Non è la prima volta che in questa storia mi si presenta davanti agli occhi un capitolo con tanta “robba” ma credo che questo quattordicesimo sia un qualcosa di inaspettato; ho capito da un po’ oramai che in questo racconto non si deve mai dare nulla per scontato solo che ogni volta le mie aspettative sono sempre disattese ma grazie al cielo in maniera positiva. Dopo averlo letto mi sento di ribattezzare questo capitolo…come vogliamo chiamarlo…Special edition, deluxe edition, limited edition? Onestamente non saprei, so solamente che il menù è veramente ricco.
‘Sento chiaramente il suo cuore spezzarsi al suono delle mie parole…’ cominciamo bene…Prima riga letta e prima riga già riportata e come sempre mi ritrovo in difficoltà perché questa frase scritta così, in maniera diretta, secca, rispecchia esattamente ciò che Emma ha provato e ciò che Regina stessa sta provando è il fatto che Regina sappia perfettamente il perché Emma si senta così ferita e umiliata è un ulteriore modo per rigirare il coltello nella piaga; è la classica situazione in cui anche se hai una spiegazione alle tue azioni o se le azioni che compi le fai in maniera volontaria, qualunque via venga scelta sai che farà soffrire la persona che ti sta accanto.
Trovo anche che l’esempio della tazzina scagliata con rabbia sia l’esempio calzante di tutta questa situazione; mi ritrovo però d’accordo con Regina su una cosa…Se entrambe volessero parlare non concluderebbero nulla se non ritrovarsi con le mani nei posti sbagliati e nel momento sbagliato visto il luogo in cui sono.
So di averlo già detto e forse questa mia affermazione sarà fuori luogo…Io so che tutto ciò che fa Regina è improntato su Henry; se il figlio le chiedesse di smettere di respirare lo farebbe senza esitare ma a volte la mia mente non può fare a meno di pensare che in questa situazione che si è creata con Emma, mettere il figlio davanti per evitare spiacevoli inconvenienti sia per Regina la via più semplice. Ripeto, il mio sarà un pensiero totalmente sbagliato e forse potrei essere accusata di non capire Regina e la storia in sé ma è una cosa più forte di me e ho semplicemente voluto farla presente.
‘Le sue sottili…gambe in bella mostra e avrei voluto coprirla con…me’. Ammetto che questa idea che hai avuto non me la sarei mai immaginata, nemmeno se avessi letto il capitolo in anticipo; è una cosa troppo dolce quella che Regina sta pensando e immaginarla desiderare di fare da “coperta” ad Emma nonostante questa situazione fatta di dolore, dispiacere e imbarazzo, è qualcosa che va oltre le mie aspettative. Dovrei iniziare a fare un elenco su queste brevi frasi originali che ci metti in ogni capitolo e che a me personalmente fanno sempre venire la pelle d’oca e drizzare le antenne come una lumaca. Cento punti per me stessa per essermi paragonata ad un animale che lascia dietro di scia una scia di bava!
Mi è piaciuto e allo stesso tempo mi ha sorpresa nel vedere Regina che ha capito alla perfezione la scelta che Emma doveva fare ovvero..Risposta a tono o risposta da persona matura; io penso che molte altre persone non avrebbero saputo capirlo e si sarebbero messe in modalità “perché non ho portato i tappi per le orecchie” oppure “tra due secondi mi arriva la cinquina”. E’ bello che tu abbia voluto inserire e rendermi partecipe di questo suo pensiero.
La soddisfazione che ho provato nuovamente quando Emma le parla del suo piano per Henry lasciando Regina nel più totale imbarazzo è qualcosa che non mi stancherà mai! Se dovessi riprendere in mano la storia tra un paio di mesi, sono sicura che arrivata a questo punto avrei nuovamente dipinto sul viso mezzo sorriso da “sofficino”.
Quando Regina viene salvata in corner dal figlio e quando Emma si presenta alla sua stalker (si Regina..lei è una vera stalker, se sfogli il manuale potresti trovarti davanti la sua faccia) e vedendole così complici mi sono detta:
“Boom…Alleate!” e infatti la mora lo sente fin dentro alle ossa che la stanno ignorando; certo però..che sensazione orribile deve essere?
‘…non posso far altro che chiedere aiuto a Emma con lo sguardo, ma lei è entrata in macchina..’. Mi verrebbe da dire…”Chiedere aiuto a Emma chi? Hai voluto la bici Gina e ora pedala, pedala senza fermarti se non vuoi rimanere imbottigliata dalla maestra!”. Ehm…domanda…Perché quando la maestra (avrà un nome presumo) le da il quaderno non tenta nemmeno un misero approccio? Ha per caso percepito che oggi non è giornata per la madre? O semplicemente avrà lasciato qualche nota nel taccuino?
‘Continua a darmi del tu. E continuo a essere infastidita…Emma può darmi del tu…’ Dio questa cosa l’ho letta come se Regina volesse farle sapere che Emma è sua, che Emma può dirle quello che vuole e fare ciò che vuole! Diciamo che scritta così fa tanto “persona possessiva” ma è il modo in cui l’ho percepita io.
E intanto…Commentando, commentando…quattro mesi sono volati (beh questo dipende dai punti di vista).
Dio Emma Swan mantiene sempre ciò che promette..Quattro mesi senza più nessun tipo di contatto se non lavorativo; ammetto che sono fiera di lei e della sua caparbietà. Ma ammetto anche che immaginare Regina che tenta di recuperare almeno un minimo di dialogo che non sia di lavoro è doloroso soprattutto leggere la sua per così dire “disarmante confessione” e cioè ‘Mi sento sola’; trovo che ci voglia molto coraggio a pronunciare queste parole anche se solo con se stessa.
‘Quando gioca…con Henry io me ne sto seduta contro la porta,…a nutrirmi delle voci di quelle due persone che mi hanno totalmente esclusa dalla loro vita’. Per Regina è una doppia sconfitta, oltre al danno anche la beffa perché se con Henry oramai si era rassegnata, di certo non pensava minimamente di perdere anche Emma; probabilmente dopo i primi mesi, dopo aver visto gli enormi progressi col figlio, dopo aver visto che con Emma si sentiva a suo agio aveva iniziato a pensare che anche per lei la buona sorte stava girando e invece…Invece la sorte ha fatto una brusca frenata e una pericolosa inversione di marcia. Tanti ma proprio tanti complimenti per quel ‘nutrirmi’ che ti fa veramente capire quando affamata e disperata sia Regina.
‘Non riesco nemmeno…a capire se la delusione di Emma sia esagerata. Se il suo comportamento si possa considerare infantile’. Io credo che questo dubbio le stia nascendo perché vedo che il tempo passa, che dopo quattro mesi la bionda è irremovibile e quindi le viene in automatico pensarla come una bambina capricciosa ma come fai ben notare tu, Regina non osa neanche approfondirlo questo pensiero perché sente oramai di essersi meritata tutto questo e credo si sente maledettamente confusa. Penso che non sappia veramente da che parte rigirarsi perché pensa che come si muove può far danni e tutte queste sue macchinazioni mentali non faranno altro che portarla all’esaurimento.
Piccola parentesi soft…Emma Swan, la tuta e…le Converse!!! Evvai!!!!
Ok addentriamoci in un posto che mai avremmo voluto visitare…Il luogo del misfatto!
Siccome la mia testa vive di momenti propri, se ne va senza chiedermi il permesso quando hai descritto la donna mi sono immaginata che fosse una vecchia conoscenza di Emma, che fosse apparsa nello studio di Regina in incognito, magari camuffata con una parrucca! Dio non so perché ho pensato questo visto che non c’entra un tubo con la storia visto che non è del genere spionaggio! Sto proprio dando i numeri.
Bene quindi mi stai presentando la famosa “pietra dello scandalo” Marian? Vorrei tanto dire che è un piacere ma ahimè non lo è.
E poi scusa, me la stai presentando con una pistola in mano? Cioè io sto assistendo ad un potenziale omicidio in diretta? Perché ora? Perché proprio adesso la Marian furiosa? Vedi…è sempre come dico io, quando una cosa va male, va male tutto il resto e questa è una lampante situazione che quando il periodo non gira non c’è verso!
Marian con la pistola in mano fa tanto film anni quaranta, vorrei tanto dire che amo tutto ciò ma non posso proprio.
La palese instabilità della donna mi porta a immaginare cose improponibili anche se ammetto che per un attimo pensavo che Regina fosse riuscita nel suo intento, l’avevo vista barcollare, avevo visto Marian tentennare dopo la confessione del copia/incolla sulle relazioni di Robin e mi sono anche chiesta se in questo preciso istante la mora abbia pensato ad agire, se abbia pensato di disarmarla; mi sarebbe piaciuto sentire i suoi pensieri, sentire la preoccupazione non tanto per se stessa, quanto per il figlio.
Sono fiera di Regina, fiera del fatto che abbia avuto per la seconda volta il coraggio di urlare in faccia tutta la sua rabbia, che non abbia avuto paura di far precipitare la situazione e che sentirsi aggredita il questa maniera le abbia dato la forza per contrattaccare da vera leonessa.
‘Avrei dovuto fare testamento e inserire Emma nella custodia’. Questo suo pensiero deriva dal fatto che oramai ha capito che per lei non c’è più speranza? Sta per caso vedendo la sua vita passarle davanti?
Chi altro poteva aprire la porta se non Emma? Scommetto che tutte saremmo state più che felici di vedere Cora al posto della bionda!
“Mi chiamo Marian, sarei stata la moglie di Robin se solo lui non fosse morto”. In altre circostanze di sicuro Emma avrebbe risposto così “Beh cara Marian, le mie sentite condoglianze per aver quasi sposato un invertebrato”.
Va beh basta torniamo a ciò che davvero conta…So che il momento è tragico e quant’altro ma non posso non essere felice quando Regina appena ha sentito la voce e il tocco di Emma si sia subito tranquillizzata e non è cosa da poco vista la situazione, sarebbe dovuta andare nel pallone più completo e anche qui c’è l’ennesima prova di quanto si completino a vicenda e di quanto Emma in una situazione così paradossale riesca a mantenere l’autocontrollo. Lo stesso non si può dire del suo povero cuore.
“Lei ti ama, non è vero?” La mia reazione dopo aver letto questo “Eh? Ma che cacchio stai dicendo, non vedi in che situazione ci hai cacciate tutte? Dobbiamo parlare di sentimenti proprio ora?”.
Ciò che avviene dopo….Dovessi descriverlo con un’immagine ci metterei un bello scherno nero, punto.
Non so se in questa recensione sono stata troppo di parte, schierandomi con Emma, so solo che ho scritto ciò che ho provato e posso dire che il finale è degno del miglior film di suspence mai visto. E confesso…Non mi aspettavo questo risvolto ma il fatto che tu l’abbia fatto accadere mi fa felice. Adoro la quiete, adoro la tempesta e ancor di più adoro quando torna il sereno se poi di mezzo c’è Regina medico direi che sono a posto.
A martedì .
P.S: La recensione non è uscita come speravo perché verso la fine il fottuto pc è andato in blocco e non mi ha salvato l’ultimo pezzetto che ovviamente la mia memoria non si è ricordata e ho dovuto fare un’improvvisazione che non mi soddisfa nemmeno un po’!
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