[ Silmarillion ]
«Daeron, Sapiente tra gli Elfi, Menestrello mio amico, canta, oh te ne prego, canta per me!»
E Lùthien era così bella, gli era così cara, che nulla mai le avrebbe negato. Genuflesso dinanzi al suo sorriso avrebbe fatto danzare le stelle sulla punta della dita, tenuto il sole sul palmo della mano.

Non che sia proprio stufo di questa pochade, per carità, fare il filibustire ha pure un suo perchè, cioè, sempre meglio che fare l'impiegato del catasto sulla Colonia di Dullog (sigh) e in ultima analisi sempre meglio che lavorare. Però non so... a volte..

Accanto alla Luna sfregiata una nube scura nasconde per un istante le stelle. L’ombra che custodisce al suo interno oscilla frenetica tra infiniti universi, scartando quelli a cui non appartiene, per tornare ad essere infine materia ed energia. Abissi di sangue si fanno strada tra il fumo e l’Arcadia si tuffa nel suo mare, entrando in orbita intorno al mondo che il suo equipaggio chiama casa.

Harlock e Meeme, un uomo ed un’aliena legati da un rapporto così esclusivo e particolare,
che non ha eguali in tutto l’Universo.

"Lentamente, l'aria si riempie di musica.
Pianoforte: qualcuno sta suonando il pianoforte.
Deve essere lei, questo è uno dei primi brani che ha studiato e imparato a memoria.
E' strano suonare "Spring time" in pieno novembre."
Questa FF è uscita dalla mia mente, non propriamente sana, mentre ascoltavo, appunto "Spring time" di Yiruma. Spero non sia un completo disastro. Aspetto con ansia i commenti!!

continuazione de "la donna giusta". Eravamo rimasti sul pianeta Veis dove Kei aveva dato una bella notizia ad Harlock....ora è passato del tempo e...

Per me eri e resterai come un fratello... e mi appaga sapere che per te era lo stesso.

[Prima classificata (a pari merito con Morgan_of_Nighfall) e vincitrice del premio giuria - Ayumu al contest Odore di fragole rosse indetto da _Fox e Ayumu7 sul forum di EFP]
***
La chiamano disperazione, questa fame di quel pane che ci sporca i denti di sangue, lacrime e preghiere, ma con il quale siamo costretti a nutrirci.
Con il patrocinio di Goethe e Schiele, eccovi tre coppie, sei drabble e tre destini – uno già scritto, uno improbabile, uno plausibile:
1. Svestirsi – di carne, di sogni [SasuSaku];
2. Abbandonarsi – alla pioggia, ai rimorsi [NaruHina] (Spoiler capitolo 614 ed episodio Naruto Shippuden 364);
3. Imporsi – di non vivere, di non morire [ObiRin] (Spoiler capitoli 603-607 ed episodi Naruto Shippuden 345-346).

E’ divenuta questa la mia esistenza dopo la nostra caduta … un petalo di ciliegio sospeso nel vento, che brama la terra e che non può conquistarla.