Recensioni per
Up to the Peaks, Down to the Core
di GladiaDelmarre

Questa storia ha ottenuto 171 recensioni.
Positive : 171
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
25/03/24, ore 17:23
Cap. 19:

Solo due capitoli signori... Io non ce la faccio!! Che senso avranno poi i miei lunedì?
Il tuo Aziraphale è il vero unforgivable di questa storia, cioè dopo quello che ha fatto nemmeno uno squillo, una mail, un piccione viaggiatore per mesi e mesi... Cioè ci pensa solo dopo l'aiutinooooo? Dopo mesiiiiiiii? Le rocce non le studia, le ha in testa, è di pietra lui stesso, in capoccia XD Si merita una salita moooolto faticosa, impervia, ardua, tremenda XD Curiosissima di leggerlo faticare e scivolare tra le vette ;D
Ho adorato la scena con Gabriel e il parallelismo con la serie nel rapporto con Belzebù. Contenta che il rapporto tra fratelli si sia evoluto. Fiera di Gabriel per la spinta data al testone.

Recensore Veterano
25/03/24, ore 13:41
Cap. 19:

All'apice della loro felicità mi sono fermata perché sapevo che sarebbe arrivata la caduta e sapevo che avrebbe fatto un male cane.
Così ho atteso (leggendo aggiornamento dopo aggiornamento) e ho tremato e mi sono incavolata con Aziraphel urlando ma cosa combini?. Mi sono incavolata con Crowley perché è andato dal suo ex, lo capisco cosa l'ha spinto, ma non con lui cavolo!
E non si parlano! Non ci provano neppure!!!
Attendevo il fatidico Aprile 2023 con un groppo un gola e un macigno sul cuore.
Poi siamo passati a Maggio... Giugno... tutta la fottuta estate.
E neppure un messaggio, Aziraphel non ci ha neppure provato... e l'avrei picchiato. Con le sue stesse rocce.
Ultimamente le FF mi spingono a picchiare il nostro angelo...
E siamo arrivati ad Ottobre. Due anime distrutte. Due cuori spezzati, ma almeno il professore ha deciso di provarci. Di darsi una mossa e non restare lì impalato come le use amate rocce millenarie.
Lo troverà? Ma, soprattutto, Crowley lo perdonerà o l'avrà superata?
Crowley gli insegnerà mai lo shibari? Io spero di si.
Due capitoli... teniamo le dita incrociate.
La storia é sempre bellissima, anche quanto soffrono, quando non si parlano o cercando altrove quello di cui hanno bisogno.
Mi è piaciuta anche la parentesi con Gabriel è stato un bel momento, un bel modo per far venire l'epifania a Aziraphel e convincerlo a muore le chiappe.
Ed ora aspetto fino a lunedì (sappi che controllare la tua fic é la prima cosa che faccio il lunedì mattina ancora a letto).

Recensore Junior
25/03/24, ore 12:44
Cap. 19:

Questo capitolo mi ha regalato una piccola luce di speranza. Aziraphale finalmente si è deciso a muoversi, stava troppo fermo. Non sono riuscita a commentare il capitolo precedente per quanto mi ha fatto male. Adesso, con la speranza nel cuore, attendo di leggere qualcosa di bello ❤️

Recensore Junior
25/03/24, ore 12:19
Cap. 19:

Allora, intanto non posso che gongolare perché finalmente si torna in montagna 👀 Non vedevo letteralmente l'ora, e dato il percorso difficile (sono andata a cercare) che hai scelto per la fine, prevedo uno sviluppo estremamente interessante delle cose.
Poi sono molto contenta che tu abbia deciso di inserire la vicenda di Gabriel, e questo confronto fra lui e Aziraphale che cita, ovviamente, le questioni corrispondenti della serie, ma con un'ottima contestualizzazione originale, come sempre (perfetta la scelta di rendere il dualismo come avvocato/cliente colpevole, e lo adoro, malgrado sia solo un qualcosa di accennato). Un carattere come quello del tuo Aziraphale ha bisogno di una piccola spintarella qualche volta (nessuno lo capisce meglio di me), e Gabriel è stato un pretesto perfetto.
Sono impaziente di leggere il finale di questa storia, anche se so che dopo sarà difficile non avere più questo appuntamento ad inizio settimana 🥲 perciò cercherò di godermi appieno queste ultime settimane. Ti abbraccio forte 🖤✨

Nuovo recensore
25/03/24, ore 11:54
Cap. 19:

Gladia tu mi farai impazzire....
Ho adorato questo capitolo, dove Az finalmente prende coscienza e agisce!!!! Il capitolo di come crowley vive la lontananza mi ha fatto male, si è sentito così forte e disperato il bisogno di estraniarsi dai suoi ricordi da spezzarmi. Mi distrugge il pensiero che ci siano soltanto altri due capitoli (ma niente dura per sempre giusto?), ma io spero nel lieto fine.
(Recensione modificata il 25/03/2024 - 12:16 pm)

Nuovo recensore
25/03/24, ore 10:40
Cap. 19:

Buonsalve. Oramai è tradizione, dunque, l’appunto per questo capitolo – ammesso lo sia effettivamente e non avessi usato il foglio word a te preposto per altri fini – era: “Ometti”. Cosa avrà voluto dire la Ederaria di un recente passato? Non lo so. Giuro, giuro, giuro: non ne ho la più pallida idea dato che sono trascorse diverse settimane. Però mi ha fatto ridere e ci tenevo a condividerlo (anche perché è ambiguo: “ometti” come sostantivo plurale, alias sinonimo di “omuncoli”; o “ometti” indicativo presente seconda persona del verbo “omettere”? Vai a saperlo. Se esistesse ancora, Voyager ci potrebbe fare una puntata sopra).
Io Gabriele lo adoro. Secondo me è un personaggio fin troppo bistrattato nelle fanfiction, spesso e volentieri fa il cattivone di turno, vero e proprio antagonista nelle storie che qui dentro si leggono. Io, tra l’altro, non sono nemmeno della fazione “Metatron malvagio”. Per me, se devo sceglierne uno – e tu lo sai meglio di chiunque altro dati i nostri progetti top secret – è assolutamente Michele.
E perciò, le mie frasi stra-preferite di questo capitolo sono tipo tutte quelle a lui connesse: “Non esattamente l’ultima persona che avrebbe voluto sentire in quel momento, ma ci andava vicino”; “Gabriel non aveva mai bisogno di nessuno, figuriamoci di lui. Aveva sempre trattato chiunque gli fosse intorno come poco più che delle suppellettili, al massimo degli strumenti da usare quando non aveva voglia di fare qualcosa di persona”; “sapeva perfettamente che lui amava poche cose come il suono della sua stessa voce”.
Poi io, questo Aziraphale, continuo a non capirlo poiché è totalmente lontano da me. Proprio anni luce. Una volta che hai appurato di aver sbagliato, fai di tutto per tornare ad avere un contatto con la persona che, anche se tuo malgrado, hai ferito (nella mia ottica) e non per poter riallacciare un rapporto (se si può, ben venga), ma anche solo per chiedere scusa. Invece questo tuo personaggio se ne resta indolente, rassegnato da una situazione che ha contribuito a creare non facendo nulla per tentare di mettere le toppe. Però è coerente narrativamente, ci sta che si comporti così. E, oltretutto, ci sta che gli serva una smossa di un personaggio esterno: una smossa, sì, ma anche una sorta di “permesso”. Dopotutto, uno come lui, che si è mosso nell’esistenza in modo claudicante, che ha fatto valere le sue decisioni poche volte, intimorito proprio dal “vivere”, se mi è permesso dirlo, è quasi scontato abbia bisogno dell’approvazione di qualcuno (o di un vigoroso calcio il culo) per poi effettivamente agire. E Gabriele qui (come spero, spero, spero sarà anche nella terza stagione; quanto desidero torni, stavolta alleato di Aziraphale in modo esplicito!) serve a questo: se l’ho fatto io, puoi farlo anche tu – il permesso, appunto. Un permesso che, nella serie, è stato Crowley a cogliere ma che Aziraphale invece, come dicevo nella recensione precedente, non è stato in grado di comprendere effettivamente perché ha i suoi tempi di ruminazione.
Chissà se Aziraphale riuscirà a maturare, a crescere, a rivendicarsi come entità autonoma e ad emanciparsi da tutti i contorni, a dire apertamente cosa vuole e non aver paura di prenderselo o lottare per esso.
“Chissà”…
Abbraccissimi & baci stellari.

Nuovo recensore
25/03/24, ore 09:07
Cap. 18:

E come le grandi star – dato che io sono INSINDACABILMENTE una di loro (sì, due volte proprio) – mi faccio aspettare ma, alla fine, arrivo. Mia cara Gladia, mi attenda sempre (con “sicura fede”, come Butterfly nell’opera eponima) che, in un modo o nell’altro, dai lei arrivo (ma arrivo per davvero eh, non come quel cretinetto di Pinkerton che abbandona la giapponesina al suo triste destino).
Il fantastico ed eloquente appunto che avevo preso per questo capitolo era: “Az è scemo”. A volte mi stupisco della mia puntualità descrittiva… Idiozie a parte: è scemo, che ci posso fare! Ed è scemo qui come lo è nel finale di seconda stagione quando si lascia imbonire dal Metatron. Il parallelismo, per quanto sempre magistralmente sottinteso, è lampante per noi affezionati. Sì, per chi non riesce ad emanciparsi (e, si spera, un giorno al fine sarà in grado di farlo: VERO, AZIRAPHALE DI OGNI UNIVERSO?), è “naturale” tornare all’ovile. C’è qualcosa di profondamente intrinseco, molto più che genetico, nel bisogno di appartenenza che gli insicuri di un certo tipo provano in merito a determinati gruppi sociali (la famiglia in primis). Dopotutto, suddetti insicuri, a mio avviso, reagiscono in due modi uguali e contrari: o smaniano per l’approvazione della comunità a cui sentono di appartenere (o a cui vogliono appartenere) arrivando anche a denaturalizzare ciò che intimamente sanno di essere ma che non sono in grado di accettare completamente (il caso del tuo Aziraphale, o dell’Aziraphale “vero”); o rifiutano tutto e tutti prima che quel tutto e tutti possa rifiutare loro – convinti che, prima o dopo, accadrà necessariamente. Il tuo Aziraphale ha fatto un importante passo avanti: è voluto tornare nel suo “ambiente”, è vero, ma alle sue regole. Tuttavia, quel passo avanti è come rinnegato dalla pretesa che Crowley, molto diverso da lui, faccia lo stesso. Ed è tale e quale alla richiesta di tornare in Paradiso: scontata per Aziraphale, impossibile da rifiutare (anche in canon: con le sue regole, illudendosi di poter far “la differenza” una volta divenuto Arcangelo Supremo), come è altrettanto impossibile per Crowley accettarla (non solo non può essere perdonato per davvero, ma, a sua volta, non può lui stesso perdonare la punizione che gli è stata riservata: la caduta del personaggio canonico, la rinnegazione paterna del tuo).
Aziraphale è uno lento di comprendonio; ci arriva coi suoi tempi alle cose e solo dopo essercisi scontrato col muso. Crowley il contrario: farà tutti i casini delle circostanze, vero, ma sempre perché è in grado di intercettare imbrogli, ambiguità e intrighi molto prima che siano palesi ai più. E, in questo, i tuoi Aziraphale e Crowley sono, a mio avviso, perfettamente IC.
Comunque, questo suo candore, questo suo “non capire”, questo fermo credere di agire sempre secondo un “bene” universale, ti fanno dire, appunto: “Vabbè, sei scemo ma ti perdono perché non volevi veramente fare del male a nessuno” – qui come nella serie – “Però vedi di rinsavire ché la mia pazienza ha un limite!”
Rinsavirà, capirà che il “bene universale” è, 9 volte su 10, una cazzata immane?
Ai posteri l’ardua sentenza.

P.S. Frase preferita: “Si sedette sulla poltrona, allungò una mano verso il libro poggiato sul tavolinetto ma si dimenticò di aprirlo”, quanto mi piace questa dimenticanza! Quanto è vera! Quando siamo intontiti ci muoviamo per automatismi verso pratiche consolidate, come a voler tornare alla normalità delle cose. Ma poi, quella “normalità”, ci scivola comunque via e perdiamo il senso di tutto, anche delle cose più e più volte collaudate.
Seconda frase preferita: “E poi la notte aveva divorato il mondo”. Nella sua semplicità è comunque un passo che mi piace da morire poiché qui non ha solo valenza pseudo-letterale, ma anche doppiamente metaforico: sia la notte comunemente intesa e il suo buio che spegne il sole e getta il mondo nelle tenebre, sia la notte del tuo personaggio che arriva a mangiarsi speranze di amore e fine di una solitudine ultima.

Nuovo recensore
25/03/24, ore 07:55
Cap. 19:

Noooo ho bisogno del seguito! Dovrò attendere altri sette giorni. Attendo con ansia. XD non so se si è capito.

Recensore Master
25/03/24, ore 07:14
Cap. 19:

GABRIEL CHE SALVA LA SITUAZIONE MI AMMAZZA GIURO. lo amo troppo, esattamente così, pezzo di emme com' è perché con i suoi modi del cazzo comunque dice le cose giuste e poi BEEZ ASSASSINA E LUI LA AMA COMUNQUE IO STO MALE. Basta, li amo

Az che va a avanti col pilota automatico mi piace molto perché è da lui e lo capisco perché è anche da me e alla fine (grazie Gabriel) decide che deve fare qualcosa e prende in mano la situazione ❤️
Siamo quasi alla fine e veramente ci sentiremo un po' orfani 😔

Recensore Veterano
18/03/24, ore 23:16
Cap. 18:

Attendevo il pov di Aziraphale... Ha sbagliato peccando di troppa ingenuità e anche egoismo, ma poverino mi ha fatto anche lui tanta pena nella scena in aeroporto 😭🥲
Due capitoli molto dolorosi... Sono curiosa di scoprire come si evolverà la cosa, attendo speranzosa ❤️

Nuovo recensore
18/03/24, ore 22:42
Cap. 18:

E insomma due capitoli dove protagonista è il dolore, seppur vissuto ed espresso in modi diversi dai nostri amati personaggi, dolore intenso, dolore profondo, dolore che tramortisce.
C'è solo da piangere. Sentire il cuore pesante. E attendere che, forse, ci sarà un nuovo inizio.
Finirà così? Finirà? Mi auguro proprio di no. Mi auguro che l'amore vinca.

Gladia cara, hai saputo con la tua solita bravura rendere così palpabile questa angoscia: quasi ci si immerge e si soffre con loro e tanto.
A lunedì prossimo. Un abbraccio, Marinella

Recensore Junior
18/03/24, ore 16:28
Cap. 18:

attendevo con ansia il pov di Aziraphale in questo capitolo.
Che dire, molto grullo come solo un angelo può essere. Dall'incredulità e non comprensione, fino a via via spezzettarsi in mille pezzi. Chissà se ha capito davvero la gravità del suo gesto agli occhi di Crowley.

Recensore Junior
18/03/24, ore 13:37
Cap. 18:

Aspettavo di vedere il punto di vista di Azi in questa situazione, e mi piace molto come hai gestito la sua incapacità di comprendere del tutto le motivazioni di Crowley. Hai reso perfettamente il suo essere ancora condizionato dai dettami della famiglia, e soprattutto dal giudizio del prossimo, con tanti piccoli particolari, tra cui anche il suo essere imbarazzato persino di fronte all'operatrice dell'aeroporto.

Sento molto Aziraphale come personaggio (soprattutto il tuo, perché è ovviamente più umano): il suo essere in cerca di un'approvazione, per quanto vuota, in cerca di un senso, e il suo essere spaventato dal ricevere attenzioni negative e critiche, tanto da ritrovarsi a compiere azioni di cui poi pentirsi, o da disperarsi per il rimpianto. Non è facile ritrovarsi in queste situazioni di condizionamento, e ne so qualcosa, perciò ti faccio i complimenti.

Ovviamente non vedo l'ora di leggere la conclusione di questa storia 👀 (e spero almeno in un chiarimento fra i due, perché credo sia dovuto). Ti mando un abbraccio 🖤

Recensore Junior
18/03/24, ore 12:53
Cap. 18:

💔💔💔💔💔💔💔💔💔 non so in quale altro modo commentare, se non con tanti cuoricini spezzati.

Recensore Master
18/03/24, ore 10:43
Cap. 18:

Mi fa davvero molto male questo capitolo perché è vero per carità è meno duro del precedente ma la sofferenza c'è ed è palese e nemmeno lui sa come affrontarla del resto. Traspare proprio una solitudine immane, che lo inghiotte e fa malissimo. Solitudine e come dire... Spaesamento? Totale, sembra perso ma è un perso diverso da Cro. Non so come spiegarlo ma sei stata estremamente brava nel descrivere un dolore così simile ma così diverso dei due allo stesso tempo. E così credibile per loro poi. Che poi è la bellezza di un AU fatta come si deve, leggerla e trovare, seppure in un contesto così diverso, i TUOI personaggi. È molto difficile farlo e ci vuole proprio bravura ma anche dedizione.
Bravissima 👏👏👏 si però anche basta soffrire 😂