Recensioni per
When the time will come
di _aivy_demi_

Questa storia ha ottenuto 230 recensioni.
Positive : 230
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/12/20, ore 23:04
Cap. 4:

Eccomi per lo scambio del giardino di EFP.
Era da un'po che non leggevo questa tua long XD ne porti avanti sempre più di una e, a volte, devo rifare un'po il punto ^-^.
Devo dire che, tu in poche righe, essendo molto breve, sai regalare sempre scorci molto ampi dell'animo dei tuoi personaggi i loro desideri, i loro piani ma anche le loro emozioni contrastanti come qualunque persona vivente che si rispetti loro le hanno che sia decidere se dire i propri sentimenti o che sia anche rischiare di distruggere un'intero gruppo di lavoro bello vedere questi dilemmi in loro.
E adesso cosa faranno i due testoni? Anbdranno anche loro all'incontro e impediranno la cosa? Oppure faranno scorrere?
Ciaoo e alla prossima.

Recensore Master
16/12/20, ore 19:08
Cap. 4:

Ciao cara *-*
Una cosa che mi piace molto delle tue storie è il fatto che siano molto introspettive. Io AMO le storie introspettive, perché così si ha in modo di scavare fino a fondo nell'animo dei personaggi. Ed è proprio ciò che succede qui. Jungkook deve essere davvero tormentato se preferisce andarsene all'aperto, in un parco, DI NOTTE, co uno scenario degno di un film horror. Ho sofferto troppo nel leggere di lui che ama Saeokjin, che vorrebbe stargli accanto, il suo sentirsi stupido per essere scappato dai suoi problemi, cosa che non è da lui. E passiamo poi a Tae e a Jin. Il primo si trova davanti ad una scelta che risulta sempre difficile, perché qui c'è il rischio che Jungkook e Jin si perdano del tutto. Adesso c'è un grosso problema, perché Jimin sta andando a parlare con Jungkook e Jin deve cercare di arrivare in tempo. Ci riuscirà? E in caso di no, si rovinerà davvero tutto?

A presto :*

Nao

Recensore Veterano
16/12/20, ore 11:34
Cap. 1:

Ciao, eccomi per lo scambio del Giardino

Allora, premetto subito che il gruppo musicale in questione non lo conosco, quindi vado totalmente alla cieca riguardo l'identità di queste persone. Diciamo che non sono proprio il mio genere, e già dalla mia immagine profilo si capisce quale sia il mio genere musicale XD 
È un prologo molto corto, ma non per questo meno ricco. La cosa che mi ha colpito di più è senza dubbio la descrizione delle emozioni di Jin (l'ho scritto giusto vero? Perdonami, ma io sono una frana a tenere a mente i nomi, specie se appartengono a persone o personaggi che non conosco. Non ti preoccupare, andando avanti nella lettura colmerò questa lacuna XD) riguardo la leva militare.
Due anni non sono pochi, e non vedere i propri affetti per tutto questo lasso di tempo può essere davvero pesante, e di certo non è l'unico aspetto: il duro addestramento, le condizioni poco ortodosse della caserma, l'eventuale sergente istruttore stronzo e gli eventuali camerati ancora più stronzi.
Questo prologo mi ha fatto tornare in mente una canzone dei Santo California, "Tornerò", non so se la conosci ma sostanzialmente parla di questo ragazzo che parte per la leva militare e saluta la sua amata. Questo testo, bene o male, tratta un po' le stesse emozioni e funziona... riesce a trasmetterle.
Vedremo come si svilupperà, di certo un po' sono curioso.

ah, ti chiedo scusa per il ritardo, ma il periodo universitario sotto le feste è ORRENDO. In genere sono molto più celere di così.

alla prossima^^

Recensore Master
14/12/20, ore 15:08
Cap. 4:

Ciao, cara <3
In questo capitolo vengono fuori i tormenti di Jungkook, lui che in quel momento si trova solo in un parco di notte avvolto da mille pensieri che riguardano Seokjin.
I suoi sentimenti sono palesi, ma anche la paura di rovinare ogni cosa.
I pensieri vengono interrotti dalla chiamata di Jimin che vuole vedere Jungkook e parlarci.
Dall'altra parte abbiamo Jin e Taehyung quest'ultimo rivela ciò che ha origliato e io sono curiosa di sapere cosa accadrà.
Complimenti e alla prossima <3

Recensore Master
29/10/20, ore 16:55

Ciao Ayvi, eccomi per lo scambio del giardino.
Devo dire che trovo questo capitolo bello ma frustrante, nel senso che sia Jin che Jungkook sembrino pensarla nello stesso modo astruso riguardo la loro relazione. Entrambi temono il confronto, forse per la paura di un rifiuto, o più semplicemente per timore di complicarsi troppo la vita o incrinare la loro splendida e complice amicizia. E palese che i due si desiderino a vicenda, che siano oppressi da questo bisogno come dice Jin che spera nella lontananza forzata di risolvere il problema. Spero invece in un chiarimento, mi piacerebbe vederli confrontarsi al di la di tutto il contesto. Perché fuggire è sempre inutile, e se ami qualcuno la lontananza non risolve nulla, anzi, peggiora e raddoppia la soffereza del distacco. Mi auguro che tu decida di aggiornare presto la tua storia, nel frattempo di saluto rinnovandomi i miei complimenti.
Tea.

Recensore Master
20/10/20, ore 10:45

Ciao Aivy, eccomi per lo scambio.
Continuo volentieri la lettura di questa storia che trovo molto realistica e terra terra. Non so' come spiegare la sensazione ma leggere è come guardare attraverso un vetro momenti quotidiani di una vividezza tale da sembrare quasi di assistere agli eventi come veri spettatori. Dunque anche Jungkook è pensieroso e preoccupato, intuisce forse qualcosa? Lo sente nell'aria e perciò reagisce piangendo? Il fatto che tutti nel gruppo abbiano capito cosa ci sia fra i due la dice lunga sulla loro complicità, seppur per ora sia taciuta. Cosa farebbe se Jin gli dicesse ciò che prova e lui dovesse fare lo stesso, soprattutto in un momento così delicato? Mi piacerebbe proprio scoprirlo, intanto ti faccio i miei complimenti per il tuo modo unico di raccontare questi personaggi.
Tea.

Recensore Junior
11/10/20, ore 18:11

Innanzitutto ti chiedo umilissimamente perdono per il (doppio, per giunta!) ritardo. E' stata una settimana impegnativa e non mi sono organizzata esattamente nel migliore dei modi.
Però eccomi qui!

Mi piace sempre molto l'immagine del getto della doccia che quasi con arroganza si posa sul corpo e, come anche in questo caso, il descrivere la scena in modo dettagliato e puntuale - l'acqua rovente alternata ai "getti sporadici di tiepido tepore" - mi dà sempre l'impressione di un vano tentativo da parte dell'individuo di cacciare via assieme al sudore e allo sporco anche tutti quei pensieri invasivi e invadenti che sono fonte di turbamento e agitazione. Anche stavolta questo è stato il primo pensiero che mi è balenato in testa e, anche stavolta, prevedevo il fallimento di quel tentativo. Eppure, quello che ho trovato in parte se ne discosta: assistiamo a una riflessione sul mondo in cui Jungkook è cresciuto tra sue luci e le sue ombre. Io faccio sport agonistico da quando sono piccola e conosco bene cosa significhi entrare a far parte della piccola comunità che era per me "il palazzetto" e la sottile linea di demarcazione tra una giovane ragazzina che si diverte e quella stessa che si ritrova in palestra tutti giorni per troppe ore, quasi fosse una costrizione.
E come dimenticare, poi, tutte le dinamiche, alle volte date per scontate tanto erano entrate nella quotidianità, altre volutamente celate, che entrano in gioco - tra la pesantezza degli allenatori, delle società, i genitori e i compagni. Ovviamente qua, la situazione, diverge dalla mia, ma i meccanismi descritti, invece, sono perfettamente in linea.
Così il ragazzo si ritrova a sentire il bisogno di uscire, delucidarsi e schiarirsi la mente, liberarla da quei pensieri e da quel senso di claustrofobia (quasi) che la casa comune di tanto in tanto può suscitare.
Un passo dopo l'altro entriamo nel bel mezzo del groviglio di pensieri del giovane, ripercorrendo assieme a lui il percorso che lo ha visto sopraggiungere a un'equilibrio tanto agognato con quella persona con cui non solo è cresciuto, ma con cui ha condiviso tutto.
Proprio per questo non mi sento in grado o nella posizione per poter dare giudizi sul suo comportamento e sulle sue decisioni. Non le condivido appieno, ma le comprendo e mi rendo conto della difficoltà della situazione; di quanto il terreno che lo ha portato a scegliere di non esplicitare i suoi sentimenti fosse sdruccevole e spinoso.
E poi questa: "Vederlo partire forse avrebbe riportato un po’ di insana quiete data dal niente che sarebbe rimasto dei suoi sentimenti"... Questa frase mi ha sinceramente fatto male e spezzato un pochetto. Sarà l'ipersensibilità dovuta agli ormoni (maledetti), ma mi ha gettato addosso una tristezza non indifferente e l'ho trovata splendida grazie alla sua capacità di trasmettere precisamente la sofferenza provata.

Dall'altra parte, dopo, abbiamo Seokjin, i cui pensieri più o meno inconsci hanno ceduto a Jungkook un coraggio che quest'ultimo non percepisce e quindi fa sì che egli non metta in pratica ciò che avviene nel sogno. E' così difficile tutto perché in fondo entrambi vogliono la stessa cosa, ma nessuno dei due ha il coraggio di comunicarlo all'altro. La presa di coscienza di Seokjin rispetto ai propri istinti e desideri, invece, mi ha fatto sorridere; così come il vederlo successivamente alle prese con un'erezione ingombrante e non richiesta con la quale è costretto a fare i conti prima o poi (che oltretutto: che pessima scelta di vita è quella di smettere di masturbarsi? Ma perché una persona dovrebbe privarsene? ahah)
E poi... come glielo si fa presente a Seokjin che può anche partire e ricominciare tutto da capo e togliersi l'altro dalla testa, ma prima o poi sarà sostituito da un altro Jungkook di turno e il problema si presenterà di nuovo, questo è inevitabile.

Beh, credo che entrambi siano in un po' inadatti alla vita, ma che sia proprio per questa loro incapacità di farvi fronte che io gli voglia tanto bene. Quindi niente, spero tu vada avanti presto che sono curiosa di vedere in quale modo anche stavolta cercheranno di evitare le proprie emozioni e le situazioni che creano e ci vediamo a brevissimo su un'altra delle tue storie per la seconda recensione ;)

Bongi!
(Recensione modificata il 11/06/2021 - 10:34 am)

Recensore Master
09/10/20, ore 14:57
Cap. 1:

Ciao _aivy_demi_ , eccomi per lo scambio del giardino.

Fra le tante belle cose che hai scritto ho deciso di fermarmi qui, più che altro perché attratta dall'argomento che sta' portando il povero Jin alla pazzia, il servizio militare! In realtà, non è nemmeno questo il vero motivo, ma due anni sono lunghi da passare lontano dal proprio ambiente lavorativo oltre che affettivo. E penso sia proprio questo il problema, un lasso di tempo così ampio è difficile da vivere, soprattutto lontano dalla persona che si ama. Perché sì, Jin è follemente innamorato di Jungkook, il quale ignora sia i sentimenti che l'imminente partenza del compagno e collega, anche se dovrebbe sapere come tutti cosa significhi per il giovane quel ventottesimo compleanno.
in effetti, è complicato aprire il proprio cuore a qualcuno, e Jin è fortunato ad avere degli amici così presenti e premurosi, seppur a volte si rivelino invadenti e casinisti. Riguardo il testo, l'impaginazione e i dialoghi trovo tutto molto ben realizzato e curato. D'altronde, so' benissimo quanto vali come autrice, apprezzo moltissimo anche il fatto che il capitolo non sia eccessivamente lungo. Credo che questo permetta al lettore di soffermarsi sui temi trattati e di elaborarli meglio, almeno questo è il mio pensiero. Un prologo che apre a una storia ricca di eventi tutti da scoprire e per nulla scontati, perciò, come sempre, ti faccio i miei complimenti.
Tea.

Recensore Master
09/10/20, ore 11:04

Buongiorno, eccomi qui ^^
Parto subito con una richiesta perché sì, perché devo assolutamente fartela: ti prego, aggiorna presto la storia perché ancora fatico a credere di essere già in pari e di essere già così tanto affezionata ai personaggi, specie dopo un capitolo del genere, così introspettivo, pieno di umanità e ben scritto.
No, okay, rettifico: aggiorna quando vuoi, ovviamente, non sono nessuno per metterti fretta. Però attenderò con trepidazione il nuovo capitolo, sono troppo curiosa di scoprire se Jungkook e Seokjin avranno finalmente il confronto a cuore aperto tanto agognato – o meglio, tanto agognato per noi lettori, perché nelle loro menti tutto vortica, tutto è chiaro e confuso al tempo stesso e il confronto si sta rivelando davvero la loro più grande paura. Ma è anche vero che rimandare l'inevitabile potrebbe rivelarsi deleterio, perciò spero davvero che prendano coraggio e che si parlino, senza più rimanere imbottigliati nei loro traffici emotivi così dolci e malinconici.
La prima parte dedicata a Jungkook non solo mi ha fatto molta tenerezza – mi dà l'idea di essere un ragazzo così puro e innocente –, ma ha anche messo in luce un lato della società coreana (ma anche mondiale, direi) non da poco: l'apparenza è tutto, specie quando sei un personaggio pubblico, specie quando hai un successo mastodontico premuto sulle spalle e sei perennemente sotto i riflettori. Non importa cosa stai vivendo e passando nel privato, non importa se dentro sei distrutto e se stai affogando nei tuoi stessi pensieri, non importa se presto dovrai momentaneamente salutare una tra le persone più importanti della tua vita, l'importante è che ti mostri impeccabile quando sai che devi apparire, che non devi mostrare alcuna crepa, alcuna sbavatura. È triste da dire, ma il mondo dello spettacolo purtroppo è così, è un mondo in cui il contenitore deve perennemente essere integro e perfetto e non importa cosa effettivamente contenga – in questo caso l'anima di un giovane consapevole che la sua vita presto cambierà, ma questa consapevolezza non cancella affatto la sua paura.
E mi è piaciuto tantissimo il modo in cui lo hai descritto, perché riflette alla perfezione una realtà nella quale viviamo tutti i giorni e che potrebbe tranquillamente essere estesa alle persone più “comuni”.
Anche l'introspezione di Seokjin mi è molto piaciuta e mi è parso il più “fisico” tra i due, soprattutto a livello di pulsioni. Se immagina Jungkook i casi sono: o il ragazzo che piange implorandolo di non andarsene (ho la brutta sensazione che sia un sogno premonitore) o in atteggiamenti molto più intimi, un vero e proprio amplesso in cui diventano una cosa sola. Ed è assolutamente normale, sono pulsioni e sensazioni che prova nei confronti di una persona per la quale prova una forte attrazione, così come anche il masturbarsi pensando a lui – mi piace il modo in cui stai sdoganando poco per volta quelli che al giorno d'oggi per molti sono ancora dei tabù (e sinceramente mi domando perché, sono cose alquanto normali che fanno parte della vita di tutti).
E anche Seokjin inizia a pensare che parlare a cuore aperto con Jungkook sarà la svolta decisiva della sua vita. Che dopo averlo fatto ripartirà da zero. E niente, io non ci credo e non ci crederò neanche tra mille anni, perché nonostante non li abbia ancora visti insieme e interagire, attraverso le loro introspezioni ho compreso fin troppo bene quanto non solo siano attratti l'uno dall'altro a livello fisico, ma anche (e forse soprattutto) a livello emotivo.
Quindi è anche per questo che sto agognando come non mai il loro confronto faccia a faccia.
Non vedo l'ora di proseguire, attendo con trepidazione il nuovo aggiornamento ^^
Alla prossima!

»Amethyst«

Recensore Master
01/10/20, ore 19:17

Ciao, eccomi qui ^^
Anche questo capitolo mi è piaciuto molto, abbiamo finalmente modo di osservare la situazione dal punto di vista di Jungkook e devo dire che non mi ha affatto delusa, anzi, mi ha offerto uno spunto di riflessione che nel capitolo precedente non avevo affatto considerato.
Ti dirò, inizialmente ero più che convinta che in questo capitolo ci sarebbe stato o il confronto tra Jin e Jungkook o che ci fosse un time skip che ci mostrava Jin prendere parte al servizio militare – non so il perché, ma avevo fatto le mie ipotesi e buh, credevo di averci azzeccato, lol.
Niente di tutto ciò è avvenuto, ma ciò che ho letto in questo capitolo mi ha davvero soddisfatta, anche perché è stata messa in luce una sfumatura non da poco, anzi, molto importante secondo me: nonostante nessuno (Jin in particolare, dato che è uno dei due interessati) abbia ancora detto nulla a Jungkook, lui è ben conscio che prima o poi Jin dovrà partire per prestare il servizio militare, dato che in tutti quegli anni ancora non lo ha fatto e il suo tempo sta per scadere.
E non ci avevo proprio pensato a questa cosa, la quale si è rivelata non solo un particolare non da poco, ma anche una svolta molto importante per la trama, perché l'introspezione di Jungkook verte proprio sulla sua inquietudine, sulla sua prematura malinconia e sulla consapevolezza che una cosa del genere, prima o poi, dovrà capitare.
E proprio per questo comprendo ancora di più quanto sia difficile per Jin dirglielo in faccia e a cuore aperto: perché è una cosa talmente ovvia e inevitabile, una cosa che prima o poi si sapeva che sarebbe accaduta, che dirlo davanti a Jungkook la renderebbe ancora più reale di quanto già è, darebbe una vera e propria conferma alla separazione imminente – da questo punto di vista, il capitolo precedente assume una profondità ancora maggiore.
Anche Yoongi mi è piaciuto molto, sia per il modo in cui si è approcciato a Jungkook e sia per il modo in cui lo hai caratterizzato in generale.
Mi piace perché lui sa osservare in silenzio, riesce a cogliere sfumature che altre persone non notano e arriva alle sue conclusioni senza giudicare nessuno.
E sì, io ho davvero un debole per personaggi del genere, perché il riuscire a cogliere cose che agli altri sfuggono la reputo una gran bella dote, specie se poi ci si prodiga o quantomeno preoccupa per i diretti interessati.
Sono molto curiosa di scoprire come proseguirà la storia, spero di continuare presto ^^
Complimenti e alla prossima!

»Amethyst«

Recensore Junior
17/09/20, ore 18:48

Ciao! Sono qui per lo scambio del Giardino!

Ho deciso di continuare con questa storia, perché la scorsa volta mi aveva preso molto, e questa è stata l'occasione giusta per riprenderla!
Il titolo riassume perfettamente il succo del capitolo: dinanzi a certe notizie o eventi, spesso non si sa mai cosa dire, come rispondere, magari come consolare un amico che è in difficoltà (nel caso di Yoongi, ad esempio)!

La situazione in cui si trovano Jin e Jungkook è parecchio tesa: un passo falso e, parafrasando Jungkook, ne morirebbe uno dei due (speriamo vivamente di no...). Da un lato, se Jin si dichiarasse, sarebbe struggente, perché avverrebbe subito una separazion e(il cui esito non potrebbe essere necessariamente felice); dall'altro, se nessuno dei due parlasse, ci sarebbe il rimorso eterno di non essersi buttati al momento giusto. 

Da una parte concordo con Yoongi, ovvero che dovrebbero parlarne, ma dall'altra capisco sia i remodi di Jin che di Jungkook nel tacere sull'argomento... Che dire, è proprio una bella gatta da pelare!

Per quanto riguarda la grammatica non ho nulla da segnalarti, mentre ti devo dire che l'introspezione mi è piaciuta molto! 

Un abbraccio, 
Luschek

Recensore Master
16/09/20, ore 16:21
Cap. 1:

Ciao, eccomi qui ^^
Avevo l'imbarazzo della scelta, infatti mi sono decisa proprio all'ultimo su cosa leggere e recensire perché sul tuo profilo ho trovato parecchie storie interessanti.
Alla fine ho scelto questa, trovo che la trama sia particolarmente interessante e sono curiosa di scoprire come si svilupperà strada facendo.
Intanto il prologo mi è piaciuto, mi ha permesso di inquadrare bene i personaggi e di comprendere anche le dinamiche che intercorrono tra loro.
Per Jin non è affatto una situazione facile, anzi: il continuo rimandare l'inevitabile lo ha portato inesorabilmente a scontarcisi, anche perché ormai non c'è più tempo e deve fare ciò che lo Stato impone – non credo di esagerare (ma correggimi se sbaglio), se la chiamo “imposizione”. Alla fine quella di prestare due anni di servizio militare non è una scelta facoltativa, bisogna farlo per forza.
Ed è proprio quando ormai il tempo è agli sgoccioli che Jin capisce quanto sarà dura separarsi da tutti coloro che ormai fanno parte della sua vita e che la completano: i suoi compagni, le persone che più lo hanno aiutato in tutti quegli anni, coloro con cui ha condiviso tutto, dalle gioie ai dolori, dalle fatiche alle grandi soddisfazioni.
Praticamente tutte le persone che lo hanno accompagnato nei momenti più importanti della sua vita.
Jimin e Tae mi sono piaciuti molto perché sono un po' agli antipodi: mentre uno è impulsivo, l'altro è più calmo e riflessivo. E questa discrepanza viene alla luce proprio nel momento in cui Jin racconta loro del dovere al quale dovrà adempiere; un dovere del quale loro due sono al corrente, ma non Jungkook, che è ancora all'oscuro di tutto.
Comprendo bene Jin quando pensa che dirgli tutto – sia dei due anni che trascorrerà via, sia dei sentimenti che prova per lui – alla fine lo libererà da un macigno abnorme che preme sul cuore; in fin dei conti starà lontano per due anni ed è giusto aprirsi ed essere cristallini prima di andarsene. Il problema è che, appunto, tutto ciò non è facile. Perché se Jin non gli ha parlato a cuore aperto prima, significa che ciò che gli vuole dire è davvero molto delicato e importante.
Motivo per il quale sono davvero curiosa di scoprire come si evolverà la storia, dato che le premesse sono molto buone.
Alla prossima ^^

»Amethyst«

Recensore Master
11/09/20, ore 20:20

Ciao tesoro! Come ti dicevo ieri, eccomi finalmente da te per lasciarti un segno del mio passaggio! Dato che non hai ancora aggiornato “No Time for Regrets” che sto seguendo (e che hai lasciato con un bel colpo di scena! Non vedo l’ora di conoscere quali pieghe prenderà la storia!! xD) mi sono messa alla ricerca di qualche altra cosa da leggere e ho trovato questa storia di cui – poi mi sono ricordata!- avevo letto già il primo capitolo tantissimo tempo fa, credo addirittura che sia stato il nostro primo scambio! <3
Ebbene innanzitutto, mi ha fatto sorridere capire che i personaggi protagonisti sono, in realtà, gli stessi dell’altra tua storia! Quando ho letto i nomi Jimin, Jin, Jungkook etc., ho tipo lanciato un urletto poco dignitoso davanti allo schermo! Giustamente ho conosciuto questo gruppo tramite te e all’epoca non avevo la minima idea di chi fossero! xD
Dunque, se già in passato il primo capitolo mi era piaciuto tantissimo, adesso che conosco un po' delle loro dinamiche e so che loro sono i protagonisti, la mia curiosità è arrivata alle stesse, visto e considerato anche l’intreccio inedito, che lascia presagire una buona dose di angst!
Il capitolo si apre con alcune riflessioni di Jungkook, la cui tensione si percepisce benissimo dai pensieri e dai movimenti, nonostante le vere motivazioni di essa vengano poi a galla soltanto attraverso il suo dialogo con Yoogi. Apprendiamo dunque che Jin non ha ancora trovato il coraggio di svelare la dura verità all’amico, tuttavia quest’ultimo è ben consapevole del destino che attende l’altro circa l’obbligo di lega e la cosa lo distrugge interiormente. Mi ha fatto una tenerezza assurda vedere Jungkook così piccolino e fragile, credo tu sia stata bravissima a raccontarci la sua introspezione, perché davvero ho sentito ogni cosa del suo stato d’animo, ogni cambiamento, dall’angoscia, alla tristezza, all’affetto. Sono entrata così in empatia con lui, che sarei voluta essere al posto di Yoogi e abbracciarlo fortissimo per infondergli un po' di coraggio… soprattutto considerando che Jin sta davvero per spezzargli il cuore, dicendogli la verità.
Il rapporto tra i due (Jin e Jungkook) poi, già mi porta a fangirlare come una pazza. Da quello che ho potuto intuire, ufficialmente non vi è altro che una amicizia stretta, ma come hanno notato gli altri membri della band, credo proprio che il loro legame trascenda un pò!
Ok, come avrai intuito, anche questa storia mi ha già conquistata e non vedo l’ora di continuare la lettura! Ormai mi hai fatta innamorare di questi ragazzi, c’è poco da fare!
A presto, Violet :D

Recensore Junior
28/08/20, ore 16:27

Il capitolo si apre con un tipo di introspezione che amo sempre molto: "Resisti, si diceva: resisti, manca poco, manca poco, manca poco" affermazioni come questa le trovo sempre molto efficaci, oltreché utili ad empatizzare e immedesimarsi con le emozioni del personaggio le quali, ovviamente, prendono una carica non ignorabile.
Il soggetto è Jungkook, colui che prima ci era stato presentato solo attraverso gli occhi di Jin e che ora prende una forma tutta sua. Tutta la parte iniziale è intrisa di una buona dose di nostalgia e malinconia: mi sono presto ritrovata nei gesti del giovane, i quali mi hanno rammentato di tutte quelle occasioni in cui stessa ho sfogliato vecchie fotografie o vecchi video, soltanto al fine di poter mantenere vivido il ricordo di ciò che avevo percepito in quegli istanti. E tutto questo l'ho ritrovato qui, nell'attimo in cui Jungkook premeva il tasto pausa soltanto per riuscire osservare ancora un poco la loro affinità e tenere acceso nella memoria i loro attimi rubati.
Il capitolo procede e a me continua a trasmettere quella sensazione di groviglio leggermente logorante che prende alla bocca dello stomaco quando si teme l'arrivo di una notizia negativa, quando si sa che arriverà e che non potrà essere impedita in alcun modo. E quindi no, certo che Jungkook non sa niente, ma d'altronde cosa avrebbe dovuto sapere? Non gli restava niente se non sperare che il conto alla rovescia verso la partenza di Jin avvenisse il più lentamente possibile, nulla più.
Yoongi, dal canto suo, è un po' l'amico che tutti vorremmo avere: quello che riesce a leggerti dentro e che è capace di darti i consigli giusti, anche se questa significa porti di fronte ad azioni difficili, che necessitano una buona dose di coraggio, nonostante all'apparenza possano sembrare tanto semplici e scontate.
Dc, questi due mi fanno anche un po' di rabbia: sono un po' quei tipi di persone che palesemente hanno un'affinità e una chimica di cui non solo si sono accorti loro stessi, ma anche tutte le persone intorno e ciò nonostante non hanno fatto niente e cavolo... è il non fare niente in situazioni di questo tipo alle volte è tanto sfiancante e insostenibile...!
E soprattutto, adesso gli resta ormai poco e come concludi... "se l’equilibrio fosse venuto a mancare ne avrebbero risentito tutti prima o poi e questo avrebbe significato soltanto guai" e mi pare abbastanza implicito che questi due siano il fulcro, il cuore pulsante di quell'equilibrio.
Il capitolo è breve, ma a me è piaciuto davvero molto: d'altronde l'introspezione, il potermi rifugiare all'interno delle emozioni dei personaggi resta la mia cosa preferita e il tuo modo di narrare queste cose mi affascina e coinvolge; è semplice, senza fronzoli e piuttosto concreto, rende naturale il mettersi al pari dei tuoi personaggi, sentirli vicini e empatizzare con loro.

A presto,
Bongi!

Recensore Veterano
17/08/20, ore 10:55

Eccomi di nuovo: i capitoli son brevi, quindi li si è letti abbastanza in fretta!
Lo stile mi sta piacendo, ma proprio come negli anime, mi fanno strano i nomi...che ci posso fare, faccio un po' fatica a capirli, come quando guardo le serie tv coreane ringrazio le voci dei nostri doppiatori perchè sennò fatico a distinguere molti dei personaggi tra loro...
Una sola domanda: perché questo capitolo è stato impaginato diversamente rispetto agli altri?
Forse è solo un caso ma salta subito all'occhio!