Recensioni per
La Luce al tramonto
di MaxT

Questa storia ha ottenuto 154 recensioni.
Positive : 154
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
17/03/10, ore 14:51

Ah, ma io mi ricordo Frordal e il suo banchetto in "Profezie". Mi ha fatto piacere rivederla qui e scoprire un angolino nuovo della città di Meridian. Che trovo rifletta abbastanza tristemente la decadenza degli Escanor, mentre il Principe pensa ai suoi esperimenti e la Regina alla discendenza.
In questo capitolo abbiamo fatto la conoscenza del passato di Jonatludr e devo dire che, alla luce di quello che ho letto qui, il suo comportamento lo trovo ampiamente giustificabile. Ma sai com'è, forse te l'ho già detto, ho un debole per i personaggi che fanno di tutto per sfuggire al proprio destino. In questo caso quello di un figlio cadetto e bastardo ma, guarda caso, con abbastanza poteri e consocenze che, in altre circostanze, sarebbero state di certo ricoperte di lodi. Che abbia riposto in Phobos (un altro uomo che combatte un destino segnato) le sue speranze di riscatto sociale non lo trovo a questo punto affatto strano.

Recensore Junior
26/02/10, ore 19:19

Ah, aspettavo proprio questo capitolo... o_O Ops, l'avevo già detto, persino Herr Alz se lo ricorda... >_< Bé ma che vuol dire, è vero, aspettavo anche questo capitolo, e proprio perché gli avvenimenti di questo sono strettamente legati alle anticipazioni dello scorso.
L'accenno di racconto familiare di Eliasdal è piacevolmente leggero ma ugualmente importante nell'economia della trama, perché ancora una volta vediamo come spesso la mancanza di comunicazione fa fallire miseramente i tentativi di riappacificazione tra le due parti in contrasto, e madre e figlio ne sono un chiaro esempio. Adariel per una volta tanto avrebbe potuto avere più fiducia in Phobos, lasciar perdere almeno per un attimo la profezia e dimostrargli concretamente l'affetto e la stima che lui desidera non dalla Luce di Meridian ma dalla sua mamma.
Certo però che stavolta il "Principino" non è che fa proprio proprio una bella impressione, fallendo miseramente proprio nell'unica cosa che avrebbe potuto farlo considerare come un eventuale regnante non soltanto principe consorte o reggente provvisorio in attesa che la sorella diventi abbastanza grande per sposarsi. Doveva dimostrare di essere un mago potente nonostante sia un maschio e non ce l'ha fatta, inoltre nel finale compie una bruttissima azione nei confronti della sua stessa madre. Non credo proprio che i meridiani lo vogliano vedere seduto sul trono dopo questa, e come volevasi dimostrare adesso il povero Jonatludr farà da sfogatoio per l'ego irrimediabilmente calpestato del nostro cattivo ragazzo dalla pelle rosata.

Al prossimo aggiornamento! ^_^/

Recensore Veterano
25/02/10, ore 10:36

Ciao Max, scusami per la presenza un po' altalenante, ma in questo periodo sono stata molto imopegnata con l'università L'ultimo capitolo mi ha intrigato moltissimo: la sensazione di disastro imminente pervade tutto il racconto. Adariel sembra sempre più disperata e senza forze e Phobos altrettanto disperato e confuso e, per questo, rabbioso e vendicativo. Mi piace molto il modo in cui gestisci tutto ciò che ha a che fare con la magia, gli aspetti quasi "tecnici" che inserisci, la rendono più interessante, credibile e originale.
A presto!

Recensore Veterano
24/02/10, ore 10:23

Oh povero Phobos! Vorrei sprecare due parole di conforto per il povero Principe, sbeffeggiato come un ragazzino davanti alla commissione d'esame. Adesso capisco perché nella risposta alla mia recensione precedente mi avevi scritto che il suo desiderio di essere ammirato gli si sarebbe rivoltato contro. E in che modo crudele! Di fronte al Consiglio e alla sua stessa madre. Anche se, lo devo ammettere, la scena mi ha fatto anche sorridere, con Phobos impacciato più che mai che riceve l'"aiutino" da Jonatludr :)
Ottimo l'incontro tra Adariel e il figlio, breve ma molto coinvolgente per la Regina, divisa ta la voglia di andargli incontro e quella di sfuggirgli. Dall'altra parte noto in Phobos ancora la voglia di riappacificarsi con lei, tant'è che lo descrivi stupito dalla reazione quasi impaurita della madre. E' un piccolo dettaglio che trovo significativo nella descrizione della psicologia del Principe che, ancora una volta, appare non del tutto corrotto al male ma semplicemente desideroso, quasi, di compiacere Adariel mostrandole i suoi successi, come farebbe qualunque figlio nei confronti della madre tanto amata.

Recensore Junior
31/01/10, ore 13:06

Ah, aspettavo proprio questo capitolo! ^_^
Phobos sfoggia un pizzichino (ma ino, ino, eh! XD) di quella sua fascinosissima arroganza per rimettere al suo posto di rango inferiore questo mago che vorrebbe tanto la "pelle rosata" che hanno soltanto i membri della stirpe reale.
Piccola parentesi, è un sacco di tempo che lo penso ma mi viene in mente solo ora, e se non lo scrivo il Sig.Alz se lo dimentica: è semplicemente meravigliosa questa definizione per rappresentare i tratti tipicamente umani, dato che in un mondo che come regola ha la diversità, avere un aspetto 'normale' come quello dei terrestri risulta invece esotico. *_*
Divagazioni a parte, a me Jonatludr aka John Ludmoore mi fa un po' pena per il modo in cui vive questa sua mancanza che non gli permette di raggiungere lo status sociale che vorrebbe ma tutto sommato come personaggio mi sta simpatico. Vabbè io poi sono di parte perché letteralmente a-do-ro tutti i personaggi marginali e secondari di questa tua storia, quindi faccio poco testo, però già da questa breve presentazione il nostro Jon-John si prospetta un signore interessante che ci riserverà sicuramente qualche sorpresa, vista poi la fine infausta che fa rinchiuso nel libro.
Miriadel, beh, non posso dire molto perché spoilero, visto che la conosco già, ma il suo pensiero verso la gelosia di Alborn, che denota indubbiamente amore passionale nella coppia, è uno dei suoi tratti caratteristici che prediligo.

Alla proxima! ^^/°

Recensore Veterano
29/01/10, ore 19:32

Tre cose mi sono piaciute in questo capitolo:
1 - il personaggio di Miriadel. Determinata, intraprendente e anche un po' incosciente, questa stella nascente dei servizi segreti non esita ad infilarsi in casa di un sospettato, e quasi nel suo letto. Ho riso alla menzione della gelosia del marito. E' davvero solo quello il dettaglio che l'ha fermata dal sedurre il maguncolo? Che donna XD
2 - Phobos... grandissimo Phobos che rimette con due parole a posto il suddetto maguncolo, e disquisisce di fisica terrestre su un pianeta che ne viola metà delle leggi (se va bene). Che dire, sarà anche il cattivo, ma ha di certo stile.
3 - le magnifiche descrizioni dell'interno della villa. Sai quanto te le invidio, vero? ;)
Quindi, capitolo pienamente promosso, con l'arrivo di due nuovi personaggi che promettono di essere veramente interessanti.

Recensore Junior
28/01/10, ore 22:06

Eh, i conflitti generazionali. Non risparmiano proprio nessuno. Nemmeno un adolescente di cinquant’anni e un genitore plurisecolare.
Lo ammetto. A me Phobos sta simpatico. Vero, è un megalomane che fa, o farà, cose indubbiamente tremende, e non lo giustifico. Non considero un’attenuante il fatto che, probabilmente, il polline finisce per esaltare il suo già non proprio umile ego. Farsi i trip di konnestras è una scelta sua e solo sua è la responsabilità è solo. Però sta di fatto che, come persona, mi è simpatico. Mi piacciono la sua energia e il modo con cui affronta le cose, oltre che le sue considerazioni sulla magia.
Al contrario, non riesco a provare empatia per la Adariel. Faccio fatica a capire il suo modo di pensare e agire. Non come madre, anzi, come madre la capisco, ma come regina.
Dunque, la sua ragione per rifiutare a Phobos il trono è che lui non può trasmettere i suoi poteri ai figli. Potrebbe essere un buon re, capace e tutto, ma, una volta morto, non resterebbe nessuno a prendere il suo posto.
Ok, la cosa ha anche un senso.
Però le condizioni della generazione attuale sono così disastrate che Adariel si deve risolvere a dare vita a un clone (non sono sicura che sia la definizione tecnicamente corretta, ma penso che renda l’idea). Benissimo. Lei riesce nel suo piano, la bambina nasce, diventa regina... e poi?
Elyon non avrà compagni, se non Phobos, ma, secondo il suo stesso sistema di giudizio, la sua profezia, la regina sa che Phobos seguirà tutt’altra strada. Gli Escanor rimangono una stirpe pressoché estinta. Quindi Elyon si troverà sola, o, nel migliore dei casi, nella stessa situazione della madre. Insomma, Adariel non fa altro che spostare di una generazione i problemi, non risolverli.
E’ che mi pare intenzionata a mantenere in essere un sistema sicuramente efficace e durato millenni, solo che le condizioni sono cambiate ed è abbastanza insensato credere che quello che è andato bene in determinate circostanze, andrà sempre bene, a prescindere da quando si siano modificate le cose.
Anche il suo atteggiamento verso Phobos mi pare, nel migliore dei casi, poco produttivo. Ad esempio, perché dirgli che dovrà sposare la sorella prospettandogli una vita preordinata che sa bene non è di suo gradimento, se sa già che tanto non sarà così? Il solo risultato che ne ha ottenuto è renderlo anche più nervoso e incattivito, e per cosa?
Non sarà piuttosto che, nonostante tutto, nonostante la sua stessa visione a cui crede senza condizioni, voglia anche credere di potere salvare il figlio?
Questo lo capirei. E’ sua madre. Però c’è anche la questione Nerissa. Adariel non voleva che sposasse Phobos perché non adatta a rivestire il ruolo di regina. Dunque, lei aveva considerato la possibilità che alla fine Phobos sarebbe diventato re, nonostante i suoi successivi dinieghi?
Come ho detto, mi pare un po’ incoerente.

Tra le cose che comunque ho apprezzato di più, una è solo un particolare. Cioè, l’architettura del castello, il monumento alla disomogeneità.
L’altra, che spero avrà un seguito, è il primo accenno ai Mormoranti. Uno dei personaggi che più mi affascina è Caleb, e come è riuscito a superare la sua condizione iniziale di fiore. Ho un vero debole per questo genere di personaggio ^__^

Recensore Veterano
20/01/10, ore 21:39

Inizio subito con il farti i complimenti per questo capitolo meraviglioso. Splendide soprattutto le descrizioni degli ambienti, e del lussureggiante giardino che ora anch'io ho voglia di visitare. Poi, i personaggi, caratterizzati fino all'ultima ancella, sulla quale riesci comunque a spendere due righe per farcela conoscere. Ogni singolo passaggio è molto curato, dall'incontro della guardia con il giardiniere, alla ramanzina che il primo si becca dal suo superiore, per finire con il colloquio tra la Regina e la bimba che ho trovato delizioso per come l'hai saputo condurre. In contrasto con l'aria quasi casalinga che si respira nella prima parta, la seconda dedicata a Phobos ha un ritmo maestoso e regale, decisamente adatto al Principe. Ma sbaglio o si sta avvelenando con quei fiorellini?
Bene, a questo punto vado a rileggermi "Luci nel giardino", direi che il bagno di Phobos merita un approfondimento ;)
Grazie ancora per lo splendido tour virtuale nel giardino incantato!

Recensore Veterano
12/01/10, ore 14:25

Caro Max, questa storia continua a procedere bene e a farsi sempre più interessante. Il contrasto tra il principe e la regina rende il racconto appassionante, poiché entrambi hanno le loro ragioni facilment condivisibili e entrambi tengono comportamente non sempre corretti. Il rapporto tra Phobos e la Guardiana del cuore, anche se mi sembra di capire che sarà solo sfiorato, approfondisce questo personaggio e rende pià comprensibile il suo comportamento. Sono molto belle tutte le descrizioni del palazzo e degli usi e costumi di Meridian che approfondiscono e spiegano argomenti appena sfiorati nel fumetto,spesso in modo un po' casuale.

Recensore Junior
08/01/10, ore 18:06

Di questo capitolo ho particolarmente apprezzato come sei riuscito a rendere interessanti anche dei personaggi totalmente marginali e poco influenti nel fumetto, dando loro uno spessore e costruendogli attorno una storia nella storia che si incastra perfettamente in quella originale.
E infatti, come per altri dettagli presenti sia in questa che in Profezie, anche se sono tue invenzioni rispecchiano comunque il fumetto, e persino l'ipotetica storia d'amore contrastata e finita tragicamente tra Phobos e Nerissa anche se canon non è qui ha il suo perché logico e plausibile. Ed il merito è della tua capacità di trovare modi originali per far combaciare le incongruenze del monumento alla disomogeneità, per citare le tue stesse parole, che è il Metamondo.
Inoltre ho apprezzato tantissimo anche come hai ricordato lo scorso, e apparentemente poco utile, "flash" tra il valletto e la cameriera apparentemente beccati dal principe a flirtare nel suo giardino, perché poi in realtà attraverso le loro parole abbiamo anche avuto un ulteriore cenno del malcontento che c'è attualmente a Meridian.
Tornando ai personaggi marginali tipo il giardiniere appunto, ma non è l'unico perché in questa storia tu sei sempre riuscito a rendere interessanti e originali certe parti proprio grazie alla caratterizzazione dei personaggi stra-secondari e di contorno, come dicevo facendoci vedere le cose dal loro punto di vista, l'incontro tra la Luce e la piccola Liliel è proprio uno di questi passaggi significativi.
L'ultima parte è invece dedicata proprio al responsabile di tutto, il bel Phobos che ritroviamo a bagno nell'acqua magica proprio come nella shot "Luci nel giardino", che consiglio di leggere anche perché è strettamente legata a questa long-fiction ed in particolare completa questo capitolo. La descrizione del bagno magico e dei pensieri del principe un poco più dettagliate permettono di comprendere meglio il personaggio e come si sta evolvendo caratterialmente a causa di questa maledetta profezia che lo condannerà inevitabilmente ad essere un cattivo ragazzo.

Al prossimo aggiornamento! ^_^/

Recensore Veterano
13/12/09, ore 11:50

Mi piace molto questo alternarsi dei pensieri di Adariel e Phobos, entrambi alle prese con decisioni difficili dalle conseguenze amare per la controparte. Alternando i punti di vista, come ti ho già scritto, questa tua fanfiction è particolarmente interessante; è quasi impossibile prendere totalmente le parti di uno o dell'altra sapendo che entrambi, secondo i loro punti di vista, hanno perfettamente ragione a fare quello che stanno facendo, e sono motivati ad affrontare le conseguenze della loro scelta, anche se ciò vuol dire far soffrire il rispettivo "contendente". Così, come Adariel piange il suo consorte defunto Phobos rimpiange la sua Nerissa, in un curioso parallelo che ci fa capire quanto madre e figlio siano sotto sotto simili, passionali e determinati a raggiungere i propri obiettivi. E il lettore non può fare a meno di pensare a che magnifica regina sarebbe stato Phobos se fosse nato femmina.
Il personaggio di Galgheita è splendido, rassicurante e materno. Non avendo mai letto il fumetto non ho idea di come l'abbiamo raffigurato lì, ma tu di certo ne dai una versione molto... come dire, adatta alla situazione, facendone una figura dignitosa e solidale con la sua Regina.

Recensore Junior
10/12/09, ore 19:35

Ebbene, ora anche noi sappiamo che Adariel dovrà ricorrere all'inganno per un certo periodo di tempo per riuscire a far sì che la settima Luce di Meridian regni sul metamondo, perché sicuramente la "nuova" Elyon verrà al mondo e avrà indubbiamente il sangue degli Escanor. Sarà interessante vedere come ci spiegherai la sua nascita non essendoci una vera gravidanza in atto.
Ma, di nuovo, quello che mi interessa maggiormente è cosa accadrà durante tutto questo tempo, come Adariel affronterà emotivamente il dover mentire anche a Phobos. Lei stessa nel suo ricordo sul terrazzo ci dice che nonostante tutto il suo amore per lui non è in discussione, posso solo immaginare quanto possa essere duro per una madre "abbandonare" il proprio figlio ad un destino ingrato perché costretta dalla profezia.
Cominciamo anche ad avere una prima idea di come invece Phobos stia affrontando lo stesso momento, e abbiamo qualche avvisaglia di come si comporterà in futuro; si nota chiaramente il suo fastidio nel doversi sottomettere alle profezie della madre: lui potrebbe rappresentare il futuro degli Escanor, mentre lei si ostina ad aggrapparsi al passato. E' consapevole di aver sviluppato grandi poteri e quindi si rammarica per essere stato messo ancora una volta in secondo piano per favorire una sorella che semplicemente li avrà solo perché ereditari. E' evidente la delusione per non aver avuto l'appoggio di sua madre e anche per questo forse non riesce a fare il primo passo.
Forse questo è un paragone forte, ma la stirpe prettamente matriarcale degli Escanor mi fa pensare ad un alveare, in cui le api maschio sono utili soltanto alla riproduzione, anche se poi tra coniugi ci può anche essere un sentimento di amore genuino e passionale come tra Adleric e Adariel, però non mi stupisce affatto che per Phobos il ricordo di Nerissa sia così amaro.
Al prossimo capitolo! ^_^//

Recensore Veterano
25/11/09, ore 12:23

E dopo un brillante inizio, eccoci catapultati sul mondo di Meridian. L'incipit, con l'arrivo della Regina al castello è davvero splendido. Le tue descrizioni fanno vivere i luoghi, e li proiettano davanti agli occhi di chi legge in modo decisamente vivido. Ma, allo stesso modo, sai descrivere le emozioni che scuotono i protagonisti della storia, che escono dalla tua penna non come semplicistici "buoni" o "cattivi", ma come personalità complesse, ognuna con le sue motivazioni per sopravvivere e far trionfare i propri sogni al di là della morte inevitabile e delle profezie.
La dipartita di Adleric è struggente, così come il cupo dolore di Adariel, regina senza discendenza femminile mentre, in contrasto a questi monarchi in decadenza, Phobos brilla come un uomo potente e sicuro di sé. Fa pensare il fatto che il suo ruolo sia minato dalla stessa madre, e da un destino al quale lui farà di tutto per sfuggire. Tutto sommato, non riesco a considerare sbagliate le sue riflessioni, perché chi vorrebbe avere già prefissato un ruolo tanto subalterno, nella piena consapevolezza di saper dare molto di più alla propria nazione, ma, allo stesso modo, capisco lo strazio di Adariel, costretta dalla natura stessa dei poteri che reggono Meridian a svilire sul nascere le ambizioni di un figlio tanto dotato.
Tutto questo, l'hai reso perfettamente in questo capitolo, e attendo con impazienza come svilupperai la trama.

Recensore Junior
22/11/09, ore 20:53

Storia che si preannuncia molto interessante. Ho un certo debole per la cronaca di una cambiamento. Soprattutto quando si parla del cambiamento di una condizione considerata perfetta. C’è che, dal mio punto di vista, nulla è più negativo della perfezione, dato che una situazione perfetta è una situazione statica.
Poi, sono sempre molto più interessata ai villain che agli eroi ^__^
Non è una questione di preferire i bad-boys, cosa per niente vera. E’ che, alla fine, gli eroi raramente sono persone interessanti. Per carità, ci sono anche le eccezioni, ma la maggior parte di loro segue un sentiero preordinato loro da altri, senza farsi troppi problemi. E, anche quando se li fanno, si sa fin dall’inizio che sono falsi problemi, piazzati lì giusto per dare ai nostri quella patina di complessità, di solito in forma di tormenti interiori che si sa fin dall’inizio sono acqua fritta.
Invece, i loro avversari li trovo individui più complessi, almeno in buona parte. Spesso, meno virtuosamente manicheisti o trucemente sicuri di essere nel giusto.
Chiaro, non parlo dei villain stile Dottor Mabuse, che ghignano maniacalmente e camminano sulle schiene dei loro accoliti per mostrare la loro malvagità, o peggio che andare di notte, quelli che urlano ‘sono qui per far trionfare il male’.
Un personaggio simile è l’esatto corrispettivo, all’inverso, di colui che deve far trionfare le forze del bene. E non sarebbe logico amare la copia speculare degli eroi che detesto. No, a me piacciono quei personaggi che non rappresentano niente se non sé stessi.
Purtroppo, il Phobos che conosco io (cartoni animati) si avvicina parecchio al villain ghignante. Mi auguro di vederlo sviluppato come persona, nel percorso che si prepara a compiere. Comunque, una cosa è certa. Un suo obiettivo lo raggiungerà. Resterà davvero nella storia del suo mondo ^__^

Recensore Veterano
21/11/09, ore 15:18

Ciao Max. Questo tuo nuovo racconto mi piace molto, lo trovo intenso e coinvolgente, molto drammatico. La figura di Adariel è complessa e sfaccettata, molto ben descritta e Phobos è affascinante, molto più carico di pathos e umanità di quello originale: non si può fare a meno di venire trascinati dal conflitto tra madre e figlio, entrambi convinti di non avere scelta. Il tuo stile è sempre migliore, pià fluido e scorrevole. Complimenti!