“Allora vuoi venire alla festa, sì o no?” Peter sbuffò. Poi guardò Ned che lo osservava con sguardo supplicante e cedette.
“Va bene.” e Ned esultò, perché lui adorava le feste. Più che altro adorava stare fra le persone popolari.

Il sesto anno di Hermione non sta andando come previsto. Braccata dai Mangiamorte, assistiti dal Ministero, sorvegliata dall'Ordine e con la metà dei suoi amici che cercano di infilarla in un corpetto solo per farglielo strappare dal suo nuovo marito. No, sicuramente non come aveva previsto.

Sam è un ventunenne timido ed impacciato, che ha da poco fatto i conti con la sua omosessualità. Trasferitosi a Milano per lavoro, Sam si vedrà catapultato in un mondo fatto di lusso, eleganza e buone maniere. "Il Cavaliere" è uno dei più antichi e rinomati ristoranti della città, luogo di ritrovo del mondo della finanzia e della ricca borghesia milanese. Qui Sam, assunto inizialmente come aiuto cameriere, si troverà presto a diventare commis dell’affascinante e tenebroso Marco, il primo sommelier del ristorante. Da subito Sam percepisce una strana attrazione per quel ragazzo scontroso e taciturno, dall’aria apparentemente impenetrabile. Lo ammira da lontano, ne studia gli atteggiamenti e inizia ad essere inconsciamente affascinato dal suo mondo. Pian piano, tra Marco e Sam nasce una strana amicizia che, col passare del tempo, si trasformerà in qualcosa di più profondo. Senza neppure accorgersene, Sam finisce nel baratro di una relazione malata – la voragine oscura – permeata di misteri ed ombre. Chi è realmente Marco? Quale segreto nasconde? E soprattutto, che legame esiste tra lui e i Plincher, la potente famiglia milanese, cliente affezionata del ristorante?

«I bei discorsi non bastano nella vita, mezzosangue.».
Hermione Granger fino ad allora, invece, non aveva fatto altro che far leva su questi, in qualsiasi situazione si trovasse, e sicuramente avrebbe continuano nella medesima maniera se il destino non l’avesse messa nella condizione di dover dare una svolta alla sua vita.
Era stanca di rimanere inerme di fronte alle “osservazioni” dei suoi coetanei, ed ai malcelati consigli dei suoi stessi amici.
Doveva fare qualcosa, e con l’aiuto e le macchinazioni di un pazza ma dolce Corvonero sarebbe riuscita nel suo intento. O almeno era quello che sperava.
Ma mai si sarebbe immaginata che negli strambi piani della amica fosse coinvolta una serpe bionda e dalla pelle diafana; men che meno che quella serpe non solo l’avrebbe aiutata a far venir fuori la sua femminilità, ma che le avrebbe fatto capire che vivere volesse dire avere coraggio.
Coraggio di trasformare le parole in fatti.
Dal testo:
«Cosa significa “non tanto male”, Granger?»
«“Non tanto male” significa non tanto male, Malfoy!»
«Bene, mostrami questo tuo non tanto male, allora.»
«Che vuoi dire?»
«Spogliati.».
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In sospeso.

- Qualcuno mi copra gli occhi o farò pensieri sconci sulla mia migliore amica.- bisbigliò Harry, mentre lui e Ron cercavano in tutti i modi di non guardare incantati il fondoschiena di Hermione.
Vedendo che però Fred e George non si facevano nessun problema a fissare insistentemente le grazie della sua amica, Ron tirò loro una gomitata.
- Che c'è? Mica è la nostra di migliore amica .- rispose Fred sornione, appoggiando il viso al palmo della mano.
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Hermione Granger deve assolutamente intraprendere una attività extracurriculare per poter avere dei crediti in più e pare che proprio in quel periodo la pofessoressa McGranitt abbia acconsentito a mettere in piedi una squadra di cheerleaders...e si sa, le cheerleaders piacciono un mondo, soprattutto ai Weasley

Stark lo studiò, scrutando il suo viso per capire quali fossero le parole che non riusciva a pronunciare. Quindi sbiancò, spalancando la bocca sorpreso.
«Non ti si è drizzato l’uccello?»

"Avrei voluto gettarmi una secchiata di acqua gelida direttamente addosso, ma non potevo. Non volevo che si accorgesse di me. Volevo udirlo ancora, volevo sentire ancora i suoi gemiti risuonarmi nelle orecchie. Mi ritrovai poggiato al muro quando Tom gemette ancora, e mi lasciai scivolare contro il pavimento. Il freddo delle mattonelle mi diede un lieve sollievo, sebbene necessitavo di altro. Necessitavo di lui."
[Spin-off di “Making my imagination run wild”]