Recensioni per
Il castigo del silenzio
di martaparrilla

Questa storia ha ottenuto 187 recensioni.
Positive : 187
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
28/02/16, ore 21:48
Cap. 6:

Hey spero che non abbandoni questo fic. Mi piacce tantissimo.

Recensore Veterano
27/02/16, ore 19:39
Cap. 6:

I pensieri di Regina hanno anticipato i miei perché anch’io al suo posto preferirei lavorare ventiquattro ore piuttosto che tornare a casa con il clima gelido; scommetto che se fosse possibile la mora si trasferirebbe in pianta stabile all’ospedale. D’altronde come darle torto.
In questo capitolo dopo un paio di righe mi sto facendo una cultura medica, si vede che è la tua zona di competenza per i particolari termini che hai usato (la verità è che comunque sei un’amante dei dettagli in ogni occasione e questo non può che essere un punto a tuo vantaggio). Chissà, probabilmente nella vita reale sei veramente precisa e scrupolosa.
‘Per quanto la mia mente tentasse,…di allontanare questo pensiero, l’immagine di loro due…irrompe nel mio conscio…’. Anche qui mi immedesimo e concordo su tutta la linea; certi pensieri sono come dei tarli che apparentemente scompaiono ma solo se ti succedono situazioni in cui devi essere concentrata al mille per mille e una volta finito, quando puoi finalmente abbassare la guardia..Boom che arrivano con una puntualità che hanno solo quelli degli abbonamenti alla tv private e la cosa grave è che ti ritrovi a pensarci senza neanche accorgertene…partono in automatico anzi peggio, vivono di vita propria!
Tempo fa c’era un programma tv chiamato “Io e i miei parassiti” ecco io vedrei bene Regina con questo “Io e i miei tarli”.
‘In effetti, sapere che mio figlio fa vibrare le sue corde vocali per…una persona che non sono io è un problema da risolvere’ sappiamo già la soluzione che Regina ha scelto, diciamo che l’alternativa le avrebbe fatto perdere Henry per sempre, ovvero una testata a bruciapelo ad Emma sugli incisivi centrali! Prima che mi dimentico…Applauso da dama nobile che sta sorseggiando nel suo salotto il the per l’espressione “fa vibrare le sue corde vocali”.
A me, devo dire che ha colpito molto la frase di Regina quando dice che per lei tornare a casa non è riposo; molto probabilmente mettersi nei suoi panni è praticamente impresa impossibile ma grazie ai suoi pensieri, e a te che glieli fai formulare, si può almeno fare un quadro generale.
‘Mi scontro con qualcuno’ esigo dire questo “Posto giusto al momento giusto”.
La loro conversazione fa tanto ‘amiche di vecchia data che per gli impegni reciproci non possono vedersi spesso’, finalmente un po’ di pace per entrambe (come se non sapessi che il disastro è dietro l’angolo) e anche per me.
Inizio a iperventilare nuovamente per la scena della cinquina ma ancor di più per il fatto che Regina va a soccorrerla. Mi faccio aria con la manina perché io ho già tutti i fotogrammi stampati in testa.
Se devo scegliere un momento, uno solo in cui ho drizzato le antenne non potrei proprio; devo menzionarne per forza due.
- L’odio dipinto negli occhi di Elisabeth.
- La trasformazione degli occhi di Emma. Scusa so che non ti piacciono ma il mio primo pensiero sono stati i gatti.
Ecco, per me aver inserito questi due dettagli ha reso veramente tanto a questo capitolo.
“Calmati, ci penso io”. Beh a me risulta particolarmente difficile farlo se penso al modo in cui avrà pronunciato queste parole; la mia attenzione però non era totale perché sono sbalordita per la reazione che hai dato ad Emma Swan e il mio sbalordimento è assolutamente positivo perché mai e poi mai mi immaginavo un’idea simile, semmai il contrario….Mi vedevo un’Emma combattiva, difficile da domare e da far ragionare e invece le la ritrovo così…Ammetto di essere senza parole.
Vogliamo guardare nuovamente il bicchiere mezzo pieno?
Hanno ripetuto quel pochino di intimità che avevano iniziato al bar prima dell’arrivo de ‘L’innominata’.
La cura che Regina ha nei confronti della bionda non mi stupisce per nulla; io amo fantasticare su questi scenari ma leggerli (solo se sono fatti bene è questo è decisamente il caso) hanno fanno tutto un altro effetto.
Ho un altro mini pezzettino che ho trovato carinissimo ma che non saprei come spiegarti, ed è questo.
‘Le faccio cenno di chiamare la madre. Così, ubbidisce’. Fa tanto bambina indifesa e spaventata.
‘Emma è terrorizzata e anche io…Al contrario…, la presenza di Emma…non è traumatica. Henry la accoglie con il più bello dei sorrisi’; mi sa che ad essere rimaste traumatizzate sono proprio Emma e Regina. Anche qui ad esempio mi sono sorpresa in maniera abbastanza esagerata, confesso che mi sarei vista un Henry un stranito per la presenza della bionda perché incontrarla al parco è una cosa, ma trovarsela a casa senza invito beh…è un altro paio di maniche.
‘Non ha lo sguardo cupo…’
‘Si irrigidisce immediatamente’ ok qua sbotto e non mi interessa! So che non dovrei parlare senza prima  conoscere i fatti , che poi alcuni li conosco eccome, ma adesso il ragazzino dovrebbe allentare un po’ la presa! E poi mi risulta che avesse detto ad Emma che voleva parlare con la madre ma che non ci riusciva? Benissimo allora potrebbe iniziare da qualche piccolo gesto ad esempio non guardarla costantemente in maniera schifata, come se nel piatto ci fosse un escremento fumante!!! I gesti spesso valgono più di mille parole, qui non gli si sta chiedendo un monologo di quelli che fa Benigni! Bene, ora sono calma.
Ah dimenticavo….forse al posto di Regina gli avrei sbattuto la faccia dentro le lasagne.
‘Sulle mie spalle è posata la mia giacca, ma io non ho messo nulla addosso prima di sedermi…, per cui ipotizzo sul buon cuore di Henry’. Beh col cavolo che ritiro ciò che ho appena scritto sopra!!!
Per concludere il tutto direi che il premio originalità va senz’altro a Regina Mills per il luogo in cui ha depositato il suo telefono.
La mora rallegrata da Mary “raggiante” Margareth? Secondo me è più rallegrata per l’imbarazzo di Emma.
P.S: Sono in pari!!! Abile e arruolata!.

Recensore Veterano
24/02/16, ore 20:36
Cap. 5:

“Dio che caldo” mi sembra di sentire me stessa, solo che a volte io ci aggiungo ‘muoio’ rigorosamente in dialetto.
Mi sembra di essere ripetitiva ma non posso fare a meno di notare anche in questo quinto capitolo la cura con cui descrivi la quotidianità di Emma (lo fai anche con Regina sia chiaro ma ora è il turno della bionda quindi mi concento sulle sue di azioni); avresti potuto “sbrigare” (uso questo termine anche se non è il massimo della vita) il tutto facendo semplicemente alzare dal letto miss Swan e farle iniziare le faccende domestiche invece sei stata meticolosissima nell’esporre giornata, azioni e sensazioni; a me ad esempio è piaciuto da matti il look post letto e del perché Emma scelga sempre me camicie del padre. Non è che per caso un giorno in cui il sole splendeva come non mai, Mary Margareth si è presentata dalla figlia portando in dono una vestaglia con sopra stampati uccellini, alberi e scoiattoli? Facendo così venire una pelle d’oca da ribrezzo alla figlia con conseguente rifiuto nel sentirle solo nominare?
Non mi è piaciuto per nulla il presentimento di Emma, in genere quando si hanno di questi sentori, difficilmente ci si sbaglia.
‘La cucina è un disastro’ e forse definirla così è un eufemismo.
‘Cerco di ripercorrere…l’ultima volta che ho fatto ordine e…non me lo ricordo’ ok, non è che ha fatto pulizia tipo due giorni prima ma ha la memoria corta?
Consiglio spassionato…depennare dalla lista senza alcun rimorso “imparare a cucinare”; se una non ha la passione per certe cose, è inutile provarci poi non avendo moglie o figli ha pure il vantaggio di sfamarsi in altri modi anche se mi sembra di capire che l’unico modo conosciuto sia la pizza. Pizza e gastrite, un binomio che nessuno dovrebbe provare!
Sorvolo sul vicino Killian, a quanto pare è innocuo e nemmeno considerato.
Mi soffermo su questa presunta ex che a quanto pare naviga ancora nel mare Swan e non mi piace per nulla, o meglio mi piace che Emma abbia questi ricordi (scommetto che lei non la pensa così)perché soddisfa la mia sete di conoscenza e di gossip e amo la maniera in cui descrivi il suo passato che torna (a quanto pare puntualmente) a farsi vivo; in questo istante la sento triste, stanca e priva di qualsiasi voglia di fare, il che mi porta ad una domanda:
“Perché accetta il suo invito?” vale forse la sindrome da crocerossina che avevo menzionato in precedenza?
Aspetta perché ora i miei ingranaggi vivono di vita propria…Quali differenze avevano da farle dividere? E soprattutto perché…perché tante persone pensano che la convivenza possa salvare un rapporto difficoltoso? Ti ringrazio per aver fatto accenno a questo e per aver posto ad Emma lo stesso mio dubbio.
Stacco un po’ la spina e la seguo nelle pulizie.
‘La cucina è un disastro, piena di cartacce, anzi di cartoni di pizza’ per la precisione, quanti sono questi famigerati cartoni? Ora si che è la casa/cucina dell’orrore! Signore mio questa cosa non mi abbandonerà più.
Il rituale vestizione lo sento e forse sotto, sotto anche Emma lo sente, come se stesse andando al patibolo; fortuna che il racconto di ciò che sta facendo ci/le permette di prendere tempo e coraggio.
Ribadisco il “brava” per quando racconti le sue abitudini e per come sei minuziosa? Si, lo ribadisco.
Nella sfortuna di questo appuntamento, è stata fortunata a beccare, anzi a tamponare chi? Ovviamente Regina (altrimenti la storia non avrebbe ragione di proseguire!), in più la becca in tenuta da lavoro…Cervello mio stai al tuo posto!
‘…su una spalla uno zainetto tanto brutto e poco femminile che dubito sarei riuscita a usarlo nemmeno io che a femminilità lascio a desiderare’. Ora, esattamente in questo momento voglio sapere come ti è uscita questa genialata di frase! E’ un capolavoro che potrei scriverci sopra un monologo ma mi barrico dietro ad un “no comment” dopo questa eresia pensata da Emma; al tempo stesso però mi sto chiedendo se l’inguardabile zainetto sfoggiato da Regina non sia un regalo o un dolce ricordo di una persona (magari di Henry)è lei ci è così affezionata da fregarsene del suo “aspetto”.
 “la immaginavo… a dirigere delle persone incapaci a cui lei lanciava delle urla a dir poco disumane” penso che Emma non sia stata la prima ad immaginare Regina in queste vesti, di sicuro però è stata la prima ad aver avuto il fegato di dirglielo in faccia.
‘Urla disumane’ mi fa troppo ridere….mi vedo situazioni paradossali che attraversano la mia mente e la prima fermata è uno dei tanti film con Fantozzi!
Perché penso che i loro cinque minuti di “intimità” diventeranno un inferno?
Semplicemente perché ho già letto tutto il capitolo e poi perché la sensazione di Emma appena sveglia è una specie di “presagio” che sta per avverarsi e poi infine perché parlo dal basso delle mie esperienze personali.
“Ciao Emma. Si può sapere chi è questa?” arrivederci conversazione da persone normali e ben arrivata tempesta “ormonale”.
Io sono allibita, allibita da questo exploit; se c’è una persona strana e paranoica di sicuro è questa ex fidanzata! Per l’ennesima volta mi hai stupita perché non pensavo si arrivasse addirittura alle mani, diciamo che la telecronaca che hai fatto del gesto della manina “santa” di El è stata veramente viva e coinvolgente, ho visto la sua mano passarmi sopra il naso per poi vedere e sentire il tonfi procurato sulla guancia di Emma. Voglio vedere assolutamente il bicchiere mezzo pieno di questa situazione e cioè il modo in cui Regina la soccorre; ti confesso che queste sono le scene che non mi stancherò mai di leggere; per favore fa che ciò accada nuovamente.
“…vieni a casa mia e vedo se riesco a sistemarti…” (ricopiata così potrebbe suonare maliziosa ma non era mia intenzione). Direi che questa è l’occasione perfetta per far inserire Emma Swan in casa Mills; probabilmente entrambe non immaginavano che accadesse così ma ora è meglio cogliere al balzo questa palla.
‘…la prossima volta che avrò quella sensazione, farò meglio a stare a casa’. Concordo.
Per rispondere alla tua “risposta alla mia recensione” (perdona l’accozzaglia di parole) ovviamente non ero sicura al cento per cento della frase “ tutto è bene ciò che finisce bene” ma per quel momento mi sembrava adatta; so che se anche si è aperta una porticina, dietro ce ne saranno altre cento blindate.
Grazie per tutto e alla prossima.

Recensore Master
23/02/16, ore 12:51
Cap. 6:

Bellissima, mi piace il modo in cui l'hai strutturata anche se alla lunga può risultare noiosa, ripetere le azioni dai due punti di vista certo è utile per comprendere bene le emozioni che provano ma magari cerca di usare questo metodo solo per situazioni importanti.
Mi piace il personaggio di Henry e di Regina che effettivamente è più simile alla 5 stagione che alla prima.
Ovviamente Mary Margaret non poteva mancare. 😂 chissà cosa avrà scritto Emma nel messaggio, sono curiosa. A presto.

Recensore Veterano
23/02/16, ore 12:05
Cap. 6:

Mi prendo una breve pausa per commentare il capitolo che, non per dire, ma mi è piaciuto un sacco. In realtà proprio per dire.
Parto dal fatto che il numero di termini medici mi ha quasi sopraffatta ma, nonostante i tecnicismi, sei riuscita a far capire anche a una povera mente come la mia quali erano a grandi linee le condizioni del bambino. Comunque è stato bello leggere i pensieri e le preoccupazioni di un medico, che guarda caso è anche donna e madre, in quelle situazioni.
Mi è piaciuto il momento in cui Regina sente il bisogno di abbracciare Emma, normalmente in quelle situazioni non è mai semplice decidere cosa fare. Se fossi stata nei suoi panni avrei o preso a pugni Elisabeth, se Emma fosse stata una mia cara amica, o osservato mantenendo le distanze.
A dire la verità speravo quasi in un bacio, ma, taglio sul labbro a parte, non era la situazione migliore e ancora, nonostante l'attrazione, la scintilla non è scoccata. Quindi aspettiamo. Uff. Fortuna che aggiorni ogni settimana!
Però ora si scrivono che è wow! E il fatto che Regina si sia addormentata a metà del messaggio la fa sembrare quasi una ragazzina innamorata (oltre che molto stanca).
Bravissima come sempre!
Al prossimo martedì!

Recensore Junior
23/02/16, ore 12:00
Cap. 6:

A me piace molto l aspetto psicologico di regina.. forse per come dici tu adesso siamo abituati a vederla poi o meno così nel telefilm. .. te lo ripeto ottimo lavoro...mi piace l impostazione di questa storia. 👏

Recensore Veterano
22/02/16, ore 21:11
Cap. 4:

Per un attimo ho dimenticato che questo è il capitolo “punto di vista di Regina”, vediamo quali chicche saltano fuori.
Primo punto…Regina lavora in ospedale, direi un bel medico con un bel camice a fasciarle il corpo; ammetto che è buio totale in quale ramo della medicina sia specializzata, forse perché nella mia testa non mi ero ancora posta la domanda “che lavoro fai Mills?” e il che mi preoccupa, non è da me non indagare.
Comunque se avessi avuto l’idea di sparare un lavoro sarei andata sul clichè avvocato grazie a sua madre Cora.
‘La nuova amica di Henry’. Cara Regina ti sei dimenticata di aggiungere ‘la nuova amica ultra ventenne di Henry’…però dai così il sarcasmo è fin troppo facile, è il classico caso di come sia semplice “sparare sulla croce rossa” (giusto per stare in ambito medico).
Dio perché hai deciso di descrivere in questa maniera la casa di Emma?
Cavolo Regina ha ragione, è la tipica abitazione di una persona che il vicinato descriverebbe così:
“Una ragazza strana e riservata che però non ha mai dato problemi a nessuno” salvo poi trovarle nel seminterrato (perché è scontato che ce l’abbia, vero?) catene, materassi lerci e congelatore con parti umane all’interno! E dopo questa descrizione mi rimbalzano in testa le parole di Regina ‘…casa dell’orrore’.
Cerco di sorvolare e di immaginare Regina nella sua auto con litri di caffè e agenda alla mano per segnare tutto ciò che riguarda la bionda.
‘…al sesto tentativo,…avevo trovato quello che cercavo: il suo posto segreto’ che culo Mills, ti è andata bene che in pochi giorni hai scoperto il luogo relax.
‘…che ho intenzione di braccarla e spremerla…’ non so se questa sua dichiarazione faccia paura o sia eccitante! Sta di fatto che ho riso per la precisione con cui ha descritto il tutto e per aver sottolineato che la spremitura può essere di un limone come può essere di…attenzione rullo di tamburi…un’arancia! Grazie per la puntigliosità.
‘Mia madre è particolarmente allegra questa domenica’ eh si, il vino non delude mai!
Bravissima che in poche righe mi hai fatto mettere sull’attenti quando hai parlato di Cora Mills! Ho iniziato ad avere il batticuore dopo ‘tailleur di circostanza’ e poi letteralmente spiazzata nel venire a sapere che come nonna è praticamente perfetta; pensavo che l’istinto di nonna non le si addicesse per nulla. Complimenti per avermi sorpresa.
“…poteva scegliere un luogo meno isolato…, dio santo” quest’ultima esternazione è la mia preferita perché mi viene da dire “Regina una di noi”, anche lei sbotta con frasi e battute che dovrebbero servire a sfogarsi ma per chi invece le ascolta e le legge risultano dolci e simpatiche! Me la vedo alla guida…tesa, frustrata e con i capelli che iniziano a fare i capricci.
‘…ho pensato di giocarmi anche la carta del fascino…’premeditazione vostro onore!.
Ok, preparati perché devo assolutamente riportare il pezzo che oltre ad avermi fatto ridere mi ha anche fatto pensare al “perché non sono stata io a fare questa battuta?” eccolo…
‘Di certo non le avevo messo un microchip nell’orecchio come i suoi cani!’. Classe, pura e semplice classe nell’inventarsi queste frasi così su due piedi con totale spontaneità che per certi versi la contraddistingue da Emma.
Comunque, giusto per farti capire, io amo, amo, amo questa situazione che hai creato, punto e stop.
Ennesima piccola cosa che ho appena scoperto grazie a Regina per come sta vivendo questa giornata e cioè che Emma Swan è nervosa; dal capitolo precedente non l’avrei mai detto ma sono contenta di averlo scoperto grazie alla particolare rappresentazione della sua camicia e del modo in cui la sta, forse involontariamente torturando.
Potrei dire che entrambe hanno in comune lo “sfarfallio” non appena sono venute in lieve contatto tra di loro e questo non può che farmi sorridere e farmi diventare gli occhi sospettosi e gioiosi.
‘Di certo delle extrasistoli, dovrei fare un elettrocardiogramma di controllo’. Per un attimo stavo buttando carta e penna all’aria per la cosa ridicola che ho appena letto anche se devo ammettere che la situazione è assai divertente.
‘Con gli occhi chiusi e il naso simile a quello dei suoi cani…, si avvicina a me’ praticamente Emma è stata attirata e in un momento random ha agito d’istinto. Direi che non potevi trovare paragone più azzeccato; sta filando veramente tutto liscio un po’ come nel gioco del tetris quando riuscivi ad incastrare i pezzi con precisione da chirurgo (altro riferimento medico). Quante soddisfazioni!
‘E’ una ragazza davvero strana’ diciamo che la mossa dell’annusare, unita alla casa dell’orrore in effetti la rende strana anche se forse sarebbe più giusto dire che la situazione in generale è strana; che poi non è che Regina sia da meno, prima la proposta di un pia no alquanto bizzarro e adesso il pedinamento come fosse un agente dell’Fbi. Si compensano, nient’altro da dire.
Certo, dopo che Emma le ha dato la sua disponibilità riguardo al chiederle tutte le info del caso, io mi sento già più tranquilla e forse è merito delle parole semplici e spontanee che hai voluto usare.
Tutto il dialogo successivo che le due si scambiano sarebbe da riportare passo per passo ma dire che sarebbe tanto, troppo esagerato; ti basti sapere che mi ha letteralmente incollato gli occhi allo schermo. U  passaggio però me lo voglio concedere:
‘…avevo sferrato due colpi violenti al muro…Da vera teppista’ quanto mi è piaciuta l’idea che Regina si definisca in questa maniera beh…non ne hai idea. Ti dico solo che ho davanti alla faccia la versione Regina rapper/gangsta e non so nemmeno il perché!
E il dolce e delicato tocco di Emma dove lo mettiamo? Senza considerare il fatto che sono due totali estranee! Direi che lo mettiamo nell’elenco “carinerie di Emma Swan”.
Cosa posso dire per concludere se non “tutto è bene ciò che finisce bene?”, Regina con un pizzico di fatica, paura ma anche sfacciataggine è riuscita nel suo intento e ora ad essere felici siamo in tre.
P.S: ‘Quanto mi costa non essere la salvatrice di mio figlio’. Frase che vale l’intero capitolo.
Grazie.

Recensore Veterano
20/02/16, ore 13:18
Cap. 3:

Accidenti Emma Swan tu ami la domenica mentre per me è il giorno più brutto di tutta la settimana, capisco che le tue braccia chiedano una tregua e che probabilmente due giorni di riposo volano come il vento ma io preferisco di gran lunga il lunedì però voglio dirti una cosa che ti farà sorridere…Con tutto questo movimento di braccia ti sei fatta dei muscoli da paura! Ecco, ho terminato la mia inutile introduzione.
Sono sempre più rapita da come fai descrivere ad Emma se stessa, la ascolterei per ore intere, mi piace sapere cosa pensa degli altri, sapere la sua visione del mondo e soprattutto del suo passato; in quest’ultimo caso mi sono appassionata alla naturalezza con cui parla della sua omosessualità e di come i suoi genitori siano ancora fastidiosamente sdolcinati! Robe da far venire la carie solo immaginandoli scambiarsi semplici sguardi (o come dico io da pesci lessi).
Ecco però che ho scovato una piccola cosa in comune con la bionda e cioè la sua voglia o meglio la sua necessità (a volte) di allontanarsi da tutto e da tutti.
‘…credo che Henry abbia avuto un ruolo importante per questo mio stato d’animo’. Non ho nessun dubbio al riguardo, qualunque persona al suo posto sarebbe turbata o pensierosa e questi pensieri apparirebbero così inaspettatamente a riempirti la giornata e l’unico modo per passare la domenica è quello di lasciarli andare ma il tutto deve avvenire in un luogo dove sai che non puoi essere disturbata.
Mi piace molto inoltre tutto ciò che avviene dopo e faccio riferimento ai mille pensieri che le passano per la testa per poi finire a fare mille supposizioni e conclude il tutto descrivendo la giornata (mi riferisco al meteo) e ciò che le sta attorno. Porca miseria mi sembra di essere lei!
“Buongiorno” ma chi diavolo sta parlando? Da dove sbuca fuori? Alla faccia della privacy e di quello che ho appena scritto qua sopra riguardo la solitudine.
“L’ho seguita” cioè viva pure la sincerità ma questa cosa è alquanto strana!
Scommetto che in questo istante Emma si sta maledicendo per non essersi portata (chiaramente prima di capire chi fosse) lo spray al pepe! OK….ciò che ho appena scritto è un filino misero e scontato nonché inutile ai fini della recensione.
La spiegazione di Regina non fa una piega, l’equilibrio di suo figlio è così precario che credo abbia paura persino a deglutire e rompere l’incantesimo che Emma Swan ha involontariamente creato.
Se devo scegliere una parte preferita, attualmente non saprei scegliere, mi piace tanto che Emma sia un’ottima osservatrice e soprattutto che riesca al tempo stesso a crearsi delle ipotesi e vagliare delle opzioni mano a mano che Regina parla; mi sento come se fossi una persona invisibile al fianco della bionda ma a volte mi sento addirittura lei (questa cosa credo di averla già scritta, se è realmente così allora mi scuso ma averlo ribadito è stato più forte di me; adoro la sensazione che mi provoca, adoro pensarmi nei panni di Emma Swan).
‘Sulla coperta arriva due cavallette, qualche formica, dieci sospiri di Regina e due colpi di tosse miei’, cavallette a parte (proprio due dovevi farne arrivare? Uscita in coppia? Loro due con Emma e Regina?) direi che è la classica ed interminabile situazione imbarazzante che nessuna delle due sa come sbloccare perché il tuo cervello in quel momento sta scavando all’impazzata per trovare qualcosa da dire ma ahimè è sepolto così in profondità che non c’è verso di trovarla! Dio che paragone complicata sono andata a cercare.. Beh comunque la gare delle non parole viene vinta alla grande da Regina “dieci sospiri da record” Mills.
Interessante (sempre se esiste un motivo) la scelta di far confidare alla mora praticamente tutto; non avrei mai pensato che la facessi esporre così tanto in così poco tempo. Credevo che avrebbe dato informazioni generiche ma il termine “prima troietta” ha decisamente dello specifico!
“…mi ha parlato solo di Henry…Per lei ha fatto qualcosa?”.. la reazione di stupore di Regina è dovuta per caso al fatto che Emma è l’unica persona che si sta interessando di lei anche se sono due estranee? Mi piacerebbe conoscere il perché di questa tua scelta, sempre se vorrai.
“Non sono una psicologa…ma le assicuro che non essere in pace con se stessi porta a dei comportamenti…assolutamente improprie” no Swan, non sei una psicologa, sai decisamente migliore; certo non ti dico che hai già capito Regina fino in fondo perché sarebbe impossibile ma con questa conversazione stai veramente scalfendo il muro di Regina, intravedo gli spiragli che, anche se piccoli fanno filtrare un pochino di luce.
“Un giorno mi ha chiaramente detto che voleva parlare con lei, ma non ci riusciva, e non sapeva come fare per tornare indietro” ok, fermi tutti!!!! Spingo bruscamente Regina da un lato e le rubo il posto con la seguente espressione:
‘Occhi sgranati, mascella non completamente aperta solo per evitare spiacevoli ingressi e al tempo stesso velo di tristezza sul mio volto’. Su quest’ultima cosa posso risponderti come Emma…”esperienza personale”. E’ chiaro che il mio stupore deriva prima di tutto dal fatto di aver sentito questa cosa con le mie orecchie altrimenti mai e poi mai avrei detto che questo desiderio fosse stato espresso da Henry e seconda cosa che il ragazzino lo avesse confessato ad un’altra persona, che avesse detto sul serio che voleva recuperare il rapporto con la madre! Più ci penso e più non mi sembra vero.
“…Credo abbia qualcosa di estremamente pesante da dire, qualcosa che lo schiaccia…” e questo qualcosa sta schiacciando pure me, no direi che più che altro sta schiacciando la mia curiosità.
Ammetto che Emma ha tutte le perplessità e i dubbi di questo mondo nel titubare davanti a questa “particolare” (eh si, credo sia il termine adatto) proposta di Regina e in più il suo pensiero:
‘Una responsabilità che non posso e non voglio avere’ fa tanto “non voglio più commettere questo errore”.
 Però penso che sia difficile resistere a Regina e a mio modesto parere i motivi sono tre:
- Vede quanto sta soffrendo sia lei che il figlio e quindi vuole essere d’aiuto perché diciamocela tutta, aiutare qualcuno ti fa stare bene.
- Seconda cosa perché può avere la possibilità di conoscerla meglio.
- Terza cosa perché so di aver ragione su tutta la linea, in caso contrario sentiti libera di correggermi ma anche di motivare le tue correzioni ahahahhaah…
‘Ha parlato con una velocità impressionante…Con quella bocca avrebbe potuto chiedere il mondo e il mondo si sarebbe offerto a lei, senza esitazione’. La mia bocca questa volta si spalanca e non so come ma si inchina a questa meravigliosa descrizione. Complimenti per il modo in cui hai scritto questa cosa e ripeto nuovamente ‘il mondo si sarebbe offerto a lei’ è semplicemente favolosa, le parole hanno avuto per me un impatto praticamente devastante!!! (ma tutto in positivo).
Sai a cosa mi è passato per la testa quando Emma dice a Regina di non volersi impegnare in questo genere di cose? Per poi evidentemente cedere e acconsentire ad aiutarla? Sindrome da crocerossina, anche qui se sbaglio ti chiedo scusa.
Ultimissimo parere e poi chiudo…Regina Mills non sa escogitare i piani, almeno non di questo genere; fortuna che Emma ha preso in mano la situazione ed ha corretto il progetto praticamente quasi tutto errato.
Cara Miss Swan, dire che sei cotta a puntino forse è un po’ troppo esagerata come cosa però sei già dentro al forno da alcuni minuti è già si intravede la doratura.
P.S: la mia testa sta viaggiano alla velocità della luce!
 

Recensore Veterano
17/02/16, ore 19:07

Bentornata all’angolo della “pseudo recensione”, inizio subito col dire che la sottoscritta per circa mezzo secondo non ha capito che il capitolo riguardava il punto di vista di Regina, bensì pensava che fosse una cosa del tipo “…il giorno dopo al supermercato dopo l’incontro con Emma Swan”. Perdonatemi anzi perdonami.
Bene, parliamo di come ti sei immedesimata nel ruolo di madre; ti sei presa una responsabilità non indifferente visto il rapporto che hai deciso di creare tra Regina ed Henry. Posso dirti che già è difficile entrare in un solo ruolo, tu hai voluto fare le cose in grande e prendertene due in carico; a parte questo, quando ho capito che si trattava dello stesso giorno visto e vissuto da entrambe in modo diverso mi sono messa in modalità “divoratrice di righe” proprio per arrivare a capire il modo in cui Henry è arrivato al parco. Nel mezzo di questo percorso ci sono tantissime cose che Regina pensa tra sé e sé e che grazie a Dio posso conoscerle anch’io. Cerco di andare con un ordine cronologico e al tempo stesso sensato:
- Henry e la mania dell’igiene. L’ho trovata intrigante come scelta ma confesso che mi ha fatto stare male perché la mia prima ipotesi è che la sola presenza (senza necessariamente avere un contatto fisico) della madre gli scateni il bisogno di pulirsi; sia chiaro non approvo ciò che fa il ragazzino ma approvo questa tua scelta perché rende la storia ancor più interessante. Per me è una gran bella trovata.
- Henry e le ultime parole infelici. Già sarebbe difficile per un genitore non sentire più la voce del proprio figlio perché ha subito un trauma esterno escludendo quindi la responsabilità in famiglia, ma in questo caso la colpa è tutta addossata alla madre. Non posso e forse non sarei neanche in grado di scrivere il modo in cui Regina sta cercando di reagire infatti mi limito a lasciarmi trascinare dalle tue parole.
- Henry e la sua millesima fuga? Ecco, questo pezzo mi ha sconcertata, non pensavo nemmeno lontanamente che fosse un habituè delle evasioni. Ci sono rimasta malissimo ma solo per Regina.
Se mi hai fatto amare Emma dal primo istante in cui l’ho sentita chiamare i suoi “figli”, sappi che per Regina è la stessa identica cosa e se vuoi che vada fino in fondo ti riporterò la frase incriminata:
‘…non trovare risposte non mi fatto arrendere, anzi, mi ha resa ancora più combattiva con lui ma soprattutto con me stessa’. Ti basta come spiegazione? Immagino di no ma ti dovrai fidare della mia parola.
Altra cosa che sto apprezzando tantissimo? L’itinerario mentale della mora con relativa spiegazione; ti confesso che leggere questo è più piacevole di un tour guidato da chi lo fa per mestiere. Chicca della prima tappa? Chiaramente le seguenti parole:
“è lei la donna della mia vita”. Auguri e figli maschi. Mi immagino il tono con cui lo sta dicendo nella sua testa ovvero ‘encefalogramma piatto’ come se ormai fosse diventata pura e semplice routine. Nella seconda tappa nulla da segnalare se non che con la descrizione di “castello…diroccato” ho subito pensato al cartone la spada nella roccia e alla torre dove viene ospitato Merlino!
Terza tappa…biblioteca..Come luogo mi piace e anche tanto solo che ho avuto un moto di stizza quando mi hai “informata” del libro che Regina gli ha preso e che lui ha senza tanta delicatezza accantonato.
Ultima fermata…qui non ho nulla da dire forse perché io e la piscina ci ignoriamo a vicenda.
A parte le mie inutili divagazioni, la scelta che hai fatto per questa storia (e credo anche in quella precedente) di far rivivere a chi legge la medesima giornata alle protagoniste è molto, ma molto coinvolgente e molto utile perché mette insieme tutti i pezzi del puzzle; ora ad esempio so da dove proveniva Henry prima di sedersi accanto ad Emma, so il perché Regina era nascosta tra gli alberi e so anche che le fa abbastanza orrore la camicia che la bionda indossa! Sono tutte piccolezze che fortunatamente vengono svelate, le classiche lacune (come scrivevano nella mia pagella scolastica) colmate.
Comunque già dal capitolo precedente si intuiva che il “salve” pronunciato da Regina era tutt’altro che amichevole ma d’altronde poteva essere inteso diversamente? E’ già tanto che non abbia usato un guinzaglio per strozzarla.
Tutti i pensieri e le emozioni che hai usato per Regina sono praticamente perfette e grazie al modo che hai di relazionarti con entrambe posso solo dirti che sono riuscita a capire, sono riuscita a sentire come si sente la mora e credimi non è cosa semplice da fare.
Prima di chiudere mi permetto un ultimo passaggio di questo secondo capitolo…Ci sono a volte frasi che non posso non copiare perché mi si infilano nella testa e non vanno più via anzi se ne vanno per lasciare spazio ad altre descrizioni o dialoghi. Comunque ecco l’altro momento top personale:
‘…come può un esserino,…cresciuto e amato…, farci soffrire in questo modo? Perché essere madre è così debilitante per me?’.
La parola ‘debilitante’ ha suscitato in me alcune domande sul perché hai scelto di usare questo termine.
No aspetta, chiudo dicendo che la velata presenza di Cora per me non è stata debilitante ma irritante e credo non serva dare una spiegazione per questo mio fastidio.
Bene, ora si che sono arrivata alla fine. Che dirti…l’assenso di Henry alla madre potrebbe essere un segno, come se le porte del paradiso si fossero realmente aperte io però volo basso e non mi faccio prendere da un facile entusiasmo.
Grazie ancora per questa bellissima storia.
A presto con nuovi capitolo e nuovi commenti.

Recensore Veterano
17/02/16, ore 10:50
Cap. 5:

Bel capitolo!
Elisabeth è una pazza. Emma le ha dato fin troppe possibilità, direi che ha fatto bene ad allontanarla per sempre. In certi casi ci vorrebbe una bella ingiunzione per assicurarsi (sperare) che non si avvicini a più di 500 m.
Una cosa che mi colpisce sempre di più, anche se magari la interpreto male, è la consapevolezza di Regina di poter sedurre con uno sguardo la povera Emma: me la immagino con un perenne sorrisino compiaciuto sul volto per tutte le volte che la becca a fissarle gambe, labbra, occhi, unghie... Ma probabilmente succede tutto esclusivamente nella mia piccola mente perversa.
A mio favore, però, abbiamo il passaggio dal "lei" al "tu", quindi il rapporto sta cominciando a diventare meno formale. Almeno da parte di Regina. Anche se è solo per la situazione, è un'ottima cosa!
Aspetto il prossimo capitolo con trepidazione: sono curiosa di sapere come reagirà Henry nel trovarsi Emma a casa (sempre che se la trovi a casa).
A presto!

Recensore Master
16/02/16, ore 20:15
Cap. 5:

Owh ma che antipatica questa Elisabeth! Due nanosecondi e già sta sulle palle di Arnaldo! Per fortuna che Emma ha già pronto una dottora tutta per lei.Ma non è il momento di gioire.Dopo la scenata che ha dovuto sorbirsi,sarebbe stato meglio stare a casa a fare i mestieri.Anche quelli però nel loro piccolo possono essere pericolosi.Come si suol dire,una giornata di emme.Ciao e grazie.

Recensore Veterano
16/02/16, ore 14:10
Cap. 1:

Bene, bene, bene, eccomi arrivata con un ritardo assurdo che manco le ferrovie dello stato osano ritardare così tanto! Ma bando alle cavolate e andiamo al sodo…
L’introduzione che Emma fa di se stessa mi ha già incuriosita da matti perché è vero che sono abituata a vederla fare tanti tipi di lavoro ma la dog-sitter mi mancava e da oggi posso spuntarla dalla lista dei “mestieri” e a parte questa cosa devo dire che mi ha coinvolto parecchio il suo progetto futuro del campeggio per animali è veramente originale e poi da amante degli animali trovo che sia un’idea brillante; un altro punto a tuo favore è sicuramente l’impronta che hai dato alla bionda che in queste poche righe la dice lunga o meglio a me la dice lunga…mi sento sussurrare all’orecchio che questa storia sarà una grande e coinvolgente avventura. Non so spiegarti bene e perché, ma dalla semplice descrizione del suo lavoro precedente ho già capito che sarò totalmente coinvolta ed è probabile che il merito sia di come scrivi, della semplicità delle parole che usi per ogni situazione. Semplicità che al tempo stesso è condita da tanti dettagli anche su particolari che possono risultare di poco conto ma io..Che amo scovare i dettagli apprezzo in un modo che non ti sto qui a spiegare..Troppo complicato.
A proposito…Idea stupenda quella di inserire la coppia di vecchi bassotti, fa veramente “film vecchio stile” e credimi è un assoluto complimento.
So che sarò ripetitiva ma uno dei tuoi pregi ( a mio avviso) è quello di non perdere tempo quando racconti la vita di Emma; diciamo che sai dare la giusta quantità di informazioni che rendono l’intera storia equilibrata. Esponi i tuoi personaggi nelle giuste dosi e qui mi riferisco all’ex fidanzata della bionda e allo “zoccolo duro” Ruby; la chiamo così perché resiste ancora ne bar dove i clienti al posto delle mani hanno delle ventose.
Veniamo all’arrivo di Henry…mi domando se il ragazzino non si sia letteralmente materializzato sulla panchina visto che a momenti nemmeno io mi accorgevo della sua presenza. La cosa però che mi ha fatto sorridere è stato il menefreghismo (in senso buono) di Emma. La bionda ha provato ad interagire ma alla prima risposta muta ricevuta ha deciso di farsi gli affari propri e questa scena non mi è per nulla difficile da immaginare; ad essere sincera sto già immaginandomi tutto con estrema facilità già dalla prima riga. Benedetta sia colei che ha il potere di scrivere bene!
Tornando a Miss Swan….è impeccabile il modo con cui ha saputo anzi, il tuo è stato un modo impeccabile e perfetto con cui hai saputo far gestire il bimbo alla bionda; niente interrogatorio ma dando al piccolo una responsabilità facendolo così sentire partecipe e soprattutto in grado di portare a termine un compito tutto da solo.
Le noti dolenti arrivano con l’entrata in scena di Regina e con il suo carico di sofferenza. Quando Emma le ha detto che il figlio ha parlato con lei dentro di me mi sono chiesta:
“Sarà veramente felice al cento per cento o lo sarà a metà visto che il bambino dopo due lunghissimi anni ha deciso di parlare con una perfetta sconosciuta?”. Credo sia un bel dilemma che forse però potrebbe non essere così grave quanto penso e tutto grazie all’idea di Emma.
Ora…tirando un po’ le somme di questo primo capitolo mi sento di dire due cose:
-Amo già Emma e il modo in cui la descrivi e tutto ciò che le farai fare in futuro (dici che sto correndo troppo?) anzi no, ritratto, adoro e mi coinvolge a tutto tondo il modo in cui racconti qualunque cosa che circonda la storia. Questo primo capitolo è veramente filato liscio come l’olio.
-Non credo ai colpi di fulmine tranne che per alcune fan fiction e credo che in questo caso cupido potrebbe aver centrato il bersaglio.
Unica nota stonata? Emma che non va d’accordo con i gatti! Dannazione Swan non dovevi farmi questo anzi…tu autrice non dovevi farmi questo.
P.S : Ribadisco le mie scuse per il ritardo ma quando le storie sono belle tendo a fare la formica.

Recensore Veterano
09/02/16, ore 12:10
Cap. 4:

Bene, bene, bene. Regina che si mette a pedinare Emma è decisamente IC, mi stupisce solo che non abbia ingaggiato Sydney per farlo, ma questa situazione è particolare ed è normale che se ne sia occupata personalmente.
Abbiamo scoperto una cosa importantissima, però! O almeno io non l'avevo ancora capita... Regina è un medico! Non oso immaginare la sua frustrazione per avere un problema simile con suo figlio... è proprio vero che i medici non sono automi ma esseri umani come tutti. E ciò fa loro ancora più onore. Anche se il mio sbaglia sempre a scrivermi le ricette.
Mi ha fatto ridere la parte in cui Emma assapora il profumo di Regina. Nell'altro capitolo sembrava avesse fatto un movimento impercettibile, qui invece l'hai descritto come se l'avesse annusata proprio come avrebbe fatto uno dei suoi cani.
Emma, Emma... Dovresti fare colpo, non metterti in imbarazzo!
Brava come sempre!

Recensore Master
02/02/16, ore 16:34
Cap. 3:

Se una madre è disperata per il bene del proprio figlio tenta qualsiasi strada.E se la strada è Emma va bene è anche piacevole alla vista.Bisogna solo preoccuparsi che Emma non s'innamori della sua datrice,allora sì che sarebbero guai seri.Henry e Regina devono avere il carattere uguale,sembra che nessuno dei due voglia cedere e chiedersi scusa.Ciao e grazie.

Recensore Veterano
02/02/16, ore 13:56
Cap. 3:

Bellissimo capitolo!
È bello vedere Regina disposta a tutto pur di riavere il suo bambino, anche chiedere aiuto a una giovane dog sitter.
Ci sono due momenti che mi son piaciuti particolarmente: da una parte quello in cui Emma e Regina prendono atto del bisogno che Henry ha di "tirare fuori", di dire qualcosa che non riesce a dire perché pensa sia troppo tardi; dall'altra l'abilità con cui Emma ha colto il fatto che Regina non abbia mai detto nulla del tradimento di Robin.
Bravissima!
Al prossimo martedì!