Ciao, mia carissima Star^^
Per una volta giungo da te relativamente puntuale! 🤍
È un capitolo molto intenso a livello emotivo, i ragazzi che abbiamo conosciuto fin a questo momento sono impegnati nell’addestramento militare, ma è anche vero che sul campo non conta solo l’abilità con il fucile, serve anche la giusta predisposizione morale, anzi oserei dire che è fondamentale; in questo capitolo hai lasciato il giusto spazio a questo aspetto, ti sei focalizzata su di esso senza fretta, sottolineando la sua importanza. Avendo imparato a conoscere, storia dopo storia, il modo in cui affronti le tematiche belliche, sono certa che la morale che anima questi giovani sarà un tema portante della storia, a maggior ragione dopo avermi anticipato le tue intenzioni di soffermarti sulla vita dei protagonisti.
La consapevolezza della necessità di partire non ha il potere di cancellare la tristezza dell’atto che stanno per compiere, stanno pur sempre lasciando la loro patria per arruolarsi in un esercito straniero, in un certo senso sono dei giovani inesperti in campo bellico che stanno andando incontro all'ignoto lontano dai loro affetti. La gioventù nei loro cuori, però, produce un duplice effetto: non è solo connessa alla loro naturale inesperienza, anzi è proprio essa a riempire i loro cuori degli ideali di libertà per cui si apprestano a lottare. La gioventù è da sempre la voce del progresso ed anche in questo caso non si smentisce.
L’incontro fra i tre amici in occasione della partenza mette ancora una volta in luce l'animo di questi studenti, impegnati a valutare la decisione di Yrjö. Jari si dimostra sempre un giovane animato dai sentimenti, a lui importa poco il motivo che ha spinto l'amico a cambiare idea, ciò che risulta davvero importante è averlo accanto, questo cambio di programma sembra persino rasserenarlo su ciò che lo aspetta; non ha tutti i torti, sapere di avere l’appoggio di amici fidati in un’avventura inedita può solo infondere maggiore coraggio; anche questo è un tipico atteggiamento giovanile. Lauri, invece, manifesta un atteggiamento decisamente più sospettoso, non riesce a far prevalere il valore della loro amicizia su tutto. Ogni volta che parli di Lauri ho l’impressione di leggere di un uomo e non di un giovane che si sta affacciando solo ora alla vita adulta; sono d’accordo con Jari, quando asserisce che la relazione con la sua compagna ha spronato una rapida maturazione, penso anch'io che il matrimonio lo abbia fatto crescere velocemente, trasformandolo in un uomo coscienzioso e attento agli affetti che lo circondano, anche a quelli futuri che desidera insieme alla moglie.
I giovani volontari tastano fin da subito un assaggio delle fatiche che dovranno affrontare sul campo di battaglia, una grande percentuale di questi sforzi riguarda proprio la sfera psicologica e Jari dimostra fin da subito di essere consapevole di ciò, a tratti lo vediamo ribellarsi alle nuove prospettive che lo attendono, alle condizioni che gli vengono richieste per poter raggiungere gli obiettivi a cui tanto aspira combattendo e non si pone affatto il problema di manifestare le sue perplessità davanti a Winkler: sottomettersi ad un’altra nazione, fingere di credere in valori non propri, tutto per ricevere quella protezione che servirà a loro per proteggere a loro volta la patria.
Gli obiettivi che animano i giovani finlandesi sembra li stiano portando ad eccellere in ambito militare; l’impegno che stanno impiegando è del tutto comprensibile, hanno molto da perdere in campo, forse più dei tedeschi, è in gioco la loro stessa nazione.
I grossi sforzi provano grandi fatiche non solo fisiche, ma anche morali: avvertono il peso della malinconia e nell’incertezza del loro futuro rimane solo la speranza; la differenza su lingua e costumi tra tedeschi e finlandesi sono sicuramente motivo di lontananza tra i due popoli, non aiutano a rendere più agevole il soggiorno per gli stranieri.
Hai lasciato spazio a riflessioni molto intime dei personaggi, non solo a quelle che accomunano il gruppo di questi giovani. Jari non può fare a meno di ripensare alle condizioni lavorative che sopporta Verner, lo sa senza che l’amato si sia confidato con lui durante il loro ultimo incontro, e al loro addio; non prova pentimento, si convince anche di aver compiuto quella scelta dolorosa a favore di tutti, anche e soprattutto per coloro che ama. Fatica ad intravedere un futuro accanto a Verner, immagina di poter offrire a lui un futuro privo di fatiche insostenibili, ma continua a pensare che per loro ci sia stato solo spazio per un drammatico addio, non riesce a vedersi al suo fianco in quel futuro che ambisce alla libertà. È convinto che anche nel caso di una sua sopravvivenza il loro rapporto abbia ormai subìto una frattura definitiva a causa di scelte che Verner non riesce a comprendere fino in fondo e che vive come un vile tradimento.
Per Lauri invece è diverso, la piega che la sua vita ha preso nell’ultimo periodo è molto diversa, perciò lottare e forse anche uccidere è l'unico mezzo che ha per realizzare i sogni che condivide con la moglie. Accanto ad una persona con la quale si decide di condividere la vita, quest'ultima non è più solo propria, perché quando essa corre un pericolo così grave si mette a rischio il futuro stesso di entrambi i componenti della coppia.
La posizione di Winkler resta ambigua, ma non per questo negativa, anzi la fiducia che mostra sempre nei suoi connazionali, la garanzia che offre sul loro conto davanti ai suoi superiori non mi fa affatto dubitare delle sue buone intenzioni; la causa nel suo cuore sembra predominare su tutto: ruolo di potere e interessi personali. Mi piace la doppia valenza che assume il viaggio per lui e questi due significati sono strettamente legati tra loro: il ragazzo compie un viaggio fisico per combattere in nome di una causa in cui crede fermamente, lui si sente finlandese a tutti gli effetti, è il luogo in cui è cresciuto ed ha interiorizzato i suoi ideali; allo stesso tempo si rende conto che quel viaggio può rappresentare una buona occasione per gettarsi alla scoperta delle sue origini, non c'è qualcosa di sbagliato in questo.
Penso di avere un debole per Yrjö, è un personaggio che mi affascina molto. Non sta vivendo affatto a cuor leggero la sua scelta, trova conforto nel valore dell'amicizia verso i suoi compagni, il suo pensiero sulla guerra tratteggia un giovane ricco di morale per la sua patria e rispettoso della vita altrui. Non penso affatto sia un caso che venga scelto come assistente del medico, colpisce subito la sua sensibilità nei confronti della vita umana e di tutto ciò che concerne l'uomo, una caratteristica che nel suo mestiere è fondamentale.
La notizia finale sembra buona per tutti, la Germania sta mantenendo la parola data e i volontari finlandesi sono reputati all’altezza del compito. Dall’altra parte, però, non posso fare a meno di pensare alla situazione rischiosa che i ragazzi stanno per affrontare sulla prima linea del fronte. La situazione in Finlandia non è certamente migliore, anzi il paese sembra sull’orlo di una guerra civile a causa di questa forte tensione interna tra forze armate e giovani insorti.
Perdonami per la lunghezza di questa riflessione, questo capitolo è profondamente impregnato di introspezione e questo mi ispira sempre tanti pensieri. 🤍🤍
A presto!
Un abbraccio grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice) |