Recensioni per
Il castigo del silenzio
di martaparrilla

Questa storia ha ottenuto 187 recensioni.
Positive : 187
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
07/06/16, ore 18:26
Cap. 19:

Capitolo davvero stupendo ed estremamente dolce!!! <3 <3
Le adoro sempre più!!! Continua cosi!! Alla prossima!!

Recensore Junior
07/06/16, ore 16:16
Cap. 19:

Ho esaurito i complimenti per questa storia meravigliosa.Bravissima!Finalmente un capitolo pieno di belle emozioni ritrovate e anche di risate e momenti buffi.Sono certa che la gamba di Emma tornerà presto a funzionare come deve, e che Regina troverà il coraggio di lasciarsi alle spalle tutte quelle paure che le impediscono di aprire del tutto il suo cuore ad Emma.Ma quanto sono belle!!! :) Felicissima per la notizia che hai pronte due belle os per noi...dopo la fine di questa storia non puoi proprio lasciarci senza nulla con cui consolarci ;) alla prossima :)

Recensore Veterano
01/06/16, ore 16:12
Cap. 18:

Innanzitutto confesso che mi aspettavo che questo fosse il capitolo del dopo coma o meglio di Emma sveglia che effettuava la riabilitazione sia fisica che emotiva; ovviamente ho toppato (sai che novità).
Dopo essere giunta alla fine della lettura mi ritrovo a dire che il capitolo non è per nulla scontato; pensavo che Emma avesse detto tutto ciò che c’era da dire (chiaramente mi riferisco ai pensieri della bionda visto che parlare adesso è umanamente impossibile) ma ritrovarmi a leggere il punto di vista di Regina ho scoperto per l’ennesima volta nuovi particolari e mi domando il grado di difficoltà che hai avuto nella descrizione.
‘…mi siedo,…sulla sedia su cui ormai può essere inciso il mio nome…’. Se penso a questa descrizione, il mio pensiero va automaticamente ad un bosco dove gli innamorati incidono le loro iniziale per sancire il loro amore; diciamo che questo può essere un modo alternativo che mi fa capire l’amore e la devozione che Regina ha per Emma. So anche però che se quella sedia potesse parlare sicuramente avrebbe tanto dolore da esprimere e anche tanto senso di colpa ma so per certo che il marchio della mora non è solo questo; non è solo senso di colpa ma anche amore sconfinato.
‘Il cuore comincia a martellarmi dentro al petto…’. Scommetto qualunque cifra che se Regina avesse attaccato al corpo il macchinario come quello che ha Emma, di sicuro sarebbe impazzito!
Quando Regina dice tra se e se ‘Ma sono sicuramente felice che ci sia anche lei’ mi chiedo se è completamente felice o se si accontenta visto che per ora la situazione non può essere diversa.
‘Non può essere QUEL diario’.  Questo “quel” scritto in maiuscolo mi ha dato una sola sensazione ovvero….Terrore, panico allo stato puro, come quando ti ritrovi in una situazione così catastrofica che il primo pensiero che ti viene in mente è “come diavolo sono finita in questo casino?”. Aggiungiamoci poi la vergogna e direi che il cerchio è definitivamente chiuso; che poi non so neanche se sia peggio il terrore o la vergogna. Andando per ordine direi terrore che una volta sparito lascia il posto alla vergogna che è dannatamente una delle sensazioni più opprimenti che esistano e in queste righe si percepisce in maniera assoluta. Complimenti per aver saputo trasmettere tutto questo in una sola riga.
Soffermandomi più approfonditamente sul significato e sull’aiuto che il diario ha avuto su Regina, non riesco neanche ad immaginare cosa voglia dire vedere violata la parte di te che tenevi nascosta con così tanto timore, se poi a scoprire il tutto è tuo figlio beh…veramente non saprei spiegarlo a parole; forse con apparecchio elettrico che misura e controlla tutto il mio corpo ne sarei in grado.
Piccola curiosità..Regina dice di essersi dimenticata dell’esistenza del diario perché non sentiva più la necessita di scriverci ma visto il contenuto non poteva essere più attenta? Io al suo posto lo avrei controllato più spesso e forse lo avrei riposto in un luogo più sicuro. Scusa la mia inutile curiosità ma a volte mi impunto su piccoli dettagli.
‘…Solo il fatto che lui mi parli è un validissimo motivo per piangere…’. I miei complimenti per non averlo fatto prima; al suo posto a me sarebbe partito il pianto disperato solo vedendolo!
‘…Rifugiarmi in una stanzetta buia e vuota per sempre’. Mi trovo d’accordo anzi se fosse stato possibile avrei scioccato le dita per riapparire in una casetta sperduta in mezzo al nulla!
Il “monologo” di Henry letto per la seconda volta mi ha impressionato come la prima volta. Il suo coraggio, la sua forza e la sua determinazione sono cose rare da trovare in una persona adulta, figuriamoci in un bambino; saranno pure passati due anni ma li sta recuperando alla grande proprio in questo momento e cosa da non sottovalutare è il posto in cui lo sta facendo che secondo me è da tenere in considerazione, visto poi le condizioni e l’attaccamento che ha nei confronti di Emma e di tutta la sua famiglia! Faccio un umile inchino e mi ritiro nelle mie stanze. Ecco una parola che secondo me è cucita perfettamente addosso al ragazzino…Maturità e questa parola mi è uscita fuori leggendo queste esatte parole “Da quando c’è lei sorridi un po’ di nuovo…Non ti farebbe mai quello che…ti faceva…papà”.
Ehm…nel trambusto mi sono dimenticata di Emma…Emma che finalmente da un segno tangibile della sua presenza! A mia discolpa posso dire che il dialogo tra madre e figlio mi ha assorbito così tanto che la mia concentrazione aveva posto solo per loro due! Miseriaccia, la tua storia è una spugna vivente che a volte mi fa dimenticare che devo respirare!
‘Passa un’ora, ma i suoi occhi rimangono chiusi e il battito torna lento e regolare. Non è più con noi, non in quel momento’. Quest’ultima frase mi ha fatto uscire di bocca questa imprecazione “Merda!”. Si, lo so è una cosa naturale, di certo non potevo pretendere che si alzasse e facesse delle capriole da ginnastica artistica ma sta di fatto che sempre di merda ci sono rimasta; secondo me è colpa/merito delle parole che scegli per descrivere i momenti!
Momento no (il mio) quando descrivi la vita che va avanti, Henry che riprende la scuola, Regina con il suo tran tran quotidiano e Emma perennemente immobile ma soprattutto immaginare le sue braccia e la sua perdita di peso! Straziante non c’è altro da dire.
‘Avvicino la solita sedia e mi sistemo il camice, avendo cura di non sgualcirlo troppo’. Tipico gesto da Regina, non mi stupisce e il fatto che tu lo abbia inserito mi ha fatto sorridere.
‘…Era stato così impacciato…che avrei voluto filmarlo solo per poi poterlo fare vedere a Emma che si sarebbe sbellicata dalle risate…’. Ho il vago sentore che a parti invertite Emma lo avrebbe fatto! Casomai un video di pochi secondi ma si, avrebbe ripreso il ragazzino per far sorridere la sua Regina.
‘Sorrido…ripensando alla prima volta che l’ho invitata a cena e lei mi strinse la mano…’. Sembrano passati dei secoli e io ricordo che leggendo di quella cena ho dato una bella sudata!
 ‘Le mie labbra si posano sul dorso della sua mano….le macchine impazziscono,…come ogni volta che mi avvicino a lei.’ Oramai ci stiamo facendo l’abitudine.
Quasi dimenticavo…vorrei riportare una piccola descrizione che mi ha tanto, ma tanto colpito e che non ostante sia triste, l’ho trovato bellissima; “…mi opprimeva quella sensazione che ai miei occhi tutto era estraneo, e tutta quella estraneità mi stava uccidendo…Inevitabilmente”. Darei non so cosa per poter scrivere come fai tu.
Non voglio risultare ripetitiva ma il dialogo successivo lo sento proprio come una dichiarazione d’amore; diciamo che ha preso la palla al balzo perché non so se avrebbe avuto il coraggio di dire queste cose ad un’Emma in perfetta salute. Mah...forse lo avrebbe fatto (me lo dirai tu) ma confesso che io avrei fatto la stessa cosa; avrei approfittato della disgrazia per dichiararmi! Si, lo so, sono pessima ma almeno sono sincera.
“…Ma quando ti guardavo avevo solo il desiderio di ascoltare il tuo respiro…”, respiro che inizia a mancarmi alla lettura di questo passaggio! Questa storia, quando sarà finita mi manderà all’ospedale; avrò bisogno di un check up completo!
‘Voglio buttarmi dalla parte giusta. Per una volta fare la cosa giusta anche per me’. Francesca si alza di scatto dalla sedia causa felicità e quasi ci rimette un ginocchio! Ma ne è valsa la pena!!!
“…voglio farti vedere com’è questa nuova me per cui, per favore…apri gli occhi Emma, vivi per me, per favore”. Eh no, stavolta non mi frego più! Non mi dilungherò anzi non commenterò questo pezzo perché veramente risulterei patetica; me lo leggero e rileggerò in casi di emergenza.
“Emma, sai chi sono?” occhio che la risposta della bionda potrebbe essere spiazzante!
“Va tutto bene, Regina”. Mi piace questa cosa; Emma appena uscita dal coma che conforta Regina, tipico da Emma Swan!
Che poi mica è finita qui…nonostante la poca voce e le poche forze riesce pure a fare la spiritosa con la faccenda del paradiso! Non ho più parole per lei.
Quindi, mi sembra di capire che Regina dentro di sé sta finalmente pensando e sta finalmente capendo di avere un futuro, di avere una seconda possibilità con una persona che ama davvero e che nonostante tutte queste tragedie le cose stanno tornando al loro posto almeno questa è la sensazione che ho percepito dai suoi pensieri ma ovviamente come ogni buona storia che si rispetti, non può esserci (almeno non ora) il tanto agognato lieto fine perché adesso subentra l’ostacolo (non indifferente) della gamba; non so se essere più preoccupata per la futura diagnosi o per la reazione di Emma; va beh aspetterò visto che questo martedì hai dato buca! A tuo vantaggio e per questo non puoi essere insultata avevi già avvertito con largo preavviso.
Eccomi arrivata alla fine..Non è molto lunga come recensione ma non potevo dilungarmi in inutili discorsi.
A martedì.
 

Recensore Junior
29/05/16, ore 10:48
Cap. 18:

Ok ci sono! Riesco a recensire anche questo capitolo!! XD
Mi è piaciuto molto vedere il pezzo del risveglio di Emma anche dal punto di vista di Regina!!! Per non parlare del suo chiarimento con Henry!!!! Finalmente Henry ha buttato fuori tutto ed insieme a Regina hanno iniziato a ricreare il loro legame!!
Ovviamente quando Emma si è risvegliata i miei occhi erano a cuoricino, ed io ero circondata da arcobaleni!!! <3 <3 aspetterò il prossimo capitolo con ansia!! Alla prossima!!

Recensore Master
26/05/16, ore 21:05
Cap. 18:

Cosa succederà? Momentaneamente niente,ma poi dovranno recuperare il tempo perso.E ne avranno di cose da raccontarsi,dichiarazioni in un luogo più romantico.Ora ci sarà la riabilitazione,incrociando le dita,sperando che non ci siano conseguenze.Ma credo che Regina l'amerà anche se di Emma dovesse riemnere solo il sorriso.Ciao e grazie.

Recensore Junior
25/05/16, ore 00:51
Cap. 18:

Mi è piacciuto tantissimo vedere tutto dal punto di vista di Regina. Deve aver stato molto difficile per lei sapere che suo figlio sapeva tutto cio che su padre faceva. Tutte le madri vogliono che loro figli guardino loro padri come eroi, ma non sempre si può fare. E triste perdere tu eroe dell'infanzia, ma credo che una madre è sempre una madre, lei viene avanti che un padre, io la penso così.

Recensore Veterano
24/05/16, ore 14:27
Cap. 18:

Regina, mia cara, vuoi saperlo o no se Emma ti ha sentito dire che la ami? Se vuoi saperlo, chiediglielo, se non vuoi, perché glielo hai chiesto?
Hai detto bene, qui Regina è innamoratissima, ma lo era anche prima, solo che non lo mostrava perché aveva paura. Non penso che ora sia scomparsa... se è complessata solo la metà di quanto lo sono io, avrà sempre un pizzico di paura che la loro storia non vada per il verso giusto, ma almeno ora è decisa a provarci.
E, diciamocelo, prendere un cane tutti e tre insieme è come andare insieme all'Ikea a comprare i mobili nuovi per la casa.
Quindi dobbiamo avere un po' di paura per la gamba di Emma? Sai cosa? Non importa, si può essere felici comunque.
Brava come sempre.
A presto.

Recensore Veterano
19/05/16, ore 20:36
Cap. 17:

Arrivo un po' in ritardo ma arrivo.
Il capitolo è molto bello, ma non ti dico niente di nuovo.
Mi è piaciuto il modo in cui hai descritto i pensieri di Emma, le sensazioni provate, il tocco di Regina percepito su di sè, il tutto, almeno nella prima parte, nell'incapacità di rispondere o replicare in alcun modo. E qui arriva la cosa che più mi ha colpita: la paura di Emma di aver perso l'uso delle mani.
Da una parte è perfettamente normale perché perdere l'uso di una parte del proprio corpo spaventa, ma lei è disposta anche a perdere l'uso delle gambe, purché possa continuare ad adoperare le mani. Per scompigliare i capelli a Henry e per amare Regina. Il pensiero è di una purezza incredibile.
Ovviamente non so che cosa capiterà a Emma e alle sue gambe, ma so che saprà godere ugualmente della fortuna che ha avuto.
Piccola nota di merito a Henry che, con un coraggio indicibile, ha affrontato sua madre e le ha parlato, dopo due anni, discutendo di una tematica così delicata come quella degli abusi che Robin le ha inflitto.
In breve, brava.
A presto.

Recensore Veterano
19/05/16, ore 17:45
Cap. 17:

Ciao, sono Francesca e sto scrivendo la recensione di questo capitolo dal mio personale coma!
‘Muovo i bulbi oculari come impazzita…Forse non ho ancora aperto gli occhi’. Non è un’immagine difficile da visualizzare, vederle muovere gli occhi ma senza che riesca ad aprirli; oggettivamente è un po’ inquietante come cosa forse perché credo mi succeda la stessa cosa durante il sonno. Diciamo che ultimamente me ne succedono spesso, purtroppo!
‘Quel buio non mi fa paura, anzi mi culla dolcemente…’. Anche questa sensazione che prova Emma, non dico che mi sia famigliare però posso capirla, non so spiegare il perché ma a volte si, può accadere che certe circostanze, che per persone estranee possono sembrare brutte e pericolose, per te risultino invece come una situazione di sicurezza e protezione.
‘Oddio sembra grave, di chi stanno parlando?’. Annoto questo appunto di Emma come il primo di una lunga serie che nonostante la tragicità della situazione, mi ha fatto sorridere.
‘Aiutatemi!’. Ecco forse da questo momento ho iniziato a sentire il mio cuore ribellarsi. Diciamo che da adesso inizia il mix di…Beh un mix di tutto!
‘…inaspettata arriva la tosse…inarrestabile, stizzosa…, per favore toglietemelo!’. Di questa sensazione che Emma gentilmente e sofferentemente mi descrive, quello che mi ha colpito come un pugno in un occhio o come un fottuto moscerino che si infila nell’occhio a tradimento, è senz’altro il termine “stizzosa”. Veramente una scelta azzeccata e originale. Il modo in cui hai descritto l’impotenza della bionda era già di per se perfetto ma con questa parola hai reso tutto più vero a mio modesto parere.
‘In quel momento sono certa che le vomiterò addosso..’ Sarebbe un’originalissima dichiarazione d’amore. So che Emma sta patendo le pene dell’inferno (grazie a te che mi stai guidando in un modo e in un mondo a me sconosciuto salve qualche nozione da seri tv) ma non ho potuto fare a meno di farmi uscire di bocca una piccola risata il che mi fa sentire tremendamente in colpa visto la situazione attuale. Io posso ridere e lei a malapena riesce a deglutire. Sono proprio una brutta persona!
‘..mia madre e Regina parlano di me e io non posso intervenire, diamine’. Non oso immaginare quanto le stia costando dover rimanere zitta e muta! Conoscendola sarebbe intervenuta come una furia o forse no ma di sicuro avrebbe espresso una sua opinione visto che è la diretta interessata.
‘Stavolta non voglio agitarmi. Voglio sentire cosa dicono..’. Ti sembrerà strana l’idea che ti vado ad esporre ma appena letta mi sono immaginata come se Emma fosse ad un determinato livello di un gioco e dopo essere caduta ripetutamente in diverse trappole, ha finalmente capito il meccanismo per non ricominciare da capo e per evitare tutti gli ostacoli. Il fatto di aver capito di non doversi agitare per poter riuscire a capire le informazioni che le occorre sapere beh…a me ha fatto venire in mente questa cosa.
“Si, Marian, l’amante di Robin, ricordi?” ci mancava solo che alla descrizione venisse aggiunto questo:
“Si, Marian culo flaccido, l’amante di Robin, ricordi?” era giusto per dare tante info alla bionda in modo che potesse ricordare bene bene la figura disturbata della donna! Perché mi sia uscito “culo flaccido”? Boh..ricordi del film La morte di fa bella (che anche in questo caso mi sembra un paragone assai fuori luogo).
‘Io lo ammazzo quando mi sveglio, lo ammazzo di certo’. Tranquilla faccio segnare a Regina un post it da attaccare in ogni dove così una volta guarita potrai compiere la tua azione, Swan oppure ti può restituire il favore Regina!
‘…farmi sparare…potevo lanciarle addosso una sedia…O potevamo semplicemente scappare, tentare’. Primo..con i se e con i ma non si va da nessuna parte, secondo…se mia nonna avesse avuto le ruote sarebbe stata una carriola (giusto per far capire che quando le cose nascono in un certo modo, non si possono cambiare), terzo…non è da Emma Swan..Magari in passato si, magari se la sarebbe data a gambe levate ma non ora, ora che Regina è entrata in gioco.
Devo dire una cosa inquietante…Quando Emma dice di sentirsi stanca, di sentirsi su una nuvola e di lasciarsi cullare dal vento e dalla morbidezza del suddetto “cirro” beh mi sono sentita contagiata..Anche io mi sono sentita rilassata a leggere il suo stato fisico e mi sono pure io immaginata di fluttuare. Ora..Il problema è mio o è tuo che hai scritto questo?
‘Deve essere questa la sensazione di uno che si è “fatto”…’ Vedi…come posso non ridere a questa cosa che ha appena detto? Sembra una vecchietta che cerca di usare uno “slang” giovanile…Anch’io in effetti mi sento alquanto ridicola a scrivere ciò. Ma a proposito di cielo, nuvole e varie condizioni atmosferiche…mi chiedo se nella nuvola accanto non ci fosse un unicorno a tenerle compagnia!
‘…oddio sono nuda e loro mi guardano. Mi staranno ricrescendo i peli sulle gambe?...L’importante è che Regina non sia lì’. La gravità di questo dubbio sta nel fatto che la bionda non ha detto “Oddio non ci devo pensare, devo sforzarmi di non agitarmi” no la sua più grande paura e che Regina le vedesse i peli delle gambe! A questo punto mi è pure difficile rimanere seria! Boh il capitolo è iniziato in modo triste, quasi, quasi volevo abbandonarlo perché mi stavo rattristando troppo e poi…improvvisamente un paio di righe dopo è come se mi ritrovassi a leggere una cosa quasi demenziale!! Dio però se ci sta!
E ora stop…un momento di silenzio e sincronizziamo tutte le nostre macchinette per il cuore o facciamo un flash mob per queste parole di Regina….
“Fai calmare il tuo cuore, Emma”. Anche adesso che la sto rileggendo mi sono venuti i brividi. Non voglio dilungarmi in inutili e prolissi discorsi; ti basti pensare che a metà capitolo mi sono dovuta fermare e ritornare a leggere questo preciso momento. Qui urge un grassetto sottolineato. Non immaginavo proprio che il giorno dopo mi facesse ancora un effetto così forte.
‘Si rende conto che così non posso che agitarmi di più?’. In effetti Emma dovrebbe risvegliarsi solo per dirle questo e poi ricadere in coma!
‘…senza accorgermene il bip…scompare…’ Però…non avrei mai detto che sarebbe stata così ubbidiente come non avrei mai detto che si sarebbe soffermata a rimproverare il medico!
‘Mi ha definita sua amica. Non so se esserne felice. Non so cosa siamo’. E’ vero, in effetti non so se possa sentirsi ritenersi delusa o altro a me personalmente un po’ di fastidio e di delusione lo ha dato. Potrei stare qui mezza giornata, rischiando di impantanarmi con concetti noiosi e pesanti quindi eviterò ma ribadisco ciò che ho provato…questa frase mi ha un pochino contrariata..Puoi dirmi e spiegarmi però io l’ho ricevuta così.
‘La questione sta diventando…preoccupante, non vorrei aver perso l’uso delle man. Cioè, a me le mani servono e non poco. Potrei rinunciare alle gambe ma alle mani no, non se ne parla’. Sai che questo è un bel dilemma? Io avrei detto che Emma non sarebbe stata disposta a rinunciare a niente. Le mani beh non serve molto a capire il perché ci tenga tanto ma pensavo che se dovesse fare una scelta obbligata non avrebbe scelto affatto perché mi immagino come potrebbe fare senza le gambe a correre insieme ai suoi adorati cani.
Certo però leggendo le righe successive capisco pienamente cosa vorrebbe dire per lei non provare più nulla nello stringere Regina e tutti quelli che ama. Che situazione assurda. Forse il mio pensiero è stato un po’ troppo scontato, forse perché molto spesso quando si parla di incidenti (stradali e non) le probabilità di una paralisi alle gambe è sempre quella più “gettonata” e anche perché confesso…colpa delle tante serie tv, sta di fatto che questa è un’opzione diversa dal solito perciò risulta ancor migliore ai fini della storia.
Emma secondo me si è pure un pochino allarmata e avrà pensato a quante cose le sue mani sono in grado di fare e quante cose ancora devono esplorare (no…non sto pensando a nulla di sessuale altrimenti lo avrei scritto subito!).
“Però dice solo mamma…dicendomi che Henry voleva parlarmi…A quanto pare vuole parlare con me in tua presenza”. Il ragazzino, nonostante le avversità sta chiaramente rispettando la promessa fatta a se stesso e ad Emma ma mi sorprendo molto che dopo aver chiamato Regina “mamma” non si sia esposto di più. Il loro pianto a dirotto, il loro modo di abbracciarsi nel precedente capitolo mi aveva fatto pensare che potesse fare un altro passettino anche da solo. Sia chiaro, questo è un passo da gigante, un passo che non si può quantificare, non è che posso pretendere che in ventiquattro ore mi faccia dei monologhi però confesso che potesse battere il ferro finchè era caldo. Certo ma che dico…al suo posto avrai fatto la stessa identica cosa, se avessi dovuto pronunciare “mamma” una seconda volta a distanza di ore mi sarebbe risultato difficile. Se dovessi paragonare Henry ad un animale, in questo istante lo vedrei come una lumachina che lentamente esce dalla sua casa ma appena gli si toccano le antenne (non si chiameranno di sicuro così ma io non sono una zoologa anche se potrei tranquillamente imbrogliare) si ritrae e per farla uscire di nuovo ci vuole del tempo.
Non ti dico l’ansia da attesa quando Mary Margareth è uscita e soprattutto quando la sedia striscia vicino al letto di Emma. Ci siamo..Ora non si può più scappare (ennesima trovata infelice visto che Emma è praticamente inchiodata al letto). E come ben mi ha fatto notare la bionda…dico anche io che siamo al termine di questa sofferenza; o la và o la spacca!
‘Forza ragazzino, parla a tua madre’. Secondo me lo sta spingendo con la forza del pensiero.
“Mamma questo è tuo”. Boom Regina presa alla sprovvista, beccati questo diario a ciel sereno!
‘Non so cosa stia facendo Henry ma so cosa sta facendo Regina. Sicuramente ha iniziato a piangere’. Il fatto che Emma la conosca così bene senza il bisogno di vederla riempie il mio cuore di una gioia infinita e sono pure fiera di Emma! Certo che…ammetto che mi sembra di assistere ad una telecronaca; stai descrivendo tutto così accuratamente che ti ripeto mi sembra di ascoltare la radio che mi da tutte le informazioni necessarie con l’unica differenza che leggere come scrivi e maledettamente meglio!
‘No Regina, non interromperlo, Ci siamo preparati per settimane…’ Ok la cosa sta diventando imbarazzante…Emma mezza incapace di intendere e di volere che fa da motivatrice sia al ragazzino che a Regina. Adoro!!! E si, scommetto che a casa di Emma hanno fatto decine di prove con tanto di fogli tutti segnati con la matita rossa.
‘Perché non posso vederli…Maledetto coma..’. A chi lo dici Emma…non sei la sola che non può vederli.
‘In effetti a lei ho detto che la amo…’ in effetti sarebbe il caso non dire e non fare altri danni che poi danni non sono, anzi; diciamo che per ora hai fatto abbastanza Swan.
‘Finalmente prendi in mano la situazione…’. Emma Swan fiera di Regina, fiera di Henry e io fiera di tutti. La festa della “fierezza”.
‘D’istinto stringo le dita intorno alle sue’. Dio no…non ci credo! Non ci credo che è stato il ragazzino a farle fare lo sforzo di muovere la mano! Perché sono così schifosamente scontata a pensare che sarebbe stata Regina? Ovvio che così è decisamente meglio e…diamine anche se non può parlare si è fatta sentire lo stesso; in queste settimane avrà perso qualche discorso ma quelli importanti li ha sentiti tutti.
‘Posso…mangiare da sola, lavarmi…Cucinare, farmi la ceretta da sola..’ Da notare che la ceretta è inserita nelle sue priorità della lista!
I miei occhi sono leggermente sfocati dalle lacrime perché vedere Emma piangere e vedere la premura e la prontezza di Regina nell’asciugarle, mi lascia letteralmente senza fiato e con un piccolo e fastidioso prurito alla gola.
‘Mi sento stremata, come se mi avessero sparato’. Stendo uno spessissimo velo pietoso su questa sottospecie di battuta che non fa ridere nemmeno se mi incatenano e usano foglie di palma per solleticarmi i piedi! Battuta di serie z, Swan! Come se poi la colpa fosse realmente della bionda!
Quindi tecnicamente ciò che i miei occhi stanno leggendo sono confessioni d’amore quelle che sta pronunciando Regina o sono semplicemente parole che la mora sente la necessità di riferire alla bionda?
Forse la seconda ipotesi è più plausibile, forse Regina sta andando con un determinato ordine..Le sta confessando cosa le è successo prima, durante e dopo il passaggio dell’uragano Swan.
‘…Posa le labbra sul dorso della mia mano. Mi dimentico come si respira…le macchine lo segnalano. Maledette, non posso nascondere quanto sono emozionata…’. Tana per Emma. In effetti è un metodo infallibile per capire cosa prova.
“…poi si è trasformata in disperazione quasi abissale, perché quel vuoto…lo stavi riempiendo tu. Per questo ti ho baciata…per questo ho voluto fare l’amore con te….guardarti volermi così, era per me come un regalo…che scarti e sorridi perché hai tra le mani finalmente quello che vuoi…avevo solo il desiderio di ascoltare il tuo respiro,…dovevo ridarti i giorni che stai perdendo in questo letto.’. Ammazza che scippatrice di frasi che sono! Però l’istinto ha avuto come sempre il sopravvento; decisamente questa è una prova per una dichiarazione come si deve; “disperazione abissale” una cosa più forte e di impatto non potevi mettere. Diciamo che in questo in questo abisso quasi ci sono sprofondata ed è un bene? Beh dico che hai i suoi lati negativi ma anche positivi.
‘Forse dovrei smettere di respirare per ascoltarla meglio’. Oh mio Dio a volte per captare meglio io lo trattengo ma in questo caso meglio evitare che poi le macchine ricominciano a fare casino e la tua concentrazione giustamente va al fatto che ti manca l’aria e quindi verrebbe vanificato tutto il lavoro di Regina.
“…tu ci sei arrivata così in fretta che mi hai spaventata. Mi spaventi. Ma non voglio più avere più paura Emma…non con te, non di te...hai detto che mi ami…dicevi davvero?...” Non posso permettermi di parlare al posto di Emma (anche se la risposta è scontata) però già il fatto di leggere di una Regina che finalmente si toglie quest’armatura di dosso per poter lasciare il suo corpo e il suo cuore libero è per me una vittoria. Emma anche in questa cosa ha avuto la meglio; ha lottato e per l’ennesima volta è tornata come una vincitrice anzi entrambe sono tornate vincitrici.
‘Certo che ti amo Regina..’ visto che ultimamente è in vena di fare la spiritosa mi sorprendo che non abbia aggiunto qualcosa di buffo tipo “certo che ti amo Regina idiota che non sei altro”. Mmmm la bionda che ama i suoi capricci? Mi piacerebbe approfondire di più questa cosa.
“…devo confessarti una cosa. Mi sono innamorata di te”. E fu così che dopo questa rivelazione dalla stanza di Emma Swan si sentì odore di bruciato e una nuvola di fumo invase il corridoio dell’ospedale; causa scatenante? Emma ha fuso i congegni elettronici dopo aver sentito che i sentimenti sono ricambiati anche da parte della mora.
Domanda da uno a dieci….ma come si è sentita Emma quando Regina le ha messo l’auricolare?
Secondo me inizialmente è un po’ spaesata perché ancora deve metabolizzare il “ti amo” poi penso che si rilassi e che si lasci trasportare dalle parole e dal gesto che Regina ha appena compiuto.
‘La voce di Regina è sempre più vicina, è sempre più forte….’. Sta uscendo dal tunnel o dal labirinto o è scesa dalla nuvola e finalmente ha premuto il pulsante giusto dall’ascensore; non lo so e poco mi interessa, so solo che finalmente il traguardo è vicino.
Dissetate questa donna, subito!
Oddio anche io sono uscita dal turbinio delle mie emozioni. Cosa dire…Credo che più che aver recensito ho lasciato commenti, alcuni dei quali molto probabilmente di nessun senso.
Credo che fino ad ora sia quello più lungo che hai scritto ma d’altra parte non poteva essere diversamente. Confesso che non mi aspetto il capitolo di Emma in coma, non so come mai forse ero proiettata in un futuro non troppo lontano dove c’era una Emma in ospedale ma cosciente con tutti i problemi connessi all’intervento. Non so quanta difficoltà tu ci abbia impiegato nella stesura ma risulta fino ad ora il capitolo migliore; scrivere di queste condizioni (ovviamente se non lo si sa fare) potrebbe risultare noioso e chiaramente di poco interesse; quei capitoli che leggi alla velocità della luce solo per essere sicura di non aver tralasciato dettagli importanti per la storia principale ma che quando ti accorgi che non è accaduto nulla di fondamentale non li rileggerai mai più. Qua invece è il contrario…questo sarà il capitolo che rimarrà più impresso; anche adesso mentre sto scrivendo queste due righe finali non posso far altro che pensare alla frase:
“ Fai calmare il tuo cuore, Emma”. Molto probabilmente se anch’io avessi battuto il ferro quando era ancora caldo la recensione sarebbe stata tutta all’insegna di asterischi e simboli vari. Ho dovuto (come sempre) calmare i miei bollenti spiriti, dormirci sopra (con una certa fatica) e poi a mente lucida iniziare.
Stendo infine due parole per Henry…Possiamo dire che entrambi sono usciti da due situazioni diverse ma che sotto molti aspetti sono simili; diciamo due tipi di coma?
Ok ora chiudo sul serio ma prima aggiungo questo…
So che mancano ancora dei capitoli alla fine della storia ma se in questo preciso istante fossi obbligata a scegliere il “Best Chapter” e con obbligata intendo con un contratto scritto anzi no, meglio con Marian che mi punta la pistola alla tempia intimandomi di scegliere, senza nessuna esitazione scelgo questo!
Grazie di tutto.
 

Recensore Master
18/05/16, ore 08:34
Cap. 17:

Finalmente si è svegliata.Ne ha di tempo da recuperare,per riposare ci sarà l'eternità.Certo che deve essere un supplizio poter sentire tutto ma non muovere o dire niente,come essere chiusi in una scatola.Anche Henry è uscito dalla su personale scatola,confessando a Regina il perché di tutto quel silenzio.Speriamo che in futuro sia un uomo migliore del padre.Emma sta tornando e Regina la coccolerà come uno dei suoi beni più preziosi.Bella la canzone consigliata.Ho smesso di guardare Grey's proprio per la sbrodolata che stava prendendo la storia Calzona.Per fortuna non sono ancore decedute.Sperem.Ciao e grazie.

Recensore Junior
18/05/16, ore 00:06
Cap. 17:

E stato davvero conmuovente. Non so se qualcuno in coma possa ascoltare, ma i pensieri d'emma li ho sentito così veri e profondi. Grazzie per questo capitolo. E Henry e stato molto carino, poverino, quanto ha dovuto soffrire per la mamma.

Nuovo recensore
17/05/16, ore 17:42
Cap. 17:

NO ALLORA.
tu non puoi, assolutamente no, farmi questo.
non puoi farmi rivivere le calzona ora che si sono sgretolate sotto i miei occhi.
NOPE.
a parte questo, bello il mescolarsi dei pensieri di emma con quello che succede fuori dal suo corpo, bello il fatto che i suoi sensi, in mancanza della vista, ed essendo lei impossibilitata a muoversi, si acutizzano.
vorrei solo una delucidazione sul perchè Henry ha scelto di parlare in presenza di una Emma incosciente. Gli dava sicurezza? Oppure in cuor suo sapeva che era presente, almeno a livello cognitivo?
che altro, ottima tempistica nel risvegliarti Emma, ora dici si ti sposo, random, anche se Regina non te lo ha chiesto. not yet.
e niente. aggiorna presto che sono una persona dotata di poca pazienza :D

Recensore Junior
17/05/16, ore 16:41
Cap. 17:

Io a volte non so che cosa dire. Le emozioni e le lacrime parlano al mio posto.
Complimenti.
Erika

Recensore Junior
17/05/16, ore 16:20
Cap. 17:

Lacrime di gioia!!!! Ho temuto seriamente per Emma! Nella prima parte del capitolo ho immaginato le peggio cose, ma per fortuna 🍀 ha riaperto gli occhi ed è tornata da Regina ed Henry!!!! Credo che il tuo impegno nel cercare di descrivere lo stato di semi-coscienza di Emma sia andato a buon fine. E scommetto che non è stato facile, quindi complimenti. Finalmente Henry ha buttato fuori tutto!! Si è confrontato con sua madre sul loro passato e l'ha fatto grazie al sostegno di Emma. Quando Emma gli ha stretto la mano dopo il suo discorso ho quasi pianto!! Continua cosi e come sempre a Martedì.

Recensore Junior
17/05/16, ore 15:10
Cap. 17:

Che bello!Davvero,bravissima!Ma non sono d'accordo,non è affatto un capitolo triste,ma emozionante e pieno d'amore,scritto davvero col cuore.Non seguo Grey's, ma so qualcosa della storia delle Calzona, quindi posso immaginare quali sentimenti volessi trasmettere, e perchè parli di tristezza.Emma è sveglia e Regina ed Henry si sono chiariti finalmente, ed ora potranno avere tutti un nuovo inizio.Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo.Questa storia è un piccolo capolavoro.Brava!!! :)