato tutto troppo avventato..Però ecco forse da Emma mi sarei aspettata un pensiero di questo tipo, pensiero che sarebbe stato solo nella sua mente e non di certo spifferato ai quattro venti..Un desiderio ecco, lo definirei così.
Tanto di cappello, guanti e bastone per la calma ma soprattutto per la sincerità con cui hai fatto parlare Emma con Henry, scelta migliore non potevi fare, da lettrice questo pezzo mi ha trasmesso una calma impressionante; per quanto riguarda lo stato d’animo di Regina, dopo aver assistito a questa scena beh non saprei come definirlo o forse ci potrei provare ma poi andrei a cacciarmi in angoli bui, in labirinti dove l’uscita sarebbe difficoltosa da trovare.
“…è la nuova fidanzata di mia figlia per caso?” detta così non è che Emma ci faccia una bella figura, anzi, sembra che cambi fidanzata con la stessa facilità con cui si strappano le pagine dal calendario!
“Oh per ora no…”. Prego? Ho letto bene? Spero sia una promessa ma anche una minaccia; qualunque cosa purchè stiano insieme! Avrei pagato oro per vedere e sentire Regina dire questa cosa. Sai quante supposizioni mi sarebbero uscite?
“…principalmente un mio dovere oltre che un piacere”. Per caso vuoi vedermi tachicardica come Miss Swan?
Repentino cambio di scenario…
‘…Ma lei, con uno scatto, mi afferra il polso per farmi voltare…’ allora io, in questo preciso istante mi sono sentita male per Emma e per la situazione delicata che si stava venendo a creare e si…forse la mia tachicardia sta iniziando a farsi sentire; questo pezzettino è stato terribilmente emozionante e irritante perché in condizioni simili fare un gesto così avventato ( a mio avviso) come la presa del polso, avrebbe potuto anche scatenare l’inferno.
‘E non c’è miglior comprensione del silenzio di una madre che sta lì ad abbracciarti mentre dormi’ la frase indubbiamente è tipica da pelle d’oca e da occhi gonfi però vorrei aggiungere che non tutti permettono alle proprie madri di comportarsi come Mary Margareth, vedi ad esempio Henry.
Il piccolo Neal, generalmente non considerato in altre storie e soprattutto nella serie, in questo caso sta facendo da contorno perfetto in tutto quello che sta accadendo in casa; è una boccata di ossigeno e spero possa essere ancor più partecipe in futuro.
Ok, basta perdere tempo, non mi soffermo neanche sul misterioso silenzio di Mary, devo correre spedita al messaggio di Elisabeth!
Quando Emma dice di non credere ai propri occhi dopo aver letto tutto d’un fiato (almeno io l’ho vista così)il messaggio, mi si è aperto un mondo o forse è più giusto dire che mi si è aperta una voragine; cioè…dopo aver letto “Ti blocco qui e cancello il tuo numero…” sono andata in black out e forse la stessa cosa è capitata ad Emma; le sue lacrime di reazione le capisco, così come capisco la sua confusione e il suo disagio; trovo che gli elementi che hai inserito fino ad ora siano perfettamente allineati e ben oliati. Leggere è un piacere per gli occhi, un po’ meno per il cuore ma ne vale la pena…Assolutamente.
“…non voglio che tu pianga da sola, ok?”. Non posso far altro che strabuzzare gli occhi per questa frase così dolce, protettiva e piena d’amore così come lo sono i consigli e le rassicurazione che ha dato alla figlia.
E così…sospirando e storcendo il naso sono arrivata alla fine di questo capitolo, di sicuro il più sudato fino a questo momento.
Non posso far altro che aspettare con calma e pazienza l’arrivo di martedì. Grazie ancora per tutto e mi scuso per eventuali errori/orrori scritti in questa recensione. |