Recensioni per
Adagio
di blackjessamine

Questa storia ha ottenuto 96 recensioni.
Positive : 96
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/05/19, ore 07:59

Rieccomi qui proprio come promesso, cara Greta!
Ero ansiosa di leggere il seguito e sono stata davvero felice di ritrovare Alhena a Budapest, ma cercherò di andare con ordine, a differenza della recensione dello scorso capitolo.
Avevo ipotizzato che Molly avrebbe organizzato una mersvigliosa festa per Sirius: tutti quanti loro si meritavano una ragione in più per festeggiare, visto il periodo buio che hanno vissuto e Molly rimane la regina delle feste. Non sai quanto mi piaccia l’idea che Arthur abbia sistemato la moto di Sirius, è una cosa a cui ho accennato anche nella mia long e che rispolvererò quanto prima, sapere che Sirius potrà tornare ad utilizzarla con regolarità e che un giorno magari ci porterà il piccolo Teddy, subendo le ire della cugina, rende ancora più tangibile l’epilogo positivo della vicenda giudiziaria che ha vissuto. Sono contentissima che Alhena sia stata la prima a salirci con lui, immagino il senso di libertà che entrambi hanno provato a cavallo di quel bolide... una libertà che sarà finalmente parte del quotidiano di Sirius.
Trovo anche giusto che Alhena sia tornata a Budapest per sistemare le cose lasciate in sospeso e riveder gli adorabili Szeredás, che mi auguro appariranno ancora anche in Inghilterra (visto che la storia non è ancora conclusa). Imre è un personaggio meraviglioso, proprio come la moglie, e i due si completano a vicenda: penso che il segreto delle coppie che durano a lungo sia proprio la compatibilità e l’essere diversi.
Quando ho visto il titolo del capitolo mi sono chiesta cosa simboleggiasse la Margherita bianca e poi ho avuto un’epifania ed ho cercato la traduzione di Margit, riuscendo finalmente a capire. Che dire, io sono proprio come te, riesco ad abbandonare solo con molta fatica i miei personaggi e sono questi super felice e molto interessata a scoprire come continuerà l’avventura di Alhena ora che porterà anche Margit e la piccola a Dublino.
Non vedo l’ora che lei e Sirius si riabbraccino e che lui incontri la giovane ungherese e la sua piccola.
Un grande abbraccio ed un nuovo augurio di buona settimana.❤️

Recensore Master
06/05/19, ore 07:34

Buongiorno cara, inizio la settimana recensendo questo meraviglioso capitolo che avevo letto ed amato già un paio di giorni fa (ultimamente la vita reale reclama quasi tutto il mio tempo libero, ma speriamo che le cose migliorino presto).
L’inguaribile ottimista che c’è in me sperava ovviamente che ci sarebbe stato questo epilogo, quindi non hai nemmeno una vaga idea della mia gioia nell’assistere all’assoluzione di Sirius, con tanto di doppio bacio in pubblico ad Alhena e scambio di battute degno di entrambi i testoni che loro sono. Non c’è che dire, Greta, mi hai davvero fatto affezionare a questa ballerina cresciuta senza l’affetto della sua famiglia biologica, che ha saputo trovare la sua strada lottando per tutto quello in cui credeva e riuscendo a donare un po’ di felicità al più tormentato dei Malandrini.
Trovo che tu abbia fatto bene a farci vivere il processo con gli occhi di Percy, mi sono piaciute tantissimo le sue riflessioni sui vari testimoni - ci mostra quanto davvero sia cambiato dopo la guerra. Menzione speciale per l’apparizione di Minerva McGranitt, che io amo sempre alla follia, che ha avuto il coraggio di mostrare a tutti quei parrucconi quanto si stessero dimostrando ipocriti. Kingsley che si mette al suo fianco è stato altrettanto splendido e sono arci sicura che nessuno ne sia stato più felice di quel brontolone adorabile di Sirius!
Chissà cosa ne tirerà fuori la Skeeter...
Io corro a leggere il prossimo capitolo, ti abbraccio e ti auguro una buona settimana.❤️

Recensore Veterano
01/05/19, ore 14:20

Lunga attesa da entrambe le parti (mea culpa!), ma assolutamente ricompensata, almeno dalla controparte lettrice.
Ciao Gee, e buon 1ºMaggio (evviva queste rapide festività che, oltre al carico di significato che portano con sé, permettono di leggere con calma capitoli bellissimi come questo).
Finalmente!
Finalmente un bel po'di cose. Finalmente il processo, finalmente l'assoluzione (era da HP3 che l'aspettavamo, te lo dico sinceramente), finalmente... il bacio da prima pagina! Ma al di là del bacio, che è un gesto liberatorio e altamente simbolico, la nottata trascorsa insieme, a farsi forza e a scaldarsi l'un l'altra, è stata la scena che più mi ha toccata fra le tante e belle racchiuse in queste righe. Alhena, Marmellata (povera porcellana Ming o simile) e l'uomo-cane che la bestiola, dimostrando ancora una volta una perspicacia (e empatia, chiamiamola come vogliamo) superiore a quella di noi umani, sa volere un gran bene alla sua padroncina. Splendido.
Poi il nostro Percy, che hai messo a svolgere un ruolo davvero onorevole, e l'affetto con cui guarda a Ron, Hermione e Harry (mi è molto piaciuta la presenza dei tre ragazzi, perfettamente IC - di Harry te lo avevo già detto, ribadisco la stessa impressione per gli altri); e poi la sequenza del processo, sofferta come era giusto che fosse anche se, sotto sotto, me lo sentivo che sarebbe andato tutto bene (basta accanimenti, basta).
Mi è spuntata la curiosità di sapere di cosa è fatta la bacchetta di Kingsley: immagino un qualcosa di esotico ovviamente, ma potrei sbagliarmi. In realtà, tutto in quest'uomo trasuda magia primordiale: è pura magia lui stesso, è magia la sensazione rassicurante che la sua voce profonda e calda è capace di irraggiare. Sempre opportuno, sempre sensato: dimostra una volta di più che il suo ruolo gli spetta di diritto (so che lo adori, quindi non potevo non spendere qualche parola su di lui e divertirmi ad immaginarti tutta presa nella sua caratterizzazione).
Menzione d'onore a Teddy che, come sempre, cattura il mio cuore. Stavolta grazie al suo fantomatico tentativo di passare inosservato mimetizzandosi con i Weasley. Adorabile...
Concludo con Minerva, un personaggio che ho sempre amato appassionatamente per la sua forza e la sua saggezza. Ci voleva lei per sbaragliare qualsiasi tipo di resistenza. Forse te l'ho già detto, non ricordo, ma uno dei passi che più amo dell'intera saga è quando al settimo libro Harry crucia ("bisogna volerlo") Carrow che si è permesso di sputarle addosso. Ecco, l'affetto che trasuda fra professoressa e alunno mi ha sempre commossa moltissimo.
Ti mando un caro abbraccio e davvero complimenti per la gestione impeccabile di questo importantissimo passo.
Adho

Recensore Junior
30/04/19, ore 15:59

Ciao! Perdona il ritardo nella recensione, in realtà il capitolo me lo sono divorato appena pubblicato:)
E ne sono parecchio soddisfatta: la prima parte ha quell’aria generale di sconforto e incertezza e ansia, eppure buttate qua e là ci sono delle chicche che mi hanno strappato un paio di risate nervose (‘travolgendo almeno duecento galeoni in porcellana decorata a mano qualche secolo prima’, per esempio e ‘i pantaloni sporchi della farina con cui aveva impastato e poi bruciato dei biscotti per cena’XD). L’arrivo di Harry, solo leggermente isterico (povero, come biasimarlo?), anche è sia comico che ansiogeno.
E poi il processo vero e proprio, che è farsesco quasi quanto me lo aspettavo: curiosi, giornalisti infiltrati, dichiarazioni provocatorie ad effetto, disordini, un momento quasi alla ‘Oh, capitano, mio capitano!’ quando la McGranitt parla! Perfetto!
Mi sembra di capire che tu non sia molto soddisfatta di aver affidato la narrazione a Percy. Forse far parlare Sirius o Alhena (o entrambi) avrebbe rallentato un po’ il momento, visto che avrebbe aggiunto i loro pensieri e le loro emozioni al resoconto dei fatti, che effettivamente fugge un poco. Ma la narrazione ‘saltuaria’ di un terzo personaggio è una delle costanti di questa storia, e non stona per niente, se la cosa ti consola.
In generale è un capitolo molto cinematografico, come azione: anche l’ultima scena fuori dal Tribunale dà una sensazione di chiusura, quasi ci si aspetta un the end e i titoli di coda, sul bacio tra i protagonisti:)
E invece mi sa che l’angst non è ancora finito…’avrebbe dovuto imparare a vivere come l’uomo che non aveva mai avuto la possibilità di diventare’ ha le potenzialità per introdurre una bella evoluzione di Sirius e del suo rapporto con Alhena e anche se lo scoglio del processo è passato, ho come l’impressione che non sarà tutto rose e fiori, con questi due testoni, dati i precedenti. O magari mi sbaglio e i prossimi capitoli saranno all’insegna dell’ottimismo. Non lo so, comunque resto curiosa di saperlo:)
A presto, spero!

Recensore Veterano
26/04/19, ore 15:18

Ciao, Jess. All'idiozia non c'è mai limite. Ed il mondo magico non è (purtroppo) troppo diverso dal nostro, dove la curiosità morbosa e la superficialità fanno spesso più danni della malvagità vera e propria. Il mondo di Voldemort era sicurametne schifoso, ma la bassezza morale di tante comparse del tuo capitolo, che non si accorgono neanche dello loro idiozia, non è comunque un bello spettacolo.  Dopo un inquietante (e quasi "kafkiano") processo, finalmente tutto si è concluso nel migliore dei modi. Ma mi ha fatto male vedere come hanno trattato Sirius, solo per il fatto che, quando era ragazzo, si è volontariamente trasformato in animagus... (evviva la società babbana, mi viene da dire!). Questo nulla toglie niente ai personaggi positivi della storia (la McGranitt, Harry, Alhena, Kingsley e gli altri), che hanno cercato con determinazione di fare in modo "che la giustizia trionfi" (espressione un po' pomposa, consideando come hai rappresentato il Wizengamot!) e che si impegnano a migliorare la loro società.
Molto bello e rasserenante l'inizio e, soprattutto, la fine del capitolo, con la complicità ormai ricreatasi tra Alhena e Sirius e con l'amore che, finalmente, permette ai due di avvicinarsi. Bella e determinata Alhena nello scambio di battute con Sirius, dopo il bacio dato, quasi commuovente nel suo coraggio.
La storia sarebbe potuta finire anche con questo capitolo, con il sorriso di Sirius, ma sono contento che la prolungherai per vedere dove vuoi portare i tuoi due personaggi). 
Un abbraccio e alla prossima. Stefano
 

Recensore Junior
15/04/19, ore 18:40

Ciao! Scusa il ritardo, in questo periodo non riesco a concentrarmi e a tenere a mente nulla (del tipo che mi sono seduta a scrivere questa recensione tre volte e sono finita a fare altro…).
Sembra che finalmente i passi avanti tra i protagonisti non siano più troppo esitanti:)
Mi ha fatto piacere sentire Alhena raccontare del San Mungo e di quel poco che ricorda della battaglia…e indirettamente, di quello che provava in quel momento, cercando Bellatrix nella mischia. Approfondire un po’ di più quel poco che avevi accennato nell’epilogo(credo) della Danza è un’ottima idea: lì non avrebbe avuto troppo senso, scendere nei dettagli, ma ora illustra bene che nonostante non fosse colpa loro Sirius e Alhena si sono feriti a vicenda profondamente, e c’è poco da fare per cancellare quel dolore.
Ah, vedo che finalmente tutte le ricerche sul nome di Alhena sono state messe a fruttoXD
L’idea del piano è geniale, e avrei dovuto saperlo che gli amici di Sirius non avrebbero avuto soluzioni anche per le eventualità più catastrofiche. Il tempismo non è dei migliori, temo, peròXD Povero, l’hanno lasciato crogiolarsi nella paranoia per settimane, forse sarebbe stato meglio dirgli subito tutto o davvero lasciarlo all’oscuro fino all’ultimo.
“Io te lo dico, ma tu prometti di non dare di matto, di non opporti a niente, di non fare cazzate e di obbedire.” Credo sia come chiedere alla terra di non girare, trattandosi di Sirius.
E giustamente dà di matto, nessuno afferra il punto fondamentale, forse perché Sirius non l’ha mai espresso davvero (anche se, andiamo, persino Harry ha capito che la vita da prigioniero e latitante lo stava uccidendo! L’ha ucciso, in effetti), che non vuole scappare tutta la vita. In effetti, non so se neanch’io sopporterei l’idea di dover fuggire e aspettare che Harry utilizzi la propria influenza per riuscire FORSE a far cambiare idea al Ministero: sarebbe ricominciare tutto da capo, sarebbe sfibrante per chiunque.
Però il finale dà coraggio:) Non vedo l’ora di leggere del processo!
Il tuo amico astrofisico è un gran cafone, posso dirlo?XD Non so quanto valga, ma quando io e mio fratello eravamo piccoli, nostra nonna ci raccontava la storia di Sirio, la stella della sera, che era la prima ad apparire, ma non ho la certezza che la stella che indicava fosse davvero Sirio.
A presto!

Recensore Veterano
13/04/19, ore 17:09

Oh, ma a me piace molto il significato arabo del nome Alhena. È così esotico ed evocativo... così avventuroso! Mi vengono in mente i cammelli della Battriana e via, la mente vola sulle ali dell'immaginazione. Davvero, mi chiedo sia mai quel cugino burlone e insensibile al fascino di un nome così (assai meglio di Fulberta, checché ne dicano gli amanti della tradizione0).
Beh, che dire di questo capitolo?
Ok, vedrò di non svicolare, perché cavarsela con un semplice "è bellissimo" sarebbe troppo riduttivo. Cugino a parte, ho ovviamente adorato gli altri personaggi inseriti qua e là in modosibillino, a partire dalla riserva del Puddlemere United (povero Oliver, se di lui si tratta: non è fatto per concepire che a qualcuno non piaccia il quidditch) e terminando con il medimago-ciminiera, citazione per la quale credo non ti ringrazierò mai abbastanza.
Bellissime anche le atmosfere fra i due protagonisti (tre, contando anche Marmy), che si fanno compagnia a vicenda e lasciando, forse per la prima volta dall'inizio di questa storia, che i pensieri fluiscano liberi attraverso le loro bocche: dai semplici racconti, alle digressioni astronomiche, ai tanto controversi piani di fuga.
Quest'ultimo tema, in particolare, mi ha molto toccata, perché mostra l'attaccamento degli amici nei confronti di Sirius. Tutti quanti, a modo loro, sarebbero disposti a fare la loro parte pur di vederlo libero; sono tutti così presi dalla cosa da non accorgersi (nonostante la premessa di Alhena al suo racconto) che Sirius, in realtà, non vede la clandestinità come una libertà, ma come una realtà altrettanto opprimente della reclusione. Neanche con la prospettiva di trasferirsi in Ungheria, pover'uomo.
La stretta di mano che, alla fine, arresta la sua trasformazione in Felpato è stata bellissima.
No: non è tempo di fuggire, Sirius. è tempo di rimanere.
Un abbraccio forte,
A.

Recensore Master
12/04/19, ore 11:58

Che capitolo meraviglioso, cara Greta!❤❤
Credo tu abbia fatto benissimo a procedere con relativa lentezza negli ultimi capitoli, mostrando tanti dettagli del rapporto tra i due protagonisti che rinasce pian piano, entrambi ancora impauriti all'idea di perdere l'altro, ma consapevoli di non poter fare a meno della sua vicinanza. Hai dato a noi lettori della Danza la possibilità di ritrovarci ad avere a che fare con l'impulsività che ha da sempre caratterizzato Sirius ed Alhena, dando al tempo stesso ai nuovi lettori l'occasione di conoscerli e farli innamorare di questi due, proprio come noi già li amiamo. Il loro rapporto è complicato, incasinato (come ti ho già detto), ma proprio per questo bellissimo e struggente.

Non posso che concordare con Sirius, chiamare i propri figli con nomi delle costellazioni è sicuramente l'unica tradizione apprezzabile della Nobile ed Antichissima casata Black, quindi mi ha fatto piacere vedere approfondita la storia del nome di Alhena. Certo che la battuta in cui allude a sua madre è assolutamente fantastica, direi che avevano molto in comune le madri dei nostri due, non trovi?
"Ovviamente non poteva chiamarmi Almeisan, la splendente, no, doveva preferire Alhena, il marchio a fuoco sul collo dei cammelli."
Anche se il significato è piuttosto discutibile, non posso negare di amare il nome Alhena e di trovarlo molto musicale ed adatto alla nostra protagonista, in barba alla scelta scellerata di sua madre.

Non avevo dubbi riguardo al fatto che Alhena stesse macchinando qualcosa per evitare che Sirius potesse rimanere in prigione, anche se io sono una persona ottimista e dico che Sirius ha già avuto sfortune per più di una vita intera, quindi merita di avere - finalmente - un po' di pace, di serenità e di tranquillità. Ovviamente non sono rimasta sorpresa dalla risposta di Sirius, che non vuole più essere un recluso, lo è stato troppo a lungo e non potrebbe mai accettare di essere la ragione per cui le persone che ama siano costrette a mentire e commettere reati per lui.
La parte finale è stata perfetta: Felpato rimane la via di fuga di Sirius, anche sa da Alhena non ha alcuna intenzione di fuggire da lei e questo non può che rincuorarmi.
Attendo con ansia il prossimo capitolo.
Un abbraccio e buon weekend,
Francy

Recensore Veterano
10/04/19, ore 03:30

"Marchio a fuoco impresso sul collo di un cammello"? Non bisognerebbe mai sapere l'origine del proprio nome! E pensare che Alhena è un nome bellissimo e molto musicale  (forse perché lo associo al tuo personaggio?).  
Ciao, Jess! Soliti complimenti per il capitolo, che vede finalmente sempre più vicini i due componenti della tua coppia (che, con l'aggiunta di Marmellata, qui simpaticamente maldestro... simpaticissime le battute intorno al fuoco, secondo me formano una bella... famiglia?). E' piacevole vedere che tutto stia filando liscio, soprattutto perché spero che il contorto piano organizzato per far evadere Sirius (ma avrebbero il coraggio di condannarlo? Perché anni prima ha esercitato illegalmente l'animagia? Se lo facessero sarei il primo ad incitare ad un "colpo di Stato" nel mondo magico... sarebbero proprio matti!) non serva e che Sirius sia riconosciuto innocente nell'imminente processo. Intanto è piacevole vedere i due sempre più vicini. Belli anche i flash-back della battaglia; per fortuna tutto è finito bene e la povera Alhena può raccontarla (cosa che non può fare quella str***a di Bellatrix, la cui morte è stata, mi ricordo, una delle cose più appaganti dei "Doni della morte").
Complimenti ancora per il capitolo e alla prossima! Un abbraccio. S.

Recensore Master
02/04/19, ore 11:31

Ciao Jess,
parto con il dirti che avevo tentato di leggere questo capitolo già qualche giorno fa, ma mi sono dovuta interrompere per via del momento personale che stavo vivendo. Leggere di Imre confinato in ospedale era troppo dura ed ho dovuto abbandonare, ma ora va meglio, quindi eccomi qui...
Partiamo dal titolo che ho adorato: ho sempre amato la tradizione della famiglia Black di chiamare i loro eredi come gli astri del cielo, inoltre era una delle cose che accomunava in modo evidente Sirius e Regulus anche dopo tutto quello che era successo, tutto il non detto, tutto il rancore accumulato.
Bellissimo poi rivedere, anche solo indirettamente, gli Szeredàs, che fanno forza alla nostra Alhena anche da lontano, anche imponendole di non fare ritorno a Budapest. Sono stati l'ancora di salvezza di una ragazza che non sarebbe mai diventata la donna che è senza di loro e mi fa sempre piacere quando fanno capolino.
Veniamo poi ai nostri due protagonisti, ritornati ad essere le due anime incasinate , perdonami il termine, che mi hanno fatto innamorare di lor ai tempi della Danza. Era strano vederli così educati, così misurati e "perfettini"... quindi mi ha fatto piacere rivederli urlarsi in faccia quello che provano, perché è così che loro vivono le emozioni forti, sarebbe inutile cercare di cambiare la loro natura, soprattutto dopo tutto quello che hanno passato.
Vedere Sirius piombare da Alhena, con la necessità di parlare di Regulus con qualcuno, mi ha fatto capire che lui ha bisogno di Alhena, non riuscirà a darle tempo ancora a lungo, perché ha già sopportato troppo, ma credo che la nostra ballerina lo apprezzerà per aver ammesso ciò che provava. Sono felice comunque che tu abbia chiarito che Sirius non se l'è presa con Harry, non pensavo lo avrebbe fatto, ma mi fa piacere che tu ti sia focalizzata anche su questo dettaglio fondamentale.
La conclusione, con Alhena che governata dalle emozioni non riesce smaterializzarsi nel suo solito modo impeccabile, ci fa comprendere l'entità di ciò che prova per Sirius, dello sgomento nell'averlo visto sparire di nuovo. Mi hai coinvolto tantissimo, con quel suo senso di smarrimento, così come con il momento in cui alternava schiaffi a rimproveri.
La fine, comunque, è stata assolutamente perfetta: “Non me ne vado”. Era tutto quello che avevo bisogno di leggere: immaginare loro due abbracciati nella neve quasi scomparsa, aggrappati alla disperazione ed alle emozioni vivide che stanno provando mi ha emozionato infinitamente.
Attendo ansiosamente il prossimo capitolo e ti abbraccio, augurandoti buona settimana,
Francy

Recensore Junior
30/03/19, ore 19:16

Ciao!
Devo confessare che sono stata molto sollevata di sentire di vedere di nuovo litigare questi due: è come se l’ordine naturale delle cose tra loro si fosse ristabilito. I nostri cari disadattati:)
Anche loro sapevano che si trattava di un momento inevitabile, ma ovviamente, come sempre nella vita, arriva quando Alhena ne potrebbe davvero fare a meno. Subito dopo aver ricevuto notizie preoccupanti, che ricordano a noi e a lei quello che ha lasciato per stare vicino a Sirius, ecco che lui arriva a rinfacciarle di essere distante e di dargli ogni colpa. Anche se, devo ammettere, proprio per via della sua storia con i propri fratelli, forse ad Alhena sarebbe potuto venire in mente di raccontare a Sirius di Regulus. Ma anche ad Harry, in fin dei conti: anche lui sapeva quanto Sirius soffrisse, anche se fingeva di no; e Harry deve avergli raccontato come hanno scoperto degli Horcrux! No, mi rimangio tutto, non spettava ad Alhena raccontare di Regulus.
(tra l’altro, non sono andata a rileggere i cap dell’Ordine della Fenice, ma mi sembrava che Sirius comunque pensasse, o ipotizzasse, che Regulus si fosse comportato da vigliacco, che si fosse tirato indietro per paura, non certo per ideali o altro: molto diverso dalla dimostrazione di mostruoso coraggio di suo fratello nella realtà. Io direi che quello che sapeva era comunque così lontano dal vero che era come non saperne nulla)
Povero Sirius. Ha ragione, a parole o a fatti, tutti gli rinfacciano la sua morte e il dolore che ha causato, senza pensare al senso di colpa che deve provare per non essere stato accanto a tutti durante la guerra e aver perso la possibilità di fare magari la differenza, in qualche modo. Ma la rabbia contro chi ci lascia è una reazione normale e inevitabile, quindi davvero, non c’è nessun che sia in torto, qui. E non può rendersene conto, certo, ma scomparire davanti ad Alhena è davvero una mossa terribile.
Tra l’altro, mi piace l’idea di Alhena che Spacca nella Smaterializzazione, proprio dopo che ci hai detto quanto è portata in questa pratica, sottolinea perfettamente il suo turbamento.
Ho idea che verso la fine del litigio, quando Alhena raggiunge Sirius al cottage, anche loro comincino a ricordare che gridarsi in faccia è una cosa familiare tra loro, che finiscono a dirsi cose che non pensano e a urlarsi in faccia perché si cercano sempre, quando sono disperati. Anzi, Sirius lo dice proprio. Forse non proprio la relazione più sana del mondo, ma almeno è qualcosaXD
Mi è piaciuto questo capitolo in linea con la Danza:)
A presto!

Recensore Veterano
29/03/19, ore 14:37

Mi hai fatto ricordare le parole di una canzone degli anni Novanta; non saprei dirti di chi, ma diceva:
Qualche volta litighiamo ma il problema non è quello
L'amore non è bello se non è litigarello, si sa!

Che poi ok, per gli amanti dell'armonia familiare come me quest'affermazione potrebbe anche essere discutibile, ma chissà, magari per coppie più fumantine come i nostri due la cosa sussiste!
Beh, se tu dici (che li conosci bene) che questa divergenza è in realtà in fatto consistente, io non posso che fidarmi. Ciecamente, proprio.
Perché sì, uno stato d'animo come quello che, dopo aver toccato più volte il fondo (il fondo del fondo, nel caso di Sirius), deve affrontare ancora tutta una serie di dolorose questioni irrisolte come la morte di un amico fraterno e la riabilitazione di un fratello cui aveva rinunciato anni prima, deve essere come minimo nero come il carbone.
"Smettetela di rinfacciarmi tutti la mia morte".
Ma che affermazione é, quanta maledetta forza possiede? Credo che questa frase sia capace di riassumere il tutto. Mi sconvolge il fatto che qualcuno si ritrovi a pronunciare parole simili perché si tratta, in effetti, di un fatto talmente surreale da sconvolgere chiunque. Come se lui avesse potuto farci qualcosa, come se possa farci qualcosa.
È quasi naturale che, giunti a questo punto, altre parole non facciano che sgorgare a ruota libera in un'esplosione di dolore e shock e incomprensione e smarrimento e disperazione e confusione e chi più ne ha più ne metta. Se alla pentola a pressione si intasa la valvola, questa esplode. Se i sentimenti, soprattutto quello negativi, non vengono buttati fuori, il risultato è lo stesso. Quindi ben venga il battibecco fra loro (anzi, la chiamerei piuttosto la litigata furiosa): riesco a capire il perché della tua affermazione sul riavvicinamento. Ci voleva, insomma. Ora che le carte sono tutte in tavola, si può decidere se ricomporre il mazzo e chiuderlo in un cassetto, o se incominciare a giocare.
Quel "non me ne vado" alla fine mi fa ben sperare.
Ti abbraccio forte
A.

Recensore Veterano
28/03/19, ore 18:11

Ciao, Jess! Quanta fatica fanno i nostri due amici per incontrarsi! Direi che ci voleva questa bella litigata, se i due (finalmente) riusciranno a trovarsi. Sono sempre in attesa dell' "happy end" (per quanto può essere felice quello tra due persone che hanno sofferto tanto e che hanno bisogno di coraggio anche semplicemente per andare avanti), ma i nostri due amici vanno con il rallentatore! Ora speriamo che Alhena si sblocchi e Sirius abbia un atteggiamento più "costruttivo" (certo, è facile dirlo dall'esterno, ma trovandosi in quella situazione è tutt'altra cosa). 
Un abbraccio e a presto! Stefano

Recensore Master
21/03/19, ore 13:13

Ciao cara,
perdonami per il ritardo della recensione, ma è un periodo davvero fitto di impegni.
Trovo che questo capitolo sia uno dei migliori della storia, Sirius ed Alhena, pur se lentamente, si riavvicinano e si riabituano l'uno alla compagnia dell'altra. Trovo molto IC che lei si sia presa la briga di presentarsi ogni giorno all'Uccello Vermiglio per assicurarsi che quel testone stia seguendo i dettami medici. Dev'essere speciale per loro poter vivere ad un ritmo lento, riscoprirsi senza paura che la guerra possa interrompere nuovamente tutto quanto, certo, pur sempre con lo spettro del processo che attende Sirius, ma in una situazione decisamente diversa da quella vissuta ne "La danza della spade". Sirius ha fatto bene a chiederle perché lei fosse lì, anche se lei continua a chiudersi in se stessa, la conosce troppo bene Emerenc e sirius dovrà armarsi di pazienza, e focalizzarsi su quanto lo facciano sentire bene i momenti belli in sua compagnia.
L'arrivo inaspettato di Andromeda e Teddy mi ha fatto tantissimo piacere, innanzitutto perché hai affrontato anche il dolore della cugina di Sirius, in secondo luogo perché sono convinta che Teddy sia un ottimo antidoto alla depressione per il nostro Felpato. Il discorso sul fatto che lui fosse una specie di nonno per Teddy mi ha fatto davvero troppo ridere, ma calza a pennello alla situazione e un po' di risate ci vogliono, anche se a spese di Sirius.
ho trovato le frasi finali davvero delicatissime, è stato splendido poter vedere il punto di vista di Andromeda, la sua comprensione del rapporto che lega Sirius ad Alhena... mi hai emozionata.
Attendo il prossimo capitolo con ansia, per vedere quali altri temi introdurrai.
Un abbraccio,
Francy

Recensore Master
20/03/19, ore 22:01

Un altro bel capitolo.
Il capitolo dieci mi aveva spezzato il cuore, tanto sentivo il dolore di entrambi, Harry e Sirius. E' davvero molto paterno da parte di Sirius pensare ad Harry, nel senso che si preoccupa per lui, del fatto che voglia sviare l'argomento più doloroso, e di come poi ne parli.
Invece qui ho gioito. Alhena è un personaggio del tutto nuovo, ho letto l'inizio della storia con Sirius e questo riallacciarsi insieme sta procedendo con una delicatezza estrema, come se qualcosa si possa rompere da un momento all'altro, tanto sono fragili. Come se qualche passo avanti possa rovinare tutto. Ma stanno trascorrendo del tempo insieme, questo è davvero positivo. Ho adorato la visita di Andromeda, il fatto che ci sia di nuovo suo cugino nella sua vita, quando ormai ha perso tutti i suoi cari, è un vero toccasana.
Sirius è l'unico malandrino sopravvissuto, rimasto con i rispettivi figli dei loro amici. E si, è ingiusto, lui c'è e loro no, e questo, anche se non viene descritto, permane in ogni suo gesto, in ogni momento in cui preferisce essere Felpato. Felpato, la sua copertura, la sua difesa da tutto, dalla famiglia purosangue, dall'accusa di essere criminale, la sua liberazione. Riuscirà mai a staccarsi da Felpato ed essere nuovamente Sirius? Chi è poi, il vero Sirius? Alhena lo farà venire fuori?
Al prossimo capitolo!