«Frena, Mister Morte» gli posò un dito sulle labbra «non riusciresti ad evocare neanche l'anima di un pulcino, in queste condizioni. Rischieresti soltanto di svenire come una femminuccia. Basta viaggi nell'ombra, evocazioni di anime morte e riti satanici, te lo dice il dottore. E, visto che ci siamo,» sembrò pensarci su «mi devi tre giorni di riabilitazione, a partire da questo momento.»
Nico prima rimase a bocca aperta. Poi nella sua mente iniziò a farsi spazio una certa idea. Una volta che questa si formò del tutto, il suo cervello mandò delle scariche verso il suo stomaco, che improvvisamente sentì in subbuglio. «Tre giorni? Cioè.. tu.. io.. okay.»
Mini long | Nico di Angelo & Will Solace | Rating: Rosso | Pairing: Slash

Chi si ricorda di Delly Cartwright? La dolcissima migliore amica di Peeta Mellark? Io la ricordo bene. Conoscete la sua storia?

“TERZA CLASSIFICATA al contest “Per il potere conferitomi vi dichiaro marito e...” indetto da AnnabethJackson].
Estratto della fic:
“- Papino, - chiese Bianca, riferendosi a Will. - Potresti raccontarmi della tua proposta di matrimonio?
Nico lanciò un'occhiataccia a suo marito, che purtroppo il biondino non colse. Al contrario, Will si accomodò sul divano e prese Bianca in braccio. Invitò poi Nico a sedersi accanto a lui. Il moro gli si avvicinò con riluttanza, rivolgendo un grosso sorriso alla piccola Bianca.
- È una storia un po' lunga, ma posso assicurarti che è anche la più bella che possa essere raccontata... - Will iniziò a raccontare, mentre un fiume di ricordi investiva lui e quello che ormai era suo marito.”

[solangelo] spoiler BoO
"Nico non si sarebbe mai aspettato che Will avrebbe raccolto la sua spada e si sarebbe messo in mezzo.
Tra lui e l’artiglio che lo stava per uccidere.
La infilzò nel petto del mostro, questo scomparve ma non prima di aver a sua volta infilzato il biondo.
Proprio sopra il cuore.
-NO!
Nico urlò, poi tutto divenne nero."

Questo è un post BoO riguardante la Solangelo. Adoro questa coppia e non ho potuto non dedicare loro una FF, come già ho fatto con altri personaggi della saga di Percy Jackson. Annegate nella mia storia, se li amate quanto me.

1739 parole | One Shot | SolAngelo | Song-Fic | Amo sti due | Limpido – Laura Pausini
One shot su due dei personaggi che preferisco di più di tutte le saghe.
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“E poco importa se alla fine si fanno sempre beccare o perdono in maniera palese; perché con tutte le cavolate che il figlio di Apollo s’inventa, per far anche solo lontanamente divertire il ragazzo, bene o male, alla fine un sorriso a Nico riesce a strapparlo…”
-
“…quando Nico sorride stringe gli occhi che spariscono tra le folte ciglia scure; le labbra quasi invisibili si estendono ai lati della bocca creando due piccole fossette appena sotto gli zigomi…”

Ok, l’avevo promesso a Jason.
Avrei passato qualche giorno al Campo Mezzosangue.
**
Poi c’è Will.
Lui non è semplicemente un amico, è strano.
**
Una manticora mi attacca.
Paro il colpo con il piatto della spada e la respingo, subito ne arriva una seconda e insieme mi attaccano.
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Vedo Hazael piangere e Reyna gridare.
**
“Va tutto bene Raggio di Sole, ci sono qua io. Resisti.”
**
Dopo la battaglia contro Gea le cose sembrano andare meglio per Nico.
Quando decide di rimanere a campo per un po' viene attaccato da due manticore, un segno del destino?
Ma verrà fuori il suo rapporto per una persona importante, molto importante, Will Solace.
##
Spero di avervi incuriositi un po'.
Buona lettura, fatemi sapere cosa ve ne pare^^

Una song-fic ispirata alla Solangelo.
Il nostro Nico e depresso e Will lo rincuora.
Per questa one-shot ho utlizzato la canzone "Demons" degli "Imagine Dragons" il mio gruppo preferito.

Post BoO (probabili spoiler anche dell' ultimo libro)
Nico è rimasto al Campo mezzosangue, la sua vita sta migliorando giorno dopo giorno anche con l' aiuto di quelli che ormai considera amici.
Ma il Tartaro è impossibile da ignorare, ricordi e incubi possono farlo piombare nuovamente nell' oscurità.
***
"Non c'è nulla di sicuro nel Tartaro... Tu sei già morto..." sussurrò una voce, le parole gelide che si insinuavano lentamente quasi sotto la pallida pelle, ormai scorticata, del figlio degli Inferi"
***
"Non volevo dire questo" rispose Annabeth sostenendo il suo sguardo.
"E allora cosa volevi dire?" continuò lui guardandola freddo.
"Che sei molto più forte di quanto gli altri pensino"
***
“Io devo capire. Non è un’opzione, io devo capire per sapere perché stai male. Sono il tuo medico, Di Angelo, e mi vanto anche di essere tuo amico, perciò impegnati a spiegarmi”
***
(Annabeth/Nico Friendship!) (Solangelo *-*) (4332 parole)

Il personaggio di Nico mi ha sempre affascinato, così mi sono immedesimata in lui e nelle sue problematiche storie d'amore.

"Se solo avesse potuto, avrebbe strangolato con le proprie mani quel figlio di Ares, ma chi si credeva di essere? Oh sì, prima o poi gliel’avrebbe fatta pagare."
"Questo pensiero miglioro un po’ il suo stato d’animo, ma questo piombò negli abissi del Tartaro quando vide il Figlio di Apollo (non riusciva a pronunciare il suo nome) parlare con quell’imitazione mal riuscita del dio della guerra"

[PERNICO]
[A tratti Jasico e Solangelo]
Nico si sente meglio, decisamente più rilassato e calmo, e sa il motivo principale di questa tranquillità. Lo sa, e non ha paura di ammetterlo a se stesso: Percy Jackson.
Da quando il ragazzo si è lasciato con Annabeth ed è partito per tornare a casa, è come se un peso si fosse sciolto nel suo petto.
Eppure Nico lo sa, il fatto che Percy se ne sia andato, non significa che i suoi sentimenti per lui abbiano fatto lo stesso.
*
[TRATTO DAL TESTO]
"«Percy, vai via.»
Il più grande scuote la testa, osservando la sua figura snella rabbrividire sotto quei vestiti troppo grandi e troppo scuri per lui. «Come posso farlo? Non posso lasciarti da solo in queste condizioni.»
Una risata amara esce fuori dalle labbra del piú piccolo, e rimbomba per tutta la stanza. «Non sarebbe la prima volta, non credi?»"

La loro vacanza a Venezia non va secondo i piani.
[Solangelo - Post Series]

[Percabeth] [spoiler BOO]
“per gli Dei Annabeth! Almeno accendi la lampada sul comodino.” brontolò lui, facendo qualche smorfia con la bocca.
Lei singhiozzò, ma obbedì. Allungò una mano per raggiungere il comodino, sbilanciandosi e facendo gemere di dolore il ragazzo. Le lenzuola sotto di loro frusciavano debolmente, e la vasca di conchiglie faceva brillare il soffitto candido. La luce della luna e delle stelle filtrava debolmente dalle tende pesanti facendo brillare le iridi chiare della ragazza.
La luce fioca inondò i due semidei che sbatterono più volte le palpebre per adattarsi al nuovo ambiente.
Il figlio del dio del mare si inumidì le labbra passandovi sopra la lingua, lentamente. Poi roteò gli occhi e li chiuse, esasperato.
Odiava essere svegliato.
“si può sapere che ore sono?” tentando di muovere la mano per coprire uno sbadiglio si ricordò che 1) era bloccato e 2) non respirava nemmeno tanto bene.
Aprì le palpebre ed esaminò la situazione.

È il giorno di San Valentino al campo e Leo ha avuto la splendida idea di organizzare una festa, con grande gioia delle figlie di Afrodite. Nico non è del tutto d'accordo, anzi, proprio per niente. Quasi quasi era meglio Gea.
[Solangelo]
Giuro sullo Stige che la storia non fa così schifo come sembra. Sono solo negata nell'introduzione.
Buona lettura!