Recensioni per
Il castigo del silenzio
di martaparrilla

Questa storia ha ottenuto 187 recensioni.
Positive : 187
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
17/06/16, ore 13:16

Primissima cosa, ho provato a fare un paio di conti ieri sera e penso che sono più o meno diciotto ma a breve saranno anche diciannove capitoli che dopo un paio di righe mi parte in automatico il “nodo alla gola”..Che fastidio..Spero per l’ultimo capitolo di farmi un bel pianto liberatorio e così recupero tutto quello che non ho buttato fuori prima, per non parlare del fatto poi che mi occorrono minimo e dico minimo venti minuti per tentare di addormentarmi, durante i quali fantastico sul capitolo successivo con risultati assai imbarazzanti; neanche bevendo una caffetteria da sei ho tutte queste difficoltà a ritrovarmi sulla mia nuvola!
Seconda cosa, la nota autrice a fondo pagine è completamente stonata!
‘…sono parecchio triste per la fine di questa storia…’ certo perché chi la sta leggendo è così felice che ha già preparato coriandoli e musica da trenino di capodanno che manco canale cinque potrebbe raggiungere certi livelli! Tzè.
‘…spero di poterle presto dare un seguito’. Sul serio? Speri? Sai che chi vive sperando muore cantando? Tu non devi sperare, devi eseguire e non dico altro perché sul serio potrei perdere il filo del discorso e andare a parare in chissà quali oscuri meandri! L’importante è che tu abbia capito cosa deve essere fatto.
Bene direi che ho raggiunto un livello che mai avrei creduto possibile, citare la nota dell’autrice; mi congratulo, mi do una leggere pacca sulla spalla e alzo la mia tazza di the brindando a me stessa.
Cominciamo la penultima missione.
‘…l’armadio spalancato che mette in bella mostra…il suo contenuto’. Un modo carino per dire che l’armadio straborda e che solo l’aggiunta di un accessorio potrebbe far crollare tutto, parete compresa?
Nel mentre mi immagino questo armadio degno di ogni Kardashian che si rispetti (o che non si rispetti) non riesco a non pensare che mi fa un tantino strano vedere e sentire Regina e Mary Margareth così culo e camicia; non so chi vuole prendersi la parte del culo e chi della camicia ma l’esempio serve solo per far capire la complicità che hanno instaurato in un così breve lasso di tempo e sono sicura che se le cose fossero andate in maniera diversa avrebbero comunque stretto questo legame così forte.
“…piantala o ti stacco le corde vocali…”. Essendo l’ambientazione della storia senza magia mi sembra sensata come scelta; fosse stata presente invece, il bambino si sarebbe trovato senza cuore! Ammetto però che estrapolare le corde vocali col tempo potrebbe essere una scelta alquanto interessante. Ma sorvoliamo perché se iniziamo a lasciarci trasportare dalle torture non si finisce più.
Quando amo l’idea di Regina che sta dando di matto ma con classe, per il ritorno di Emma. Pagherei oro per essere un ingranaggio della sua testa, del suo cuore, del suo stomaco e… E direi che così è più che sufficiente. O forse la verità è che a scatenare tutta questa mia curiosità è la semplicità con cui la mora oramai non nasconde più l’effetto che Emma le fa.
“…uso questo termine solo per rispetto per entrambe…, per una volta sento non abbia senso immischiarmi nei rapporti di mia figlia…”. Cara Mary Margareth, illuminami su questa tua “strana” scelta senza tralasciare nessun dettaglio, grazie!
Scherzi a parte, questa breve telefonata mi ha fatto riflettere e considerare un aspetto che fino a poco tempo prima neanche mi passava per la mente; non solo è nato questo rapporto tra Regina ed Emma, ma è nato anche un rapporto tra madre e figlia; ok forse non è giusto vederlo in questa maniera, al massimo  Regina e Mary Margareth possono essere suocera e nuora ma visto che Regina la definisce così,  allora perché no? Di sicuro Cora non è mai stata all’altezza del suo ruolo.
‘Con lei…è tutto così semplice, anche capire Emma diventava un gioco da ragazzi…’.  Mmmm campanellino d’allarme o forse dovrei sentirmi dubbiosa su questa ammissione. Non dirmi che fino ad ora Regina ancora non ha inquadrato Emma? Non pretendo che la conosca come le proprie tasche sarebbe non solo impossibile, ma poco realistico ma letta così sembra che Emma sia il cubo di Rubik vivente! Ma forse sono più preoccupata del fatto che Regina abbia ancora così tante “lacune” sulla bionda.
‘…e la mia mano si ferma su un vestito blue elettrico di cui avevo completamente dimenticato l’esistenza’. Mi immagino il vestito brillare dentro l’armadio per attirare l’attenzione della mora e battere la concorrenza degli altri capi! Ammazza.. Che fervida immaginazione la mia!
Quindi tra pochissimi giorni sarà il compleanno di Regina? Emma lo sa? Ma che domande, lo saprà di sicuro, probabilmente è venuta a conoscenza con qualche sporco mezzuccio almeno questo è ciò che mi piace pensare; chissà se la ricorrenza in arrivo porterà a qualcosa, se agiterà ulteriormente le acque ma soprattutto mi chiedo in che situazione emotiva si arriverà al compleanno della mora! Mi aspetto veramente di tutto.
Posso sentire la contagiosa agitazione di Regina che mi scorre nelle vene e il suo
‘Credo che avrò un infarto a breve’ non venga preso alla lettera anche perché sarebbe una situazione veramente assurda; diciamo che di casi “strani” in giro se ne sentono ma se si può evitare l’ennesima “scampagnata” all’ospedale te ne sarei molto grata. Comunque ho capito che per certe storie e buona regola avere sempre a portata di mano un defibrillatore.
‘…lei è così bella che non partecipo nemmeno all’urlo unanime di “sorpresa”’’. Immagino che per Regina improvvisamente la stanza sia diventata insonorizzata, che non riesca sentire nemmeno un suono perché tutti i sensi sono acuiti verso Emma e il suo ingresso.
‘…si regge in piedi con le stampelle..: se la cava davvero bene’. Non mi sorprende, la ragazza e dannatamente ricca di sorprese e risorse.
‘…Non c’è più motivo per sentirsi in colpa, perché le cose si sono sistemate…L’unica cosa di cui devo preoccuparmi è che quella donna riprenda la sua vita…Il mio unico obiettivo è che…lei abbandoni quelle stampelle’. Perché questo suo pensiero mi suona esattamente il modo contrario? Letta così, la mia sensazione è che Regina abbia già stilato un programma che deve essere assolutamente rispettato, un ruolino di marcia che non ammette interruzioni; far camminare Emma per lei è diventata una missione il che è comprensibile ma alle mie orecchie suona strano; mi suona ancora di senso di colpa nonostante abbia appena detto di no.
‘…la sua bocca si spalanca…quando mi vede’. Occhio alle mosche Swan!
‘Sono come paralizzata di fronte al suo sguardo’. Davvero? Davvero è questo il termine scelto da Regina?
Beh io vorrei dire che Regina è estremamente fortuna perché anche se con Emma (come mi stai facendo ben notare) riuscire a parlare e ad esprimere sentimenti ed emozioni è difficile (complice anche il carattere e le esperienze negative di Regina), la bionda la agevola in una maniera che mi è capitata raramente di leggere; è sempre la prima a lanciarle la palla e l’unico “sforzo” che Regina deve fare è quello di aprire le braccia e prenderla.
‘Ogni volta che pronuncia quella frase il mio stomaco si ribella…sono io che dovrei farlo ogni giorno per il resto della mia vita?’. Se questo non è un chiaro segno di senso di colpa, l’ennesimo, non so quale altro possa esserlo in tutta sincerità. Se il mio primo sentore poteva. essere solo opera della mia fantasia, in questo caso il suo pensiero lascia veramente pochissimo spazio all’immaginazione.
Questa storia tra le due è così coinvolgente che sto dando veramente poco spazio a Mary Margareth mentre invece (e stranamente) dovrei lodarla per il suo comportamento; punto primo ha maturato l’idea di non impicciarsi più della figlia (poi non so se sarà a tempo indeterminato, ma sta di fatto che sta mantenendo fede a questa cosa) punto secondo, trovami tu una madre che si comporta così con una persona estranea perché alla fine Regina per lei è solo una sconosciuta o al massimo una conoscente, punto terzo il suo amore, i suoi sani principi ma soprattutto la sua sincerità nei confronti di Regina. L’incoraggiamento che ha dato alla mora praticamente da subito, è sempre stato genuino, non ha mai fatto buon viso a cattivo gioco solo per il bene della figlia e trovo che nella storia si senta in pieno e persino la rara presenza di David (si, lo so, non è la prima volta che te lo dico) la sento come una spinta in più per questa fan fiction.
‘La seguo come un’ombra…’. O forse volevi dire come una stalker?
‘Quel che vedo però, non mi piace per nulla.’ Ma sai che credevo di avere le croste negli occhi quando ho letto questo pezzo? Mi sono detta: “Eeeee? Ma se Regina ha appena detto che Emma  è puntuale come un orologio alle sue sedute, che diavolo significa?”.
‘In mia presenza pare impegnarsi poco…non riesce a stare in piedi da sola…e…ha deciso,…di rientrare a casa da sola…’ Per quel che riguarda quest’ultima cosa, non mi stupisco affatto; già che abbia resistito trenta giorni è un record e ti dirò che pensavo che il suo rientro dall’ospedale si svolgesse direttamente a casa sua. So che era una cosa praticamente impensabile ma quando si tratta di Emma…Penso anche io cose praticamente assurde. Non capisco il fatto che si impegni poco in presenza di Regina; non sarà proprio la presenza della mora a distrarla? Oppure Emma quando la vede fa la spaccona e prende tutto sotto gamba? Scusa…dovevo scrivere “prende tutto alla leggera” ma mi è uscita troppo bene.
‘E di tutto questo lei non mi ha fatto una parola’. Ecco qua forse potrei estrarre il cartellino giallo nei confronti di Miss Swan ma a mio avviso è così testarda che ha preferito non dire niente a nessuno solo per evitare inutili discussioni e anche perché essendo quasi sempre stata abituata a fare scelte senza doversi consigliare e confidare con nessuno. Diciamo che anche lei deve ancora entrare completamente nella modalità “ho una persona con cui condividere le mie scelte”.
‘Ho anche cercato di farmi confessare la sua decisione,…ma ogni mio tentativo è stato vano’. Mi sarebbe molto piaciuto assistere ai piani messi in atto dalla mora che puntualmente sono miseramente falliti.
‘La richiesta disperata di Mary Margareth mi costringe ad intervenire, così,…pondero…una serie di frasi che potrei utilizzare per convincerla…’.  Ci sono degli appunti cartacei che in questo preciso istante Regina sta ripassando in macchina? Se si li voglio vedere, adesso! Le frasi sono tutte farina del suo sacco e della sua esperienza oppure ha dovuto fare ricerche su internet per cercare il giusto approccio? Perché faccio tutte queste domande idiote e assurde ad ogni santi capitolo? Beh comunque non per gufare la mora, penso che stia facendo un giro a vuoto, non credo che schioderà Emma di una virgola.
Comunque dopo aver esaminato le carte la vedo scendere dall’auto, testa bassa, sguardo fisso sull’obiettivo e passo spedito e nel mentre si arrotolo le maniche. Scritta così sembra quasi che debba fare un’irruzione senza mandato; giusto per mettere le carte in chiaro e dire “Swan da oggi sarò la tua spina nel fianco, ovunque andrai, ovunque ti girerai io saro lì!”.
‘Gli appostamenti effettuati quasi un anno prima mi portano di fronte alla sua casa senza…navigatore’. Noto che essere una spiona ha anche i suoi lati positivi, buono a sapersi.
Boom..dalla tua descrizione ho esattamente davanti agli occhi la disposizione dell’esterno di casa Swan, mi piace; cioè mi piace il fatto di averla bene impressa nella mia mente, di certo non mi piacciono tutte le erbacce che fanno quartiere malfamato e povero!
“Arrivo!”
‘…almeno è viva’. Per la miseria alla faccia della positività! Non è che è una di quelle storie che si sentono per telegiornale dove il cadavere viene ritrovato giorni dopo solo per la puzza che emanava! Suvvia…Un pelo di non tragicità, eh!
“Regina, che ci fai qui?”. Una carrambata non gradita completamente a quanto leggo.
‘Indossa una grossa felpa grigia e dei pantaloni di tuta da ginnastica dello stesso colore’. Ehm..perchè hai piedi non le mettiamo quei bei scarponi rigorosamente non allacciati e al collo un collanone e poi la mandiamo per strada a rappare?
‘Incrocio le braccia,…Quindi la guardo dritta negli occhi, con sguardo arrabbiato e deluso’. Dritta al sodo, preliminari zero!
Non so se da questa sua postura sentirmi intimorita o sentire l’anatra impazzita che sale su per la gola.
‘Con la fronte aggrottata e il muso triste, afferra i cerchioni…e mi supera..’. Mmmm per ora difficile da dire; potrei immaginarmi Emma come una bomba ad orologeria pronta a scoppiare o pronta a non far nulla. Sta di fatto che la sto seguendo con lo sguardo spiritato, manco fosse una finale di tennis di quelle più belle degli ultimi dieci anni.
No, aspetta…la sto seguendo verso…Verso l’albero di Natale? Sul serio?
Posso dire che il suo piano di passare il Natale con lei ed Henry mi fa sentire male? Non lo so, la sua spontaneità e la sua tenerezza per una ricorrenza così importante mi fa sentire una persona cattiva perché il Natale non mi è passato nemmeno sotto la suola delle scarpe che è un modo per dire che neanche ci avevo pensato  e forse anche Regina si sente così? Credo che la sua richiesta l’abbia totalmente spiazzata e che dentro di lei si senta un mostro visto che la sua visita non è proprio di cortesia.
‘Lei rimane li,..completamente rapita da quel luccichio’. E’ una bambina, inteso nel senso più buono che esista; una dolce bambina che non crescerà mai quando di tratta del Natale. La amo.
‘Per un attimo,…penso che la sua idea sia di una dolcezza spropositata’. E’ lo è, senza ombra di dubbio.
‘Sapere che mi considera parte della famiglia…è motivo di estrema felicità, ma per lo stesso motivo mi sento in dovere di dirle anche tutto il resto.’ Gioie e dolori insomma. Diciamo che in quasi tutte le situazioni ci sono i lati positivi e i lati negativi. Mi domando in quante avrebbero fatto un ragionamento come quello che sta facendo Regina.
‘Mi siedo…, afferrata la sedia rotelle, la avvicino a me, così che possa guardarmi negli occhi’. Mmmm chiudo gli occhi, abbasso la testa e stringo forte le mani sui braccioli della sedia….Questa è la quiete prima della tempesta e la sudorazione inizia a farla da padrona. In questo momento è come se sapessi che mi deve arrivare uno schiaffo o qualcosa di peggio, so che non posso evitarlo ma cerco un modo per sentire meno dolore possibile e anche meno imbarazzo perché lo sguardo…Lo sguardo a mio avviso è una delle armi più potenti che esistono.
Mi chiedo…Regina era entrata in casa con un piano ben preciso ovvero quello di non farsi distrarre, di usare un tono ed una postura decisi, in modo da ottenere ciò che si era prefissata, mentre in questo istante leggo che il suo tono, quando parla della preoccupazione della madre si è già ammorbidito; non è che questo repentino cambio (avvenuto a mio avviso senza che la mora lo volesse) non fa altro che gettare benzina sul fuoco? Quando ci si sente poco bene fisicamente o psicologicamente e gli altri ti fanno la “vocina”, in genere è il preludio di “Inizia a correre se vuoi arrivare sano e salvo alla fine della giornata”.
“…non ho dodici anni, posso sopravvivere anche sopra questa”. Punto per Emma ma d’altronde era una risposta più che logica che Regina le ha servito su un piatto d’argento. Quello che forse mi ha sorpresa di più è stato il modo in cui ha pronunciato questa frase, mi è molto difficile sentire uscire dalla bocca di Emma toni arrabbiati e infastiditi….Ma wait a minute…No Emma viene decisamente superata nella classifica dalla brillante idea di Regina di adeguarsi e di “copiarla”! Cosa che molto probabilmente avrei fatto anch’io. In questa situazione mi sarei sdoppiata perché in effetti stanno facendo tutto entrambe come se seguissero un manuale.
“…cosa ci fai sulla sedia a rotelle dopo più di un mese di fisioterapia…? Questa sedia non dovrebbe essere in questa casa (apro una parentesi che qui non dovrebbe esserci ma va beh…in questo momento credo che Emma stia pensando che anche Regina in questo momento non dovrei esserci in casa sua!), dovresti essere in piedi….” Mi chiedo come avrei reagito io con un’aggressività verbale del genere; forse avrei chiesto un miracolo, di potermi alzare per un breve lasso di tempo in modo da prenderla a schiaffi! Il tono che ha usato la mora mi fa paura ma al tempo stesso mi affascina. Probabilmente da persona esterna i miei giudizi sono un po’ troppo semplici e frettolosi perché se mi metto al posto di Emma, direi proprio che il tono di Regina non affascina per nulla semmai suscita sentimenti poco carini e molto, molto cattivi.
‘scuoto la sedia, adirata, prima di alzarmi e sovrastarla. Voglio farle paura, anche se mi rendo conto che non è l’approccio migliore…’. In questo caso voglio solo dire…Regina “Misery/Annie Wilkes” Mills solo che in questo caso Regina vuole vedere Emma guarire mentre nel film era piuttosto il contrario; nel film la protagonista voleva tenere prigioniero l’autore dei suoi libri preferiti mentre la mora vuole solo vedere Emma libera; in pratica in comune c’è solo la sedia a rotelle e questa piazzata di Regina che a mio avviso è risultata troppo…troppo per una come Emma.
La cosa strana è che questa è la seconda volta che rileggo il capitolo, ovviamente devo sempre fare in questa maniera altrimenti non riuscirei mai a delirare in questa maniera con una sola lettura e mi ritrovo a rivalutare la mia posizione. Inizialmente non mi sentivo di criticare Regina, in lei vedevo solo dell’amore e della preoccupazione per la ragazza ma più mi addentro in certe parti della storia e più la mia idea iniziale inizia a cambiare; è come se mi avvicinassi sempre di più al punto X e tutto iniziasse a suonare. Hai presente il gioco che si faceva da piccole? Quando ti avvicinavi ad una cosa era “fuoco” mentre quando eri totalmente fuori strada diventava “acqua” se non addirittura “oceano”. Spero di aver reso l’idea.
“Certo che so come stai andando e non stai andando bene. Il fisioterapista mi parla…”. Privacy…questa sconosciuta. Questa lieta notizia che Regina sa sempre tutto fa sentire Emma come una bugiarda (parlo sempre per me eh! Di come sento io le cose) come se fosse stata colta in castagna per la serie:
“Dico a Regina delle cose, tanto non avrà mai la possibilità di smentirmi” e invece…Mi sembra di stare assistendo ad un litigio madre e figlia o sorella minore vs sorella maggiore.
“Sono un medico dell’ospedale…, non esistono segreti in questi casi”. Ma vaffanculo!!! Non certamente riferito alla mora ma alla sfiga di tutta questa situazione! Non ci posso credere, Emma che non può appellarsi al proprio diritto di privacy; se questa non è sfortuna allora dimmi tu. Che situazione di menta. Sento il sangue di Miss Swan ribollire perché secondo me credeva di aver ragione, credeva che Regina non potesse “interferire” nei suoi progressi e invece la spiegazione di Miss Mill non fa una piega; ci si deve solo arrendere all’evidenza.
‘….Spesso lanciava gli strumenti di terapia per aria,…il fisioterapista usciva fino a che non si fosse calmata...secondo lui, si impegna ma non abbastanza’.Che fastidio, mi sembra di essere tornata a scuola quando ti dicevano “la ragazza va bene ma potrebbe fare di più invece esegue lo stretto necessario” e qui ritorniamo al discorso di Emma….Lei non è più una bambina e sentirsi “controllata” la fa oltre che sentire inutile, la fa alterare in modi che non ha mai provato. Lei percepisce tutto questo come una costrizione; come se nonostante gli anni che ha,  non sia ancora in grado di prendersi cura di se stessa, che debba sempre avere bisogno di qualcuno e non faccio riferimento solo al suo “incidente”. Però quanto avrei pagato per esserci anch’io dietro quel vetro, vederla arrabbiata e frustrata! Si, lo so, ho qualcosa che non va.
‘E’ come se voglia rallentare il processo di guarigione. O semplicemente le manca qualcosa che la sproni a fare di più, come se farlo esclusivamente per se stessa non sia sufficiente’. Dunque, dunque, dunque, è per caso successo qualcosa di cui sono totalmente all’oscuro? Nel capitolo scorso Emma Swan non stava rapidamente bruciando le tappe? Non stava rispettando in maniera impeccabile il ruoli di marcia della fisioterapia? Che cos’è cambiato? Riguarda a quello che non si sono dette lei e Regina il giorno della festa? Non so sinceramente spiegarmi il suo “tirare i freni”, non credo sia legato a Regina. Si fosse parlato di un’altra persona allora potrei essere maliziosa e pensare che il suo rallentamento possa essere dovuto alla paura di perdere la mora perché una volta finita la terapia e acquisita la propria autosufficienza di Regina non c’è più necessità ma non è di sicuro il caso di Emma anzi direi che una volta guarita per il loro rapporto le porte sono spalancate per non dire sradicate dai cardini. Anche il fatto di essere spronata non è tipico di Emma io credo che la bionda stia facendo tutto questo innanzitutto per se stessa, un po’ come quando ha deciso di andare a farsi bella; lo ha fatto come prima cosa per sentirsi a proprio agio e ripeto non mi sembra una che debba dipendere dalla fidanzata quindi veramente non capisco e non riuscire a trovare uno straccio di spiegazione (nonostante mi faccia mille scenari su cose assurde) sta diventando irritante. Tutto questo mi porta ad una domanda generica, che non riguarda Emma….Facciamo finta che una cosa del genere capiti a noi…Essere spronate, avere una persona al nostro fianco aiuterebbe veramente nel complesso di guarigione o sarebbe più giusto farlo per noi stesse? Faccio un altro esempio sciocco…Il fumo…per fumatrici/fumatori accaniti sarebbe più di aiuto se a chiedere di smettere di fumare fosse la persona da voi amata o sarebbe giusto buttare le sigarette perché è stata solo una scelta vostra? Altro esempio…la dieta…Quando ti dicono (anche con parole dolci, senza aggredire) di fare una dieta per una questione di salute fisica voi che fate? Acconsentite perché felici che la persona che vi sta accanto vi aiuta e incoraggia oppure…No, non esiste, se non sono io a sentirmi di compiere questo passo non c’è persona che tenga che può spronarmi? Va beh, mi sono dilungata un filo troppo ma sono dubbi che mi sono venuti cercando di capire Emma.
‘Testarda e strafottente’ ora si scoprono gli altarini e il caratterino di Emma che alcune righe sotto noto che ha anche Regina…Sembrano due cervi che si scornano, il problema subentra quando si incastrano e non riescono ad uscire!
“…pensi che me ne starà…a guardare come perdi tempo il tuo tempo su quella sedia?”. Drin…Primo squillo!
“…tu hai rischiato di morire, per me! Il minimo che possa fare è spronarti!”. Secondo e decisamente insistente squillo! E la mia mano inizia a muoversi dal basso verso l’alto….
“Io ho il dovere di aiutarti!”. Allarme partito si salvi chi può! Ah…la mia mano ora ha raggiunto il mio viso e si copre gli occhi come a voler dire “Che cazzata hai detto Gina, no…Perché ti è uscita, perché!”.
“…Io non sono solo una gamba che funziona male. Io sono una donna. Con una mente, dei sentimenti, e dei tempi di ripresa diversi dai tuoi….”. Speravo che dopo questa difficile confessione, perché credo che alla bionda sia costato e non poco dire questa frase, Regina non dicesse quello che ho riportato sopra e cioè “ho il dovere di aiutarti”. Ma su quali basi? Ha il dovere in quanto medico? In quanto compagna? Ma non credo visto che se adesso dovesse compilare un questionario e spuntare la “situazione sentimentale” probabilmente lascerebbe la casella bianca. Allora il dovere in quanto? Non mi resta che dire in quanto al senso di colpa! Complimenti Regina l’unica cosa che dovevi evitare di dire, l’hai addirittura sottintesa più e più volte. Tanti pollici sarcastici in su.
“…tu non hai nessun dannato dovere!...non so nemmeno cosa siamo!”. Come ho detto io, la casella “situazione sentimentale” rimane bianca. Scommetto che Regina ha sgranato impercettibilmente gli occhi sentendo la rabbia di Emma e secondo me ha pure avuto un pizzico di paura.
“Solo che il tuo senso di colpa mi sta letteralmente uccidendo…”. Che sia questo allora? Che sia questo il motivo per cui Emma ha perso il suo iniziale entusiasmo? Regina l’ha talmente contagiata in maniera negativa che Emma ha perso le forze per provare a guarire? La mora invece di tenderle la mano per evitare di farla cadere nel precipizio l’ha involontariamente spinta?
Caspita questa recensione sta diventando più prolissai di quanto non immaginassi e ora la palla passa ai pensieri di Regina e sappiamo che i suoi sono dei macigni!
Vorrei come prima cosa dirti che il passaggio che mi avvio a ricopiare è uno dei più dolci e originali che abbia mai letto e non faccio riferimento solo alle tue storie ma in generale a tutte quelle che seguo:
‘Vorrei che passeggiassi un po’ tra i miei pensieri, sperando che non rimanga impaurita per il disordine caratteristico. Troveresti qualche soldato…che aspetta solo una carezza…li ho piazzati io…Poi potresti proseguire…’. L’ho letto e subito dopo ho fatto una brusca frenata con tanto di retromarcia per andare a rileggerlo ed osservarlo da tutte le angolazioni possibili ed immaginabili e ancora non mi capacito di come ti sia uscito. E’ semplicemente perfetto e rispecchia in pieno Regina.
‘A destra troveresti l’ansia e a sinistra la paura’. Per la miseria! Se fossi ad un bivio e dovessi per forza scegliere da che parte andare mi ci vorrebbe del tempo per analizzare i pro e i contro.
‘Sapessi quante volte si sono fatte valere quando ti ho incontrata’. Non ho nessuno dubbio, scommetto che hanno anche giocato sporco cercando con ogni mezzo di sbarrarle la strada! Maledette vigliacche!
‘La stanza dei desideri era per me una sala delle torture’. Una descrizione così, di un posto che dovrebbe essere sempre e comunque un rifugio la dice estremamente lunga dell’inferno che Regina ha dovuto sopportare dentro si se. Penso che se nella vita anche questa “stanza” viene contaminata sia difficile trovare un senso per andare avanti.
‘…tutte le volte che tentavo di avvicinarmi ad esso, venivo aggredita e riportata indietro da fili con spine tanto aguzze che arrivavano fino al cuore. E io ci provavo tutti i giorni,….’
Mi trovo in questo esatto momento catapultata in un film dall’ambientazione fantasy - dark, mi sembra di essere in un labirinto e trovarmi di fronte una porta che invece di condurmi fuori, alla luce del sole, mi catapulta nuovamente al punto di partenza, è favolosa, questa tua descrizione è semplicemente favolosa.
‘…quella piccola nuvoletta bianca…è la mia Follia. Stava dentro uno scrigno e l’hai liberata…’ mentre ora mi trovo nella stanza da letto di Regina, lo scrigno è adagiato su un nobile senza altri gingilli intorno, come se solo lui fosse degno di stare li sopra e lo vedo alla notte agitarsi, lo vedo emanare leggeri bagliori e poi vedo Emma che lo apre e rimane accecata dalla sua luce e Regina che finalmente può far riposare le sue orecchie. Una moderna rivisitazione de La spada nella roccia!?!
‘So che cercheresti di far ordine…’. Dai io non voglio credere che ci sia tutto questo caos anche perché mi fa pensare a Regina come il programma di Real Time “Case da incubo” solo che nel caso l’incubo è dentro di lei.
‘….ti prego Emma,.. non uscire dalla mia stanza dei desideri…ho capito che i sogni sono davvero belli quando puoi condividerli con qualcuno.. se tu non ci sei,…Io perdo di significato’. E allora, per la miseria perchè queste cose non gliele stai dicendo, perché hai scelto la soluzione più sbagliata? Se le avessi detto questo, ora come ora Emma non sarebbe ferita, tu non saresti ferita e non sarei ferita nemmeno io e invece qui sembra un bollettino di guerra!
“No, ma Emma un cazzo” per la miseria… lo volevo dire io ma era più giusto che lo vomitasse fuori lei.
“…trattami come se fossi Emma e non una disabile. E se non ci riesci, non ti voglio vedere…” Mi sembra la giusta conclusione a tutta la discussione che hanno appena avuto e non mi sembra che ci voglia chissà quale sacrificio nel trattarla come Emma Swan!
‘Col dorso della mano asciuga il suo viso’. Penso sia una delle più brutte immagini a conclusione di un capitolo.
Conclusione alla quale sono giunta anche io con la recensione e ora tiriamo le somme e nello stesso momento tiro fuori il fazzoletto rigorosamente di stoffa bianca per prepararmi all’addio.
Se avessi dovuto esprimere un parere a caldo avrei osato dire che non mi sarei sentita di aggredire Regina perciò avrei tenuto chiuso il mio baule con le armi (fa tanto Buffy l’ammazza vampiri!) ma ora…Ora come ora ho decisamente spalancato il coperchio e sto valutando quale arma scegliere; se presentarmi davanti alla sua porta con i classici forconi e torce. Non so che dire spero che i dubbi vengano spazzati via in modo definitivo e so anche che Regina dovrà fare i salti mortali perché Emma senta veramente che i sensi di colpa sono stati lavati via.
Sono estremamente curiosa ma estremamente triste; l’abitudine del martedì è praticamente giunta al termine e sarà molto difficile ora riprendere il ritmo prima che la tua storia facesse capolino.

Recensore Master
16/06/16, ore 16:40

Eccomi eccomi..allora cosa vuol dire penultimo??non sono pronta cioè è troppo presto..ti prego..comunque..capisco emma e si concordo con lei,avrei voluto vedere una reazione più decisa in regina per far capire a emma tutto quello che ha pensato..emma è stanca e ha bisogno di essere spronata ma da una persona che l'ama non come una madre..bellissima come sempre al ultimo martedi per ora!

Recensore Junior
16/06/16, ore 13:24

Vedo che entrambe abbiamo scelto la strada più dolorosa e sofferta per la scoperta del vero amore.
Più che una scoperta è una presa di coscienza...
Sono proprio curiosa di scoprire cosa succederà nel prossimo capitolo! C'è un pezzo del puzzle che ancora non torna e HO BISOGNO di conoscerlo per capire!!! Aaarg! XD Complimenti, Marta!
Alla prossima!
C.

Recensore Junior
16/06/16, ore 00:05

Non capsico Emma. No credo che Regina abbia agito come lei dice. Spero che non si allontanino.

Recensore Junior
15/06/16, ore 20:57

Devo farti i complimenti, davvero un bellissima storia! Anche io sto dalla parte di Emma! Chissà se Regina si deciderà? Io lo spero tanto sono un po' in ansia visto che sarà l'ultimo capito. Davvero tanti complimenti hai un modo di scrivere fantastico mi sembra di vivere direttamente la storia. Amo il lieto fine speriamo bene.

Recensore Junior
15/06/16, ore 13:46

Sto dalla parte di Emma anche io e francamente non capisco l'atteggiameto di Regina.Oramai dovrebbe potersi fidare di Emma e non aver più paura di lasciarsi andare con lei,dicendole apertamente cosa prova.Comportandosi così la sta solo facendo soffrire inutilmente.Mi preoccupa che manca solo un capitolo e spero che le cose si risolvano per il meglio.Mi consola che stai già pensando a un seguito.Mi mancherà leggere questa storia.Triste io...:'( Aspetto di leggere il gran finale!Brava come sempre,specie nella seconda parte del capitolo,i pensieri di Regina,descritti in maniera poetica,bellissimi,emozionanti! :)

Recensore Master
15/06/16, ore 07:33

Fanno un passo avanti e venticinque indietro.Emma non ha tutti i torti è una donna con i suoi bisogni e desideri e Regina non può trattarla come una disabile,lo sa bene anche lei che al momento è leggermente impedita.Non si sono ancora chiarite per capire realmente chi sono dove andranno e cosa faranno.Non dovrebbero essere d'impedimento qualche seduta di fisioterapie e sensi di colpa a fermare un sentimento che sta abbattendo muri di cui loro o forse più Regina si ostinano a tenerli alzati.Regina dovrebbe lasciarsi andare,l'amore non conosce la paura e i sensi di colpa.Ma come è quasi finita!Ciao e grazie.

Nuovo recensore
14/06/16, ore 17:47

IO do ragione a Emma. Mi incazzare come una iena se succedesse a me una cosa del genere. Sta di fatto che quelle due non hanno ancora chiarito cosa sono. Anzi Regina non lo ha chiarito bene ad Emma, ma amo questa storia perciò ti uccideró se la farai finire male. Promesso. No sto scherzando. Ma pleaseeeeee >.<

Recensore Veterano
14/06/16, ore 16:01

Devo ammettere che non avevo pensato a questo. O meglio, sapevo che Regina si sentiva in colpa, ma non credevo che volesse stare accanto a Emma solo per il senso di colpa. Se la cosa è davvero così, forse anche tutti i suoi sentimenti nei confronti di Emma non sono maturi come potrebbero sembrare. E la cosa sarebbe davvero triste.
Il dialogo interiore di Regina è davvero molto bello, si avvertono il bisogno che ha di avere Emma al suo fianco e la paura di perderla. A dire il vero anche la paura e il bisogno sono dei motivi sbagliati di amare qualcuno. Qual è il modo giusto di amare? Credo sia davvero difficile stabilirlo. Non è semplice trovare il giusto equilibrio tra altruismo ed egoismo in grado di dare il legame e la libertà necessari per un rapporto perfetto.
Manca solo un capitolo. Comincia già a salirmi l'ansia.
Brava come sempre.
Alla prossima.

Recensore Veterano
10/06/16, ore 18:01
Cap. 19:

Bene, bene, bene…Innanzitutto vorrei fare i complimenti a me medesima per essere sopravvissuta la settimana scorsa senza il capitolo e soprattutto senza dare di matto. Detto ciò….Andiamo!
Cominciamo subito col dire che anch’io pensavo che la parte più difficile per un paziente era risvegliarsi dal coma ma questo capitolo ovviamente mi ha fatto comprendere che il risveglio è sola la punta dell’iceberg e che sotto c’è molto, ma molto di più. E’ come se ci fosse un mondo sommerso che io grazie a questa parte ho iniziato ad esplorare; di certo non posso dire di aver iniziato a comprenderlo visto che sono dell’idea che certe situazioni e sensazioni per essere minimamente capite devono per forza essere “toccate con mano”.
Questo “toccate con mano” mi fa tanto di televendita, non so perché di questo mio pensiero, è uscito così a caso e soprattutto senza il mio permesso!
Quante righe sono passate dal mio primo “sbarramento di occhi”? Direi all’incirca sei righe e poi ho sbattuto contro questo:
‘…mia madre ha dovuto imboccarmi, con mio estremo imbarazzo….non potevo andare al bagno da sola e non potevo lavarmi….’. So che quello che mi appresto a scrivere l’ho già detto nel capitolo precedente ovvero che non posso aspettarmi che Emma possa minimamente riuscire a fare tutto quello che faceva prima; ma leggere…Avere la prova tangibile davanti agli occhi di come il suo fisico è cambiato è stato un duro colpo. La verità è che credevo di essere pronta nella mia testa ma capisco che non era per nulla vero. Un conto sono le parole, un conto sono i fatti. Ciò che poi mi fa sentire sciocca è il problema alla gamba. Il fatto che attualmente non possa nemmeno utilizzarla, mi ha fatto pensare che se non altro tutte le altre parti del suo corpo erano attive? Ma dove? Forse in un universo parallelo, o forse se questa storia fosse stata ambientata in un mondo con la magia! Non so se sia stato più faticoso leggere e immaginare Emma farsi imboccare o di Emma che deve farsi lavare! Pensandoci bene direi la parte del cibo perché è stato il “biglietto da visita”; la prima cosa che leggi è quella che ti colpisce per prima.
Non faccio in tempo a finire il mio monologo che già sono passate tre settimane e la lista di Emma ha quasi tutte le spunte! Accidenti a me e Dio benedica la forza di volontà della bionda!
‘La notizia del trauma spinale mi lascia interdetta’. Confesso che a me lascia interdetta la scelta del termine ma poi finendo di leggere il resto della frase capisco anche il perché o forse non so, Emma ha un carattere così forte che riesce a vedere il bicchiere mezzo pieno? Ammetiamo che al suo posto ci fosse un’altra persona, una persona con un carattere diverso, secondo me sarebbe andata in panico nel sentire “trauma spinale” che il problema fisiologico per un istante sarebbe passato in secondo piano o al massimo sarebbe andato nella lista “ennesimo ostacolo”. Che urto, mi rendo conto che quello che scrivo non esce mai come voglio o meglio come il mio ragionamento vuole!!! Fastidio!!!
“Ho un valido motivo per velocizzare le cose”. Eh si Emma “Speedy” Swan? Riusciresti a bruciare le tappe se Regina non ci fosse?
‘La forza nella braccia è quasi in completo recupero…’ Il mio primo pensiero? I suoi muscoli!!! Sfido chiunque a dire che non si è immaginata Emma in canotta che si aggrappa alla sbarra mentre fa fisioterapia! Beh se sono la sola meglio così, significa che ho una fervida immaginazione. Avrà acquisito così tanta forza che anche solo per alzare un bicchiere le si gonfia il bicipite e chissà quanti servizi di piatti avrà iniziato a rompere! Cavolo potrebbe benissimo finire sulle bottiglie del Mr.Miscolo…Miss Muscolo! Ok…Basta.
‘…quando tento di caricare il peso, questa cede, sempre’. Mi domando anche se la gamba sana a fine giornata ne risenta visto che deve caricare tutto il peso e mi chiedo se sia mai successo che per un attimo Emma dimentica che la gamba non regge e credo di poterla usare finendo rovinosamente a terra. Il mio terrore? Che le succeda questo mentre è in casa da sola e sta uscendo dalla doccia.
‘E nemmeno dalle cicatrici sull’addome’. Ecco brava, direi che questo non deve abbatterti ma anzi vedi il tuo corpo come un “corpo vissuto e le cicatrici gli donano quel sexy che non guasta mai”. Muscoli e cicatrici? Direi che il bicchiere lo vediamo pieno e sdrammatizziamo pure la situazione.
‘Mia madre che non si sa fare i cavoli suoi’. Di certo questo non mi stupisce, la cosa che mi ha lasciata a bocca aperta e che mi ha fatto tornare indietro nella lettura è stato venire a conoscenza del programmino estetico di Emma. Non dico che nella mia testa la bionda me la immaginassi come una stracciona ma onestamente non avrei mai pensato che lei e le estetiste andassero nella stessa direzione. Sono sorpresa, a questa cosa mi ci devo abituare.
‘Sento svolazzare il suo camice…me la ritrovo di fronte…Il suo naso dista mezzo centimetro dal mio’. Ti sei dimenticata di scrivere: ‘…e la sua ravvicinata presenza mi fa sudare come fossi una sauna vivente!’.
“…mi sono guardata allo specchio e non mi piace quello che ho visto e deve piacere anche a me…?” Allora è proprio vero che bisogna piacere anche a sé stessi altrimenti non saremo mai a nostro agio? Speravo fosse una leggenda metropolitana.
“In effetti intravedo dei baffi qu…”. Si da il caso. Dottoressa Mills che…Donna barbuta/baffuta sempre piaciuta! Beccati questa.
‘…Nessuno mi ha mai ringraziata per il semplice motivo di esistere. A parte mia madre, ma lei non conta..’. Si in effetti non conta ma non perché la madre in questione sia Mary Margareth, il discoro vale per tutte le mamme del mondo.
Ecco l’entrata sobria di Ruby a mio avviso doveva essere completata con lei che aspira l’elio e poi parla con la voce idiota! Ti immagini se avesse fatto questo? Ma soprattutto ti immagini se avesse costretto Regina a farlo? La mia mente vola ad un episodio di Will&Grace.
‘Intanto mio padre, con un mazzo di rose…mi saluta con un bacio sulla fronte’. Non c’è nulla da fare.. E’ nato principe e morirà principe. Anche se in questa storia ha partecipato poco devo dire che mi piace moltissimo e quest’ultimo gesto non fa altro che farmelo amare ancor di più. E come il proverbio dice o forse l’ho un po’ modificato:
“Tale padre, tale figlia”. La galanteria evidentemente è nel Dna della famiglia. Il riferimento è tutto alla rosa che Emma regala a Regina e la bionda in questa occasione ha preso due piccioni con una fava:
- Ha rimarcato il suo spirito romantico
- Ha intortato per bene Regina distogliendola dalle mille raccomandazioni.
‘…il mio sguardo si sposta, senza volerlo, alla scollatura della divisa….Sotto di esse, un reggiseno di pizzo nero…’. Senza volerlo? Sul serio? VA beh, sorvoliamo altrimenti mi esce un ennesimo commento chilometrico.
‘Due dita sollevano il mio mento e lo sguardo torna sui suoi occhi’. Tana per Miss Swan!
‘La depilazione è stata più lunga e faticosa del previsto’. Penso che sia stata faticosa anche per chi ha avuto questo compito ingrato. Ok so che è per via della gamba ma secondo me una piccola percentuale è dovuta alla piccola foresta che aveva sulle gambe.
In questo capitolo no direi in questa storia amo tutti i personaggi anche quelli secondari e amo i ruoli che gli hai assegnato e i loro gesti sempre pieni d’amore (eh si e forse anche gesti che ricordano tutto tranne questo sentimento) come Ruby, Ruby che si infila il costume e aiuta l’amica e perché no? Vogliamo parlare un secondo di Elisabeth? Ovviamente Emma sarebbe contraria ma devo dire che grazie a lei e alla sua cinquina, ho letto uno dei momenti più belli della storia perciò si, grazie Elisabeth per avermi fatta incazzare ma anche per avermi dato una gioia! Cacchio…non è che ora sono costretta a ringraziare pure Marian? Cavolo no, a tutto c’è un limite ma tengo uno spiraglio aperto, non si sa mai.
‘Punta l’acqua sul mio viso e a momenti affogo’. Cara Swan il coltello dalla parte del manico ce l’ha Ruby e averla definita “romantica” per lei era un’offesa che si poteva lavare solo col sangue…Ops solo con l’acqua! Del sangue ne è stato versato sin troppo.
‘…Sarò anche mezza invalida ma sentirmi sporca rendeva il tutto più difficile da affrontare…’. Io penso che riuscire a farsi una doccia o un bel bagno ti faccia sentire più leggero in tutti i sensi perciò la considerazione che Emma ha appena fatto la trovo assolutamente veritiere e complimenti per aver voluto inserire questo particolare; rende molto l’idea di ciò che Emma sta affrontando.
Prima dell’entrata in casa vorrei dire un caloroso “Bentornate ai piedi” alle Converse di Emma. So che non sono lo stesso modello della cena con Regina ma sono sempre della famiglia All Stars.
Tu pensa, pensa solo per un attimo se non avessi fatto andare Regina alla festa? Avrei ordinato ad Emma:
“Alzati, cammina e vai a distruggere quella sciagurata autrice”.
 “SORPESA!!!”. Sorpresa un ca…! Mi sono spaventata pure io! Solo che adesso mi chiedo…Ma quanta gente c’è? A me ha stupito moltissimo il fatto che oltre ad essere presente persone intime nella vita di Emma, tu abbia voluto inserire anche  i proprietari dei cani. La loro presenza la dice lunga su quanto Emma sia una persona che sa farsi amare e per la miseria adesso mi sta pure simpatico Killian!
‘Si Regina, sono io, e tu sei maledettamente bella’. Mi immagino la stanza piena di gente e improvvisamente tutti si colorano di bianco a nero mentre Regina e la sua bellezza risplendono di un colore vivo ed Emma non può far altro che guardarla e venerarla perché Regina sarà bellissima, ma anche Emma non è da meno.
‘Riuscirà mai a capire quanto amore ci metto anche solo a guardarla in faccia?’. Emma che dice questa frase è come se in un certo senso facesse fatica a guardare Regina in volto da tanto amore che prova e se è veramente così direi che a Regina fa lo stesso effetto e lo dico perché ogni tanto (anzi “ogni” spesso) quando Emma le fa un complimento non riesce a tenere lo sguardo alto.
“Per la cronaca, oggi sei bella come non lo sei mai stata da quando ti conosco”. Fottuta Swan! Tu e il tuo fottuto coraggio nel dire certe cose! Ti amo e ti ammiro!
Ruby e Mulan? Emma che la minaccia velatamente per farsi dire tutto? Killian che se tutto va bene ha adocchiato un’altra preda? Regina culo e camicia con Mary Margareth? Direi che questa festa supera di gran lunga tutte le mie aspettative. Il fatto che ci hai messo tutti i vari pettegolezzi ha reso la festa reale perché hai fatto interagire praticamente tutte le persone presenti, non ti sei limitata a fargli fare da semplice contorno isolando Emma e Regina ma tutto il contrario; la mora che si destreggia benissimo tra gli invitati e tra perfetti sconosciuti mentre Emma riesce ad avere una certa autonomia senza pensarla costantemente.
‘…La donna che amo mi guarda esattamente nel modo in cui voglio essere guardata…’Direi che il cerchio è completo se non teniamo in considerazione il problema fisico ma penso che in questo preciso istante Emma non voglia cambiare nulla della propria vita e credo che sia una delle poche persone che ha questa immensa fortuna; una famiglia e un amore e la voglia di fare pure la spiritosa. Chissà quante battute di serie b tirerà fuori dal cilindro. Povera Regina e povera Mary Margareth.
‘…mia madre intima a Regina di accompagnarmi in camera…’. Pensa (si, pensa nuovamente) se decidevi di farla accompagnare dalla madre! Ti piantavo una grana a tempo indeterminato!
Soffermiamoci sulla richiesta di Emma che io ingenuamente e stupidamente pensavo fosse sui sentimenti e su questa faccenda irrisolta del “ti amo” e che invece riguarda l0innominata. Dio sono proprio stanca di essere perennemente smentita in questa fan fiction. Se fosse una gara a punti sarei ancora a quota zero e mi sa che ci rimarrei pure. Record per la performance più di merda della storia!
‘…mi abbraccia. Non aggiunge altro…Rimane attaccata a me…come chi ha fame d’aria e cerca disperatamente il suo ossigeno. Le mie braccia si stringono inevitabilmente a lei…’ Sembra proprio che i ruoli siano invertiti. Direi che da questa situazione quelle che è uscita più traumatizzata sembra indubbiamente Regina; mi chiedo se c’è qualcosa di cui Emma non è a conoscenza; magari durante il coma Marian ha detto o fatto qualcosa o magari semplicemente per Regina è stato troppo e per ora parlarne le risulta impossibile.
“No tu sei brava a completarmi. Punto”. Punto? Alla faccia del punto! E chi mai si aspettava tutto questo coraggio e soprattutto che affermazione che non ammette repliche? Wow io…questa frase la copio e incollo in caso di bisogno perché veramente fa un effetto pazzesco! Ho sorvolato su tutto il romanticismo che hai scritto poche righe sopra perché ognuno deve fare ciò per cui è nato! Tu sei nata per scrivere e far emozionare e io per leggere e basta! Perché anch’io so quando è il momento per commentare e quando è il momento di “ammirare” e basta. Le parole a volte non servono, no?
‘Dillo Regina, dimmelo ora, è il momento giusto’. Dai Regina cos’altro ti serve? Necessiti di una spinta? Emma non te dice a parole ma mi sembra chiaro che sta aspettando. Posso sentire da casa mia quanto la bionda lo desidera. E’ come se volesse entrare nella tua testa per farlo uscire dalla tua bocca, Regina!
“…ti do una mano a sistemarti…?”.Fanculo! Oramai l’atmosfera si è rovinata con questa uscita!
‘Lei mi conosce già sotto ogni punto di vista e la cosa non mi piace molto’. A Emma non piace perché Regina l’ha vista debole o semplicemente per il fatto che lei invece non sa tutto di Regina? Spiegazione? Grazie.
Guarda prima di concludere, quando è uscito il discorso del “fare pena” me la sono vista brutta, pensavo che partisse l’incomprensione con tanto di litigata ma fortunatamente hai deciso di far virare la nave in acque calme e tranquille. Una litigata ora avrebbe rovinato non solo la festa ma forse anche il loro “indefinito” rapporto.
Che palle, la giornata è già finita! Non so delusa sia chiaro, non mi aspettavo nulla di diverso ma il tempo è decisamente volato per i miei gusti.
Grazie, credo che questo sia stato il capitolo in cui mi sono immaginata mille scenari e a distanza di quattro giorni ancora sto fantasticando.
A martedì.

Recensore Master
09/06/16, ore 21:12
Cap. 19:

Vedrai che Emma farà un miracolo con la fisioterapia e poi per Regina non ci sarà che gioia e amore.Perché sono la fonte della felicità l'una per l'altra.E se la gamba non funzionerà al cento per cento,Emma avrà sempre il suo ottimismo e soprattutto il suo sorriso,due particolarità che Regina apprezza.E non deve pensare che se Regina si prende cura di lei lo faccia per pietà.Mentre era in coma gli ha fatto una dichiarazione da manuale! Non dire che fra poco è finita,porta sfiga! Ciao e grazie.

Recensore Junior
09/06/16, ore 00:39
Cap. 19:

Mancano soltanto due capituli? Mi e sembrato così breve. Sei brava nel dipingere i sentimenti e le emozioni. Grazie per questo fic che voglio tradurre quando lo finirai

Recensore Veterano
08/06/16, ore 15:23
Cap. 19:

Domanda ma questo e il terzultimo capitolo dal punto di vista di Emma o di tutta la storia? Attenderò martedì per il prox capitolo

Recensore Veterano
08/06/16, ore 14:52
Cap. 19:

Ciao, adoro questa storia, soprattutto adesso che le cose sembrano sistemarsi, opto sempre per il lieto fine, almeno qui.

Recensore Veterano
08/06/16, ore 08:38
Cap. 19:

Quindi tu hai messo Ruby con Mulan? Scelta interessante! :P
Mi fa piacere che la miglore amica di Emma abbia capito quanto Regina tiene a lei e soprattutto, quanto è importante per Emma.
Bellissimo capitolo, come sempre. E complimenti per la costruzione di alcune frasi davvero piacevoli dal punto di vista dello stile e toccanti da quello del contenuto.
A presto!