Una città perduta, due anime legate dall'amore, un terribile cataclisma. Tutto sembra essere perduto e dimenticato, fino a quando quando Ezra Fell, brillante linguista e cartografo londinese, riesce finalmente a realizzare il suo sogno: partire alla volta di Atlantide, che fino a quel momento molti ricercatori chiamavano Eden. Ma invece di antiche rovine e di qualche vecchio mosaico, Ezra e la sua squadra troveranno molto più di quello che si aspettano...forse anche ricordi cancellati, sensazioni perdute, una storia diversa da come se la immaginavano.
Il richiamo di Atlantide lo perseguita fin da ragazzo. Ora è giunto il momento di scoprire cosa si cela dietro a questa sua ossessione, e di spiegare perché luminescenti lampi d'amore invadano il suo inconscio; inoltre, vorrebbe tanto scoprire chi si cela dietro a quella folta chioma di capelli rossi che vede ogni notte.

Aziraphale e Crowley dovrebbero prepararsi per andare a Tadfield, ad assistere alla recita di Natale dei Quelli.
Peccato vi siano attività decisamente più piacevoli a distrarli...
Dedicata a tutte le mie ineffabili amiche e autrici ♥
(PWP // bath!sex// dorks in love // post non Apocalisse // Partecipa all'iniziativa "Un regalo tutto per te")

Crowley si annoia. Si annoia e, soprattutto, anche se non lo vuole ammettere, gli manca il suo angelo.
Quello che accade dopo è forse un "piccolo" miracolo.
[NON è una raccolta di one-shot, non so perché non mi fa correggere la cosa, forse è un bug]

Cosa accadrà adesso che Rory sta per diventare madre? La vita "perfetta" di Logan verrà scombussolata per sempre? O forse la nostra protagonista seguirà le orme della madre e deciderà di crescere questo bambino da sola? Jess Mariano è davvero il "nuovo Luke"? Riusciranno i nostri amati "Literati" ad avere una seconda occasione?
Non so se definirla una vera e propria fanfiction, ma prendetela per quello che è. Questo Revival mi ha lasciata con l'amaro in bocca e allo stesso tempo con un barlume di speranza per i miei amati Rory e Jess, perciò ho deciso di amalgamare queste due cose e dar vita a questo progetto, un piccolo passatempo per tutti coloro che non ne hanno mai abbastanza delle avventure dei nostri beniamini di Stars Hollow.

Kilgrave ha perso tutti i suoi poteri. Il vaccino ha funzionato e Jessica decide, con rancore e disprezzo, di risparmiarlo e permettergli di vivere come un uomo normale, uno qualunque.
Solo che c’è un grosso problema, un problema che Jessica comprenderà presto: lui continua a essere disperatamente, ostinatamente e profondamente innamorato di lei.

[Storia scritta per la "Sfida di scrittura" del gruppo "Caffè e calderotti"]
"Crowley ride quando, con un bzzz d'avvertimento, la strada piomba nell'oscurità più totale. «Blackout a Natale! L'avresti mai detto, angelo?»"

Aziraphale e Crowley sono finalmente fuori pericolo, e sono andati ad abitare insieme.
Tutto bene, tra improbabili restauri e piante maleducate. Ma forse Crowley ha qualche piccolo segreto domestico che non ha svelato al suo angelo…
È solo un biscottino per il vostro tè, cari lettori, vista l’ora *-*
Un bacio, Setsuna

Semplicemente Crowley che tenta di dichiararsi.

Enorme plot twist dell’episodio 1x11 ‘AKA I’ve got the blues’
Un evento tragico mette le certezze di Jessica violentemente in discussione.
Chi è davvero il nemico? Di chi si può davvero fidare?
Warning: character death. Dark!Jessica.
Se la prima parte può sembrare un h/c a tratti fluff, la seconda non lo sarà di certo.
Il primo capitolo contiene il prompt 44 della ‘Red Fic Challenge’ : ‘Sono stanca di tutto questo’
Il secondo capitolo contiene il prompt 45 della 'Red Fic Challenge': 'Voglio fare un gioco'
Il terzo capitolo contiene il prompt 1 della 'Red Fic Challenge': Tortura

Tre brevi drabble su tre personaggi femminili: ognuno di loro ha il proprio passato, la propria storia e il proprio carico di errori e rimorsi. Tre veloci scorci sulla vita di tre donne e il loro ultimo atto d'amore.
Cosa potranno avere mai in comune Merope Guant, Eileen Prince e Petunia Evans?

L’angelo che ora singhiozzava fra le sue braccia sembrava quasi un’altra persona: Crowley non ricordava di averlo mai visto tanto sconvolto.
Bramava una spiegazione: non sapere cosa fosse successo, chi dovesse uccidere per averlo ridotto così, era una tortura, ma si impose di avere pazienza e di aspettare che l’altro si fosse calmato.
Con le dita gli percorreva dolcemente la schiena, disegnando dei cerchi e mormorando parole di incoraggiamento.
“Shhh, sono qui, Aziraphale. Sono qui, sei al sicuro. Qualunque cosa ti sia successa l’affronteremo insieme.”
(Post!Canon // hurt-comfort // introspettivo)

‘“Se ti servo, sarò nei paraggi.”
E se a Jessica servisse?
Killgrave sarà di parola?
IMPORTANTE:
Mega Spoiler per la season 2, consiglio di leggere SOLO a chi conosce gli eventi (fossero anche due persone in croce ^^’) o che per lo meno abbia visto l'episodio 2x11.
Prompt affrontati per ‘La Challenge in zucca’:
50 Voci nella testa
16 “Hai mai ucciso qualcuno?”
42 “Se ti uccidi mi raggiungerai”
9 Il tocco d'una mano sulla spalla

Aziraphale si muoveva agitato sullo sgabello nero del piccolo bar del locale dove aveva deciso di passare la serata. Da un mese a quella parte aveva scoperto il grazioso "Eden", un locale dalle luci soffuse, l'aria vintage e che proponeva piccoli spettacoli d'altri tempi. E proprio lì, su quel palcoscenico di discrete dimensioni, aveva conosciuto l'uomo più bello e sensuale del pianeta: Crowley.
{Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it}

La quarantena era una situazione piuttosto dura da affrontare, che si chiamasse lockdown, quarantaine, quarantäne o in altre centinaia di lingue.
Essere costretti ad un lungo periodo dentro casa, senza potere uscire, fare una passeggiata o semplicemente prendere un caffè al bar si era rivelato molto estenuante.
Oh,ma il demone Crowley sapeva cosa fare in quei momenti così noiosi: dormire. Avrebbe dormito fino a luglio, per poi risvegliarsi ad emergenza finita, almeno sperava.
Aziraphale poteva leggere mentre ascoltava la musica d’epoca del grammofono, fare l’inventario della miriade di libri che custodiva e… poteva cucinare. Aveva scoperto da poco che fare dolci in realtà lo rilassava parecchio, anche perché dopo poteva anche mangiarli, per la sua gioia.
La quarantena non poteva essere così terribile, no?

Crowley lo strinse in un abbraccio lasciandolo sfogare, vedere una creatura celeste piangere spezzava davvero il cuore, persino quello di un demone.
Questa storia partecipa all'iniziativa A scatola chiusa indetta sul gruppo Facebook Caffè e Calderotti