Hello hello Miss cara, coma va? Passate delle belle feste? Io sto ancora cercando di smaltire quello che mi hanno fatto prima cucinare e poi mangiare. Ad ogni natale che passa ringrazio dio di non aver parenti dal sud con cui festeggiare, già esageriamo noi, non voglio entrare nella spirale buia dei pasti infiniti del meridione… mi bastano i matrimoni di tanto in tanto.
Ma non sono qui per lamentarmi di quanto la mia famiglia dovrebbe smetterla di comportarsi come se fossimo appena usciti dalla guerra o come se fossero ancora tutti i leoni di una volta che si sarebbero mangiati anche le bucce dei mandarini! Siamo qui perché ci sono altri polpettelli che hanno coraggio-samente rischiato la propria vita, alcuni anche in maniera pensante, infiltrandosi in territorio nemico, lì dove si sarebbero potuti scontare con un potenziale assassino!
Iniziamo con il dentista.
Solo per il lavoro che fa dovrebbe tipo essere in cima ai sospettati, altro che la ex con la DOC o la tipa super rilassata che odia il caffè ma ne tiene un po’ in casa per lo sugar daddy quando la va a trovare. Il dentista. È sempre il dentista se ce n’è uno in una storia. Come fai a fidarti di uno che per lavoro mette le mani in bocca alla gente? Come ti fidi di qualcuno che ti sorride smagliante e poi ti infila un trapano nel dente? Gente sadica che ti fa le domande mentre te sei sdraiato con quattro tamponi in bocca, un tubicino aspira-saliva, due ferri e le sue dannate dita. E pretende pure che gli rispondi e finge di capirti!
Niente, è il dentista il colpevole.
Deliri miei a parte… anche se di norma le mie recensioni sono sempre solo deliri miei, ma facciamo finta di nulla, come diceva la mia migliore amica, stendiamo un vecchio peloso. O un velo pietoso, come preferisci tu.
Leena e Presidente sono un’accoppiata curiosa ma assolutamente adorabile, mi ispirano molto come duo, chissà se non potranno ispirarmi anche come coppia in futuro, ma dubito che ci saranno molti fiori d’arancio in questa storia. A meno che qualcuno non riesca a sposare non-quel-Dom.
Ma concentriamoci: che Presidente fosse ricco di famiglia si era capito, un adorabile bimbetto viziato dalla sua nonnina, palese, però scopriamo che anche la nostra Leena, che non occupa proprio i piani più alti, è nata nel lusso e nella nobiltà. Primi passi mossi in un maniero, fiabe di Beda il Bardo che mi ispirano molto famiglia nobiliare inglese classica, quindi non un ramo cadetto dei Zabini ma proprio il principale… eppure vive al primo piano, fa un lavoro misterioso e commenta cosa come “solo chi non è mai stato povero può far commenti del genere”, ergo la signorina sa cosa si prova a non vivere nel lusso e non potersi permettere di fare la schizzinosa. Abbiamo quindi sue opzioni: casata decaduta o fuga dalla famiglia per motivo x.
Opterei un po’ più per la seconda, qualcosa tipo “sto facendo un lavoro/ ho fatto delle scelte che i miei non approvano e sono stata tagliata fuori/ mi sono tirata fuori dalla famiglia”. Ti tengo d’occhio pol-pettina, ti tendo d’occhio. A te e a Matteo.
Il ragionamento delle crocchette di patate qui fila ma non mi convince: la metropolvere potrebbe esse-re un buon metodo per arrivare in casa di qualcuno e poi defilarsi senza lasciare traccia, ma non credo sia stata usata per un paio di motivi. Per prima cosa se avesse utilizzato la metropolvere gli Auror se ne sarebbero accorti, ci sarebbero state tracce. L’assassino potrebbe aver ripulito tutto, vero, ma non mi convince lo stesso. Poi continuo ad essere convintissima che quel caffè nasconda più di quanto non sembri, quasi ti direi che per me era lui che voleva ammazzare qualcuno, ma ho bisogno di più prove per poterlo affermare con certezza. Per di più, Monty era al quattordicesimo piano, dove ci sono gli appartamenti più grandi, con i terrazzi più grandi, non c’è un gran via vai, non c’è gente che deve suo malgrado passare per il piano per arrivare al suo, non c’è nessuno che debba accedere al 15 per arriva-re a casa dei Dawson, sarebbe bastato prendere le scale per defilarsi o magari uscire sul terrazzo e smaterializzarsi o usare le scale antincendio. No, la metropolvere non mi convince per niente e se l’avranno usata sarò molto delusa dal mio precario ed inaffidabile intuito.
Però, com’era ovvio che fosse, non c’era nulla di interessante in casa del dentista, è solo un dentista dopotutto, manco a dire che è un chirurgo, allora li potevo capire i resti umani nel frigo! Ma è dal ca-pitolo precedente che mi domandavo come se la sarebbero svignata i nostri baldi zuccherini. Credevo si sarebbero rifugiati in terrazzo anche loro e invece come il più classico dei casi si sono nascosti sotto il letto, lol. Direi che devono ringraziare il cielo che mr. Dentista non sia tornato con una dolce com-pagnia o stare sotto quel letto sarebbe stato ancor meno piacevole e soprattutto mooooolto traumatico.
Tutta la mia comprensione va a Presidente, lavarsi i capelli, di sera, perché sporchi di polvere è terribi-le. L’aspirapolvere va passato soprattutto sotto i letti, ci dormi lì ciccio, non è igienico, poi si formano gli acari! Ed è pure medico.
Ma ciò che mi importa di più di questa infrazione con scasso magico è ciò che ci ha detto dei vari per-sonaggi.
Leena ha chiamato un suo amichetto in Inghilterra per saperne di più sul dentista pazzo, anche se poi non gli ha chiesto nulla, ma ciò su cui mi focalizzerei è il fatto che Jaden è l’unico che forse l’ha sem-pre capita, per questo non si preoccupa di raccontargli cosa sta succedendo, anche se non nei dettagli, per questo si fida di lui che è uno Yaxley, quindi si suppone un altro tipo impaccato di soldi. Soldi che Leena, di nuovo, non ha, perché non potrebbe corrompere nessuno a quanto pare. Quindi rimarco la mia ipotesi: Leena cara è uscita fuori dai binari che la sua famiglia si aspettava seguisse e o sono stati loro stessi a darle il ben servito o è fuggita a gambe levate per arrivare in America e scrivere di torbidi omicidi e fic da +18. Lascio a te spiegarmi se quel “+18” è da intendersi per violenza o per contenuti piccanti, io leggerò comunque volentieri una storia scritta da lei, anche solo un paio di pagine. Anzi, ma la sua autrice, non ce la vuole scrivere una oneshot scritta dalla nostra mirabolante Leena Zabini? Ci faccia sognare signorina mamma di Leena!
Comunque, il fascino della spesa si innesca solo quando il supermercato è vuoto. E con questa mi di-sconnetto da questo canale, il mistero di Matteo e Lemongirl sul terrazzo di Presidente lo affronteremo prossimamente.
Quindi tipo ora.
Io capisco che qui ci sia gente che ha i soldi veri, ma non aver mai lavato i piatti è scandaloso, Lemon ha ragione. Infilare le mani nell’acqua bollente e toccare inavvertitamente qualcosa di viscido e mol-liccio che ti si spappola sotto le dita è un’esperienza formativa, ti tempra il carattere, ti rende una per-sona migliore, ti prepara agli orrori del mondo.
Credo che Niki e Matteo siano un’accoppiata davvero interessante, anche perché lui pare l’unico sano di mente, serio, maturo, coscienzioso e più adulto degli altri (o almeno pare avere tutti questi requisiti tutti assieme, gli altri ne lisciano almeno uno). Anche se è un pazzo satanista che si finge una porno star sotto copertura per una casa produttrice controllata da un cartello colombiano che in realtà usa i suoi film di serie b solo per riciclare denaro sporco. Poi vabbé, magari al prossimo capitolo scopro che è un tonno anche lui, ma per ora lasciami illudere. Dicevo, lui è così, Niki ha un grande “fuck the si-stem” scritto in fronte, l’empatia del commesso alle poste che ti ha visto in fila da tre ore ma decide di fare la sua dannata pausa pranzo proprio quando è il tuo turno facendoti aspettare un’altra ora e la de-licatezza del mio cane quando viene a prendermi a zampate alle cinque di mattina perché vuole scen-dere, ma si dimentica che è un dannato maremmano e mi schiaffeggia tipo Mila che salta a rete per se-gnare il punto decisivo per andare alle nazionali.
Sì, dicevo, una coppia curiosa.
Lemongirl è palesemente entrata a casa della vecchiaccia più e più volte, a sto punto sono sicura sia entrata anche a casa di Monty più e più volte e sappiamo per certo che si è infilata anche in quella di Moos. Solo che i primi due non credo ne sarebbero stati troppo felici nel saperlo, Moos s’è solo spa-ventato.
La visita a casa della mummia è stata l’ennesimo flop, se non vogliamo tenere in considerazione la scoperta sensazionale di Ryan, il fatto che a Matteo stia bene il rosa, che da giovane la signora Turner faceva la Regina delle Nevi nella terra di Narnia e che, a quanto pare, è una vecchietta abbastanza ar-zilla da scavalcare con facilità la vasca.
I libri di medicina presumo che siano del suo defunto marito, o ex? Mi sa defunto, ve? In ogni caso, ha anche un pappagallo preferito e, preparati perché questa volta la sparo grossissima: per me il pap-pagallo è un essere umano trasfigurato in uccello da Emily per nascondere qualche torbido segreto di famiglia. Tutto molto british.
Spero qualcuno porti qui poveri pennutelli allo zoo da sashimi.
Dubito che Tutankhamon c’entri qualcosa con la morte di Monty, non credo gli interessasse minima-mente, magari lo reputava un viziatello scapestrato, magari conosceva la capostipite dei Dawson, pro-babilmente frequentavano scuola assieme a Lincoln, chi lo sa, ma non ce la vedo come assassina vio-lenta. Veleno? Si, quello sì, a penso che la sua prima vittima sarebbe stata Niki, ecco.
Doctor StroBerry e Madre Emilia dei pennuti non sono decisamente dei buoni canditati. Anche se lei potrebbe essere la classica vecchietta inglese che sopravvive a tutti i suoi quattro mariti e lui è un den-tista.
Passiamo al cibo.
Non capirò mai l’odio o la paura che la gente ha per i piccioni, sì, sono i topi del cielo, si mangiano di tutto, ma poverini, non è colpa loro, è colpa dell’uomo che gli ha scombinato i ritmi di sonno-veglia e che con la sovrapproduzione di cibo elaborato, l’unico che riescono a reperire, li ha fatti diventare tutti malaticci e deboli, inclini alle malattie. Sono così carini i piccioni, hanno le penne iridescenti!
Però capisco che ci sia qualcuno che possa esserne spaventato, quindi tranquilla Elly, hai due baldi giovani pronti a difenderti, Onigiri Miya, che spero ne sappia un minimo di autodifesa, ed Esteban, che ha un nome da trafficante colombiano e secondo me, se si impegna, riesce anche a fare brutto.
Sai, avevo pensato anche io al fatto che il povero Lester si fosse visto sfilare queste strane accoppiate di gente davanti al naso, domandandosi se fosse stato necessario un omicidio per spingere la gente a far amicizia. Ma torniamo agli spacciatori- pardon, ai contrabbandieri. No? I riciclatori di denaro spor-co? È con i Gutierrez che lavora Matteo? Sotto copertura, come spacciatore, in uno strip club, in cui fa lo spogliarellista solo per accalappiare nuovi adepti per il suo culto satanico a cui poi sacrificherà le loro anime?
Che hanno i soldi dispari, l’abbiamo appurato fin da subito, i signori qui si sono comprati tre apparta-menti, non so come sia la burocrazia in America, specie quella magica, in fatto di casa, ma qui le tasse si sprecano, chissà che accorpando gli appartamenti diventano tutti prima casa o se solo uno rimane segano e sugli altri devi pagarci l’addizionale. Si sta facendo tardi, divago peggio del solito.
Fino ad ora però, dopo il manzavvocato, loro sono quelli che mi hanno dato più vibes da possibili se-greti pesanti. Una casa immensa solo per due persone, strapiena di ogni lusso, troppo grande per una famiglia numerosa, figurarsi per madre e figlio che così, volendo, potrebbero anche non vedersi per una settimana intera. E poi le porte: perché lasciare cose costosissime alla portata di tutti, senza mettere neanche un misero incantesimo di protezione alla porta di casa, ma sigillare alcune stanze? Questo non lo capisco proprio, spero vivamente che tutti i nostri saccottini al cioccolato abbiano sprangato le proprie porte di casa con una quantità vergognosa di incantesimi protettivi dopo le belle e facili incur-sioni che loro stessi hanno fatto nelle case altrui!
Isabela e Jeremy mi puzzano, non credo che siano coinvolti nella morte di Monty, ma sono sicurissima che nascondano qualcosa e potrei quai dirti che il manzavvocato deve saperlo per certo. Non credo ci sia un’eredità di mezzo a meno che non si scoprirà che il padre di Jeremy era un signore della droga, o lo è ancora, chi lo sa, ma credo che avendo un avvocato in casa i Gutierrez possano aver chiesto assi-stenza per qualcosa e che se Oreo non si fosse fermato a bersi il caffè, che per altro io so sicura man-zavvocato s’è accorto de sta cosa, avrebbero potuto trovare dei fascicoli anche su di loro. Ma la g sta dopo la d, quindi s’attaccamo ai così detti.
Il trio delle meraviglie qui è stato adorabile, Esteban non sarà forse cresciuto nel lusso sfrenato in cui è cresciuto Jeremy, ma credo venga da una situazione molto più agiata rispetto a quella degli altri. Com-prendo quindi il dolore di Elly, ti sono vicina tesoro e, Onogiri, sei un mago, puoi sempre ingrandire il tuo pc o il tablet e fare uno schermo gigante, su! Non rosichiamo per il televisore nel bagno, che io so così ansiosa che avrei il terrore mi potesse cadere in vasca, o magari potrei schizzarlo io per sbaglio e friggermi da sola… no, niente tv in vasca da bagno, nope.
Paella a parte, Detective Mocio sfamato, onigiri ha non uno, non due ma ben tre fratelli, e l’unico ma-schio sta al ministero… uh, chissà se conosce i tre moschettieri! No, non quelli del treno, loro sono la banda bassotti, palese proprio.
Il fatto che Kei abbia chiesto a suo fratello se poteva sapere se avessero fatto il tossicologico a Monty dopo aver visitato casa dell’ex amico del suo defunto amico mi ha messo un po’ la pulce nell’orecchio. Così come l’ha fatto il suo ricordo: Kei, io ti vedo come un tortino di riso intelligente, come può una ciotola di ramen come te esser finito ad esser amico di uno come Monty? Come potevi accettare che ti trattasse in quel modo? Almeno il mio biscottino era piccolo e stupido. E troppo gentile. E alimentato a sensi di colpa okay lo so che la colpa in realtà è mia che l’ho fatto così, ma sorvoliamo!
Non capisco come Kei e Montgomery potessero essere amici e sono davvero curiosa di leggere quan-do ci spiegherai come si sono conosciuti, che tipo di legame li legava, perché fossero amici.
Quel “qualcosa che valga la pena essere ascoltato” mi ha fatto davvero brutto. Monty, nel mio imma-ginario iniziale era molto più buono di quanto non ti dipinga la tua autrice e io non posso neanche pro-testare, perché lei è tua madre e ti conosce certo meglio di quello che potei ipotizzare io! I miei oc hanno sempre amici di dubbio gusto, sia nel bene che nel male.
Comunque ribadisco le mie convinzioni: il caffè avvelenato c’entra ma non c’entra; Manzavvocato sa qualcosa di molto scomodo; i Gutierrez contrabbandano polvere magica (o riciclano il denaro sporco nel nightclub dove Matteo si è infiltrato da brava spia per raccogliere prove sulla loro colpevolezza fingendosi un tipo senza cervello che si è fatto fregare da una setta); Detective Mocio sa qualcosa che noi non sappiamo; il pappagallo solitario nella gabbia gigante è una persona trasfigurata o al massimo la guardia segreta della mummia che questa manda in giro a reperire informazioni tipo i corvi di Odino.
Bene, penso di averne sparate abbastanza in quest’ultima ora, quindi mi congedo.
Alla prossima Miss cara, passa un buon fine e capodanno!
Byeeee!
Phebe. |