Mi stavo immaginando al posto di Regina e pensavo a come sarei riuscita a gestire la sudorazione, la tachicardia e l’agitazione; probabilmente mi sarei già cambiata un paio di volte perché se la sudorazione fuoriesce come l’acqua nelle fontane beh direi che sarebbe un bel problema, nonché un disagio enorme. Pensa che sto sudando anche solo ad immaginare lo scenario, non dico altro.
Un bel dieci per il look che hai dato ad Emma, credo che col cigno tu abbia fatto veramente centro e poi ti dirò che se anche Emma abitualmente non indossa abiti femminili, ha sempre e comunque il suo fascino, scommetto che per qualche secondo la nostra dottoressa sia rimasta imbambolata ad osservarla chiedendosi “Ma che diamine mi sta succedendo”.
‘Sembra una principessa appena uscita da un libro di fiabe, una principessa con le Converse’. Potrai non crederci ma ‘la principessa con le Converse’ è di una dolcezza infinita e l’ho trovata anche molto, ma molto originale. Credo che questa immagine mi rimarrà impressa nelle mente per un bel po’ di tempo.
‘Per la prima volta nella mia vita mi sento impacciata con un altro essere umano’ oh finalmente anche Regina ha l’onore di provare questa sensazione, io ci sono abituata e so anche distinguere il perché mi sento impacciata; diciamo che nel suo caso è ancora presto (forse) nel fare supposizioni, diciamo che do per valido il motivo che Emma ha saputo in un certo senso tenerle testa e non farsi calpestare dai vertiginosi tacchi che solitamente Regina indossa.
‘Fragranza di lasagna’ no scusami ma questa cosa mi fa pensare ad un profumo e non posso fare a meno di sorridere perché mi sto immaginando come sarebbe la boccetta!
‘Stranamente parlo poco’…Ma… ammetto che comunque non la facevo una donna dalle tante parole ma attenzione quando una persona ti fa reagire così io penserei prima di parlare, onde evitare gaffe colossali.
‘La voglia di avere un contatto fisico con lei…diventa insopportabile’ ecco questa cosa non me l’aspettavo o meglio non mi aspettavo il termine ‘insopportabile’. Per Regina sentirla vicina è come avere bisogno dell’ossigeno per respirare ed è strano ma anche stupendo allo stesso tempo perché è quasi palese che nell’aria ci sia qualcosa di strano ma addirittura sentire un’esigenza così impellente dopo così poco tempo beh…mi fa fremere ed emozionare. Diciamo che ti sei fatta perfettamente capire, hai colto il segno.
Il modo in cui la mora sta guardando Emma mi fa tanto “scansione a raggi X”, sembra che le stia facendo una lastra anzi no…dalla minuziosità dei dettagli direi una risonanza.
Vogliamo soffermarci un attimo sulla storia del rossetto? Com’è possibile questa cosa? Com’è possibile che non vi sia traccia sul bicchiere? Sono stupefatta e a quanto pare anche Regina ha avuto la mia stessa reazione, questa cosa va assolutamente spiegata, deve esserci una spiegazione logica…Deve. Cos’è…per caso è un rossetto acquistato sul catalogo Avon?
‘…mi ritrovo a fingere uno sconforto per una conversazione…con mia madre. La conversazione c’è stata ma non sono angosciata per quello….’. eccolo…ecco il primo punto che mi ha fatto sgranare gli occhi, non so se riuscirò a spiegarmi in maniera chiara però ci provo lo stesso. Il mio primo impatto mentale è stato “Non ci posso credere, non posso credere a ciò che ho appena letto” perché quello che Regina ha appena fatto non credevo fosse possibile leggerlo in nessun’altra storia come non credo sia possibile che qualcuno abbia provato a fare veramente questo nel senso…Trovare un qualcosa, un appiglio con cui attirare l’attenzione, probabilmente la mia definizione è errata e troppo superficiale ma intendo il gesto appena compiuto da Regina come qualcosa di bello e positivo, voleva avere con conforto da parte di Emma così forte da essere disposta ad accentuare la discussione avuta con la madre, ha ingigantito il tutto più del dovuto, quasi, quasi disposta a passare da vittima (anche qui perdonami il paragone forse un pochino troppo esagerato) pur di attirare tutta l’attenzione della bionda e ho trovato tutto questo abbastanza logico, ha fatto una scelta secondo me strana per il suo carattere ma giusta per quel determinato momento; è strano come a volte mi capiti di pensare a certe cose e ritrovarmele qui descritte nella tua fan fiction.
‘Quello che mi sono accorta di volere è essere confortata da Emma e la sua premura non tarda ad arrivare’. Ecco in pratica il papiro scritto qui sopra si concentra in maniera più sensata nel modo in cui hai scritto tu!
‘…quando la sua mano scivola sulla mia tutto diventa più ostico,…tanto da dover scappare via….’ So che può sembrare un paradosso ma la reazione di Regina è perfettamente comprensibile e logica, è la tipica situazione del “voglio, non voglio”. Vuoi sentirti debole per essere rincuorata ma quando ciò sta per avvenire ti irrigidisci e l’unica via di fuga è..scappare, sdrammatizzare o cambiare argomento che in questo caso è il famigerato contratto.
Mah…per quello che riguarda la perplessità di Regina al suo posto non mi farei troppe domande, l’invito a cena ci sta, per parlare di certe cose è sempre meglio un ambiente tranquillo e confortevole e poi in questa maniera prende due piccioni anzi tre con una fava..Compagnia di Emma, contratto di lavoro e…Henry ovviamente.
‘…al benessere psicologico che lei mi dava si andava a sommare quello fisico….è bella. Molto bella…’ però…una rivelazione personale non da poco quella che Regina si sta auto confessando ma d’altronde bisogna anche essere sinceri con sé stessi..Cioè se una è bella bisogna ammetterlo, punto e stop.
La descrizione tua/di Regina su come vedete Emma in quel preciso momento non posso riprenderla tutta altrimenti rischio un’accusa di plagio, sappi solo che se una non conoscesse Emma Swan, dopo questa descrizione se ne innamorerebbe al volo…’…amano chi vogliono e quando vogliono,…andare controcorrente’ io mi ero già innamorata molto prima di questa specifica frase ma ho voluto rimarcare per l’ennesima volta come certe descrizioni possano farti rimanere imbambolata (un po’ come Regina quando l’ha vista salire nervosamente i gradini di casa).
‘….nonostante io abbia capito che in qualche modo le piaccio’. L’importante è che una delle due abbia finalmente capito e realizzato sto fatto!
‘…Perché se Henry sta bene, di sicuro sto bene anche io’. Si Regina, lo sappiamo tutti che tu vivi in funzione di Henry ma non c’è nulla di mala nel pensare a certe cose fuori da un determinato schema sai? Non c’è veramente nulla di male se per un paio di ore puoi goderti della bella e piacevole compagnia e nel frattempo fantasticare.
‘Le lasagne sono un…successo, e anche lo spezzatino e tutto il resto’. Tutto il resto? No perché tecnicamente le lasagne dovrebbero fungere da primo, secondo e contorno! Non so come abbiano fatto ad ingurgitare pure lo spezzatino che chiaramente sarà stato accompagnato dalle patate al forno.
E infatti Emma non a casa si sta lamentando e forse un chilo buono lo ha preso.
Ehm…ma l’atmosfera che Regina ha creato con le luci soffuse, le candele e via dicendo, a me fa tanto, ma proprio tanto primo appuntamento. Cioè se io vado ad una cena per firmare un contratto, non credo di ritrovarmi con l’atmosfera da “..vediamo se riesco ad arrivare alla prima base”; ok è un esempio squallido ma mi è servito per far capire cosa sta aleggiando in casa Mills. Chiaramente non mi sto di certo lamentando anzi, sto partecipando con il cuore che batte, mi fa solo un po’ strano perché è come se stessero facendo le cose al contrario. Cena da appuntamento senza mai aver parlato dei loro sentimenti, di certo non si può dire che il tutto non sia originale.
‘Vedo perfettamente la clavicola e sul collo, scorgo pulsare la carotide’. Perché la prima e anche l’unica cosa che mi è venuta in mente è stata immaginare Regina saltarle addosso e tirare fuori i canini? Anche qui non posso far altro che ripetermi e complimentarmi per l’originalità; probabilmente molte altre persone avrebbero fatto “apprezzare” a Regina altre parti del corpo.
L’argomento ex che a mio avviso è uscito solo perché Emma l’ha sgamata ad osservarla e ….quando si è presi dal panico dalla bocca escono sempre cose che non dovrebbero; ma comunque ha avuto un aspetto positivo, ho conosciuto un altro frammento (questa volta di un passato molto lontano) di Emma e anche in questo caso non posso non amare il suo coraggio e il modo in cui ha osato prendere il toro per le corna e baciare la ragazza.
“….pensavi fossi una quarantenne?”
“In effetti si” questa secondo me è la tipica frase che trovi nel manuale “Cose da non dire per far colpo su una donna”. Non aggiungo altro solo perché ho già letto il pezzo successivo e di come Emma Swan si sia salvata in corner. Se ciò non fosse accaduto leggeresti migliaia di righe di incazzatura.
“…te ne darei 28 per la tua pelle e sì, 40 per atteggiamenti e abbigliamento” di questa frase ho amato il gesto di fare spallucce, è un po’ come se le volesse dire:
“Scusami ma io sono così, dico sempre quello che penso”.
Un pochino di dispiace l’ho provato, così come lo ha provato Regina quando si è auto definita “persona alquanto triste”. Per lo meno sta parlando con una persona che la capisce veramente e soprattutto che dice quello che pensa e non quello che la mora vorrebbe sentirsi dire. Io vedo Emma Swan un’ottima motivatrice e non perché dica o faccia cose plateali ma semplicemente perché è onesta e non fa nessun giro di parole…Dritta al sodo ma anche disposta a migliorare le cose per aiutare il prossimo.
‘In quel religioso silenzio ci sto bene’. Scusa ho dovuto condividere questa descrizione al volo perché mi ha colpita come un fulmine a ciel sereno. Anche io in questa storia mi ci sto trovando bene, dannatamente bene.
‘Quell’angelo dai capelli biondi sa il fatto suo’. Per la miseria se lo sa, non credevo fosse possibile o meglio non credevo fosse così tanto capace e invece mi devo ricredere e quasi, quasi mi devo pure inginocchiare davanti a cotanta saggezza racchiusa in questa giovane età.
Ok…aspetta un secondo….Regina sta raccontando a grandi linee la sua vita amorosa e il modo di comportarsi di Robin per poi scrivermi:
‘C’è molto più nero nel mio racconto su di lui,…’ quindi attualmente Regina le sta indorando la pillola? Molto più nero vuol dire violenza fisica? Ma che te lo chiedo a fare tanto mi dirai “Aspetta e vedrai”. Solo che questa cosa mi fa spalancare le narici per buttare fuori il fumo.
Tornando un attimo in carreggiata la cosa che mi attrae di Emma è senz’altro quando descrivi questa cosa:
‘Sembra stia trattenendo le lacrime, la sua voce non è più chiara come al solito’. Quanta empatia deve provare una persona per reagire in questo modo? Probabilmente è nella natura di Emma farsi coinvolgere totalmente, nel bene e ne male ma è innegabile che con Regina si stia trovando alla perfezione. Sembra si stia adagiando sulla sua anima come un velluto. Meglio di così non riesco ad esprimermi.
‘Un lieve bruciore arriva ai miei occhi, che in poco tempo si appannano….Subito la sua mano stringe la mia. I suoi occhi sono lucidi’. Vorrei proprio capire come sia possibile che entrambe non siano cadute a terra abbracciandosi e allagando il pavimento. E’ fisicamente impossibile! Impossibile!!! Cioè io al posto di Regina sarei morta soffocata perché avrei trattenuto le lacrime e mi sarebbe esplosa la gola!!! Ah che tuffo nel passato che sto facendo.
Ok, passiamo all’alternativa Swan! Mi piace che non sia il noioso e ripetitivo shopping che cura la tristezza. Voglio salire anch’io su una rupe! Subito!
‘E’ piena di energie, non faccio in tempo…a riprendermi…che ha già trovato un altro argomento’. E’ la stessa identica cosa che ho notato pure io. Stasera è più iperattiva del solito; merito del suo DNA o delle lasagne? Se è la seconda opzione allora ne ordino una teglia da mangiare rigorosamente nei periodi di stanchezza.
Meno male che sei riuscita a farmi visitare la camera di Henry in questo stesso capitolo perché confesso che aspettavo questo momento con molta curiosità; anche qui salta subito all’occhio l’originalità della tenda da campeggio piazzata nella stanza; direi che non me l’aspettavo, optavo per tanti fumetti perfettamente ordinati sulle mensole ma di sicuro non una tenda! Ma passiamo alla ciliegina sulla torta..Al momento in cui hai sbancato la slot-machine:
“E’ un bene che somigli a te il bambino”. Serve per caso dire altro? Direi di no visto che la foto e l’opinione di Emma la dicono immensamente lunga.
“Vai a letto con le galline di solito?” Ehy…Innanzitutto l’una di notte è un signor orario, e poi che c’è di male ad andare a letto presto? Io sono dell’idea che si deve dormire quando si ha sonno (impegni permettendo chiaramente!), perché tribolare e sbadigliare senza sosta quando si possono chiudere gli occhietti e staccare la spina? Però, ripensando a come Regina si sta sentendo in effetti vorrei tanto che Emma rimanesse a chiacchierare fino a quando non si fa giorno e si può fare colazione insieme.
‘…Ho voglia di piangere ma non vogliono saperne di uscire. Spero…per Emma che abbia un buon modo per allontanare…questa tensione o scoppierò’. Ed ecco arrivato l’ultimo pezzo che mi ha fatto soffrire e che per questo ho definito il capitolo un pochino duro da leggere. Ultimamente ogni frase che mi ritrovo a leggere di questa storia è che “ogni riferimento è puramente non casuale” cioè mi rispecchio davvero in tante, forse troppe cose; non voglio addentrarmi in cose che vanno oltre la storia ma posso dirti che Regina, una volta chiusa la porta dietro le spalle invece di sentirsi bene ed essere contenta per aver passato una serata diversa dal solito e con una piacevolissima compagnia, si è ritrovata più triste di prima perché avrebbe voluto tanto qualcosa di più che non è necessariamente del sesso o un abbraccio amoroso; avrebbe voluto lasciarsi andare, lasciarsi coccolare e perché no, anche adulare..Aver passato queste poche ore in compagnia di Emma forse non le hanno giovato come sperava; è un po’ come quando mangi un pezzettino di cioccolata e dopo averlo gustato stai peggio perché ora ne senti ancor più l’esigenza, senti proprio la voglia di farlo fuori tutto!
Bene dopo questo mio profondo e toccante esempio chiudo la recensione…Oggi è martedì e io ho recensito e tu…Tu stavolta niente…Mi lasci in bianco. Va beh, cercherò di stringere i denti e resistere. Alla prossima. |