...Mai, negli ultimi dieci anni, Rin aveva provato una simile paura come quella che le stava aggrovigliando le viscere in quel momento. Mai nulla, in quello che era il suo attuale mondo, le aveva ricordato così tanto quello precedente. Dieci anni prima, forse, tutto ciò che stava accadendo quella sera, non l’avrebbe sorpresa poi così tanto. Era abituata ai demoni, la piccola Rin…Ma ora non più.

La Resa dei Conti è il seguito di AMB. Kauros è costretto a mantenere il pugno duro e i nervi saldi per non crollare: la gravidanza della moglie lo rende instabile ed ansioso, dietro le montagne si muove un nemico incredibilmente potente, Iggor è fuggito, sua sorella è stata rapita. Costretto quindi a rafforzare le mura del cuore e della città per non sprofondare, il nuovo Re di Nevene affida a Bromoc l'incarico di riportare Lucixia a casa e prepara l'esercito alla battaglia. Bromoc parte immediatamente nel tentativo di riparare ad errori giovanili che sperava di aver dimenticato, il suo viaggio tuttavia gli costerà molto più di quanto si era immaginato. Costerà un cuore. Il suo.
cit. Lei respirò a fondo e drizzò la schiena, gli occhi che bruciavano. “Hai detto che sono tua.”
Lui emise una risatina secca, guardandola negli occhi con aria di sfida. “L’ho detto?” La provocò, leccandosi le labbra.
“Hai detto che sono tua e che mi vuoi.”
Il soldato respirò in modo brusco e le mani intensificarono la stretta, promettendo di lasciare dei lividi.
“Forse l’ho fatto.”
Diamine. Non ne sarebbe uscito vivo.

Gli antichi greci credevano che un tempo l’essere umano fosse un essere perfetto e, soprattutto, completo. Era formato da quattro braccia, quattro gambe, due volti. Ma un giorno, Zeus, temendo la perfezione umana, lo divise in due, rendendolo così imperfetto… Incompleto. Da quel momento, l’uomo cerca disperatamente la sua metà, per tentare di tornare al suo stato originario. Per tornare a essere completo.
Questa è la storia di Camilla e di Arkin, e del loro tentativo di metterla in tasca a Zeus.
Quand'ero piccola, mio padre e mio nonno mi dicevano sempre che non c'era nulla che non potesse essere risolto. Ci si può ammalare, si può perdere il lavoro, si può litigare con una persona cara... Ma le malattie si curano, i soldi si riguadagnano, i rapporti si ricuciono. A tutto c'è rimedio, tutto può essere affrontato serenamente e superato. Tutto. Tranne la Morte.
E come tutte le mie storie, anche questa comincia ad essere interessante dalla metà in poi. Giusto per non far perdere tempo.

Emma è una ragazza posata, controllata, niente di quello che le succede sembra essere dettato dal caso. Eppure l'incontro con Ivan sembra slegato dal suo controllo, così come lo sarà il loro rapporto.
Quello che accadrà tra loro cambierà lui, trasformandolo in un ragazzo meno scontroso e superficiale, o cambierà lei, rendendola più spregiudicata e libera di essere chi vorrebbe essere davvero? Oppure il caso deciderà che a dover cambiare saranno entrambi?

Storia "What If" non collegata al sequel "Hanyou no Yashahime".
Sesshōmaru ha salutato Rin per un'ultima volta otto anni or sono e non è più tornato a trovarla al villaggio in cui l'ha lasciata crescere e diventare un'adulta indipendente da lui. Senza aver mai ricevuto spiegazioni lei decide di andare avanti con la propria vita e, forse, riuscire a dimenticare. Fino a quando non riceve un dono inaspettato dal dayōkai: un pegno d'affetto dalla cupa natura demoniaca ed evidentemente collegata allo stesso Sesshōmaru che la spingerà ad intraprendere un viaggio che cambierà ogni cosa. Cambierà lei e cambierà lui. Dal testo:
"Qui al villaggio non c’è più posto per me e non riuscirò a starmene con le mani in mano o al lavoro alla risaia fino a quando la prossima rara partoriente avrà bisogno del mio aiuto. E poi non voglio più essere di peso a nessuno; voglio guadagnarmi il rispetto degli altri per quello che sono io e non per quanto lunghe sono le ombre delle persone dietro cui mi nascondo."

Un test di gravidanza positivo e quattro possibili padri.
Tra sospetti, paure e timori di nuove responsabilità, chi di loro avrà la vita sconvolta?

[Medieval Fantasy/Romance]
La principessa Eve è affetta da albinismo. Essendo la minore tra i suoi fratelli, viene destinata da re Droyn - suo padre e sovrano di Ocaellan - alla vita monastica, dove sarà al riparo dai raggi del sole e dalle tentazioni. Durante il viaggio che la conduce verso il convento, però, la sua carrozza viene assaltata da un manipolo di briganti, o almeno è quel che sembrano all'inizio. Eve dovrà ricredersi nel momento in cui si ritroverà alle porte del regno nemico, dove il futuro sovrano, il principe Kytos, la attende sull’altare.
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La storia è anche su Wattpad (account di trixinabox) nella sua versione revisionata.

Dal testo:
-Un giorno, non ti è dato sapere come, non ti è dato sapere quando, tu e il tuo amore vi incontrerete nuovamente. Non avrete ricordi della vostra vita precedente, ma verrete attratti l’una all’altro senza neanche accorgervene, non potrete fare niente per impedirlo. Quello che è accaduto in questa vita, si ripeterà nuovamente e ancora e ancora, fino a quando il vostro amore non troverà realizzazione. È questo il destino delle anime gemelle.-
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Cosa succederebbe se due anime, separate nella vita precedente, si reincarnassero? Che cosa attira una semplice ragazzina con la passione per il teatro verso un gelido demone? Nonostante la Vita si diverta a metterli sempre l'uno contro l'altra, cosa farà il Destino?

Al compimento del diciottesimo anno di età,
colei che è destinata a cambiare le sorti del nostro mondo,
sarà accolta nel regno imperiale.
Non spaventatevi dalle sue umili sembianze,
perché in lei, e in lei soltanto,
è racchiuso il segreto più prezioso.
Voi, figli miei, avete il potere di renderlo eterno.
Abbandonate dunque ogni tentativo di ribellione,
poiché il vostro destino è già segnato.

Jamie, datti un contegno! , ripete la voce della mia coscienza, quella che scaccio via con un'altra risata.
- Invece di starsene lì a ridere come una cretina, potrebbe darmi un fazzoletto? Qualcosa mi dice che io sia il cliente e lei è una terribile maleducata!-.
Dalla nebbia che si è creata nella mia mente, penetra qualcosa: la voce austera di questo sconosciuto che purtroppo ha perfettamente ragione.
Ancora in ginocchio, mi sgancio uno dei tanti fazzoletti che porto sempre legati al grembiule e prendo a pulirlo. Come se fosse la cosa più normale del mondo.
E certo che lo sarebbe, se non fosse che istintivamente sto tamponando sui pantaloni in una maniera davvero scandalosa.
Ma che ci fa qui un'impacciata come me in un posto come questo?

Tratto dalla storia
In quel preciso istante, Julian pensò di essere il bastardo più fortunato di tutta Londra, e gli occhi di Melody...Erano occhi lucidi, quelli, occhioni fatti per commuovere.
Peccato che Julian non ne poteva più di sentire quella frase, dopo anni qualunque preghiera gli sortiva un effetto nauseante.
Che dannatissima seccatura.
«Credi che mi importi qualcosa di tuo fratello, Melody? O di te?»
Melody sobbalzò per lo shock «Lasciarmi parlare chiaro, angelo, se sono disposto a pagare così tanto è per vederti ubbidire ed essermi fedele come un cagnolino, non per altro.»
I loro volti erano ancora vicini; Julian temette di vederla crollare a terra tanto che era impallidita ma rimase lì, a pochi centimetri dalla sua bocca, a fissarla crudelmente.
Capisci, angelo, cosa si prova a sentirsi impotenti davanti a qualcosa?
«Io…Non..n-n»
Il conte aumentò la pressione esercitata dalle dita sul suo mento, procurandole una smorfia di dolore «cosa dovrei farmene di questi balbetti, esattamente?»
Melody si aggrappò con le unghie alla gamba di Julian, nascondendo la testa nelle pieghe del pantalone: strano come cercasse protezione proprio dal suo carnefice.

Lo osservò giocare distrattamente con il percing al labbro inferiore, gli occhi fissi nel vuoto e le mani infilate nelle tasche della felpa.
Era così diverso rispetto ai ragazzi che quella sera aveva visto in discoteca da sembrare quasi alieno.
I fari dell’autobus illuminarono per un attimo la panchina dove erano seduti e lui sembrò riscuotersi dai suoi pensieri.
Si voltò verso Gigi, essendosi reso conto solo in quel momento di non essere solo, la scrutò solo per qualche istante prima di far scivolare via dalle sue orecchie le cuffiette.

[HungerGames!AU]
Ventiquattro Tributi, un circo di morte: nell'anno della trentaduesima edizione degli Hunger Games, le spietate regole di Capitol City non sono cambiate. Soltanto uno tra i ragazzi e le ragazze sorteggiati dalla Mietitura potrà sopravvivere all'Arena, e Sesshomaru Taisho ne è ben conscio quando si offre volontario malgrado i tentativi di dissuaderlo di suo padre, precedente Vincitore e attuale Mentore del Distretto 1. Eccezionale guerriero, splendido nell'aspetto e carismatico per pura natura oltre che per fama, Sesshomaru sa di poter avere il pubblico e gli sponsor ai propri piedi, ma il cammino verso la gloria si rivelerà essere meno semplice di quanto ha sempre pensato: altri sono più che pronti a combattere contro di lui, che siano sognatori, crudeli o disperati al punto da poter compiere qualsiasi atto pur di tornare a casa.
In una battaglia fatta di abilità e fascino, legami e forza, sentimenti e trappole, non basteranno le armi per farsi strada tra sangue e lacrime: il destino sarà in bilico per ciascuno e ognuno dei Tributi, fino all'ultimo respiro.
“E possa la buona sorte essere sempre a vostro favore”.

Lei è a malapena maggiorenne, ma per tutta la sua vita è stata addestrata per un unico scopo: essere una schiava.
Lui ha sempre voluto tenersi il più lontano possibile dalla sregolatezza dei genitori: le loro donne lo incuriosivano, ma il terrore di diventare come il padre è sempre stato più forte.
Non questa volta: nulla è più forte di lei.

"-La vita non è fatta per essere semplice, Laney, non lo è per nessuno. Ma se non provi, se non fallisci, se non cadi e ti rialzi dieci, cento, mille volte, puoi dire davvero di aver vissuto?
Laney esitò per un breve intervallo, valutò, soppesò la dichiarazione di Samuel con la massima cura, infine rispose: -No, credo di no."
Laney odia il mondo. Letteralmente. Misantropa, remissiva e un tantino paranoica, si chiede spesso quale sia stato il momento esatto in cui la sua vita ha preso la piega sbagliata, portandola a crollare sull'ultimo gradino della scala sociale: quello degli emarginati. Mentre le sue giornate procedono monotone, tra una sistematica opera di autodemolizione e il penoso tentativo di sopravvivere all'ultimo anno di liceo, in città fa ritorno Samuel, cugino della sua migliore - nonché unica - amica. Niente di eccezionale, non foss'altro che il nuovo arrivato, oltre a essere un tipo bizzarro, è anche un grandissimo impiccione! Così, tra situazioni paradossali, equivoci, incontri-scontri e un piano infallibile per realizzare tutti i sogni, Laney e Samuel scopriranno pensieri e sensazioni che credevano di aver sepolto tempo prima, insieme a un'ultima solenne promessa.