Ciao, mia carissima Star^^
Ti chiedo scusa anche stavolta se giungo da te con un tempismo pessimo. 🤍
Sono sempre più felice del taglio che sta prendendo la trama di questa storia; mi hai anticipato più volte che le imprese militari non sarebbero state il punto focale e che ti saresti soffermata su altre tematiche, apprezzo davvero molto il modo in cui le stai gestendo.
Possiamo immaginare l’angoscia di un famigliare che ha dovuto lasciare andare un proprio caro verso il fronte, ma credo che in questo caso per Kaija il tormento sia maggiore: Jari non è stato costretto ad arruolarsi, ha scelto di sua sponte cosa fosse giusto fare per tener fede ai propri ideali. Penso sia sintomo di grande affetto il dolore che prova la ragazza, la tormenta rendersi conto di non averlo potuto salvare e di aver scelto invece di assecondare la sua decisione.
Non è così comune poter scorgere la vita che continua a scorrere mentre i soldati sono impegnati al fronte. Kaija ha raggiunto un’età delicata per l’epoca, le pressioni della società si fanno sentire, oltre a quelle più naturali di un pretendente che sembra provare sentimenti nei suoi riguardi che non lo lasciano affatto indifferente. Nella mente e nel cuore non sembra esserci spazio per questo genere di questioni, il suo unico desiderio al momento è quello di vedere tornare a casa il fratello sano e salvo; la perdita della madre deve aver accentuato molto il loro legame, tanto da renderlo quasi indispensabile per sopravvivere.
Spendo anche due parole su Kris. Ci lasci intendere che è un amico di vecchia data, un ragazzo che lei conosce da tempo, verso il quale però non riesce a provare sentimenti diversi dall’amicizia, o magari davvero è un momento delicato della sua vita e non riesce a pensare ad altro che non sia il futuro di Jari. Kris, effettivamente, viene salutato ancora una volta con freddezza e lasciato solo ad affrontare l’amarezza di non riuscire a fare breccia nel cuore di lei; per inciso, Kaija sembra avere l’atteggiamento tipico di colei che non ha alcuna intenzione di illuderlo e ferire i suoi sentimenti assecondandolo.
Infonde tantissima malinconia il racconto del passato della famiglia di Jari, è molto triste pensare che una famiglia così unita sia stata distrutta da un destino crudele. Sono molto contenta che tu abbia deciso di raccontarci qualcosa di più su questo dottore che ha sofferto così tanto; se in altre occasioni ci hai dato la possibilità di conoscerlo attraverso gli occhi del figlio, ora lo conosciamo attraverso la prospettiva del padre che è stato e, ad essere onesta, non vedo errori nel suo passato solo un’immensa solitudine e tanta sofferenza. Sono comprensibili i sensi di colpa che lo attanagliano da anni, deve essere stato l’evento più terribile dover lasciare andare per sempre la donna che ama e stavolta l’eventualità più dolorosa non è stata vederla tra per le braccia di un altro uomo; nella sua posizione di medico non riuscire a salvare proprio lei lo ha segnato profondamente e il continuare a ripetersi che non avrebbe potuto fare di più denota quanta forza abbia cercato di riscoprire per i suoi figli, davanti ai quali continua a sentirsi in difetto. Nel suo cuore, inoltre, dilagano rimorsi strettamente legati alla posizione che Jari ha deciso di ricoprire in quella guerra; è come se il padre del giovane studente trovasse nel figlio un modo per riscattare l’incapacità di agire che lo ha frenato in passato, dando la precedenza al benessere della sua famiglia. Non vedo in questo quadro un personaggio negativo, come vuole dipingerlo Jari, hanno semplicemente prospettive diverse da padre e da figlio. Anche per quanto riguarda il futuro di Kaija, forse la giovane età della ragazza non le consente di scorgerlo del tutto, ma le preoccupazioni del padre sono quelle di un uomo che desidera lasciare la figlia in buone mani, quando anche lui non potrà più occuparsi di lei.
La posizione che sta assumendo Verner in questo quadro sociale e politico è molto interessante. Al momento lo vediamo agire dietro le quinte, non è direttamente implicato, anche se verrebbe punito in egual misura.
La tenacia di Aleks mi sorprende sempre, ma ciò che davvero entra nel cuore è la ragione che spinge questi giovani ad agire, Verner compreso. Il fatto di avere una famiglia a cui essere legati, sognare per coloro che amano un futuro migliore, offrire giustizia alla memoria dei cari perduti sono nobili valori e per rendere ad essi onore serve molto coraggio.
Sono certa che Verner saprà agire nel migliore dei modi, il fatto che non condivida i metodi violenti è molto significativo; nel tentativo di ottenere giustizia sono sicura che non rischierà di perdere se stesso, anche se in Finlandia stanno combattendo una guerra interna sono certa che Verner saprà distinguersi.
Ogni capitolo di questa storia aggiunge un approfondimento interessante, anche se non manca mai di aggiungere tantissima angoscia su ciò che verrà. 🤍🤍
A presto!
Un abbraccio grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice) |